🌺10. Eccezione 🌺


🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺


Liam osservò Erick mentre si andava a sedere mentre lui borbottava aumentando le risate del castano, lo seguì e si sedette alla sedia davanti a lui guardandosi attorno notando che era la prima volta che metteva piede lì dentro e il suo sguardo cadde su un piccolo quadretto dove vi era un attestato e stava cercando di leggere cosa vi era scritto ma la voce del castano lo fece girare trovandolo che lo guardava con un sopracciglio alzato.

"Allora perché sei venuto nel mio studio?"

"In realtà volevo vedere le telecamere per poter dare ragione a uno dei due... Ma dalla tua faccia sono sicuro che non me le farai vedere"

Liam ridacchiò seguito da Erick che in risposta fece un'alzata di spalle ma girò lo schermo del computer verso di lui avviando la telecamera e lì il moro poté vedere che quello ad iniziare era stato proprio Hadrian.

"Devo parlare con lui..."

"Forse invece dovresti lasciar correre..."

"Ha minacciato Wade e non posso lasciar correre... Non sarebbe giusto nei suoi confronti."

Erick si alzò dalla sedia facendo il giro della scrivania mettendosi poggiato ad essa davanti a Liam guardandolo negli occhi.

"Non dico che giusto che si comporti così ma forse potresti giocare d'astuzia..."

Liam si mise meglio sula sedia perché il discorso che stava facendo Erick cominciava a interessargli e non vedeva l'ora di sapere cosa gli frullava in testa così passarono il resto del tempo insieme nello studio a parlare del più e del meno fino a quando non si fece ora di pranzo dove entrambi sotto lo sguardo di Hadrian entrarono mano nella mano sorridendosi sentendo come il suo sguardo li voleva uccidere in quel momento, si sedettero affianco senza mai lasciarsi la mano continuando quella specie di farsa.

"Wade... Non mi piace che tratti male le persone a me care... Non deve succedere mai più"

Wade alzò lo sguardo verso Liam che stava cominciando a mangiare facendo solo un semplice cenno di sì con la testa per poi guardare con la coda dell'occhio Hadrian che aveva un ghigno sul viso.

"Ti ringrazio Liam... Non voglio però che per difendere me litighi con Wade penso che abbia capito il suo sbaglio..."

"Hadrian so che sei un ragazzo di buon cuore e adesso lo stai difendendo però lui lavora per me e non si deve prendere questa libertà verso i miei amici..."

Sul volto del biondo il suo sorriso si allargò ancora di più a quelle parole pensando che il suo piano lentamente stava andando a buon fine, Erick strinse la mano a Liam attirando la sua attenzione sorridendogli.

"Hai pienamente ragione Liam... Alcune persone tendono a dimenticare quale è il suo posto..."

Non sapeva per quale motivo ma quelle parole più che per Wade sembravano rivolte ad Hadrian il quale si senti come preso in causa ma doveva fare finta di niente e continuare la sua scena altrimenti Liam avrebbe cominciato a fare domande su domande e sarebbe dovuto tornare con la coda tra le gambe a casa sua.

"Hai pienamente ragione Erick... Pensavo che ne dici di andare a fare shopping insieme nel pomeriggio? Io e te così mi mostri la città..."

Liam stava per aprire bocca e dire di no volendo inventarsi qualcosa per non far stare da soli i due ma la stretta di mano che gli fece il castano lo fece zittire e tornare a mangiare tranquillamente portando il suo sguardo ogni tanto verso Wade che lo guardava di rimando, per fortuna lo conosceva da parecchio tempo e sapeva che l'amico aveva capito il gioco del moro quindi non perse troppo tempo a fare casino.

"Mi farebbe piacere... Allora preparati con scarpe comode perché gireremo molti negozi per te va bene amore a rimanere qui a casa mentre io vado in giro?"

Liam alzò il capo guardando Erick non aspettandosi il nomignolo con il quale l'aveva chiamato però doveva ammettere che non gli dispiaceva affatto sorrise facendo cenno di sì e in poco tempo si trovò la mano del castano sulla sua guancia e le sue labbra che toccavano l'angolo delle sue.

"Allora è deciso dopo andiamo a fare shopping..."

Erick si spostò sorridendo a Liam tornando a mangiare notando però come il biondo lo guardava con odio per la scena appena vista, passarono il resto del pranzo in silenzio per poi ognuno dividersi Liam prese Erick per mano tirandolo verso la sua camera e una volta dentro si chiuse la porta a chiave alle spalle.

"Cosa succede Liam?"

"Io e te dobbiamo parlare..."

Liam avanzò verso il castano che nel mentre indietreggiò finendo a toccare il letto sedendosi sopra.

"Di cosa dobbiamo parlare?"

"Di quello successo in sala da pranzo... Mi hai chiamato amore... E poi quel bacetto..."

Erick ridacchiò poggiandosi con le mani sul letto andando un pò indietro con la schiena osservando il moro in viso.

"E allora? Siamo fidanzati e normale che ti chiami così e quel bacetto era una piccola vendetta verso Hadrian..."

Liam si avvicinò portando un ginocchio a poggiarsi tra le gambe del castano sul bordo del letto.

"Visto che siamo fidanzati allora non ti dispiace per ciò che farò adesso..."

Erick andò indietro con il busto cadendo sul materasso e Liam gli andò dietro poggiando le mani al lato del suo viso sorridendogli.

"Ho vie di fuga?"

"Nessuna... Almeno che non urli e qualcuno corre a salvarti..."

Sussurrò Liam vicino le sue labbra ma non si mosse da così tenendo lo sguardo in quello del castano che in risposta tirò fuori la lingua passandogliela sul labbro inferiore e questo diede il consenso al ragazzo di azzerare finalmente quella poca distanza e poggiare le labbra sulle opposte iniziando così un bacio lento che venne subito ricambiato... Liam poté dire con certezza che quel bacio gli stava facendo provare delle sensazioni che non aveva mai provato con Hadrian e la cosa gli piaceva non volendo più staccarsi.

Erick quando aveva iniziato tutta quella storia non sapeva fin dove sarebbe arrivato ma in quel preciso momento quando sentì le labbra del moro poggiarsi sulle sue e iniziare quel bacio lento aveva capito che forse si era arrivati a un punto dove sarebbe stato difficile allontanarsi di nuovo da quel ragazzo... Fece scorrere le mani lungo la sua schiena portandole tra i neri capelli stringendoli piano approfondendo quel bacio lasciando che le loro lingue finalmente si toccassero scaturendo in entrambi un brivido lungo la schiena... Non sapevano neanche loro quanto tempo era passato dall'inizio di quel bacio ma dovettero fermarsi quando sentirono un tocco alla porta quindi Liam si staccò guardandolo negli occhi sorridendo.

"Ora non puoi più dire che non baci le persone appena conosciute..."

"È stata un eccezione..."

"Un eccezione che ti ha baciato e ti è pure piaciuto."

Liam ridacchiò alzandosi andò ad aprire immaginando di trovare Hadrian che voleva chissà cosa e invece trovò Wade che lo guardava ridacchiando entrando nella stanza.

"Noto che eravate impegnati..."

"Non è come sembra Wade... Quindi non farti strane idee..."

Erick si mise seduto ridacchiando per poi alzarsi e andare verso la porta però passando affianco a Liam portò una mano sulla sua guancia facendo scorrere la mano lungo il mento e sul petto.

"A dopo Amore..."

Sussurrò al suo orecchio per poi lasciare la stanza ridendo avendo notato Liam arrossire per poi borbottare perché il suo amico se la rideva sotto i baffi.

"Smettila di ridere... Quel ragazzo e un demonio..."

"Un demonio che però ti piace ammettilo..."

Wade si andò a sedere sulla sedia portando il suo sguardo sull'amico che aveva un piccolo sorriso ma aveva notato anche uno strano sguardo.

"Si mi piace stare in sua compagnia, anche perché con lui sembra che tutto quello che sto passando sparisca... E poi mi piace come scherziamo..."

"E ti piace baciarlo..."

Liam guardò l'amico chiedendosi come aveva capito che si erano baciati e Wade a vedere la sua faccia confusa ridacchiò.

"Hai le labbra gonfie... E anche Erick le aveva... Quindi cosa succede tra voi due?"

"Ohhh... In realtà niente... Stiamo semplicemente seguendo la nostra relazione"

Fece le virgolette alla parola relazione non volendo dire altro per paura che Hadrian fosse in ascolto.

"State bene insieme... Perché non lo inviti a venire a New York con noi quando ripartiamo?"

"Non so... Dobbiamo vedere se lui non ha impegni però mi farebbe piacere..."

Liam sorrise per tutto il tempo cosa che non sfuggì all'amico che si alzò e gli diede una pacca sulla spalla uscendo fuori dalla stanza ridendo lasciando il ragazzo confuso dal suo modo di fare ma ignorò la cosa buttandosi sul letto.

"Si dovrò chiederglielo..."

Prese il telefono volendo chiamare Nathan che al secondo squillo rispose con la voce impastata dal sonno facendo ridere l'amico.

"Ti disturbo per caso?"

"Cosa vuoi rompi palle... Dannazione sono le quattro del mattino Liam... Cosa succede?"

Liam rise ricordandosi solo in quel momento del fuso orario ma sapeva che il suo amico non gli avrebbe detto niente.

"Scusa amico ma... Volevo chiederti se l'appartamento che avete tu e Hadrian sia libero"

"Perché hai intenzione finalmente di andarci a vivere e pagarmi l'affitto?"

Nathan sbadigliò mettendosi meglio nel letto mentre Liam sorrise alla domanda dell'amico che glielo chiedeva sempre.
"No te lo chiedevo perché forse mi serve per ospitare una persona..."

"Ohhh il signor Miracle?"

"No... In realtà il suo assistente... Erick."

"Ohhh quindi ti porti un fidanzato a casa e vuoi tenerlo a casa mia per nasconderlo dai suoceri cattivi?"

Liam scoppiò a ridere seguito da Nathan per poi tornare serio.

"Riguardo a loro una volta che torno gli parlerò e dirò tutto... Conoscendoli non se la prenderanno a male... Forse un pò mia madre"

"Tua madre desidera dei nipoti visto che sei l'unico figlio..."

"Lo so... Vorrà dire che ne adotterò uno"

"Ohh voglio proprio vederti nelle vesti di padre... A correre dietro un bambino... Comunque la casa la farò sistemare e pulire così il tuo fidanzatino starà al comodo... Ora però ti mollo che ho sonno e tra poche ore mi devo rialzare che ho una riunione..."

"Va bene ti lascio... Nathan..."

"Dimmi?"

"Grazie perché ti stai occupando dell'azienda mentre io sono qui..."

"Non devi ringraziarmi... Lo faccio con piacere si fa questo ed altro per gli amici."

Sorrise ma ancora una volta quella sensazione di essere una merda lo colpì quindi non perse tempo e salutò l'amico buttando il telefono sul letto al suo lato sbuffando perché per un attimo realmente aveva dimenticato tutto e questo era grazie al castano che adesso non era lì con lui, si sdraiò portando le mani dietro la testa guardando il soffitto avendo anche un pò di ansia perché Erick sarebbe stato da solo con Hadrian e aveva timore di chissà cosa gli avrebbe detto o fatto per farlo allontanare da lui.


🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺🌺

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top