35. Night's End
"Avevo tutto sotto controllo" imprecò Zayn, mentre camminava nel pieno della notte per le strade di Miami.
"Tutto sotto controllo?!" esclamò Liam arrabbiato "Tutto fottutamente sotto controllo? Fai sul serio?" chiese affiancandosi a lui
"Si, potevo benissimo sbrigarmela da solo, ne avevano ancora da ricevere, ma no... Porco il mondo, roviniamo il divertimento di Zayn" disse ironico, e Liam sospirò nervoso prendendogli il braccio per fermarlo
"Non è un divertimento mettersi nei casini per quei coglioni" disse guardandolo negli occhi "Diamine Zayn, ma ti sei visto? Cazzo, non sembravi tu!"
"C'è bisogno di fare così?" chiese Zayn dimenandosi dalla presa, e Liam sbuffò una risata ironica
"Oh, hai ragione... Ti abbiamo solo visto circondato da persone che volevano prenderti a pugni, rischiavi di combinare casini con la sicurezza, e probabilmente la scuola lo sarebbe venuto a sapere... Beh, Zayn" lo guardò "Cazzo si, se c'è bisogno di fare così!"
"So quello che faccio" si giustificò Zayn riprendendo a camminare "Piuttosto, lo sono tutti gli altri, che hanno avuto l'intelligente idea di sfidarmi, cazzi loro" fece spallucce ridacchiando, e Liam si pose davanti a lui
"No Zayn, un cazzo" disse Liam serio. Zayn inarcò il sopracciglio, e Liam indietreggiò di qualche passo sbuffando una risata, mentre si poggiava le mani ai capelli "Tu... Tu non comprendi" disse divertito, incredulo "Non è questione di fatti loro, o fatti tuoi, ma fatti nostri! Diamine, siamo un gruppo, tu fai parte del nostro gruppo, ti rendi conto della preoccupazione?" chiese lasciando Zayn perplesso "Potevi finire nei casini, e cazzo! Perchè non capisci che mi hai fatto venire una paura assurda! Non si gioca così... a fare a pugni, a far vedere che sei forte!"
"Non dovreste preoccuparmi di me, so cosa faccio" ripetè Zayn portando le sue mani dentro il giaccone, annoiato, mentre i suoi occhi scrutavano quelli di Liam, che annuì leggermente con un sorrisetto ironico. Il castano era su di giri, e Zayn l'aveva capito benissimo
"Certo, scusami, allora ti lascio andare a mandare all'ospedale chiunque ti stia sul cazzo" disse ironico e Zayn strinse la mascella
"Liam, Dio, gli ho solo dato una lezione"
"Quella non era una fottuta lezione, Zayn!" esclamò Liam zittendolo "Li stavi davvero per mandare all'ospedale, i colpi che hai dato non erano normali... che cazzo... Non sembravi affatto tu" disse serio, e Zayn si morse il labbro
"Okay" sussurrò Zayn "Forse ho esagerato... Ho perso il controllo, va bene?" chiese aprendo le braccia, e Liam lo guardò negli occhi "Sono fatto così, Liam, okay?" chiese più insistente "Sono abituato a queste cose, e sai una cosa?" chiese ridacchiando, mentre Liam leggermente inarcava il sopracciglio "Che mi hanno mandato qui per portarmi via dal mio mondo, quando invece non ti possono portare via niente, quando qualcosa ti appartiene qui" spiegò toccandosi il petto con fare malinconico, ed il castano lo guardò
"Chi sei veramente, Zayn?" chiese quasi in un sussurro, e Zayn lo guardò e sorrise leggermente
Si accese la sigaretta, guardò un attimo il cielo pieno di stelle, per poi fa fuoriuscire una nube di fumo ed iniziare a camminare senza proferire parola...
***
"Che serata" sbuffò Luke entrando in camera seguito da Michael, che sbadigliò annoiato
"Fermo" disse Michael quasi come un ordine.
Luke si fermò, inarcò il sopracciglio e si girò. Michael gli afferrò il viso, e Luke sgranò gli occhi, mentre l'altro gli girava leggermente il viso a destra e sinistra, scrutandolo minuziosamente
"Ma guarda un po'..." sbuffò Michael concentrato
"Dovevi per forza rovinarti il tuo bel faccino da angioletto, per prendere a pugni quattro idioti?" disse sospirando seccato, facendo corrugare le sopracciglia al biondo
"Cosa... Ma smettila!" borbottò Luke poggiando le mani sulle sue, per allontanarle, facendogli ruotare gli occhi
"Oh, mamma mia, tranquilla principessa" sbuffò Michael mentre si toglieva la maglietta, e Luke lo guardava, mentre incrociava le braccia al petto
"Smettila di chiamarmi così, e smettila di farmi questi complimenti imbarazzanti" disse Luke. Michael si raddrizzò leggermente dopo essersi tolto i pantaloni, e rise leggermente mentre piegava la maglietta, per poi scuotere la testa divertito
"Come se nessuno te li abbia mai fatti" disse facendogli l'occhiolino, e Luke ruotò gli occhi sentendosi maledettamente irritato quanto imbarazzato...
Anzi, era irritato perchè si era imbarazzato, e non sopportava il fatto che fosse Michael a fargli quell'effetto.
"Odioso" borbottò togliendosi i pantaloni, per poi girarsi verso di lui e togliersi la maglietta desiderando solo di andare a letto "E comunque, dovresti smetterla con questi commentini, mi irriti"
Michael sbuffò, si avvicinò a lui, come se non l'avesse neanche ascoltato, e gli riprese il viso "Forse ci vuole un po' di ghiaccio, si formerà un livido in guancia, peccato" sospirò affranto, e Luke cercò di dimenarsi
"Michael, andiamo, smettila" si lamentò per poi quasi cadere, dato che Michael lo tirò in bagno
"Lo faccio per te" disse facendolo sedere sulla vasca "Diamine, Luke, guarda qua... Sicuro che non ti fa male?" Luke guardò gli occhioni verdi di Michael fissi sui suoi... Sembravano sinceri, ed il viso del ragazzo non era affatto scherzoso, era serio e preoccupato. Luke deglutì cercando di guardare da un'altra parte, perchè quel verde stava diventando troppo per lui.
"Sto bene, Michael" disse Luke, guardandolo mentre prendeva una sacchetta di ghiaccio e gliela poggiava sulla guancia "Sto ben... AHIA"
"Visto?" chiese Michael con fare ovvio, e Luke lo guardava malissimo
"Mi hai sbattuto il ghiaccio contro la guancia, che cazzo dovevo dire?" chiese schiarendosi la guancia "Oooh, Michael, grazie, mio eroe, per avermi sbattuto del fottuto ghiaccio contro una zona già dolorante di suo"
"A-ah, quindi ammetti che ti faceva male" Michael gli fece l'occhiolino, e Luke ruotò gli occhi per poi guardare in basso, sentendo lo sguardo dell'altro addosso.
Si susseguì un momento di silenzio, Michael poi si schiarì la voce "Fa ancora male?"
"Non tanto" disse Luke "Mi sono ritrovato uno di quegli idioti addosso... Ma glielo ho fatta pagare" gli occhioni blu del biondo incontrarono quelli verdi di Michael, che rise leggermente
"Luke passione lupacchiotto cattivo" lo canzonò con un vocione tanto per prenderlo in giro, e Luke sospirò pesantemente
"Sto imparando dal migliore" disse ironico "Che si è ritrovato con il labbro praticamente spaccato" gli ricordò, e Michael fece spallucce
"Succede" disse semplicemente, per poi guardare Luke da capo a piedi "Che situazione interessante... Io e te, in boxer in bagno" concluse con un tono malizioso, e Luke rise leggermente
"Si, ed un livido sul mio viso che mi terrà compagnia minimo fino a domani" ribattè e Michael rise
"E' da angelo lo stesso" ribattè Michael tranquillamente, zittendolo per un secondo
"Smettila" disse Luke alzandosi, lasciando Michael con in mano il ghiaccio
"Oh scusa, vuoi che continui l'altra parte?" chiese divertito, mentre riposava il ghiaccio, e Luke si soffermava sui muscoli, sulla sua schiena. Michael si girò verso di lui "In bagno da soli, nella nostra stanza, senza nessuno che ci può disturbare"
"Stai cercando di dirmi che sei pallesemente gay?" chiese Luke incrociando le braccia al petto, e Michael lo guardò, e rise
"Oh no, mi sto divertendo notando le tue reazioni" rispose facendogli l'occhiolino, e Luke si allontanò irritato come non mai
"Sei solo una testa di cazzo" disse andandosene in camera
Ma il tempo che lo disse, che si ritrovò, due mani circondare i suoi fianchi, ed il mento di Michael sopra la sua spalla. Lo stringeva forte a sé, e sentì le sue labbra quasi sul suo collo.
"Sono una testa di cazzo, è vero... Ma io mi sono davvero preoccupato per te... Luke."
***
Madison era con le braccia incrociate al petto, seduta sul letto di Ashton, mentre guardava Calum disteso sul suo letto, giochicchiando al cellulare mezzo nudo.
"Bei boxer" disse Madison ironica.
Calum la guardò e le sorrise "Grazie, li ho comprati su Amazon, perchè ero troppo pigro per andare in negozio" disse sorridendo "La magia della tecnologia ehehe" concluse facendo l'arcobaleno con le mani
"Lol, questo mi ricorda quando mi sono comprata tipo il cesto di tre chili di caramelle, e me lo sono mangiato tutto di nascosto" Madison iniziò a ridere come una cogliona, ricordandosi anche le bestemmie di sua madre, e le sue urla bloccata al cesso "Che bei momenti" sussurrò asciugandosi le finte lacrime
"Wow, sorella, bella storia" disse Calum guardandola con ammirazione, per poi rimettersi le cuffiette e giochicchiare al cellulare
Ashton uscì dalla doccia con i boxer, preso ancora ad asciugarsi i ricci con una tovaglia, e Madison quasi non rotolò a terra, presa dagli spasmi.
"Cal, ti avevo detto di farti un giro fuori" borbottò Ashton annoiato, e Calum tolse il cellulare da davanti il viso per guardarlo, per poi fare spallucce
"Non posso, coprifuoco" Ashton sospirò pesantemente, e Calum gli sorrise acidamente "Tranquilli, non vi disturbo, farò come Harry"
Ashton e Madison inarcarono il sopracciglio "Cos..." si bloccarono quando notarono Calum infilarsi completamente sotto le coperte "Ah."
Ashton sospirò e si sedette accanto a Madison, che si torturava le mani continuamente
"Sai" prese parola la ragazza ridacchiando nervosamente "Forse ha ragione, c'è il coprifuoco... Dovrei tornare in stanza e magari parlare domani" disse, e Ashton sospirò prendendole il viso, facendola bloccare
Le girò piano il viso, i suoi occhi si concentrarono sul succhiotto sul collo ben visibile. Sospirò, per poi stringere la mascella mentre le lasciava il viso.
Si passò le mani ai ricci, e Madison si morse il labbro "Sei infastidito... tanto" affermò la ragazza, e Ashton si portò la mano ai ricci stringendoseli leggermente, per poi inchiodare i suoi sguardi con i suoi
"Io lo uccido, davvero" disse serio, e Madison sospirò
"Mi dispiace per quello che è successo, vedrò di coprirlo, promesso" disse, ed Ashton si avvicinò maggiormente a lei accarezzandole la guancia
"Madison, non capisci" disse il riccio "Non... Non è per lui, ma per te... Cazzo, ti ha toccata, ed ha osato fare questo schifo a te... Nessuno si deve permettere di toccarti" disse, e la ragazza arrossì leggermente, ed Ashton sorrise leggermente "E mi dispiace, perchè non ti sono stato accanto come dovevo, mi sento maledettamente incazzato anche con me stesso"
"Ashton..." Madison poggiò le mani su quelle del ragazzo, accarezzandogliele lentamente "Non... non è niente, scomparirà" disse dolcemente per poi guardare il muro, iniziando a ridere malvagiamente, facendo inarcare il sopracciglio al riccio "Come la sua esistenza"
"Madison?" la richiamò, e la ragazza si girò e gli sorrise dolcemente
"Sii...?" chiese stile film horror, ed Ashton rise per il suo cambio di umore
Le diede un buffetto al naso, facendole chiudere un attimo i suoi occhioni blu, mentre le sue labbra si curvavano all'insù "Sei assurda" disse, e Madison riaprì gli occhi e rise leggermente
"Me lo dicono in molti" fece una posa divertente, ed Ashton rise, mentre Madison fortunatamente sentiva il petto più leggero, dato che sperava che il ragazzo non si fosse arrabbiato con lei
"Comunque" Madison si strinse il polso "Non volevo assolutamente che mi toccasse, ci ho provato in tutti i modi a levarmelo di dosso" spiegò agitando le braccia "E si, te lo sto dicendo perchè voglio essere sicura che tu sia sicuro, che vada tutto bene fra noi sennò io, aiut" iniziò a parlare velocemente, mentre Ashton la guardava divertito ".... e poi inizio ad uccidere la gente a caso, ma non è colpa mia! Forse si sarà arrabbiato perchè gli ho dato un calcio alle palle, ma si sa il detto... In meno una palla, in meno in faccia una spranga"
Ashton rise, per poi afferrarle il viso, e baciarla dolcemente per zittirla "Va tutto bene" sussurrò sulle sue labbra, e Madison lo guardò, per poi sorridere e baciarlo, mentre le sue mani salivano dal petto, verso i capelli avvicinandolo più a sé
".... Sto soffocando" sussurrò Calum sotto le coperte
***
"Così gli ho detto, che teoricamente Lydia non andava al ballo con nessuno... Perchè semplicemente ero io il suo cavaliere" raccontò Harry, mentre camminavano per i corridoi dei dormitori maschili
"Sinceramente, non so se preferisco le tue battute squallide, o i tuoi racconti dove ti dimostri una brava persona" disse ironico Louis, mentre gli camminava affianco, ed Harry inarcò il sopracciglio
"Perchè?" chiese, e Louis sorrise leggermente.
Si portò le mani ai capelli e si schiarì la voce "Beh, con le tue battute squallide, mi viene da ridere e zittirti baciandoti... E per i tuoi racconti, mi viene da zittirti con i baci, perchè... sei un ragazzo davvero gentile, con i piedi per terra... Ed è difficile trovarne del gen... Ommioddio" si bloccò "Sembro davvero una ragazzina" commentò ridacchiando, per poi notare Harry mordersi il labbro imbarazzato
"Uhm... Credo che tu abbia screditato le mie battute squallide, e nascosto questo insulto con il volermi baciare" disse assottigliando con lo sguardo, e Louis fece spallucce
"Maledizione, mi hai scoperto!" sospirò drammatico Louis, e Harry ridacchiò, per poi notare di essere arrivato nella propria camera
Si appoggiò e si schiarì la voce, Louis capì ed annuì "Uhm, beh, è stato bello uscire, piaciuta la serata?" chiese per poi sorridere timidamente "Ho sbagliato forse a non portarti una rosa, ma credo che saresti diventato più rosso di quella" commentò meritandosi un pugnetto alla spalla da parte del riccio
"Stupido" borbottò Harry ridacchiando insieme a lui "Comunque... Uhm... Mi è piaciuta davvero" disse abbassando un momento lo sguardo sulle proprie dita, che si torturavano a vicenda. Rialzò lo sguardo e sorrise con tanto di fossette "E la rosa... Hai fatto bene, mi sarei sentito a disagio... come se fosse una cosa seria" si bloccò per poi schiarirsi la voce "Nel senso, lo sai i casini che abbiamo in testa... cerchiamo solo di non... stressarci per sbrigarci a decidere cosa... cosa dobbiamo fare, va bene?" chiese, e Louis si portò la mano ai capelli
"Sisi, cioè... come vuoi tu" disse facendo spallucce, e Harry annuì imbarazzato
"Quindi uhm... Ci salutiamo con una stretta di mano... o un abbraccio?" chiese Harry grattandosi la nuca, e Louis rise leggermente per il suo comportamento goffo
"No" si avvicinò ad Harry, facendogli appoggiare la schiena alla porta "Direi che così è perfetto" sussurrò sulle sue labbra, per poi notare una leggere paura nei suoi occhi "No... Non c'è nessuno nei corridoi, ormai tutti dormono" sussurrò Louis baciandolo, ed Harry annuì leggermente per poi ricambiare, ed accarezzargli il viso, sentendo tutto dentro di sé contorcersi, non appena le mani del liscio si posarono sui suoi fianchi.
Louis si staccò dal bacio e sorrise ad Harry "Sei rossissimo, qualche problema, curly?"chiese innocentemente, e lui rise dandogli un pugnetto alla spalla per allontanarlo di poco
"Stupido" ridacchiò Harry insieme a lui
Proprio in quel momento, Madison uscì dalla camera di Ashton sorridendo leggermente, per poi bloccarsi notando i due vicini. Harry e Louis la notarono e si schiarirono la voce, per poi farle un cenno di saluto
Entrambe le parti erano in panico.
"Ecco..." disse Madison ridacchiando nervosamente "Io... passeggiavo da queste parte... Non ho incontrato nessuno, insomma, capisco l'orario e si.." iniziò blaterare mentre camminava per passargli accanto e scappare, e la stessa cosa la fecero i due
"Uh, noi passeggiavamo perchè non avevamo sonno, avevo qualcosa nell'occhio, tipo l'ossigeno e Louis mi stava aiutando" blaterò Harry, mentre Louis sorrideva angelicamente, e Madison scoppiò a ridere nervosamente così come Harry, mentre Louis si schiaffeggiava le guance
"Si insomma, io vado, ADDIO AHAHAHA."
"Ciao Madison... AHAHAHA."
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