🌺5.Dopo cena 🌺
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Una volta messo gli abiti che gli aveva dato Erick si fermò a guardarsi allo specchio notando come effettivamente oltre che a stargli bene doveva ammettere che il castano aveva buon gusto, aveva optato per un pantalone nero skinny con degli strappi sulle ginocchia e sopra una maglia sempre nera però aderente che mostrava il suo fisico atletico e una camicia a tinta unita bianca.
"Sembro uno di quei ragazzi che devono andare in discoteca..."
Ridacchiò non sapendo se legarli o lasciarli sciolti i capelli fino a quando non notò una figura poggiata allo stipite della porta che lo guardava, si girò trovando Erick con abiti diversi da quelli che aveva la mattina e alla cena, a differenza sua aveva optato per un pantalone blu chiaro sempre skinny e una maglia bianca con scollo a v con sopra una camicia del colore dei pantaloni, aveva legato i capelli in una coda lasciando avanti solo una ciocca che gli andava davanti gli occhi.
"Io penso che ti stiano bene... Anzi dovresti vestirti più spesso così specialmente nel mettere quelle maglie..."
Liam guardò Erick con un sopracciglio alzato nel sentire come avesse pronunciato l'ultima frase con malizia facendolo ghignare notando come arrossì e si girò a guardare altrove.
"Erick per caso stai fantasticando?"
"Chissà... Ora andiamo dai"
Il castano gli sorrise e uscì dalla stanza venendo seguito da Liam che rimase qualche passo dietro volendo gustarsi quel panorama.
"Smettila di guardarmi il culo... Almeno se lo vuoi fare si più discreto..."
Liam si strozzo con la saliva notando solo in quel momento che il ragazzo si era fermato e lo stava guardando con un ghigno, si ricompose abbassando lo sguardo sentendo come le sue guance avevano iniziato a prendere fuoco portando una mano dietro la nuca grattandosela per l'imbarazzo.
"Ecco..."
In realtà si era appena reso conto che erano due anni che non trovava interesse per un altro ragazzo visto che le sue notti erano sempre impegnate da Hadrian e quindi non aveva il bisogno di cercare altro, sul lato del sesso con Hadrian era sempre appagato.
"Scusa diciamo che il mio essere indiscreto sia un pò fuori fase..."
"Non preoccuparti... Facciamo così tu mi aiuti a tenere lontano i rompipalle... E io ti aiuto a tornare in fase..."
Erick si girò porgendo la mano al moro che ridacchiando gliela strinse ma non la staccò subito notando come a differenza sua fosse più piccola e anche liscia niente a vedere con le mani di Hadrian che erano più grosse e un pò ruvide, scosse il capo dandosi dell'idiota mentalmente per aver confrontato i due ragazzi.
"Ok... Ma come mi aiuterai a tornare in fase? Sono una persona molto difficile da accontentare"
"Troveremo una soluzione... Per ora iniziamo ad andare a divertirci... E sappi che si beve con me"
Il moro alzò gli occhi al cielo ridacchiando per poi seguire il castano che si avvicinò a un Honda S2000 rossa facendo sorprendere il suo ospite.
"Wow... Non pensavo fossi da queste macchine..."
"Sorprendo in molti ambiti."
Entrarono in macchina e Liam osservò ogni minimo particolare notando come fosse mantenuta alla perfezione per poi portare lo sguardo sul ragazzo al suo fianco notando come appena partì il suo sguardo era attento e non si distraeva per niente, questo gli diede l'opportunità di osservarlo in modo discreto senza aspettarsi che lo beccasse, osservò per bene il modo come stringeva il volante che non sembrava una di quelle strette forti ma più gentile come a non voler far male alla macchina, la sua postura dritta e poi il suo viso, un viso semplice, naso greco, occhi che con il buio sembravano di un verde scuro e poi le labbra il sotto poco più carnoso del sopra che ogni tanto inumidiva con la lingua oppure mordeva.
"Sai non so se sia la discrezione il tuo problema o il fatto che ti fissi..."
Liam alzò lo sguardo dalle labbra di Erick portandolo in quello del castano che lo stava guardando non capendo come aveva fatto a non rendersi conto del suo movimento.
"Scusa..."
"Cosa pensavi?"
Erick riprese e partì verso la loro meta guardando ogni tanto il moro che si era rimesso seduto bene e stava guardando fuori, non sapeva il motivo ma quel ragazzo arrivato da New York lo incuriosiva e non poco, aveva sentito parlare molto di lui e di come lavorava e per questo aveva deciso di contattarlo ma quando se lo ritrovò in macchina la sua curiosità scaturì in voglia di approfondire quella conoscenza.
"Niente di particolare... Solo pensieri così volanti."
"Ahahah pensieri volanti o il fatto che ti sei fissato a guardarmi le labbra?"
Liam non si girò sentendo come le sue guance per la seconda volta stavano diventando rosse essendo stato scoperto di nuovo, non sapeva come ma quel ragazzo oltre a incuriosirlo sembrava come se riuscisse a leggerlo riuscendo a tirare fuori le cose che lui non direbbe mai.
"Sai che essere così esplicito potrebbe portare guai?"
"Si lo so... Ma preferisco essere così invece che tenere segreti dentro e non buttarli fuori"
Il moro si girò a guardarlo notando come ancora una volta non si era reso conto che si era girato verso di lui e lo stava guardando con uno sguardo profondo come a volergli leggere dentro, quella frase che aveva detto sembrava come se era rivolta proprio a lui e al segreto che si porta dentro da due anni ma non poteva essere così.
"In che senso?"
Erick sorrise a Liam e scese dalla macchina chiudendo la portiera e poggiandosi con le mani su di esse non distogliendo lo sguardo dal moro.
"Semplice che mi piace avere un rapporto senza segreti non la pensi così?"
Se solo il castano sapeva realmente cosa si portava dentro Liam forse lo avrebbe guardato in modo differente in quel momento e non gli sorrideva, scese dalla macchina facendo il giro e avvicinandosi a lui guardandolo negli occhi, si lui amava i rapporti sinceri e senza segreti ma alla fine si era ritrovato in questo circolo vizioso di sesso con il suo amico colpendo ogni volta alle spalle Nathan.
"Si... Un rapporto si deve basare prima di tutto sulla sincerità e fiducia."
"Vero... Ma basta fare questi discorsi voglio andarmi a divertire su su..."
Liam si guardò attorno notando che erano in un parcheggio e quando uscì da li si ritrovò nella famosa zona di Shibuya molto popolare tra i giovani e dove si poteva osservare la città da ogni angolazione, Liam ne aveva solo sentito parlare di quella zona e infatti era una delle mete che avrebbe fatto prima di tornare a casa, Erick sorrise nel vedere il moro con la bocca spalancata per la sorpresa e per non perderlo di vista lo prese per mano tirandolo verso i bar che si trovavano in quella strada.
Da quando Erick gli aveva preso la mano Liam aveva sentito una strana sensazione come di formicolio che gli attraverso il braccio ma non la lasciò mai anche perché con tutta quella gente che si trovava in quella strada si sarebbe perso di sicuro.
"Sai che non serve che tiri?"
"Ahaha si lo so... Ma se aspetto che ti muovi tu rischiamo di rimanere fermi in un posto a vita... Ti perdi così facilmente a guardare..."
Il tono usato dal castano era scherzoso e di presa in giro e questo fece ridere il moro che si fermò di colpo facendo fermare anche il castano che andò indietro sbattendo la schiena al petto di Liam.
"Io non mi perdo... Sei tu che sei frettoloso"
"Si vero sono frettoloso... Ma tu ti perdi realmente..."
Erick alzò il viso sorridendo angelicamente al moro che ricambiò per poi spostarsi e riprendere a camminare e stavolta non tenendogli la mano e tirarlo, arrivarono davanti un bar con un'insegna grossa e nera che aveva il nome della strada in cui stavano, davanti alle porte vi erano due ragazze vestite con un kimono che però arrivava fino alle ginocchia che appena li videro si attaccarono al loro braccio conducendoli dentro il locale, appena entrati si ritrovarono in uno spazio fatto tutto in legno con un lato la scritta con il nome del locale e dall'altro una parete verde, andando più avanti vi era un lungo bancone con dietro dei ragazzi che stavano preparando dei drink o delle cose da mangiare e dalla parte opposta dei tavolini alti con sgabelli ma quello non era dove li avrebbero fatti accomodare perché superarono il tutto arrivando in una sala anche essa tutto nelle tonalità del legno e del verde con dei tavolini e sedie dove già vi erano molte persone sedute che mangiavano e bevevano.
"Ma qui mangiate anche se mezzanotte?"
"Certo..."
I due ragazzi vennero fatti sedere all'angolo del locale dove si trovava la parete in verde e una piccola cascata che cadeva in una vasca piena di carpe, Liam guardò ancora una volta stupito come le città straniere avessero una nota differente nel creare ogni cosa dalla sua, una delle due ragazze passò un menù a i due ragazzi e poi si abbassò verso Erick parlandogli nella sua lingua... Liam ascoltò cercando di capire qualcosa ma l'unica cosa che capì era il nome del ragazzo davanti a lui.
"Emm... Cosa ti hanno chiesto?"
"Mi hanno detto che stasera ho portato un bel bocconcino e che se dopo avremmo passato un pò di tempo con loro due..."
Erick ridacchiò aprendo il menù nel vedere lo sguardo stupito del moro che non sapeva se accettare o no quel complimento e quell'invito delle ragazze.
"Liam... Tranquillo ho già detto loro che non sei disponibile..."
Liam sospirò aprendo il menù e meno male che vi erano anche i nomi in inglese dei piatti e delle bevande ma purtroppo non era così per gli ingredienti ed era per questo che si allungò verso Erick iniziando a chiedergli il tutto, una volta ordinato finirono a parlare o per meglio Liam parlava di tutto ciò che riguardava l'architettura e le cose che giravano attorno ad essa mentre Erick ascoltava con il sorriso.
"E per questo... Sto parlando troppo vero?"
Erick scosse il capo prendendo il suo drink bevendone un sorso.
"In realtà mi piace quando le persone parlano di ciò che amano... Tipo te che si nota da come parli che ti piace l'architettura, ne parli come se fosse la tua amante..."
"Si l'architettura e forse l'unica cosa sicura della mia vita..."
Liam prese il suo drink bevendone un lungo sorso distogliendo lo sguardo dal castano posandolo su quella piccola vasca piena di carpe cercando di scacciare per quella sera i problemi.
"Tutto ciò che ci circonda può essere sia sicura che no nella nostra vita, un amico, un ragazzo, una casa e persino il lavoro può essere sia un no che un sì..."
"Invece tu hai qualcosa di sicuro nella tua vita?"
A quella domanda Liam riportò lo sguardo verso il castano e per un attimo i loro sguardi si incrociarono, entrambi rimasero in silenzio senza dire altro fissandosi solo fino a quando non arrivò una cameriera con qualcosa a mangiare.
"No io non ho niente...Vado un attimo in bagno"
Erick si alzò lasciando da solo Liam che nel mentre bevve un altro sorso del suo drink sentendo il suo telefono che vibrava, lo prese e vide che era una chiamata da parte di Nathan quindi non esitò a rispondere.
"Ehy tutto ok?"
"Si volevo solo sapere come era andata la cena... Hai conosciuto il signor Miracle?"
La voce di Nathan era un misto tra presa in giro e malizia e questo fece ridere Liam.
"No... A quanto pare ha avuto un piccolo contrattempo ma devo dire che il dopo cena è molto migliore..."
"Ohh in che senso?"
Liam portò lo sguardo verso dove era sparito il castano notando che stava tornando.
"Poi ti spiego ora devo andare..."
Attaccò la chiamata senza aspettare che Nathan disse altro sorridendo verso Erick che si avvicinava.
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