The End and The New Beginning
Terra18462DFHZ- OGGI
Alyssa arrivò mezz'ora prima che le porte della Los Angeles High School aprissero i battenti. Doveva assolutamente evitare quell'orda di ragazzi che, di lì a poco, si sarebbero ammassati intorno all'edificio.
Bussò lievemente e attese con pazienza.
Si guardò attorno con ansia, era davvero troppo presto perché qualche studente potesse arrivare alle sue spalle, malgrado ciò non riusciva a stare tranquilla.
Solo dopo essere entrata nel complesso scolastico, si sarebbe sentita al sicuro.
Scivolò velocemente all'interno quando il portone si aprì.
'Buongiorno' Asya lo richiuse in fretta e si avviò velocemente verso le classi 'chissà se smetterai mai di arrivare così presto'
'Grazie' le disse la ragazza timidamente 'non so cosa farei se tu non ci fossi'
'Entreresti insieme a tutti gli altri, come fanno tutte le persone normali'
'Ma io non sono normale' sospirò Alyssa tristemente.
-No, non lo sei. Tu sei speciale - avrebbe voluto dirle Asya.
Non sarebbe stata di certo la solita frase fatta che si usava pronunciare in casi del genere.
'Sono stupida e debole e sto sulle scatole a tutti' continuò la giovane, ridendo di se stessa.
'Le cose cambieranno' la rassicurò Asya guardandola con dolcezza 'non sarai una liceale per sempre'
Alyssa sorrise, per nulla convinta da quelle parole gentili, la sua professoressa di scienze motorie non avrebbe mai potuto capire. Entrò di corsa nella nella classe dove presto avrebbe avuto inizio la prima lezione della giornata. Si accomodò al suo solito posto, ultima fila angolare.
Asya uscì fissando in terra. Imprecò mentalmente, non riusciva ancora a rassegnarsi a quell'assurda situazione.
Raggiunse in pochi minuti la presidenza ed entrò nell'ufficio senza bussare.
Il preside non le prestò la minima attenzione.
Si sedette sulla poltrona di fronte alla scrivania, dove l'uomo era impegnato a leggere chissà quale stupido documento.
'Qualcosa non deve essere andato come previsto, Julius'
Finalmente alzò lo sguardo rivolgendolo verso di lei.
'Alyssa'chiarì la donna.
'Ancora con questa storia?' l'uomo sbuffò, alzandosi di scatto 'dobbiamo avere pazienza, sapevamo che non sarebbe stata cosa facile'
'Sì, certo, ma non capisco perché l'essenza di Erika si sia integrata così bene e quella di Alyssa, invece, non stia dando il minimo segno di vita'
'Perché è l'essenza primaria, ci metterà più tempo ad adattarsi'
'Spero che sia come dici, Julius. Non riesco a farmene una ragione. Quando guardo Alyssa sembra, in tutto e per tutto, uguale a lei, ma non ha il suo spirito, non ha la sua forza'
'L'avrà' insistette lui deciso 'presto l'avrà'
~~~
'Quasi non riesco a credere, che questo sarà l'ultimo anno che passeremo qui, non so come abbiamo fatto a sopravvivere alla noia, riuscite apensarci? Sarà uno spasso quando saremo finalmente tutte all'università'
Lynn si affrettò a salire gli scalini, emozionata all'idea che l'anno scolastico stesse ormai volgendo al termine. Si fermò, in attesa di essere raggiunta dalle sue due amiche 'A quanto pare qualcuno non è d'accordo con me' affermò notando l'espressione annoiata di Erika.
'Già, veramente una bella prospettiva, al solo pensiero di dover studiare ancora per tutti quegli anni, mi sento male' le passò accanto ed entrò per prima nell'istituto scolastico. Non si preoccupò nemmeno di controllare che le altre due la stessero seguendo.
Lynn attese che May le si fermasse accanto, scambiarono uno sguardo d'intesa poi corsero entrambe per raggiungere l'altra ragazza.
'Non ci sarà solo lo studio' May tentò di riprendere il discorso, a suo parere molto interessante 'Sai quanti bei ragazzi incontreremo?'
Erika alzò gli occhi al cielo 'Non sai pensare ad altro che ai ragazzi?'
'Dovresti farlo anche tu, lo sai? Da quando hai lasciato Philip, non ti sei più interessata a nessuno. Ci stai nascondendo qualcosa, per caso?'
Erika si fermò davanti la classe e ne osservò velocemente l'interno.
Lei era già lì.
'Alyssa' mormorò sovrappensiero. Non si sarebbe nemmeno accorta di averlo detto ad alta voce, se non fossero state presenti le sue amiche.
'Alyssa?' ripeté Linn voltando lo sguardo verso il punto dove Erika stava guardando 'Ci stai nascondendo Alyssa?'
Erika si voltò di scatto sgranando gli occhi 'Cosa? Ma che diavolo dici, mi stavo solo chiedendo il motivo per cui la troviamo sempre già seduta in classe, ogni santa mattina'
Linn la scrutò poco convinta, decise però di risponderle seriamente 'Forse perché è timida e odia passare tra la folla?' volse di nuovo lo sguardo verso la ragazza seduta nell'aula 'Specialmente quando la gente non fa altro che prenderla in giro'
'Strana è strana' ammise May alzando le spalle.
'Non è comunque un buon motivo per prendersela con lei'
'Decisamente no' concordò Erika tagliando corto 'ci vediamo dopo, ragazze' le salutò prima di entrare nella classe per raggiungere il suo solito posto strategico. Stessa fila e due posti al lato di quello dove si trovava Alyssa. Era di sicuro un'ottima posizione, probabilmente la migliore, per osservare indisturbata ogni suo movimento.
Si sedette ed estrasse il libro dallo zaino, cercò di fare rumore per attirare la sua attenzione. Nemmeno quella mattina Alyssa si voltò verso di lei, si rassegnò a doverla guardare di nascosto come sempre.
Pian piano la classe si riempì e tutti gli studenti presero il loro posto.
Il vociare durò oltre il tempo previsto, il professore era in discreto ritardo.
Nessuno si stupì quando Asya entrò nella classe al posto dell'uomo.
'Buongiorno ragazzi, come avrete già capito sono qui per sostituire il Signor Tanner'
'Una bella fortuna!' esclamò uno degli studenti.
'Ne approfitteremo per ripassare qualcosa di teorico' continuò ammonendolo con il solo sguardo. Iniziò la sua lezione cercando di non far notare il suo eccessivo interesse per Erika, ma non poteva fare a meno di posare lo sguardo su di lei. Ultimamente lo stava facendo troppo spesso; la esaminava, intenzionata a captare un qualunque segno che potesse confermare ciò di cui ormai era convinta.
Erano alcune settimane che aveva notato un cambiamento nel suo modo di comportarsi
Durante le sue lezioni, in palestra, c'era stato un graduale avvicinamento tra lei e Alyssa. Più che altro pareva proprio che Erika facesse di tutto, perché le distanze tra lei e l'altra ragazza diminuissero costantemente.
Erika teneva, sempre più spesso, lo sguardo fisso sull'altra ragazza, anche in quel preciso momento la stava osservando insistentemente. La guardava con un'intensità sempre crescente.
La ragazza bionda, sentendosi osservata, si voltò verso di lei, scontrando immediatamente gli occhi con i suoi.
Asya Trattenne il fiato quando non fu Erika, ma Kayla, a trafiggerla con lo sguardo.
~~~
'Te lo posso assicurare' ripeté per l'ennesima volta. Continuò a camminare avanti e indietro, agitata più che mai 'era proprio lei. Riconoscerei il suo sguardo tra mille'
'Sei sicura di non esserti fatta suggestionare dal tuo desiderio che tuttoquesto accada davvero? Non ci sono stati altri segnali, la sto tenendo d'occhio costantemente, notte e giorno'
'Julius'esclamò Asya offesa 'sai bene che stiamo andando avanti a teorie, è la prima volta che si tenta una cosa del genere, chi ci dice che avverrà nell'esatto modo in cui lo avevamo ipotizzato?'
'Ipotizzato? Abbiamo fatto migliaia di prove e la statistica era schiacciante. Direi che non si possa proprio parlare di ipotesi, non in questo caso'
'La statistica' rise, sedendosi di peso sulla sedia di fronte a lui' probabilmente la statistica non tiene conto di molte altre cose. Cose che sono essenziali, quando si parla di sentimenti. Quando si parla di emozioni'
Julius lasciò andare la penna che aveva in mano, poggiò la schiena sulla poltrona e annuì 'Potrebbe essere una possibilità, non possiamo certo rischiare di mandare tutto all'aria proprio ora che siamo così vicini alla meta. Intensificherò il controllo'
~~~
Subito dopo la fine dell'ultima ora, Erika aspettò che Alyssa si alzasse e uscisse dall'aula. La seguì mantenendosi, come faceva ormai da giorni, a qualche metro di distanza da lei.
Alyssa si allontanò senza mai guardarsi intorno, con lo sguardo fisso nel vuoto e con la sola, chiara intenzione, di lasciare l'edificio il più velocemente possibile.
Erika aspettò qualche minuto prima di seguirla, l'altra si trovava ancora in un punto troppo esposto, non voleva rischiare di essere vista da lei. Quando Alyssa sparì dietro l'angolo, si mosse.
Come faceva ormai da qualche settimana, svoltò quell'angolo per seguirla, ma questa volta qualcosa non andò nel solito modo.
Questa volta se la ritrovò lì, immobile davanti a lei. Quasi non le sbatté addosso, fortunatamente riuscì a fermarsi in tempo.
Alyssa la stava fissando, con uno sguardo misto tra irritazione e stupore.
'Perché mi stai seguendo?' lo domandò senza un minimo di diplomazia.
Erika trattenne il respiro.
Diavolo, cosa avrebbe dovuto risponderle?
Nemmeno lei aveva la minima idea di cosa stesse effettivamente succedendo.
'Non lo so'
Fu l'unica risposta sincera che si sentì di darle.
Konnors18462HLKL (sedici anni prima)
Correre, doveva correre più veloce.
I laser passarono talmente vicini al suo corpo che Asya, un paio di volte, riuscì a sentirne persino il calore .
Non si voltò, quel semplice movimento avrebbe potuto rallentarla e non poteva permettersi di morire. Non prima di aver portato a termine il suo dovere.
Non ancora.
'Fai in fretta' le urlò Julius agitando il braccio 'più veloce Asya'
La ragazza strinse i denti, richiamando a raccolta le sue ultime e poche forze.
Doveva arrivare alla fine di quel corridoio, doveva raggiungerlo o tutto sarebbe stato perso.
Urlò chiudendo gli occhi, quando un laser la colpì lacerandole la tuta. Ma non si fermò, continuò a spingere sulle gambe con più forza gettandosi a terra subito dopo essere passata oltre il portellone che Julius, non appena lei fu dentro, si affrettò a chiudere velocemente.
'Hai l'essenza?' le domandò trattenendo il respiro, senza nemmeno lontanamente preoccuparsi per la sua ferita.
Asya, che era rovinata a terra supina, si girò sedendosi e fissandolo seriamente 'Non ho mai mancato di raggiungere un obiettivo' chiarì ponendo la mano sul grembo. Aprì il palmo, rivelando il piccolo microchip.
L'uomo sorrise sollevato.
'Hai tu l'altra?'
Julius annuì, si avvicinò al pannello di controllo facendole cenno di sbrigarsi 'Dobbiamo fare in fretta, il portellone non reggerà per sempre'
'Sei sicuro che sia la scelta migliore?' chiese la ragazza avvicinandosi al punto medico della stanza. Afferrò velocemente un riparatore e lo passò lentamente sulla ferita.
'Non ho avuto molto tempo per trovarlo, ma è compatibile al 95%'
'Quel 5% mi preoccupa' sospirò Asya osservando la ferita guarirevelocemente.
'Ma ha tutti i requisiti che ci servono, almeno quelli più importanti. Non potevo trovare di meglio in così poco tempo. Ho preparato tutto per il nostro arrivo e, spero, per il nostro ritorno'
'Allora andiamo, non perdiamo altro tempo'
Julius annuì, impostando coordinate e timer per l'avvio del trasferimento.
Asya si posizionò sulla pedana fissando con ansia il portellone che, sotto i colpi dei laser, stava ormai cedendo.
Il raggio li circondò, un sorriso di vittoria apparve sul viso di Julius, quando il portellone cadde sotto i colpi del nemico.
Ronan entrò di corsa, ma troppo tardi per riuscire a fermarli.
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