Capitolo 7
"Mamma mia che fatica!" esclamo tra me e me in un momento di riflessione. Da circa una decina di giorni sto seguendo una dieta rigida e a basso contenuto di carboidrati e zero zuccheri semplici: questo perché dagli esami è risultato che non solo ho dei livelli di cortisolo leggermente più alti della norma a causa della depressione da cui sto uscendo, ma anche un problema insulinico e di indirizzamento del nutrimento. Cosa intendo con questo? Beh, non sono ancora in pre diabete, perché la mia iperinsulinemia non è a livelli estremi, ma il rischio è presente. Senza contare che purtroppo, il mio corpo ha iniziato ad inviare buona parte nutrimento agli adipociti anziché alla massa muscolare. In sostanza, ogni volta che mangio, soprattutto se lo faccio liberamente e in particolare se non mi alleno perché decido di godermi un po' di relax, il mio corpo riempie le mie cellule di grasso fin da subito con il contributo dell' insulina che, essendo un po' più alta, sollecita il mio fegato a trasformare gli zuccheri in trigliceridi. Come se non bastasse, da piccolo non sono sempre stato longilineo, quindi potrei avere anche più adipociti da riempire rispetto a chi è sempre stato magro. La fortuna è che questa condizione, che alla descrizione sembra terribile, è reversibile, ma solamente con una dieta molto rigorosa e allenamenti muscolari massacranti. Devo rieducare il mio corpo da zero. Questo scombussolamento metabolico molto probabilmente è un effetto collaterale a lungo termine degli psicofarmaci utilizzati in passato. Dal punto di vista emotivo, la cosa buona è che sono seguito dalla mia ragazza, ma vi assicuro che è una tortura allucinante. Vorrei mangiarmi una buona pizza nella pizzeria qua vicino a casa, ma purtroppo non posso per la mia salute.
In questo momento, mi sto allenando con i pesi assieme ai miei compagni di squadra. Qualcuno mi chiede se sto bene, ma la verità è che sto solo riadattando il carico dei pesi al fatto che ho cambiato alimentazione, quindi non c' è da preoccuparsi se sto sollevando un po' meno. Anzi, vi dirò di più, da un paio di giorni mi sento meno stanco, quindi probabilmente le mie condizioni stanno già iniziando a migliorare.
Finito l' allenamento, mi reco a fare la spesa: ci sono un sacco di cose che mi tentano, ma riesco a trattenermi. Anche perché con Arya ho già litigato una volta per queste cose, non vorrei ripetere l' esperienza. Ma non è solo questo: so anche che per il primo periodo sarà abbastanza complicato perdere grasso, quindi se dovessi sgarrare non sarebbe proprio il massimo: non a caso, Arya, dopo i risultati delle analisi e i referti delle visite, mi ha revocato il pasto libero e mi ha pregato di fare i controlli più ravvicinati. Il fatto che mi stiano sparendo le occhiaie lo vedo un segnale motivante per continuare su questa strada, anche se conoscendomi sarà difficilissimo.
"Amore mi sembri un po' nervoso" mi dice Arya non appena entro in casa. "No in realtà non sono nervoso, ma semplicemente ho un momento in cui desidero un pasto sostanzioso" ribatto io. Lei mi mette una mano sulla spalla. "Tesoro... io ti capisco, non sei abituato a mangiare in maniera così restrittiva, ma ti assicuro che se iniziamo a curare adesso questa condizione, ti potrai godere le vacanze per la vita anche se mangerai un pochino di più. Lo so è frustrante, ma più grasso accumuli, peggio è" e a quelle parole, abbasso lo sguardo. "Purtroppo hai anche la sfiga che le tue due zone di addensamento lipidico siano l' addome e il pancreas, che sono le peggiori per l' aspettativa di vita" e io mi rendo conto che ha ragione. Fortunatamente non ho tantissimo da perdere, però comunque è meglio che soffra adesso per poi stare più tranquillo nel lungo termine. Tra l' altro, scopro che nello studio in cui lavora, figura un' altra paziente con la stessa problematica. Questo mi consola e mi fa sentire meno solo, ma lo stesso non avrei mai voluto essere un soggetto a rischio per queste cose. Però ora ne sono a conoscenza e ho ottenuto delle risposte che cercavo sulla mia salute. In tutto questo, l' altra buona notizia è che la tiroide è in perfetta salute, quindi non devo prendere farmaci strani.
Il giorno seguente, ho il giorno libero dagli allenamenti, quindi io e la mia ragazza ci rechiamo a fare un giro con la mia barca, approfittandone del fatto che sia ancora agosto e che sia l' ultimo giorno di libertà assoluta prima dell' inizio del campionato. Arya al momento è seduta sul divanetto con le gambe distese. Io sto guidando, ma non posso fare a meno di guardare lo splendore della mia donna che emana con il solo costume addosso. Sarò ripetitivo, ma è proprio bella bella. "Amore ho nausea" esclama ad un certo punto facendomi sbiancare. Decido di fermarmi un secondo per andare a soccorrerla. La cosa strana è che non ha mai sofferto il mal di mare, quindi presumo sia un fatto causato dalla gravidanza. Mi affianco a lei porgendole anche un sacchettino per il vomito. Le scende una lacrima dall' occhio sinistro. La abbraccio intensamente e la accompagno giù a dormire sul divano letto, porgendole anche un lecca lecca da tenere in bocca il più possibile poiché considerato un metodo molto efficace per contrastare le forti nausee. Finché è seduta a succhiare il lecca lecca, le faccio un massaggio alle spalle che sono abbastanza contratte e poi mi sposto con le mani sul suo pancino e la invito a fare respiri molto profondi, controllando anche che il diaframma si sposti in maniera delicata. Qualche minuto dopo la aiuto a stendersi, ricordandole che sarebbe meglio che dormisse sul lato sinistro sebbene lei lo sappia meglio di me. L' ho detto solo per mostrarle che sto studiando come ottimizzare il mio corpo e le mie prestazioni. Lei sorride e mi riferisce che è fiera di me e dei miei progressi. Io ringrazio con un bacino sul pancino come d' abitudine. Fortunatamente, Arya si sente già meglio, ma una bella dormita le ricaricherebbe le batterie. È curioso come nel giro di poche ore si siano invertiti i nostri ruoli: io sono il dottor Lennart, che cura i malesseri con la magia dell' amore. E devo dire che con la mia paziente preferita funziona sempre: non avrò qualifiche mediche, ma un sollievo riesco a trovarglielo sempre.
Dopo circa mezz' ora, lei si risveglia e decidiamo tuffarci in acqua per un bel bagno rinfrescante. Io però mi devo ingegnare per stare a galla perché non sono un nuotatore eccelso: ho provato a praticare nuoto su costrizione di mia madre quando ero piccolo, ma non mi è mai piaciuto. Per niente. Stare in acqua mi dava un senso di insicurezza, soprattutto quando non toccavo e per questo motivo ho supplicato i miei genitori di iscrivermi a calcio. So che può sembrare un controsenso avendo la patente nautica, ma le cose stanno così e nuotare non è la mia passione.
Arya invece sembra cavarsela egregiamente e ha un sacco di fiato ed energia, nonostante la gravidanza. Questo lo reputo un altro segno di quanto lei sia una leonessa. Tra l' altro fa pure la spiritosa e mi continua a gridare: "Acchiappami se ci riesci" ridacchiando pure. Io ci provo, ma mi arrendo dopo poco. Quando torna indietro, lei si aggrappa a me e mi fa la linguaccia. Poi ci baciamo e mi sussurra che mi ama e che sono bellissimo. Io arrossisco e le ribatto dicendole che lei lo è anche di più.
Una volta tornati indietro verso il porto di Genova, scendiamo dalla barca ma prima di andare in casa a lavarci per togliere il sale dell' acqua da corpo e capelli, ci rechiamo sotto l' albero famoso che ha fatto sbocciare il nostro amore per goderci il tramonto. E in quel momento, inizio a pensare che possa essere anche il posto perfetto per farle la proposta di matrimonio. Perché sì, lei è la donna della mia vita e sono sicuro di voler costruire un progetto a lungo termine con lei. Ancora è presto per parlargliene, ma devo farmi venire delle idee per una proposta semplice ma indimenticabile. E quando si registrerà quel momento, so che sarà memorabile anche per il sottoscritto perché saprò di aver compiuto la scelta giusta. E solo al pensiero mi emoziono come un bambino piccolo che vede la neve per la prima volta...
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