28. Are we going to lie to Ourselves?
Silenzio.
Mi grattai la nuca mentre lui mi guardava negli occhi quasi come se si fosse appena tolto di dosso un macigno
O forse semplicemente quel tacchino ripieno che preparò mia zia nel lontano Natale del 2013.
"Cavolo, quel tacchino era davvero enorme" sussurrai a me stessa con gli occhi che fissavano un punto non preciso della stanza mentre rabbrividivo ai ricordi di quel Natale.
Alzai lo sguardo notando Harry, che mi guardava in attesa di qualcosa.
Oh, giusto, una reazione.
... Cosa mi aveva detto?
Ah si, è gay... mh..
"Beh" iniziai a parlare mentre mi portavo una ciocca dietro l'orecchio "Questo è davvero un colpo di scena" dissi annuendo lentamente. Non sembravo stupita, anzi, ero tranquilla "Questo spiega molte cose" continuai e lui corrugò le sopracciglia
"Solo questo?" chiese ed io entrai nel panico. Così cercai di fare la brava e parlare... non sembrava affatto contento di quello che avevo detto. Non volevo deluderlo
"Cioè, wow"
"Solo questo?!" chiese alzando la voce ed io entrai ancora di più nel panico
"Sotto la panca la capra crepa" dissi sorridendo nervosamente
"Ma..."
"SOPRA LA PANCA LA CAPRA CAMPA... CHE CAZZO VUOI CHE TI DICA?" esclamai nell'ansia e lui si portò le mani ai capelli, per poi sedersi accanto a me guardandomi come se fossi un unicorno
Hey, non avevo neanche il pigiama in quel momento.
"Non lo so! Che mi disgusti, che mi odi, che sono qualcosa di malato, orribile..." lo guardai inarcando il sopracciglio mentre blaterava insulti orribili
"Dovrei dirti tutte queste cose?" chiesi seriamente guardandolo, e lui si passò le mani alla faccia. Gli occhi li aveva lucidi, sembrava nel panico più totale, era... era terrorizzato e non capivo il perchè. Odiavo vederlo in quel modo.
Dopo essersi passato le mani alla faccia, lui sospirò e mi guardò negli occhi
"Dovresti odiarmi"
Sgranai gli occhi e lui annuì lentamente.
"Ma che minchia stai dicendo? Sei fottutamente serio?" sussurrai alzando pian piano la voce non credendo alle sue stesse parole. Lui si girò ed io gli poggiai le mani alle spalle per costringerlo a guardarmi negli occhi "Ti rendi conto di quello che hai detto? Che cazzo di problemi hai?"
"Sono gay, Lydia... Sono gay!" ripetè per poi abbassare lo sguardo "O bisex, io non lo so... Si spiegherebbe perchè con le ragazze che ho avuto non mi sono mai sentito innamorato... credo? Non lo so... Io..." si portò le mani ai capelli "Io non lo so"
"Harry, porca puttana!" esclamai facendolo sobbalzare "Ma ti senti?" chiesi alterata. Ero incazzata come non mai e lui mi guardava stupito. Ma stupito di cosa se mi stava facendo incazzare buttandosi merda addosso?
"Tu hai sempre sostenuto la comunità LGBT" gli ricordai "Hai sempre sostenuto che l'amore è amore, hai sempre parlato con tutti nonostante fossero diversi come dicevano quei coglioni che prendevano in giro anche me" sospirai portandomi le mani alla testa "Quindi spiegami che senso ha odiare qualcosa che tu hai sempre supportato... Che c'è... Ora che tu pensi che lo sei, stranamente odi tutto?" chiesi confondendomi io stessa "Diamine, non ha un cazzo di senso!"
"Io... Una cosa era che... sostenevo tutti affinchè credessero in loro stessi e non avessero paura di essere innamorati di qualcuno dello stesso sesso... Un'altra è che io... io sono... un mostro" si portò le mani alla pancia "Mi sento così... sbagliato... Come, come diamine fanno le persone ad accettarlo?" chiese nervoso ed io lo guardai stranita
"Harry, sei spaventato" dissi strofinando la mano sulla sua spalla, mentre osservava un punto non preciso completamente perso nei pensieri.
"Ma non perchè hai scoperto di essere gay... Perchè ti stai innamorando di Louis."
Harry si girò lentamente verso di me, si morse il labbro ed io gli sorrisi leggermente come per cercare di farlo sentire bene... tranquillo. Odiavo il fatto che addirittura pensasse che io lo potessi trattare male... Davvero? Mio fratello? Mai. Faceva male, faceva davvero male vederlo così totalmente spaventato...
Dov'era il mio Harry sorridente, sbruffone, idiota, con del senso dell'umorismo terribile e sopratutto quell'Harry che illuminava qualsiasi luogo lui andasse?
"Ma... Io non dovrei" sussurrò scuotendo la testa "E' un ragazzo, io non dovrei sen.."
"E' amore." lo interruppi stringendogli la mano mentre con quella libera, gli accarezzavo i capelli "Diamine, Harry, non importa un cazzo del sesso, capisci? Se lui ti rende felice, ti fa sentire il... il cuore che potrebbe uscirti dal petto in un secondo con solo un semplice sorriso... Se ti fa sorridere semplicemente perchè sai che hai lui al tuo fianco... Se ti fa ridere come non mai per ogni stupida e semplice cosa che fa... Se ti fa sentire amato in un modo speciale che gli altri non capiranno mai... Se ti fa sentire quelle maledette farfalle che non se ne andrebbero neanche senza tutto il Raid che esiste in questo mondo" Harry rise leggermente insieme a me mentre ci stringevamo la mano come per darci forza "Se... Se ti fa sentire tutte queste emozioni solo per la sua presenza, dimmi Harry... Perchè dovresti rinunciare alla tua felicità per... per i pensieri della gente? Perchè dovresti odiarti se l'amore è forse l'unica cosa che ci fa sentire felici al pensiero di vivere una vita con qualcuno al tuo fianco pronto a... sorreggerti in un modo che nessun altro, neanche la tua migliore amica" dissi indicandomi "potra fare?"
Silenzio.
"Rido, allora so fare discorsi sensati" dissi ridendo come una cogliona, lui mi sorrise e mi abbracciò stretta a sé
"Grazie Lydia... Davvero"
***
"Michael, quanto sei lento?" chiese Luke disteso sul proprio letto mentre faceva rimbalzare la palla di gomma contro il muro per farla subito ritornare sulle sue mani.
"Tu non aiuti tanto" disse Ashton ironico con Michael accanto a lui, che aveva smesso di fare quello che stava facendo
"Luke, quanto sei perdente?" ribattè con un altra domanda il ragazzo dai capelli blu "E poi ti sto facendo un favore"
"Grazie, sei stato gentile ad accettare di riparare la corda della mia chitarra" disse Luke fermando la palla, per poi mettersi seduto sul letto. Calum notò subito Michael togliere le mani da quella mentre ridacchiava
"Piangevi come una femminuccia, mi hai costretto" disse il ragazzo fulminandolo con lo sguardo.
Ashton e Calum si guardarono sorridendo nervosamente notando la tensione tendersi più di una corda di violino tesa... (?)
"Non è vero!" ribattè il biondo mordendosi nervosamente il labbro mentre incrociava le braccia al petto e Michael ridacchiò
"Ueeee ed ora come suono le mie canzoni con gli altri perdentiii, Mikeeey pliis sistemami la cordaa, ueee come faccio ora ad attirare le ragazze senza la mia chitarra? Ueeeee gnegneee" lo imitò rendendo la voce più idiota possibile
"Hey Luke! E' proprio quello che hai fatto!" disse Calum ridacchiando per poi ricevere una sberla dal biondo, dato che lui era seduto con la schiena poggiata al suo letto.
"In ogni caso, avete pensato alla nuova canzone?" chiese Michael, e Luke corrugò le sopracciglia guardandolo stupito
"Ti interessa davvero?" chiese e Michael lo guardò con un sorrisetto
"Ashton e Calum sono bravi, tu sei un perdente che di conseguenza rendi la tua band perdente... Sei come un jolly, Luke" lo derise per poi schiarirsi la voce "Okay, ammetto che siete accettabili, era tanto per sapere, mi sto annoiando" spiegò mentre suonava qualcosa alla chitarra come per testare se l'avesse accordata bene
"Oh beh... Stiamo continuando Close As Strangers" disse Luke sorridendo
Michael stonò una nota, e lentamente si girò verso il biondo con un sorriso sadico da perfetto film horror
"Come, prego?" chiese tenendo il sorriso omicida e Luke sorrise prendendo il foglietto, che Michael aveva accartocciato in seguito a quella volta che il biondo, Calum ed Ashton avevano insistito a scriverla insieme
"Guard..." Michael si alzò e gli strappò il foglio dalle mani
"Chi cazzo te l'ha permesso?" chiese serrando la mascella e Luke si ammutolì
Ashton sorrise nervosamente e guardò Calum "Cal, andiamo a prendere qualcosa da mangiare, okay?" chiese tirandosi Calum, che si lamentava chiedendo di vedere la rissa
Luke guardò la porta sbattere per poi incrociare le braccia al petto, ma stupito si ritrovò Michael avanzare fino a finire con le spalle al muro della stanza. Non se lo aspettava, il ragazzo l'aveva preso di sorpresa, si era avventato su di lui in modo così repentino da non potersi difendere
"Chi. cazzo. ti. ha. permesso. di. continuare. la. mia. canzone." ringhiò a pochissimi centimetri dal suo viso fissandolo negli occhi con i suoi verdastri
"Se l'avesse fatto qualcun altro, magari un compagno di stanza simpatico, tuo amico, non avresti fatto così" sussurrò a denti stretti il biondo, e Michael rise ironicamente mentre il biondo lo continuava a fissare con i suoi occhioni azzurri freddi come non mai nonostante si sentisse oppresso con Michael in quel modo.
"Nessuno si è mai permesso di aiutarmi, perchè sa che per me la musica è importante... E nessuno capisce ciò che voglio fare di quella canzone... Diamine, dovresti capirlo tu che scrivi le canzoni! E' come se dovessi prendere una tua canzone e modificassi tutto non sapendo un cazzo di ciò che vuoi trasmettere!" esclamò poggiando le mani contro il muro, sopra le spalle del biondo
"Esattamente!" esclamò Luke portando le mani sui polsi di lui per fargli staccare le mani dal muro, e allontanarlo "Dato che non riesco a capirti così, con il dialogo, voglio capirti attraverso i tuoi testi!" urlò lasciando Michael zittito
Luke riprese il foglio, lo aprì e si schiarì la voce
"Are we wasting time?" intonò leggermente imbarazzato "Talking on a broken line.. Telling you I haven't seen your faces in ages... I feel like we're as Close as Strangers" continuò lasciando Michael e subito continuò "Poi... Io ho...continuato"
"Sta zitto, Luke" disse Michael cercando di tranquillizzarsi
"Won't give up" disse alzando lo sguardo dal testo per guardarlo con lo sguardo più testardo di sempre lasciandolo di stucco "Even though it hurts so much.."
"Luke" lo riprese Michael con voce più alta
"Every night I'm losing you in a thousand faces... Now it feels we're as Close as Str..." Luke si ritrovò Michael addosso
"Tu sei l'apoteosi dell'antipatia" disse Michael e Luke lo guardò con un sorrisetto, notando che non sembrava così tanto infuriato come voleva dimostrare
"Ti piace, ammettilo" disse il biondo sorridendo da stronzo e Michael lo guardò da capo a piedi con aria di sufficienza.
"Anche a te, però intendo la situazione" ribattè Michael facendogli notare che era con le spalle al muro e lui praticamente a pochissimi centimetri dal suo viso
"... Ma che cazzo dici?" chiese Luke dandogli uno spintone e Michael ridacchiò strappandogli dalle mani il foglio
"Questo è mio, voglio scrivere la seconda strofa..." si sedette sul letto guardando Luke per poi sospirare "Detesto ammetterlo, ma...." guardò di nuovo il testo e poi il biondo "Ci sta, è bello quello che hai scritto, anche come l'hai cantato..."
"Ti piace?" chiese Luke sorridendo e Michael si morse il labbro nervoso, odiava ammetterlo a se stesso
"Forse" si grattò la nuca con aria di sufficienza "Hai... capito cosa volevo trasmettere, è triste però bello" guardò Luke che sorrise
"Forse non siamo così diversi, no?" chiese e Michael sbuffò una risata. Si portò la mano libera ai capelli scombinandoseli leggermente. Luke guardò il ragazzo e si soffermò sui suoi jeans stretti neri, che gli fasciavano perfettamente le gambe. Non sapeva per quale motivo, ma amava quel piercing al sopracciglio, e quel tatuaggio al braccio.
"Ovvio" ironizzò Michael per poi schiarirsi la voce "Bel lavoro"
"Cosa?" chiese Luke sorridendo, avvicinandosi con le braccia incrociate al petto. Si sporse verso Michael "Non ho sentito"
Michael lo guardò e ridacchiò mentre scuoteva leggermente la testa "Bel lavoro, Hemmings" disse facendolo sorridere "Ma non credere che siamo amici" sottolineò e Luke lo guardò
"Mai pensato" disse con un sussurro e Michael cercò di nascondere il sorriso anche quando Calum ed Ashton rientrarono con il riccio già con il cellulare in chiamata con il 911.
***
Harry camminava frettolosamente per il cortile del college sperando di fare in tempo per vedere Louis giocare a calcio, dato che sapeva che quel giorno c'erano gli allenamenti, ed i due solitamente se Harry non poteva vedere Louis mentre giocava, si incontravano vicino al campo per poter stare insieme...
Il riccio arrivò al campo ma ormai tutti se ne erano andati e si morse il labbro nervoso come non mai.
Si guardò attorno, entrò negli spogliatoi e notò che ormai era tutto pulito, non c'era alcun borsone.
Sbuffò andando verso la porta, l'aprì e la sbattè contro qualcuno che stava entrando
"Oops!" esclamò Harry portandosi la mano alla bocca sgranando gli occhi dispiaciuto come non mai. E rimase paralizzato quando notò che quel qualcuno era Louis, che stava imprecando mentre si teneva il naso
Egli alzò lo sguardo e si zittì, guardò il riccio e si schiarì la voce "Ciao" pronunciò guardandolo con fare leggermente arrabbiato, e Harry si morse il labbro sentendo l'odio da parte del ragazzo...
Abbassò lo sguardo guardandosi le scarpe e Louis sospirò incrociando le braccia al petto, si guardò attorno leggermente infastidito. Il piede continuava a scontrarsi contro il pavimento, segno che era abbastanza irritato.
"Hai intenzione di scappare anche adesso?" chiese d'un tratto rompendo il silenzio
"Uhm... No" rispose Harry poggiando la sua mano ai ricci mentre alzava lo sguardo per incrociare gli occhi con i suoi "Ti stavo cercando per... per parlare"
Louis restò per un momento stupito. Si guardò attorno e gli prese la mano facendo arrossire il riccio "Vieni, qua non mi piace" borbottò "Dovevo chiudere gli spogliatoi" spiegò mentre chiudeva la porta a chiave e tirava Harry verso le panchine.
"So camminare" disse Harry ironico e Louis rise leggermente
"Beh, lo so, appunto per questo ti tengo, non voglio che scappi" E Harry lo guardava da dietro mentre lo tirava, era rimasto stupito dalla naturalezza con cui l'aveva detto
Si sedettero e Louis sospirò "Dobbiamo parlare seriamente" iniziò e Harry annuì
"Mi dispiace essere... scappato via, ero... terrorizzato, mi dispiace averti baciato" Harry iniziò a straparlare e Louis si grattò la nuca cercando di tenergli il passo "Insomma, probabilmente non sapevo cosa stavo facendo, no? Okay, non ero sbronzo, ero brillo quindi in effetti questa scusa non serve, non ci crederesti. Anzi, sto parlando ad alta voce quindi capito, aiut..." Harry si portò la mano alla faccia per poi sospirare "Possiamo solo, dimenticare? Davvero, non volevo rovinare tutto, non volevo... niente di questo, mi sento così stupido. Perchè cazzo ti ho baciato, Lou? Io... Io, mi dispiace... Sono venuto qui per parlare, ma la verità è che non ho niente da dirti se non scusa"
"Niente da dirmi?" chiese Louis ridendo ironicamente "Seriamente?" chiese guardandolo negli occhi "Diamine Harry, non hai notato che ho ricambiato? O eri troppo preso a dover pensare solo a te? Sono coinvolto anche io in questa tua situazione, in modo molto... molto intimo dato che il bacio è stato fra noi due" spiegò
"Io...Tu... Tu non avevi una ragazza?" chiese e Louis ruotò gli occhi
"Si, avevo, quindi sono felicemente single e la storia è particolare" rispose velocemente "Qui stiamo parlando di te... Harry, a me non è dispiaciuto il bacio"
"A me neanche" disse imbarazzato Harry "Ma è così dannatamente strano... Io non... non voglio"
"Mi stai dicendo che dovremo dimenticare qualcosa che è piaciuto ad entrambi? Mi stai dicendo che mentiremo a noi stessi?" chiese e Harry sbuffò guardandolo negli occhi
"Si può sapere cosa vuoi, Lou?" chiese Harry "Cerco di prendere delle decisioni che non mettano nei casini me e te, e tu continui a contraddirmi! Maledizione! Si, mi è piaciuto il bacio, Secondo te perchè mi sono arrabbiato spesso con te? Perchè provo delle cazzo di cose che non dovrei provare con un ragazzo, invece eccoti qua!" esclamò indicandolo mentre stava zitto "Louis William Tomlinson, colui che mi sta sconvolgendo la vita e che mi sta facendo nascere mille crisi esistenziali... Non capisci che sto cercando di... Capire cosa cazzo mi succede senza mettere in mezzo te? Io ci tengo a te, cazzo! Quindi dimmi... Cosa vuoi, Lou? Cosa cazzo vuoi?!" esclamò
Louis gli prese il viso bloccandolo "Voglio che tu capisca e ricorda quello che ti dissi..." sussurrò "Se questo è sbagliato, allora, cazzo... Harry, io sono disposto a sentirmi sbagliato se sto con qualcuno che mi rende felice" ripetè facendo restare il riccio con il fiato sospeso, sorrise per poi ridere leggermente "Davvero non l'hai capito? Da quando ci siamo visti per la prima volta, ho pensato che saremmo diventati dei grandi amici, eravamo entrambi scherzosi, tu sorridevi spesso e mi mettevi di buon umore... Nelle ultime settimane io ho notato che tu per me non sei più un semplice amico, Harry... Davvero non capisci cosa voglio?"
Harry portò le mani tremanti su quelle di Louis che poggiò la fronte sulla sua "Io voglio te." e con questo il riccio si ritrovò le labbra del castano sulle proprie. Sentiva di stare volando in mezzo alle nuvole, non più schiavo di orribili pensieri, ma soltanto libero... libero di godersi quel pezzo di paradiso che Louis gli stava donando con un semplice bacio. Era mai possibile sentirsi in quel modo per un semplice bacio?
Sgranò gli occhi quando Louis si allontanò e sorrise facendogli sentire il cuore che batteva ad un ritmo incredibile. Gli accarezzò i ricci e si schiarì la voce "Come stai?" chiese mentre si mordeva il labbro "Forse ho esagera.."
"Benissimo" lo interruppe Harry sorridendo "Sto benissimo" ripetè guardando Louis negli occhi donandogli un sorriso... Quel sorriso felice, spensierato di cui Louis si innamorò, senza saperlo, la prima volta che lo vide
- COSO AUTRICE -
Aweeeh, adoro.
Finalmente un po' di fluff, piango.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ci vediamo al prossimo!
Zau belleeee!
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