Prologue

Cos'é l'adolescenza?

Un periodo della vita di ognuno di noi, una parte del nostro lungo percorso dove drammi e crisi sono all'ordine del giorno. Non saprei come etichettarlo, é un periodo dove ognuno é alla ricerca di se stesso, scopre pian piano cosa significa vivere, fa esperienze, ma sopratutto cambia spesso idea, si crea i problemi per ogni cosa, cambia gusti, stili in un battito di ciglia.
Qualcuno in grado di capire gli adolescenti completamente é impossibile da trovare semplicemente perché siamo lunatici, non bipolari.
L'adolescenza é un percorso così strano, esilarante quasi se pensiamo a tutte le crisi che ci creiamo al giorno, a tutti i nostri cambiamenti di umore improvvisi a causa di eventi passati quanto un'ora o una settimana. Siamo tremendamente sensibili e molto influenzati da tutto, emozioni scombinate.. siamo dei disastri. Aiutiamo gli altri a capire tutto ciò che gli ruota attorno, ma non siamo in grado di capire noi stessi. Ci sentiamo oppressi senza saperlo dalla società mentre siamo alla ricerca del nostro io, del nostro posto, di noi stessi e no.. Non possiamo chiedere aiuto a nessuno, perché siamo noi che dobbiamo decidere chi, cosa, essere.. Senza che nessuno ci influenzi secondo stupidi stereotipi.
Siamo come un ciclone, un vortice di emozioni, pensieri confusi, dubbi su tutto ciò che abbiamo attorno e con una grande voglia di scatenarci, di provare, di fare esperienze, di vivere.
Siamo dei casini con i piedi in pratica, ma semplicemente perché stiamo attraversando un periodo dove cerchiamo noi stessi in una società che tenta di distruggere il diverso.
Siamo giovani, siamo il futuro, siamo quelli che governeranno il mondo in futuro.
Dicono tante cose.
Ci progettano un futuro immaginario spingendoci a vivere con le parole, e a rinchiuderci con le nostre idee per paura di tutti loro giudizi con i fatti.

"Hai intenzione di osservare in modo inquietante la mia famiglia per altri minuti o hai finito?"

Sbattei le palpebre velocemente risvegliandomi dai miei pensieri grazie al sussurro di Harry, il mio migliore amico, che in quel preciso momento stava ridendo come un idiota facendomi imbarazzare

Gli lanciai un'occhiata, girai lo sguardo verso i suoi genitori, Anne e Robin e poi la sorella Gemma per poi sorridere, e avvicinarmi a loro abbracciandoli con un grande sorriso

"Piango, mi mancherai tantissimo... La mia compagna di sputtanamenti" Disse Gemma singhiozzando facendomi ridere leggermente. Sembrava una bambina nonostante avesse ventun'anni, era la sorella maggiore di Harry per tre anni in più, ma personalmente la consideravo anche parte della mia famiglia

"Mi mancherà tantissimo prendere per il culo Harry insieme a te" Sussurrai facendola ridere mentre le accarezzavo i capelli lunghi castano chiaro

"La dolcezza" Disse Harry con un sorriso acido facendo capire lontano un miglio che era ironico, e questo ci fece ridere di più.

Ci staccammo dall'abbraccio battendoci il cinque per poi guardarci attorno, l'aeroporto di Heathrow era qualcosa di enorme, sembrava una città dentro una ancora più grande. Tantissime persone con i bagagli camminavano attorno a noi, e sorrisi istintivamente pensando alle possibili mete, ai possibili posti che avrebbero visitato.. Il sentirsi liberi di viaggiare senza nessuno che ti ostacoli, vivere le più belle esperienze della tua vita in luoghi di cui non sai pronunciare neanche il nome..

"Sembrava ieri che la piccola famiglia Allen si trasferiva accanto alla nostra casa ed i nostri figli si conoscevano, come passa il tempo" Sospirò contento il padre di Harry tenendo il braccio attorno al fianco della moglie dolcemente facendomi sorridere alla scena.

Robin non era il padre di Gemma ed Harry, il vero padre li aveva lasciati non appena nacque il mio migliore amico lasciando sola la povera Anne, ma dopo l'incontro e successivamente il matrimonio con Robin, la famiglia era di nuovo nella pace assoluta

"Vi abbiamo visti crescere insieme e adesso ve ne andate per un anno a studiare in America in un college pieno di sconosciuti e sopratutto lontano da noi" Disse mia madre abbracciandomi ed io ruotai gli occhi ricambiando l'abbraccio con un sorriso, era sempre così sensibile, ma la amavo con tutta me stessa

Guardai mio padre che mi fissava negli occhi e sorrideva come dire: "Madonna santa, ho speso tre stipendi per farle realizzare questo sogno, se ci penso piango ma vabè, sorridi Mark, sorridi"

Ridacchiai un po' con il senso di colpa per poi saltargli addosso abbracciandolo stretto a me ringraziandolo tantissime volte, e lui sorrideva ricambiando la stretta accarezzandomi i capelli rossi che mi ricadevano un po' sotto la schiena. Avevo preso da mia madre i capelli rossi e da mio padre invece gli occhi verdi.

Ma questi ultimi non erano mai verdi come quelli del mio migliore amico, i suoi erano come due smeraldi, erano spettacolari. Lo stesso migliore amico che si aggiustò la bandana per tenere a bada i suoi ricci curvando le labbra all'insù imbarazzato quando notò sua madre piangere mentre gli sistemava la giacca jeans, la canottiera bianca e gli diceva "tirati meglio su i pantaloni, piango" creando le crisi ad Harry dato che erano skinny jeans aka "indumento mortale che si appiccica alla pelle fondendosi con essa"

Ed è per questo che mi chiedevo spesso se Harry avesse ancora le palle dato che se li metteva sempre, ma questi sono piccoli dubbi miei e di Gemma, dettagli.

Guardammo l'orario e sorrisi istintivamente notando che era l'ora di andare finalmente via da tutto. Oh, non credete che odiavo la mia vita o cosa del genere.. Solo che ero troppo contenta di cambiare aria, di vivere una grandiosa esperienza come un anno scolastico all'estero. L'essere sola in un posto nuovo, sentire la libertà, nessuna pressione.. Ero semplicemente felice di assaporare una vita diversa da quella abituale..

O semplicemente di mandare a fanculo tutti i miei compagni di scuola.

Ma dettagli.

"Okay, mamma... si.. ti prego, dai, non sono un bambino" Borbottò Harry disperato mentre Anne lo stringeva a se piangendo facendo ridere me e la mia famiglia

"Tesoro, dai, se continui così perderanno l'aereo" Ridacchiò Robin e Anne a quel punto si bloccò e si girò verso suo marito sorridendo quasi in modo malvagio

"Ooookay, leviamo paranormal mum da Harry e correte" Disse Gemma velocemente avvicinandosi a sua madre tirandola via da Harry che sorrise dando un bacio a lei e Gemma. Fece un cenno a Robin che ricambiò con l'occhialino e mi guardò

"Allora, Lydia Allen, pronta per questa avventura?" Chiese sorridendomi ed io gli sorrisi

"Certo, coglione, lo progettiamo da tre fottuti anni!" Dissi con fare ovvio e lui ci restò perplesso, mise il broncio facendomi intenerire

"Fottiti, stronza, mi hai rovinato la frase d'effetto" Assottigliò lo sguardo mentre io me la ridevo per poi guardarlo fintamente dispiaciuta

"L'amore si sente nell'aria" Disse ironica mia madre, io ed Harry ci guardammo, e scoppiammo a ridere, Gemma mi guardò ed io le sorrisi in modo inquietante.. Lo sapevamo solo noi due perché, l'intesa eheheh

"... E forse sarà meglio andare, non credi?.. Lydia.. LYDIA" Continuavo a ridere in modo inquietante quando sentii la mano di Harry pizzicarmi il fianco facendomi saltare in aria mordendomi anche la lingua. Trattenni un'imprecazione e sospirai

"Cosa?" Chiesi e lui ruotò gli occhi prendendomi la mano tirandomi verso il controllo per andare ai Gate. Già avevamo fatto il check-in per il bagaglio che doveva andare in stiva, eravamo pronti a partire.

"CIAO RAGAZZI! CHIAMATE SPESSO O ARRIVIAMO NOI CON UN JET EH!" Esclamò mia madre e Anne si mise accanto a lei mentre salutava, ed allo stesso tempo si soffiava il naso

"M-ma noi non abbiamo un jet" Sussurrò Anne e mia madre sorrise nervosamente

"Dettagli Anne, sssh" Disse facendomi ridere, mi girai e continuavo ad agitare la manina alle nostre famiglie fino a quando non sbattei contro qualcuno

"Ma che cazzo, attento a dov..." Alzai lo sguardo e sorrisi angelicamente alla guardia della sicurezza mentre Harry ridacchiava malvagiamente poggiando i suoi bracciali di diverse band che ascoltava dentro il vassoio insieme allo zaino aka bagaglio a mano

Harry Edward Styles poteva sembrare il tipico ragazzo popolare della scuola. Alto, grandi occhi verdi, una folta chioma riccia contornata quasi sempre da una bandana per tenerli a bada. Poteva sembrare addirittura il figo di turno, sapete quelli delle serie tv americane? Donnaioli e cazzate varie? Beh, Harry non era affatto così. Okay, tutte le troione da battaglia a scuola cercavano in tutti i modi di avere qualche speranza con lui che semplicemente le ignorava. Per questo era entrato nella categoria degli "Stronzi popolari che si credono troppo fighi per tutti". Ma non era così. Lui era un tenero cupcake. Un bravo ragazzo, che semplicemente voleva amare ed essere amato davvero.

Si, tranquille, questi ragazzi esistono ancora e so anche dove si trovano.

A Narnia.

Di sicuro Harry per gioco avrà trovato il passaggio al nostro mondo e quindi boom, capito.

"Ma la smetti di perderti nei pensieri? Sembri una rincoglionita, l'hai preso il caffè?" Chiese ridacchiando ed io sospirai dandogli uno schiaffetto al collo che gli fece cadere la bandana

"AHIA!" Esclamò per poi tapparsi la bocca e sorridere nervosamente alla guardia che ci guardava malissimo

"Stronzo" Borbottai accanto a lui mentre mi toglievo la borsa e lo zaino poggiandoli sul vassoio accanto ad Harry che poggiò la mano sulla mia testa facendomi il pat pat

Okay, non é che ero bassa eh.
Era lui la giraffa.

Passati i controlli, grazie al cielo. Io ed Harry camminammo tranquillamente verso il nostro gate

No, scherzo.

"BRUTTO RINCOGLIONITO, E' TUTTA COLPA TUA, TI CASTRO" Urlai correndo manco stessi facendo la maratona, ma il gate stava chiudendo grazie all'intelligenza di Harry

"NON E' VERO" Piagnucolò Harry saltellando più avanti di me

E grazie al cazzo, aveva delle fottute gambe più lunghe delle mie, maledetto.

"Oh Lydia aspetta, devo comprarmi qualcosa da mangiare, io non posso vivere senza carburante sai?" Lo imitai acidamente con il fiatone raggiungendo il gate passando alla dipendente le nostre carte per poi finalmente camminare dentro l'aereo

"Hey, sono nove ore, moriremo di fame" Borbottò Harry giustificandosi, guardò i nostri biglietti e cercò la nostra fila sorridendo alla vista dei nostri posti

"Mi lasci il finestrino?" Chiese facendomi il labbruccio ed io inclinai la testa addolcita

"No"

"Stronza" Borbottò facendomi passare ed io gli sorrisi angelicamente per poi smettere non appena si sedette accanto a me notandolo con il broncio

"Harry" Lo richiamai e lui sospirò alzandosi prendendomi lo zaino e quello suo sistemandolo nella cappelliera, gli sorrisi lievemente come per ringraziarlo

"Scusami... Possiamo fare che fra quattro ore e mezza ci scambiamo i posti così stiamo entrambi al finestrino" Borbottai torturandomi le dita mentre lui si risistemava sul posto allacciandosi la cintura "E scusami anche per averti dato la colpa per la quasi perdita del volo" continuai. Ero sensibile okay? E non sopportavo quando sentivo che Harry era infastidito per colpa mia

"Lydia, é okay, non sono arrabbiato, stupida" Disse dandomi un buffetto sul naso sorridendomi ed io ricambiai il sorriso

"E comunque.. Nove ore di volo.. Ho preso l'occorrente per sopravvivere" Disse ridendo come un coglione ed io ridacchiai fingendomi interessata "Ho comprato due pacchi di M&M formato viaggio, ceh.. Seicentoquaranta grammi! Uno per me ed uno per te eheheh, sono un genio, vero?" Chiese ed io ridacchiai scuotendo la testa più volte

"Sei consapevole del fatto che la compagnia aerea ci offre il cibo date le ore di volo, vero?" Chiese e lui ruotò gli occhi

"Dettagli"

"Sai che mangerai entrambi i pacchi tu, vero?" Chiesi e lui ci restò male

"Cosa? Ma.. Io li ho presi con amore" Disse facendo il labbruccio "Questo fa male qui, nel profondo" continuò toccandosi il petto in modo inquietante facendomi inclinare la testa da una parte con il labbruccio

"Ohw, ed io con amore te li lascerò mangiare entrambi" Dissi utilizzando il suo stesso tono dolce, e lui sorrise

"Sei una grande stronza."

Risi cercando di non simulare una foca morente quando notai l'Hostess ferma a guardare Harry, che si girò sgranando gli occhi imbarazzato, ridacchiò nervosamente indicando più volte me, lei rise leggermente andandosene

"Mi fai pure fare le figure di merda con le ragazze, ti odio" Gemette disperato ed io risi leggermente per poi appoggiare la testa al finestrino sorridendo quando notai l'aereo iniziare il decollo ed in poco tempo il paesaggio di Londra si fece sempre più lontano fino a che non venne nascosto dal tappeto di nuvole bianche

Mi sentii picchiettare la spalla, mi girai osservando un Harry con in mano una cuffietta. Notai che all'orecchio aveva l'altra, e sorrisi prendendola ed indossandola. Harry sorrise contento iniziando a far partire alcune canzoni dei Panic! At The Disco e gli sorrisi di rimando perché avevamo gli stessi gusti.

"Comunque davvero, perché non vuoi? Te ne ho comprato uno, non puoi rifiutare il cioccolato" Borbottò ed io sospirai guardandolo male

"Non posso." Dissi velocemente, lui sgranò gli occhi capendo di cosa parlassi e sbuffò pesantemente

"La vuoi smettere? Non devi stare a dieta per tutto il resto della tua vita per delle persone che non c'entrano un cazzo con il tuo futuro" Mi rimproverò ed io abbassai lo sguardo cercando di ascoltare più la musica che lui, quel discorso me lo faceva tantissime volte, ma purtroppo era un mio grande problema.

Non ero magra, avevo le mie curve, qualche chilo in più, lo ammetto.. Ma mi piacevo... un tempo.. Diciamo che la scuola ed il contatto con delle persone stupide mi aveva portato ad odiarmi davvero tanto. Avevo superato l'insicurezza e l'odio verso me stessa, ma qualcosa.. degli insulti, delle occhiatacce rimaneva, e spesso non mi faceva godere la vita in modo giusto.

Noi ragazze siamo così dannatamente sensibili anche se non lo diamo a vedere, perché é così difficile da capire? Perché è così difficile da capire il fatto che anche se tu dici una cosa per scherzo, quest'ultima ci torna in mente lo stesso come se presa sul serio?

"Harry, non sto a dieta. Semplicemente sto attenta a cosa mangio.. non lo faccio per queste persone.. Lo faccio per me stessa" Borbottai "Sono stufa di sentire le persone parlare male.. del mio aspetto fisico.."

"Lo faranno sempre, avranno sempre qualcosa da ridire... E poi, il tuo fisico é bellissimo, come la tua persona" Disse sorridendomi ed io sorrisi amaramente, lui era come un fratello. Sapeva che faceva di tutto per rendermi felice

"Si guarda, questa pancia, i fianchi... Gneh" Dissi facendo la linguaccia e lui fece rientrare il bracciolo che divideva i nostri due posti e poggiò le mani sui miei fianchi facendomi ridere leggermente

"Ma sei adorabilmente morbida" Disse facendomi il solletico, risi cercando di staccare le sue mani dai miei fianchi mentre mi guardava ridendo, sapeva che soffrivo tantissimo il solletico, cattiva persona

"La mia dolce e morbidosa Lydia" Disse dandomi un bacio in guancia facendomi mettere il broncio, mi dette un buffetto sul naso facendomi automaticamente sorridere

"Grazie Harry" Sussurrai appoggiando la testa sulla sua spalla ascoltando la stessa musica e lui mi accarezzò i capelli appoggiando la testa sulla mia

"Siamo riusciti a partecipare al progetto di andare per un anno a studiare in una scuola di Miami.. non ci credo" Sussurrò a se stesso contento facendomi sorridere

"Cosa ti aspetti da questo ultimo anno di liceo in un luogo totalmente sconosciuto dove siamo solo io e te, Lydia?" Chiese in un sussurrò Harry girandosi di poco da me ed io guardai il paesaggio delle nuvole su cui stavamo volando come persa nei pensieri

"Non lo so Harry... Voglio solo che sia.. diverso"

E non sapevo quanto quell'anno scolastico avrebbe cambiato la vita mia e di Harry.. Ma si sa..
La vita é solo un grande punto interrogativo che fa capitare gli imprevisti, i colpi di scena, proprio quando meno ce lo aspettiamo. Per quanto noi possiamo programmare la nostra vita, ci sarà sempre quel qualcosa che ci farà cambiare prospettiva e piani..

- COSO AUTRICE -

Allora, sto prologo... come sempre, é a caso.

TANTO PER PRECISARE:
- NON è una FF con storia d'amore Lydia/Harry
- Si affronterà la tematica omosessuale (Come già detto nella descrizione, ma pff, sono swag e rincoglionita quindi lo ripeto)
- Ve prego, Lydia e Harry sono solo migliori amici
- Presenza di ship gay
- Lydia non é lesbica però AHAHAH

Non so esattamente cosa succederà con questa ff, probabilmente molti non piacerà, é un po'.. strana (?) e vbb.. Non vi voglio spoilerare nulla ma spero davvero che a qualcuno abbia interessato il prologo (anche se non succede un cazzo ma okay) spero di si comunque *nota il rotolo di paglia* *sorride nervosamente* E vbb, grazie lo stesso AHAHAH

Ci vediamo al prossimo capitolo

ZAU *agita la manina*

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