🌺18.Non potranno mai sistemarsi🌺


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Il mattino dopo come aveva detto il dottore dopo aver fatto ancora delle analisi e notato che non vi era niente Liam poté tornare a casa, per tutto il tempo Erick non aveva lasciato mai il suo fianco aiutandolo...

Una volta a casa vennero accolti da Wade che fu piacevolmente felice di vedere l'amico e che stesse bene, Hadrian anche se felice rimase in disparte sentendosi fuori luogo in quel momento.

"Amico pensavo che non ti avrebbero mai lasciato andare..."

"Non esagerare Wade, sono stato lì solo una notte..."

Wade ridacchiò prendendo le cose di Liam andando verso la sua camera da letto mentre il moro ed Erick rimasero fermi a guardare Hadrian in silenzio.

"Ben tornato..."

"Anche se ci sono delle cose da sistemare tra noi puoi abbracciarmi sai? So che sei stato in pensiero..."

Hadrian si avvicinò e abbracciò l'amico sollevato che alla fine stesse bene, ma gli rimaneva il dubbio se sapeva oppure no però ebbe conferma di sì quando spostò lo sguardo verso il castano che gli fece cenno di sì come se sapesse cosa pensava.

"Quindi ora ricordi?"

"Diciamo che non ricordo proprio tutto... Ma vado a piccoli pezzi che lentamente tornano al suo posto..."

Disse il moro sciogliendo l'abbraccio portando lo sguardo poi su Erick.

"Però ricordo Evan... E ricordo anche la nostra amicizia... Ma il resto ancora non è tornato."

Erick si avvicinò poggiando una mano sulla spalla del moro sorridendogli.

"Piano piano ritorneranno tutti i ricordi... Per ora non ti affaticare, noi ci prenderemo cura di te."

"Evan... Cioè Erick ha ragione, non sforzarti a voler ricordare a forza, i ricordi torneranno quando meno te lo aspetti... Ora perché non andate a pranzare..."

Hadrian diede le spalle a i ragazzi incamminandosi verso la sua camera ma venne fermato da una presa al polso e quando si girò vide che a fermarlo era Erick.

"Non andare via... Voglio parlare con te un attimo..."

"Parliamo dopo, ora pensa a lui... Io non sono così importante..."

E senza dire altro si liberò della presa di Erick per poi lasciare soli i due ragazzi che in tutta risposta si guardarono confusi dal suo comportamento, persino Liam non capiva cosa stesse succedendo non riconoscendo il suo amico in quel momento.

"Penso che si sia preoccupato veramente..."

"Lui dopo l'incidente mi è stato molto vicino, si c'è stato qualche diciamo... Come si può dire?..."

Erick guardò Liam scuotendo il capo ma ridacchiando vedendo come il ragazzo cercasse le parole giuste per dirgli cosa succedeva tra loro dimenticandosi completamente che già lo sapeva, si avvicinò poggiando una mano sulla sua guancia.

"Ti ricordi che lo so? Non devi darmi delle giustificazioni... Purtroppo sono passati degli anni e voi siete andati avanti finendo per avvicinarvi..."

"Ma il nostro avvicinamento era solo fisico, non vi era e non ce altro..."

Il castano si avvicinò poggiando la fronte a quella del moro, sapeva bene che loro due si erano avvicinati e all'inizio la cosa gli dava molto fastidio perché sentiva come se il suo posto fosse stato rubato ma con il tempo tutto ciò si affievolì... Dopo molto tempo però si era messo il cuore in pace e li aveva osservati da lontano, perché si aveva deciso dopo molto di andare a vivere a Tokyo da un suo zio prendendo alla fine il suo cognome cercando di farsi una nuova vita, ogni tot di tempo però riceveva le informazioni che lo teneva aggiornato sulla loro situazione e quando aveva saputo che loro due andavano a letto insieme, non poteva negare che la cosa gli diede fastidio perché ancora una volta si sentiva escluso da i due però la colpa era sua visto che si era fatto passare per morto.

"A cosa pensi?"

La voce di Liam lo destò dai suo pensieri puntando lo sguardo nell'opposto.

"Stavo pensando a vecchi ricordi..."

"Posso saperli?"

Liam portò le mani su i suoi fianchi, adesso che aveva ricordato e che lo aveva vicino non voleva farselo scappare più.

"Per i primi tempi ero arrabbiato e mi dava fastidio che voi due stavate così vicino... Mi dava fastidio perché sembrava come se mi avessero rubato il posto... Ma lentamente le cose cambiarono e io avevo deciso di venire a vivere qui prendendo il cognome di mio zio... Però ricevevo vostre notizie e quando ho saputo che andavate a letto insieme... Io..."

"Tu ti sentivi ferito?"

Erick si spostò abbassando lo sguardo.

"No... Mi sentivo solo escluso da voi due... Ma la colpa non era neanche vostra, io ho lasciato che voi pensasse di avermi perso, quindi non avevo diritto di sentirmi in quel modo o farvene una colpa."

"Però ora le cose sono diverse... Ora siamo di nuovo insieme o per meglio ci stiamo di nuovo frequentando..."

Liam sorrise portando due dita sotto il mento di Erick facendogli alzare il viso e puntare di nuovo lo sguardo nell'opposto.

"Ci stiamo di nuovo frequentando no?"

"Non so... Ci dovrei pensare... Anche perché..."

Come poteva dire a Liam che c'era qualcosa che lo legava anche ad Hadrian? Come poteva dirgli che anche quando tempo prima vestiva i panni di Evan il suo cuore batteva pure per il biondo? No non poteva dirglielo o lo avrebbe ferito.

"Erick se ce qualcosa che ti turba o... Qualche segreto che mi vuoi dire... Sai che puoi farlo con me..."

"Credo che il momento di raccontarsi altri segreti possa aspettare, vai a riposarti ti farò chiamare per il pranzo... Io ho del lavoro arretrato."

Sorrise allontanandosi da lui camminando verso il suo ufficio, Liam osservò Erick allontanarsi ma il pensiero che avesse altri segreti lo tormentava molto ma cercò di non pensarci in quel momento tornando in camera sua trovando Wade seduto alla sedia mentre osservava il tablet.

"Cosa succede ti sono mancato così tanto che ora hai preso posto qui?"

"Spiritoso, mi sono realmente preoccupato... Ma perché non mi hai mai raccontato del tuo incidente e di ciò che ti ha portato?"

Liam sospirò mettendosi sul letto, tenne lo sguardo basso.

"Perché alla fine era passato tanto tempo... Non ci pensavo più..."

"Capisco... Ma con Erick adesso cosa succederà? E Hadrian?"

Andò indietro con il busto portando lo sguardo verso il soffitto.

"Continueremo come ora... Ma consapevoli che qualcosa ci lega... Con Hadrian penso che con me si sia messo l'anima in pace ma con Erick..."

Wade non capì cosa c'entrava Hadrian con Erick in quel momento, aveva capito che erano amici ma la verità era molto più distante da quello che pensava.

"Hadrian ha sempre provato un sentimento forte per Evan, all'inizio lo teneva ben nascosto ma dopo che ci siamo messi insieme lui ha iniziato a cambiare... La litigata che ci fù in macchina era partita proprio da tutto ciò."

"Aspetta... Mi stai dicendo che Hadrian era innamorato di Erick? E poi?"

Wade si alzò andandosi a sedere sul letto, la curiosità di capire ancora di più la loro storia era tanta.

"Già... Ma non voleva dirmelo per paura di ferirmi... Credo che poi abbia iniziato a venire a letto con me perché sentisse la mancanza di Erick, forse voleva capire perché lui aveva scelto me... Sai me lo chiedo anche io cosa abbia visto a quel tempo Erick in me, cosa abbia visto anche adesso..."

"Credo che in questo momento il detto: "Al cuore non si comanda" non sia più giusto... Ti do un consiglio però amico mio... Se i sentimenti che Hadrian provava per lui erano forti come lo erano i tuoi, non pensare che possano essere passati così in fretta..."

Liam si girò a guardare Wade capendo perfettamente le sue parole, però quello che pensava era che alla fine doveva essere Erick quello a scegliere anche se lui no si sarebbe arreso a tenerlo con sé.

"Lo so amico... Ora fammi fare una doccia ci vediamo dopo..."

Disse alzandosi e andando in bagno mentre Wade si alzò e uscì dalla stanza notando però che Erick stesse entrando nella stanza di Hadrian, voleva mettersi alla porta e origliare ma sapeva che anche loro due avevano bisogno del loro tempo per parlare e chiarire tutto quindi ci ripensò e continuò la sua camminata.

Erick una volta entrato in camera di Hadrian si guardò attorno notando le valige sul letto, non riusciva a capire cosa stesse succedendo ma presto tutti i suoi dubbi sarebbero stati svelati perché il diretto interessato era appena uscito dal bagno e lo stava guardando.

"Cosa fai qui?"

"Cosa succede? Perché le tue valige sono fuori?"

Hadrian sospirò, aveva pensato di andare via mentre loro erano a pranzo in completo silenzio ma purtroppo non poteva avere la fortuna di ciò.

"Vado via... Torno in America..."

"Cosa? Perché? Credevo che adesso le cose si sarebbero sistemate... Che..."

Il castano si avvicinò di qualche passo mentre il biondo continuava a guardarlo, si anche se il suo viso non era più quello di sempre alla fine il suo cuore e i suoi occhi erano gli stessi, ancora riuscivano a trasmettere i sentimenti che provava.

"Le cose non potranno mai sistemarsi Erick, molte cose sono successe... Siamo cresciuti e cambiati, tu anche sei cresciuto e cambiato... Ormai dei ragazzi che eravamo in passato non vi è più niente..."

Erick si avvicinò ancora guardando negli occhi Hadrian, si erano cresciuti e cambiati ma non credeva al fatto che loro non erano più i ragazzi del passato... Lui in tutti questi anni aveva sempre sperato che una volta ritrovati tutti e tre le cose sarebbero tornate come un tempo...

"Non è vero, quei ragazzi ci sono ancora... Menti..."

Hadrian portò una mano sulla guancia di Erick accarezzandola con il pollice, il castano a quel contatto chiuse gli occhi cercando di trattenersi dal lasciar scendere le lacrime perché sentiva nel suo cuore che se lo avrebbe lasciato uscire da quella stanza lui sarebbe sparito dalla loro vita.

"Prenditi cura di lui mi raccomando, fai ciò che alla fine non sono riuscito a fare io..."

"Possiamo farlo insieme se solo gli dici la verità..."

Il biondo scosse il capo per poi superarlo e prendere la sua valigia ma si fermò quando sentì due braccia avvolgerlo da dietro, chiuse gli occhi portando la mano su quelle di Erick.

"Lasciami andare Erick... Sai bene come lo so io che questo non è il mio posto... Sistemerò le cose con Nathan..."

"No... Perché so che poi sparirai..."

Si girò tra le braccia di Erick facendogli alzare il viso per puntare gli occhi in quelli dell'opposto.

"È giusto così... Sennò dammi un valido motivo per rimanere..."

"Io..."

Ci sarebbe stato un valido motivo per farlo rimanere con loro ma sapeva bene che non poteva farlo, non poteva dire qualcosa se ancora non aveva fatto chiarezza dentro di lui e questo Hadrian l'aveva capito per bene.

Hadrian si liberò dalle braccia di Erick e gli diede le spalle andando verso la porta ma tutto quello che successe dopo non se lo aspettava minimamente, si sentì afferrare e girare per poi sentire le labbra di Erick poggiate alle sue... Tutto ciò che provò in quel momento era amore che aveva tenuto nascosto per molto tempo, anche se per un attimo fu sorpreso poco dopo ricambiò quel bacio assaporando per bene la loro morbidezza e il loro sapore staccandosi poco dopo e guardare il castano.

"Ci rivedremo... Non essere triste per me ok? Ho fatto molti errori ed è giusto così... Addio Erick..."

Gli lasciò un altro bacio a stampo per poi uscire dalla camera e lasciare Erick lì immobile a guardare una porta sapendo che quello forse era un addio vero e proprio.


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