🌺1.Rogna🌺

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Ancora una volta si trovava lì seduto su quel letto a guardare la porta con sguardo vuoto, ancora una volta si sentiva uno schifo per aver ceduto dopo l'ennesimo sguardo, ancora una volta la consapevolezza che quello era sbagliato lo colpì in pieno, ancora una volta era stato usato e aveva usato il biondo per il loro piacere sentendo solo quando stavano in quell'atto di stare bene, ma poi la cruda realtà una volta che lui si era vestito e se ne era andato come era arrivato senza dire nemmeno una parola, ma alla fine cosa pretendeva che rimaneva a farsi due chiacchiere quando a casa aveva un marito che l'aspettava? Le chiacchiere se le facevano per ore al telefono perché come si dicevano sempre erano amici ma qualcosa era cambiato nel loro rapporto la notte in cui fecero quel dannato sbaglio.

Quella notte si erano ritrovati a casa del moro che aveva organizzato una delle loro serate dove parlavano e spettegolavano guardando film che gli piacevano e mangiando schifezze, non ricorda nemmeno lui come erano finiti a parlare di tradimenti sta di fatto che forse l'alcool che avevano in corpo li fece agire senza pensare alle conseguenze e questo li portò a ritrovarsi su quel divano dove passavano ogni volta a chiacchierare a baciarsi e sfiorarsi con le mani per poi finire a scopare, ricorda ancora oggi come il mattino dopo si erano svegliati con un forte mal di testa e piccoli ricordi frammentati di loro due facendoli subito vergognare della cosa, si ricorda come dopo entrambi si erano allontanati cercando di dimenticare e tornare alla normalità anche perché il biondo era sposato e sembrava andare bene ma da dopo quella entrambi si erano cercati ed erano finiti di nuovo a letto diventando così due amanti che si cercavano solo per darsi piacere.

Ormai erano due anni che andava avanti questa storia e fino a qualche giorno prima non ci aveva dato troppo peso a tutta questa storia anzi gli andava bene così perché doveva ammetterlo il sesso che faceva con Hadrian era qualcosa di unico e saziante in quel momento ma ecco rimaneva solo quello, un momento che durava il tempo di una scopata per poi tornare ad essere di nuovo Liam e Hadrian due amici che hanno le loro vite, per questo da un periodo tutto ciò gli stava andando stretto.

Sbuffò alzandosi dal letto per andare in bagno e buttandosi sotto il getto dell'acqua ignorando che ancora fosse fredda avendo bisogno di rilassare quel fascio di nervi che si era venuto a creare subito dopo essere rimasto da solo.

"Che diavolo sto facendo? Mi permetto anche di guardare Nathan negli occhi quando mi chiede di lui"

Diede un pugno al muro con forza ignorando il dolore sentendosi ancora di più una merda perché in quel periodo Nathan che era il marito di Hadrian gli aveva parlato dei suoi dubbi sul marito vedendolo strano, ma lui l'aveva guardato negli occhi dicendogli che forse era un periodo no a lavoro e di avere fiducia in lui... Già una fiducia che sia lui che Hadrian avevano mandato a fanculo per il solo piacere di una scopata perché entrambi non riuscivano a farne a meno, si finì di lavare per poi uscire dalla doccia avvolgendosi un asciugamano in vita poggiandosi poi con le mani al lavabo guardandosi allo specchio notando ancora quelle occhiaie che ormai da giorni facevano parte di lui, sospirò passandosi una mano sul viso.

"Sono un coglione... Devo smetterla... Dobbiamo smetterla..."

Era ciò che Liam si diceva ormai da giorni ma non riuscendo mai a mettere in atto tutto ciò cadendo sempre nella trappola del biondo dove lo riusciva a convincere solo guardandolo negli occhi, ma come poteva non cedere quando quegli occhi azzurri lo guardavano con quello sguardo famelico e quelle labbra che non riusciva mai a smettere di desiderare specialmente perché lo riuscivano a mandare in tilt, già era questo il suo fottuto problema quegli occhi e quelle labbra.

Con ancora la testa tra le nuvole uscì dal bagno iniziando a vestirsi per andare a lavoro, anche quella mattina aveva una riunione e poi un pranzo con Nathan e ancora una volta doveva mentire all'amico, si mise un completo grigio con sotto una camicia nera lasciando i capelli sciolti non avendo voglia di starli a sistemare come faceva di solito in una coda, si mise il suo profumo preferito e si diede un ultimo sguardo per poi uscire dalla camera mentre si metteva l'orologio che era un regalo di compleanno fatto da colui che doveva allontanare, prese la sua valigetta con il suo cappotto uscendo poi di casa trovando già ad aspettarlo il suo autista che appena lo vide gli aprì la portiera lasciandolo entrare.

"Buongiorno signore... Ha dormito bene?"

"Buongiorno Wade... Diciamo di sì..."

L'autista una volta entrato in macchina portò lo sguardo sul suo capo che aveva il volto girato verso il finestrino e guardava fuori, non gli serviva sapere perché stava così visto che lui era l'unico che sapeva il suo piccolo segreto avendo dovuto coprirlo molte volte.

"Signore oggi si ricorda della cena di compleanno?"

Liam portò finalmente lo sguardo su Wade sospirando avendo dimenticato proprio che quella sera vi era il compleanno di Nathan e dimenticando persino di fargli il regalo ma per fortuna aveva il suo fidato autista che si poteva considerare anche un tutto fare visto che alzò una bustina porgendogliela.

"Conoscendo i gusti del signor Nathan ho scelto un bracciale in oro a catena con un ancora a collegare le due estremità..."

"Grazie mille Wade... Penso che se non ci fossi tu io starei in alto mare..."

Ed era vero perché se lui era arrivato fino a quel punto lo doveva anche per il suo autista che gli era stato sempre vicino diventando un consigliere e un fidato uomo su cui contare, si sorrisero per poi cambiare argomento dove Wade informava di tutte le novità e gli eventi in cui lui si sarebbe dovuto presentare fino a quando non arrivarono a destinazione parcheggiando nel parcheggio sotterraneo, Liam scese dalla macchina con la sua valigetta osservando che poggiato a una BMW cabrio vi era proprio quella persona a cui mentiva ogni volta, si avvicinò mettendo su la sua maschera e sorridendo al ragazzo.

"Buongiorno capo allora come ci siamo svegliati oggi?"

"Nathan sai che odio che mi chiami in questo modo... Comunque buongiorno e non te lo so dire dipende dalla riunione come andrà..."

Nathan ridacchiò dando una pacca sulla spalla dell'amico per poi insieme andare verso l'ascensore, Liam era a capo di un'azienda di costruzioni dove grazie al suo nome era riuscito ad arrivare in alto creando un'azienda multinazionale che prendeva lavori anche fuori dalla loro città andando anche in altre parti del mondo e questo l'avevano portato ad essere uno dei più ricchi della città ma anche lo scapolo più ambito visto che ancora non aveva un compagno o una compagna.

"Allora quante richieste dalle tue spasimanti hai ricevuto?"

Liam alzò lo sguardo dal telefono portandolo sul ragazzo.

"Non lo so e non ne voglio sapere... Sono una scocciatura... Perché non lo capiscono che non mi interessa la patata..."

"Perché forse non sei mai uscito allo scoperto?"

L'ascensore si fermò e le porte si aprirono lasciando la possibilità a i due ragazzi di uscire camminando lungo il corridoio, tutte le persone che si trovavano lungo il loro cammino si spostarono di corsa facendo un leggero inchino e salutandoli per poi sentire dietro di loro il chiacchiericcio specialmente delle ragazze su quanto erano fichi o dei loro sogni proibiti, mentre camminavano ridacchiavano alle loro parole arrivando finalmente davanti l'enorme porta in legno scuro dell'ufficio di Liam.

"Se non sono uscito allo scoperto lo sai il motivo..."

Disse Liam entrando in ufficio andandosi a sedere sulla sua poltrona nera in pelle dietro la sua scrivania anche essa nera lucida, poggiò la valigetta a terra vicino i cassetti per poi accendere il computer mentre Nathan si mise seduto sul bordo della scrivania dal lato opposto guardando l'amico.

"Si lo so... Perché i tuoi non sanno niente e vogliono dei nipoti"

Il moro non disse niente sospirando soltanto poggiando la testa alla sedia e chiudere gli occhi, non aveva neanche cominciato la giornata che era uscito fuori uno dei tanti discorsi che lo stressavano e da come era iniziata pensava che sarebbe finita anche di merda specialmente la sera che doveva fingere che tutto andasse bene e invece no...

"Nathan per favore non iniziamo... Più tosto mettiamoci a lavoro senno stasera non ti mando a casa a festeggiare..."

Liam sorrise verso l'amico che ricambiò uscendo dall'ufficio lasciandolo finalmente da solo con i suoi pensieri che avevano sempre un solo nome ovvero Hadrian, ma per fortuna tutto ciò si bloccò non appena il lavoro iniziò a tartassarlo specialmente perché si era appena ricordato che non aveva preparato niente per la riunione e questo la diceva lunga su come stava la sua testa.

Passò il tempo prima della riunione a leggere i documenti che servivano e a cercare una soluzione alle richieste del cliente che sembravano tutte nella norma almeno era quello che credeva sulla carta perché non appena la riunione iniziò colui che si occupava di fare le veci del cliente iniziò a fare molte richieste che a Liam fecero innervosire specialmente sul fatto di diminuire il costo di costruzione.

"Mi dispiace ma non posso accontentare la sua richiesta... I materiali che usiamo sono i migliori e sono apposta per creare case o palazzi che possano durare e non cedere alla prima stronzata"

Il modo arrogante con il quale si pose Liam verso l'uomo era una buona cosa per Nathan di intervenire per cercare di placare gli animi e non peggiorare le cose anche perché l'uomo sembrava sapere il fatto suo.

"Signore come ha detto il Signor Smith i materiali che usiamo sono di ottima qualità e abbassare il prezzo significherebbe anche cambiare ciò con il rischio che con la prima occasione la casa del vostro cliente possa crollare o avere danni... E questo metterebbe a rischio anche la nostra azienda e il nostro nome..."

Nathan osservò l'uomo che rimase un attimo in silenzio per poi sembrare cedere e firmare il documento passandolo proprio al ragazzo, Liam osservò l'amico e ancora una volta si sentì una merda nei suoi confronti per quello che gli stava facendo sapendo che invece lui lo aiutava in ogni modo possibile specialmente con l'azienda, finita la riunione rimasero nella stanza proprio i due ragazzi che parlarono del contratto e di come muoversi ma uno degli uomini che stava con l'uomo di prima tornò facendo un inchino verso i due.

"Scusate ma il signor Miracle mi ha appena contattato per farvi la richiesta che a occuparsi dei lavori sia proprio il signor Smith, non vuole nessun altro è stato categorico"

Liam a sentire quelle parole cercò di mantenere ancora la calma e pensare a come uscirsene da quella situazione anche perché pur volendo era pieno di lavoro fino alla testa e non si poteva permettere di mancare dall'ufficio ma purtroppo vi era anche il problema che quel cliente era uno dei più importanti della città e gli fruttava parecchi soldi quindi anche se con molta fatica acconsentì a partecipare a i lavori.

"Un'altra rogna ancora..."

"Dai Liam... Pensa che una volta finito altri soldi riempiranno le tue tasche... E il tuo nome sarà ancora sulla bocca di tutti... E poi... Ho sentito dire che il cliente e un bel bocconcino chissà che non ti stia simpatico appena lo vedi"

Nathan ridacchiò dandogli una pacca sulla spalla uscendo dalla stanza lasciando il moro nei suoi pensieri.

"Si mi starà simpatico che lo ficcherò nel cemento..."

Disse sospirando il ragazzo per poi uscire dalla stanza tornando nel suo ufficio continuando il suo lavoro avendo dimenticato grazie a quella rogna come la chiamava lui tutti i problemi che aveva come nome Hadrian.

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🔸Buona sera... Si questa storia non ha ship o nomi di Idol... Perché ho voluto affrontare questo percorso di creare una storia differente, spero che vi possa piacere come vi piacciono le altre storie perché come quelle anche in questa ci metterò molto di me.🔸

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