🌺27. Sapevi tutto... 🌺
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Avevano preparato tutto per quel momento dove entrambi avrebbero detto ciò che provavano nei confronti di Erick... Avevano sistemato la sala spostando il tavolino e stendendo sul tappeto una grande coperta con dei cuscini sul quale appoggiarsi, avevano anche preparato qualsiasi opzione possibile per conoscere il nuovo ragazzo che ora avevano vicino.
"Sicuramente gli piacerà... Pensi che tornerà presto?"
"Non lo so Hadrian... Ormai è un'ora che uscito... Sicuramente tra poco sarà qui..."
I due ragazzi alzarono lo sguardo verso l'orologio che si trovava appeso alla parete, una strana sensazione si stava facendo strada in loro mentre quelle lancette continuavano a muoversi...
"E passata un'altra mezz'ora... Prova a chiamarlo..."
Liam prese il telefono componendo il numero di Erick, uno squillo, due squilli... Fino a quando dall'altro lato del telefono risposero.
"Erick... Dove sei? Sei fuori da tanto..."
"Si infatti... Perché non torni a casa? Così parliamo tranquillamente..."
Invece di sentire la voce del castano dall'altra parte tutto ciò che sentirono fu una risata che entrambi riconobbero subito.
"Tu..."
"Vedo che mi avete riconosciuto... Allora cosa fate di bello?"
"Nathan dove si trova Erick? Se gli hai fatto del male..."
"Non ti preoccupare Liam... Lui sta bene, sta facendo solo un pisolino... Però potrei anche giocare con lui..."
Liam sbatté il pugno sul tavolo mentre Hadrian strinse i pugni.
"Non osare fargli niente... Cosa vuoi?"
"Ohhh semplice Hadrian, voglio solo ciò che mi spetta... Ovvero tutto ciò che ti appartiene Liam... Hai tempo una settimana..."
"Bastardo..."
"Si lo so, però ti andava bene questo bastardo all'inizio vero Hadrian?... Oppure vuoi negare l'evidenza?"
"Chiudevo gli occhi perché ti amavo... Ma dopo..."
Hadrian guardò Liam il quale prese la sua mano, sapeva cosa aveva dovuto affrontare il biondo ma sapeva anche che c'erano alcune cose che dovevano chiarire ancora per bene ma non era quello il momento per fare tutto ciò... Ora era importante trovare e aiutare Erick...
"Hai detto una settimana?"
"Proprio così Liam... Mi raccomando non tardare oppure il vostro amichetto farà una brutta fine..."
I due non riuscirono a dire niente dopo quelle parole perché dall'altro capo del telefono l'unica cosa che si sentiva era il silenzio, Liam in uno scatto di rabbia lanciò il telefono contro il muro che si ruppe portando poi le mani tra i capelli.
"Come abbiamo fatto a non pensarci... Dovevamo capirlo che avrebbe fatto una cazzata come questa..."
"Nessuno di noi due ci aveva pensato... Cosa possiamo fare? Ho timore che gli faccia del male..."
Prima che Liam potesse rispondere il telefono di Hadrian suonò e quando vide chi era si sorprese.
"Wade? Come mai chiami me?"
"Perché il telefono di Liam mi dà irraggiungibile e poi perché so che state insieme? Metti il viva voce..."
"Ok fatto..."
"Dopo che ti ho riportato a casa Liam sono rimasto in macchina in caso Nathan facesse qualche mossa... E per fortuna quando Erick è uscito di casa l'ho seguito... Penso che già sappiate cosa è successo?"
"Si... Ci ha chiamato poco fa... Dimmi che sta bene Erick..."
"Si, lo ha rinchiuso in una camera legato mani e piedi e con gli occhi bendati... Solo che non era solo... Con lui ci sono alcuni uomini armati e pericolosi..."
"Cazzo... Come possiamo fare?"
"Credo sia il caso di far intervenire chi di dovere..."
"Va bene... Wade tu rimani in osservazione e cerca di non farti prendere, io e Hadrian ci occupiamo del resto... Mi raccomando fai attenzione..."
"Tranquillo Liam... Ma una volta finito tutto ciò voglio una vacanza..."
La risatina tranquilla di Wade fece sorridere lievemente i due ragazzi che si guardarono negli occhi staccando la chiamata, non c'era tempo per parlare o altro ma dovevano agire subito... Sapevano bene chi poteva aiutarli, così presero le loro giacche uscendo di casa e partendo verso la loro meta.
Mentre raggiungevano la loro destinazione mai una volta si erano lasciati la mano, nemmeno quando entrarono nella grande villa finendo sotto lo sguardo di quell'uomo che era l'unica soluzione per Erick.
"Liam... Hadrian... Cosa ci fate qui?"
"Padre... Abbiamo bisogno del tuo aiuto..."
L'uomo li fece accomodare nel salone osservandoli in silenzio aspettando che loro parlassero.
"Ecco... Nathan si è rivelato per quello che è... E adesso ha come ostaggio una persona per noi molto importante..."
"Quel ragazzo alla fine è uscito allo scoperto... Cosa posso fare?"
I due si guardarono trovando strano che non avesse fatto domande o chiesto più informazioni ma mettendosi subito a loro disposizione.
"Padre... Tu sai tutto vero?"
Quella domanda non scompose minimamente l'uomo che guardò suo figlio.
"Si Liam... So tutto da molto tempo... E insieme a Erick ho cercato un modo per trovare informazioni o prove che rendevano colpevoli la famiglia di Nathan..."
"Perché non mi hai detto niente?..."
Nelle domande di Liam non vi era sorpresa anche perché Wade in mattinata gli aveva raccontato tutto, fece un profondo respiro e portò di nuovo lo sguardo sul padre."
"Perché fu proprio Erick a chiedermi di non dirti niente... Dopo ciò che gli era successo quel ragazzo era a pezzi, aveva visto il suo ragazzo non cercarlo così come il suo miglior amico... Si è sentito solo e abbandonato ma solo una cosa lo aveva tenuto a galla... Ed era la vendetta..."
"Poteva dircelo... Io l'ho cercato da tutte le parti..."
"Lo so... Ma dovevo rispettare il suo volere..."
"Quindi tu sai..."
"Cosa Liam? Che ti piacciono i ragazzi? Si lo so da molto tempo e non nego che sono deluso da te... Avrei voluto saperlo prima anche perché ti avrei appoggiato nella tua scelta... A me non interessa se ami una donna o un uomo, mi basta che sei felice... E per di più non mi hai fatto sembrare l'uomo stronzo che vuole a tutti i costi dei nipoti..."
"Mi dispiace... Avevo timore di non essere accettato..."
"Comprendo... Ma ora che la verità è venuta fuori non devi più nasconderti..."
Liam sorrise al padre venendo ricambiato, non persero altro tempo e i due ragazzi informarono l'uomo su ciò che era successo e che Erick era in pericolo, non servì altro che subito e in poco tempo in quella casa si presentò il capo della polizia che si mise a disposizione per aiutare il figlio del suo amico passando quasi tutta la notte a parlare.
"Pensi che starà bene?"
Hadrian si avvicinò a Liam che era davanti la finestra con lo sguardo rivolto al paesaggio, lo abbracciò da dietro poggiando il mento sulla sua spalla.
"Spero di si Hadrian... Perché se osa fargli del male giuro che lo ucciderò con le mie mani..."
"Siamo in due allora... Spero solo che Erick non pensi che lo abbiamo abbandonato..."
"No, stavolta sappiamo quindi so che anche lui ha la certezza che lo stiamo cercando..."
I due si guardarono portando poi di nuovo lo sguardo fuori, avevano paura ma non per loro stessi ma per Erick e per quello che gli avrebbe potuto fare Nathan, loro avevano conosciuto una persona che davanti si era fatta passare per buona, che gli aveva fatto credere di essere loro amico... Eppure con il passare del tempo si era mostrato per quello che era con Hadrian e ora lo stava mostrando a Liam...
"Aspettaci Erick... Ti veniamo a salvare presto..."
"E sistemeremo Nathan una volta per tutte..."
"Ragazzi... È ora..."
La voce del padre di Liam li destò dai loro pensieri raggiungendolo per dare il via all'operazione di salvataggio.
Nel mentre Nathan camminava avanti e indietro mentre nella sua mente stava già esultando per la vittoria contro Liam, gli avrebbe portato via tutto lasciandolo senza più niente... Gli avrebbe portato via Hadrian e persino Erick.
"Finalmente la mia vendetta sarà compiuta... Sono troppi anni che li sopporto..."
Con passo lento camminò verso la camera dove si trovava Erick entrando e rimanendo a osservarlo.
"Signor Miracle... Doveva stare lontano da Liam... Quel ragazzo è solo fonte di guai..."
"Menti..."
Nathan si sorprese di sentire la voce del ragazzo e ghignando si avvicinò prendendolo dai capelli tirandolo sopra per avere il viso alla sua stessa altezza, Erick voleva muoversi e colpirlo ma più provava a liberarsi più sentiva come le corde gli stingevano sempre di più i polsi e le caviglie bruciandogli sulla pelle.
"Vedo che sei già sveglio... Dimmi come ci si sente a essere qui a causa sua?"
"Non è colpa sua... Sei tu la causa di tutto ciò... Tu e la tua famiglia..."
"Cosa cosa? La mia famiglia?"
"L'incidente che hanno avuto tempo fa... L'hanno causato loro... Non venirmi a dire che non sai niente? Hanno così poca fiducia del figlio che lo usano solo come marionetta..."
Nathan prese e lo sbatte al muro con rabbia strappandogli via la benda per guardarlo dritto negli occhi.
"Io non sono una marionetta... E mai lo sarò..."
Negli occhi di Nathan il castano poteva vedere la rabbia e la confusione, sapeva che alla fine lui era stato solo una marionetta nelle mani della sua famiglia, come sapeva anche che doveva fare attenzione specialmente nel dirgli le cose come stavano o avrebbe reagito molto male.
"Allora perché i tuoi non ti hanno aiutato? Ti hanno lasciato lì a combattere da solo... Mentre loro dove sono? A farsi la bella vita?"
Nathan poggiò il ginocchio sul letto portando una mano al collo del castano stringendo la presa.
"Tu... Non sai niente... Quindi chiudi questa cazzo di bocca prima che te la chiuda io a modo mio..."
Erick aveva paura in quel momento e lo si poteva notare dal suo sguardo e questo fece ghignare il suo rapitore che mollò la presa rimettendosi dritto.
"Fai il bravo e forse tra una settimana tutto ciò sarà finito..."
Senza aggiungere altro uscì dalla stanza sbattendo la porta lasciando Erick da solo che portò lo sguardo verso la finestra, sembrava come dopo l'incidente... Era solo però stavolta vi era qualcosa di diverso... Ed era che sapeva anzi ne aveva la certezza che Liam e Hadrian lo stavano cercando e lo avrebbero salvato, doveva solo stare buono fino al momento giusto.
"Fate in fretta..."
Sussurrò rannicchiandosi su se stesso cercando ogni tanto di liberarsi ma senza risultato finendo per addormentarsi stanco.
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