Bisogno di qualcuno.

Mentre esco dalla mia stanza, presa dai miei pensieri, sento un rumore provenire dal piano inferiore. Mi avvicino mesta alle scale e, col poco fiato che mi rimane, sussurro:
- C'è qualcuno?
Nessuna risposta. Faccio una breve conta delle persone che hanno le chiavi di casa. Mia madre, mio padre, Angela, forse Jeremy o Mia e... lui. Ma lui non può essere, proprio no... o forse si?
Dio mio. - Russell? - dico, sempre sussurrando. Il mio cuore sta battendo ogni record in fatto di battiti al micro-secondo.
- Katheryn Elizabeth Hudson, cosa è sto schifo!?
Angela.
Il mio cuore perde ogni speranza e riprende la velocità normale.
- Ciao anche a te, sorella. - biascico mentre mi accascio vicino al corrimano.
- Ma dove ti sei cacciata? Mi devi spiegazioni! Oh mio dio, che ci fai buttata lí?! KATY!
- Sto bene, sto bene - borbotto - sto...
Ho un altro conato di vomito. Proprio mentre mia sorella mi guarda sbalordita. Fantastico.
- Oddio ma io ti porto all'ospedale subito.
- Angela, sto bene, davvero.
- Cosa hai mangiato? Qualcosa che ti ha fatto male? Aspetta, hai mangiato, si?
- Veramente no ma...
- COME NON HAI MANGIATO? Oh buon Dio. Devo chiamare mamma e papà. Sei in condizioni critiche.
- No... ti prego, non farlo... - dico in un bisbiglio. Tossisco. Sto davvero male, diamine.
- Katy, tesoro... Che è successo? Non rispondi da giorni, sei isolata qua, nessuno ti ha più vista, non ti sei presentata alla festa di capodanno, il tuo manager ha annullato diversi show programmati perché eri letteralmente scomparsa, non rispondi al telefono... A parte le ultime due tappe del tour, dove ti sei presentata in condizioni pietose, e nel backstage non ti sei lasciata vedere da nessuno se non dalle truccatrici, sei sparita. Son preoccupata, e molto. Tutti lo siamo.
Non so se dirglielo. È mia sorella, ma non credo capirebbe. Lei ha sempre avuto una vita amorosa felice e stabile, e di certo non ha idea di cosa significhi essere lasciate in un modo così brutale. Così... triste. Ma ho bisogno di parlarne a qualcuno, e lei è l'unica che non giudicherebbe. Ho bisogno di liberarmi di questo peso.
- È finita. - sussurro tutto d'un fiato.
- Cosa?!
- È finita. Tra me e Russell. La nostra storia, l'amore, la felicità, il matrimonio... finito, tutto. - sospiro.
- Oh mio Dio, tesoro... Vieni qui. - mi abbraccia - E questo quando, a capodanno?
Faccio cenno di sì.
- Povera piccola... - continua mia sorella. Sprofondo nel suo abbraccio. Son giorni che sto rinchiusa, sola con il mio dolore; un abbraccio è una ventata di aria fresca.
- Lui... non ha avuto pietà. Per... - singhiozzo - ...per sms... Mi ha lasciata per sms e io... Mi son sentita... voglio... morire... Non ce la faccio.
Mia sorella prende ad accarezzarmi, come una mamma affettuosa alle prese con la figlioletta distrutta per la fine della prima storiella d'amore.
- È sempre nei miei pensieri, non riesco... non posso far a meno di pensarlo, sempre, sempre...
- Piccola mia... Ci son io qui ora.
Angela non può immaginare quanto mi dia conforto il suo essere qui, tuttavia vorrei la presenza di un'altra persona... Anzi, vorrei tornare indietro e cancellare i motivi che hanno portato lui ad essere un'assenza.
E so di volere troppo.

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