🌺11. Ramanzina 🌺
🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺
Le ore erano passate così in fretta che Erick quando alzò lo sguardo verso l'orologio sbuffò sonoramente sapendo che era arrivata l'ora di sopportare Hadrian per tutto il pomeriggio, si vesti comodo con un jeans e una felpa e andò alla porta ma quando aprì si trovò Liam con la mano alzata a pugno che ridacchiò nel vederlo.
"Stavo per bussare..."
"Lo noto... Succede qualcosa?"
"In realtà volevo chiederti se volevi che venivo..."
Erick sorrise e fece semplicemente cenno di no con la testa, voleva affrontare Hadrian da solo e vedere cosa avrebbe fatto realmente il biondo mentre erano da soli.
"Sei sicuro? Non sono tanto sicuro..."
"Liam... Per caso ti preoccupi per me?"
Erick ridacchiò uscendo dalla stanza camminando con Liam fianco a fianco guardandolo con la coda dell'occhio.
"Penso sia normale alla fine sei il mio ragazzo... E mi devo preoccupare"
Liam ridacchiò guardandolo vedendo come il castano alzò lo sguardo e scosse la testa per poi ridacchiare.
"Sembra come se tu lo pensassi realmente... Ricordati che tutto finto..."
"Hai ragione scusa... Mi stavo facendo prendere un pò la mano... Ma sono realmente preoccupato, Hadrian è capace di tutto..."
"Tranquillo... So difendermi da lui."
Gli sorrise per poi continuare a camminare arrivando con il moro all'ingresso dove già vi era Hadrian ad aspettarlo, Liam proprio perché vi era il biondo prese e diede un bacio al castano che in un primo momento fu sorpreso ma poi ricambiò staccandosi poco dopo guardandolo negli occhi.
"Chiamami se succede qualcosa..."
"Lo farò... Tu divertiti con Wade"
Erick sorrise e raggiunse Hadrian che nel vedere quella scena aveva per tutto il tempo guardato male i due ragazzi, sbuffò quando il castano lo superò seguendolo poi a ruota arrivando davanti la macchina del ragazzo entrandovi... Per tutto il tragitto fino alla città nessuno dei due aveva proferito parola persi entrambi nei loro pensieri, Erick pensava che voleva stare da un'altra parte per la precisione a casa sotto le coperte a guardarsi l'ultimo episodio e forse anche stare un pò con Liam e parlare di ciò che stava succedendo realmente tra di loro... Mentre Hadrian aveva il pensiero fisso che doveva trovare una soluzione al più presto per dividerli ne andava di tutti i piani che si era fatto fino a quel momento...
Una volta arrivati in città i pensieri dei due vennero messi in secondo posto perché la voglia di fare shopping era tanta quindi misero almeno per quel momento ogni tipo di divergenza da parte per svuotare la carta di credito e questo stava funzionando per la prima mezz'ora almeno fino a quando Hadrian non parlò.
"Dimmi... Quando dirai a Liam che sei tu il signor Miracle?"
Erick sbuffò scocciato di quella domanda ma almeno non era una domanda su il suo vero segreto, si girò a guardare il biondo che stava facendo finta di vedere una camicia.
"Anche se sà chi sono cosa cambia?"
"Beh da quello che so quando si inizia una relazione la sincerità e alla base di tutto..."
Il castano quando sentì quelle parole non resse e scoppiò a ridere venendo guardato male dal biondo.
"Tu che parli di sincerità? Per quanto tempo hai scopato con Liam alle spalle di tuo marito? Quello non conta come una base di sincerità? A confronto di te la mia bugia e molto ma molto più piccola"
"Tu non sai un cazzo della nostra situazione..."
"Non mi serve sapere niente di più di quello che già so... A me fai la ramanzina volendo passare per il perfetto della situazione quando di perfetto non hai niente... Dimmi se non ami tuo marito perché continui a stare con lui? Aspetta adesso vuoi rifilarmi la storia che tu lo ami ma c'è un motivo x perché fai così?"
Erick incrociò le braccia al petto guardando negli occhi il biondo volendo capire prima di tutto perché si comportava così, aveva capito che Liam nutriva solo un sentimento di amicizia verso il ragazzo e che quello che facevano era solo per appagare un misero appetito carnale... Ma di Hadrian non capiva se era anche per lui così oppure no.
"È vero vado a letto con Liam perché mi piace scopare con lui ma non mento quando dico di amare mio marito... Quindi non venirmi a giudicare senza sapere."
"Io non ti giudico perché nella vita tutti fanno degli errori che siano piccoli o grandi, anche io ne ho fatti e non posso permettermi di fare la ramanzina... Ma continuare a dire che ami tuo marito quando gli stai facendo questo alle spalle? No il tuo non è amore... Il tuo e solo misero egoismo di voler stare con due piedi in una scarpa... Se amavi così tanto tuo marito non arrivavi a scopare con un altro per due anni essendo anche come dici tu miglior amici, non lo pugnalavi ogni notte o ogni volta che ne avevi l'opportunità alle spalle, non arrivavi al punto di portare sull'orlo del baratro Liam solo per il tuo egoismo..."
Hadrian voleva replicare ma ogni parola detta dal castano era come una pugnalata in pieno petto, era come se il castano gli avesse tirato fuori ogni suo pensiero che aveva chiuso in un angolo e sbattuto in faccia... Però c'era una cosa che non si aspettava mentre sentiva il castano parlare ed era il suo tono che non era uno di quelli freddi e pieni di rabbia no era come un tono caldo... Un tono amichevole e non riusciva a capire perché gli parlasse in quel modo.
"Hadrian... Come ti ho detto io non sono nessuno per giudicarti né tanto meno per dirti cosa fare e cosa no... Ma se nel tuo cuore provi almeno un briciolo di bene per il tuo amico allora chiudi tutto... Tuo marito e Liam non meritano ciò."
"Non posso... Non posso lasciarti Liam..."
Quelle parole erano poco più che un sussurrò ma Erick le sentì ugualmente e sospirò scuotendo il capo in negazione, gli diede le spalle prendendo il pantalone che aveva visto e andò verso la cassa lasciando il biondo lì da solo ancora perso nei suoi pensieri...
In realtà Hadrian avrebbe voluto dire che l'avrebbe fatto ma la situazione che si era venuta a creare non aveva purtroppo altre vie se non quella di farla finita, prese e andò alla cassa pagando le sue cose per poi seguire in silenzio il castano che si avvicinò alla macchina mettendo tutto nel baule.
"Bene andiamo conosco un bar che si trova qui vicino dove fanno dei dolci molto buoni..."
"Cosa? Pensavo che volessi chiudere qui il pomeriggio..."
Erick si girò a guardare il biondo sorridendogli, aveva notato una cosa mentre parlava con lui e sicuramente sapeva che ci avrebbe rimesso ma voleva capire e aiutarlo sempre se il biondo glielo avrebbe permesso.
"Muoviti... Ho voglia di dolce..."
Hadrian osservò il ragazzo che aveva preso a camminare cercando di capire dove voleva andare a parare con tutto ciò, si avvicinò prendendogli il polso facendolo fermare e girare puntando il suo sguardo nell'opposto.
"Cosa significa? Entrambi non ci sopportiamo e ciò che successo poco fa nel negozio è una prova... Perché vuoi continuare questa farsa di questa uscita?"
"Perché a differenza tua io non mi baso solo sulle parole ma su ciò che vedo... Ed ho come l'impressione che tu hai bisogno di un amico che stia al di fuori di tutto questo per aiutarti a vedere..."
"E vorresti essere tu questo amico? Non farmi ridere voglio portarmi a letto il tuo ragazzo dovresti odiarmi..."
Erick si liberò dalla presa avvicinandosi al biondo poggiando le mani sulle sue guance guardandolo negli occhi regalandogli ancora una volta un sorriso che era sempre più confuso dal suo modo di fare, stava aspettando solo una sua mossa che non tardò ad arrivare sentendo come gli prese le guance e gliele tirò facendolo lamentare per il dolore.
"Muoviti ho detto che voglio un dolce..."
E senza dire altro riprese a camminare con il biondo dietro che si toccava le guance guardandolo sia confuso che male per quel modo pensando che il castano fosse pazzo a voler andare avanti così ma lui chi era per dirgli il contrario, alla fine stava facendo tutto il castano e ad Hadrian non importava più di tanto se non solo riuscire ad arrivare al suo intendo allontanandoli... Dopo cinque minuti di camminata finalmente arrivarono davanti il bar detto dal castano entrando e venendo subito avvolti da un buon odorino di paste calde appena sfornate che fecero venire l'acquolina in bocca ad entrambi i ragazzi, presero posto ad un tavolino che si trovava vicino la vetrata così che potevano anche perdersi a guardare fuori senza dover per forza parlare.
"Allora cosa prendi?"
Hadrian prese il menù osservando ciò che offrivano optando per un pezzo di matcha cake e un cappuccino mentre Erick optò per una Japanese Millecrepe e anche lui con un cappuccino, entrambi osservavano fuori senza dire niente fino a quando non arrivò l'ordine e iniziarono a mangiare, Hadrian doveva ammetterlo l'idea di fermarsi a mangiare un dolce era stata buona visto che il pezzo di dolce che aveva ordinato era molto buono.
"Cavolo... Questa torta e buona..."
"Vero? Io ogni volta che vengo a fare shopping mi fermo qui prima di tornare a casa, penso sia diventato il mio posto preferito per via dei dolci"
Hadrian alzò lo sguardo verso Erick che mentre parlava del posto sorrideva sempre ed era strana la situazione perché sembrava come se fossero realmente due amici che parlavano del più e del meno.
"Erick perché?"
"Te l'ho detto hai bisogno di un amico e io voglio esserlo..."
Hadrian fece una risata sarcastica alle parole del castano scuotendo il capo.
"Non capisco se sei idiota o semplicemente pazzo... Io e te non potremmo mai essere amici, io voglio Liam e tu sei un ostacolo sulla mia strada che voglio levare di mezzo... Quindi smettila di sparare cazzate."
"Smettila di dire anche tu cazzate Hadrian... Liam mi appartiene e non mi toglierò di mezzo come tu speri... Ma posso aiutarti."
"Aiutarmi? In cosa sentiamo?"
Hadrian posò la forchettina sul piattino incrociando le braccia al petto guardando in viso il castano tenendo su un piccolo ghigno che lo vedeva vittorioso di quella chiacchierata ma non sapeva che Erick sapeva più del dovuto.
"Ad uscire da questa situazione che ti sei creato attorno a causa di Nathan..."
Il ghigno che prima era apparso sul volto di Hadrian scomparve in poco tempo lasciando posto prima alla confusione, poi alla sorpresa e rabbia fino a sentire la paura.
"Non so di cosa parli... Ti ho detto di smetterla di dire cazzate."
"Non sai di cosa parlo? I debiti che ha creato Nathan mettendo in gioco la ditta di Liam... Ancora non sai di cosa parlo?"
Erick continuò a mangiare il suo dolce come se niente fosse ma poté notare lo sguardo di Hadrian diventare triste e stringere i pugni, stava per aprire bocca quando il suo telefono suonò notando che era proprio Nathan a chiamarlo quindi prima di rispondere sospirò.
"Che vuoi?"
"Allora? Come vanno le cose?"
"Alla grande... Liam sta cedendo piano piano e quell'Erick tra poco sarà solo un ricordo..."
Mentre diceva tutte quelle cose il suo sguardo era puntato in quello di Erick che in tutta risposta fece un piccolo ghigno, ormai aveva capito che il castano sapeva più del dovuto quindi era inutile continuare su quella strada e tirare fuori le carte, forse una parte di lui era realmente stanca di tutto ciò e aveva bisogno realmente di qualcuno che lo aiutasse e forse quel qualcuno era il ragazzo che aveva di fronte che per tutto il tempo della telefonata gli aveva donato sempre un sorriso come a dire io ci sono.
🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top