Non ho bisogno del principe azzurro.
Non ho bisogno del principe azzurro per avere un lieto fine: me lo posso inventare da sola.
Mi sveglio di soprassalto, con questa frase che mi rimbomba nelle orecchie.
- Che c'è, mh, piccola? - domanda John masticando le parole per il sonno.
- Nulla - esclamo - Nulla. Sto bene.
Dopo un grugnito lui torna a dormire, lasciandomi sola con i miei pensieri: ne sarei davvero capace? Un lieto fine senza principe azzurro? Senza... John?
Osservo il suo petto che si solleva e abbassa lentamente, con la coperta che ne segue il ritmo. Il suo respiro profondo è l'unica cosa che rompe il silenzio.
Ripenso a stanotte, la nostra notte, dove l'amore si è mostrato in ogni sua forma.
Sarei in grado di esser felice senza John?
No. Ovvio che no.
| Poche ore prima |
- Con chi messaggi? Uuh, hai capito la mia angelica Katy, come è diventata badgirl! Dillo che ti ho influenzata io!
Rihanna mi tira uno scherzoso schiaffetto sul fianco.
- Ci hai preso, cara - le sorrido.
Con lei non manca mai il divertimento e averla tra le migliori amiche non è niente male.
- E insomma questo... John, eh, è un tipo apposto?
- Si si, per la tua felicità.
- Augurati che sia meno stronzo di Brand, altrimenti... - e fa il segno della pistola che spara.
Rabbrividisco un poco, ma subito dopo scoppio a ridere.
- E comunque - continua - Che palle questi Awards. Solo perché il produttore mi ha costretta, sennó...
- Zitta tu, che intanto mi hai soffiato il Video of the year - le sussurro, sempre scherzando.
- Se vuoi te lo regalo, sai che ci faccio - ride, e io mi unisco a lei - E poi, scema, anche tu ne hai vinto uno, strappandolo a me e... - fa una pausa - Drake.
Sul suo viso passa un lampo di tristezza, che si tramuta in sospiro.
Vista da fuori Rihanna può apparire forte, decisa, intoccabile, ma in realtà ha un cuore molto fragile: è l'indecisione fatta persona.
- Come va con lui? - azzardo, sperando in qualche news positiva.
Preferisco Drake a Chris Brown: sembra amarla in modo piú vero, o almeno non l'ha picchiata brutalmente.
- Non va - replica lei con tono amaro.
Solleva il telefono e noto che era ferma sulla chat di Drake. Si affretta a cambiare schermata.
- Prima ti ho vista baciare Chr...
- Oh a proposito di baci - mi interrompe repentinamente - Il tuo John non sarà geloso di tutti quelli che hai distribuito stasera?
Le guancie mi si colorano di porpora.
Ripenso al momento in cui ero sul palco a consegnare il premio agli One Direction e alla pazza idea che mi era balenata in testa -e che poi avevo messo in atto-, ovvero di premiarli con un bacio. Per un attimo avevo davvero sperato di far ingelosire John.
- No, beh, sai, è che...
- Scema - mi interrompe Rihanna - Sto scherzando. Guardati, sei diventata rossa come i miei capelli in California King Bed.
Poi arrosisce anche lei, al ricordo dell'altra persona presente nel video: Drake.
La macchina mi aspetta all'angolo.
- Ciao babe.
- Ehy, John - sfolgoro un sorriso a trentadue denti e lui mi prende la mano e la stringe forte. Si prospetta una bella notte.
Arrivati in albergo, John mi propone goffamente di dormire con lui.
- Ci sarebbe... Cioè, la tua stanza è attaccata alla mia e potremmo... E se fosse messa male? O avesse un letto troppo piccolo? Che ne dici di...? Oh Dio. Katy, perché non dormi nella mia stanza stanotte?
E al suo tono da cucciolo smarrito non riesco a dire di no. Non che l'avrei fatto, comunque.
Finalmente mi libero dall'Elie Saab che ho portato tutta la serata, ma quando vado per spogliarmi totalmente noto John fermo sulla porta del bagno.
- Qualcosa non va? - domando incurante.
- No, no - fa lui riprendendosi - Va tutto bene. Sei solo... bellissima.
Mi si avvicina e prende ad accarezzarmi con movimenti lenti e circolari.
D'istinto mi getto nelle sue braccia.
Lui mi stringe forte e si muove per farmi girare, ma io scivolo e cadiamo insieme sul letto.
Ridiamo come due bambini, finché non ci accorgiamo di quanto siamo vicini, e di quanto combacino bene i nostri corpi.
- Katy... - fa lui tentando di alzarsi, ma io lo tiro giù e lo zittisco con un bacio. Prendo le sue mani e le conduco all'esplorazione del mio corpo, finchè non acquistano fiducia e vanno da sole alla ricerca dei miei punti più nascosti ed intimi.
- Oh John... - sospiro.
Lui posa nuovamente le labbra su di me, mentre le sue mani scendono sempre di più.
E la notte si fa magica.
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