Stupida, stupida, stupida

SPAZIO AUTRICE IMPORTANTEEEEEEEEEE!

Kathy's POV

Restai aparalizzata a guardare l'ingresso di casa di mio padre per un buon quarto d'ora, mi torturavo le mani, non sapevo cosa fare, avevo una paura matta di essere respinta, temevo che Niall non mi volesse, avevo solo pochi mesi quando ce ne andammo, probabilmente non gli mancavo. Il respiro non voleva saperne di regolarizzarsi e la testa mi girava come un vortice, il cuore batteva talmente forte che si sarebbe potuto sentire a chilometri di distanza.

<< Coraggio Kat bussa alla porta>> mi incoraggiavo da sola << Andrà tutto bene>>

Nonostante avessi una voglia immensa di incontrare mio padre, nonchè il mio idolo, avevo gli arti paralizzati, non riscivo a muovermi da lì, fissavo la porta e intanto immaginavo cosa sarebbe potuto accadere di li a pochi istanti; presa da un attimo di coraggio picchiai sul legno dinnanzi al mio viso.

<<Stupida, stupida, stupida>> mi ripetei subito dopo battendomi il palmo sulla fronte

Mentre svolgevo quell'azione punitiva nei miei confronti una voce, la sua voce, quella che ogni sera ascoltavo cantare attraverso le cuffie del mio ipod mi aveva appena invaso i pensieri.

<< Ciao, posso aiutarti? Vuoi un autografo?>> domandò gentile il biondo

Improvvisamente lacrime calde presero a percorrere il mio volto, la paura mi impedì di alzare lo sguardo e rispondere, così mi limitai a scuotere la testa.

<< Tutto bene?>> chiese nuovamente Niall

Ancora una volta scossi la testa e mi portai un mano davanti alla bocca

<< Ragazzina se non parli come posso aiutarti?>> mi incoraggiò ancora una volta

A quel punto portai le braccia intorno alla vita stringendo la felpa tra le mani e lentamente alzai il viso per poter guardare gli occhi azzurri di colui che mi aveva dato la vita. Niall in quell'istante mi scrutò incuriosito, aveva un'espressione davvero molto sorpresa dipinta in volto, lo vidi aggrapparsi allo stipite della porta e spalancare la bocca.

<< Tu sei..>> biascicò in un sussuro, nemmeno lui aveva più la forza di parlare

In quel caso capii cosa volesse chiedermi così feci un segno di assenso cercando di sorridere ma ne uscì un'espressione molto strana.

Restammo a fissarci in silenzio per qualche secondo e poi presi coraggio e parlai per la prima volta consapevolmente con mio padre.

<< Ciao papà>> sussurrai sperando che non mi respingesse

Niall in quell'istante sembrò riprendersi parzialmente, i suoi occhi si fecero lucidi ed iniziarono a lacrimare mentre le sue braccia, con un gesto veloce mi avvolsero in un abbraccio che avevo sognato da sempre, non solo perchè stavo abbracciando Niall Horan, ma perchè il mio viso si trovava a contatto con il petto di mio padre.

<<Kathy, tesoro mio>> sussurrò tra i miei capelli mentre con il pollice carezzava il mio braccio lasciato scoperto dalla maglia a manichine che indossavo.

Restammo fermi in quell'abbraccio pieno di lacrime di gioia ed affetto per molto tempo, non ci importava di quello che le persone avrebbero potuto pensare vedendoci così, doveamo recuperare quattordici anni di abbracci mancati, di parole non dette, quattordici anni di affetto perduto.

<< Piccola che ne dici? Entriamo?>> mi domandò mio padre allontanandosi quel poco che gli bastava per guardarmi in viso

<< Si, ho fame>> risposi provocando la critallina risata dell'irlandese

<< Tua madre mi aveva detto che mi somigliavi>> rivelò mentre mi guidava verso la cucina dove ci accomodammo intorno al tavolo

<< E questo cosa vorrebbe dire?>> chiesi stranita, lui e mia madre si erano incontrati?

<< Qul giorno in cui ci incontrammo a Manchester per caso vidi tua madre che faceva una passeggiata>> rivelò mio padre titubante << Le dissi che avevo appena incontrato una ragazza che aveva il tuo stesso nome e le chiesi se fossi tu>> scrollò le spalle mentre tagliava il panino << Quando mi disse che eri tu le chiesi di raccontarmi di te, sperai anche che mi dicesse che potevo incontrarti ancora, ma lei mi disse che non era ancora il momento, ci saremmo rivisti in fututro>>

Ascoltai con attenzione la rivelazone di mio padre mentre aumentava la rabbia nei confronti di mia madre che mi aveva tenuto nascosto anche quello, aveva incontrato mio padre che le aveva chiesto di rivedermi e lei ce lo aveva negato, ero furiosa.

<< Non ci posso credere>> dissi tentando di ricacciare indietro le lacrime di rabbia senza successo

Le mani di mio padre si posarono sul mio viso asciugandomi il liquido salato che mi bagnava le guance e, dopo avermi dato un bacio sulla fronte, mi disse: << Kathy tesoro non essere arrabbiata, tua madre lo ha fatto per il tuo bene>>

<< Non ci credo>> dissi abbracciandolo, avevo un disperato bisogno di sentirmi amata almeno da uno dei miei due genitori, da colui che credevo di non poter mai incontrare e che finalmente era con me pronto a regalarmi l'amore di un padre.

<< Kat pensaci, se tua madre non ti avesse voluto bene non ti avrebbe messa al mondo>> spiegò ancora Niall senza sciogliere quell'abbraccio, sembrava averne un disperato bisogno anche lui.

<< Papà ti prego dimmi che mi vuoi bene>> lo imporai tra i singhiozzi

<< Piccola io non ti voglio bene>> esordì provocandomi un tuffo al cuore << Io ti amo alla follia Kathy, sei mia figlia, il frutto dell'infinito amore fra me e tua madre, per te darei la vita amore mio>> continuò stringendomi ancora più forte e piangendo sul mio capo

<< Non puoi immaginare quanto siano stati difficili per me questi quattordici anni, non sapevo dove fose, non avevo idea di come trovarvi o se steste bene. Per me è stata un'agonia continua. Ma ora che sei qui con me, piccola mia ti prometto che non ti abbandonerò, farò in modo di non perdere più un solo istante della tua vita, siamo stati divisi abbastanza, è ora che riprendiamo ad essere padre e figlia>>

Quelle parole pronunciate tra i miei ed i suoi singhiozzi mi fecero sentire bene, per la prima volta in tutta la mia vita mi sentivo completa, avevo ritrovato mio padre, ero stretta tra le sua calde braccia e non avevo intenzione di andare mai più via da lì, era quello il mio posto, avevo trovato la felicità.

<< Papà ti voglio bene, prometto che non ti abbandonerò più>> rivelai

Ci stringemmo ancora più forte per qualche minuto.

<< Basta lacrime>> disse mio padre rompendo il silenzio ed il nostro abbraccio << E' un giorno felice>> terminò mostrandmi il suo sorriso perfetto

<< Hai ragione>> risposi illuminando il mio viso con un sorriso sincero

Ci sedemmo entrambi intorno al tavolo e ci raccontammo tutto quello che ci eravamo persi l'uno dell'altra in quegli anni.

<< Oh mamma, anche mia figlia è directioner>> si lamentò Niall scherzoso facendomi ridere

<< Cosa ne sapevo io che eri mio padre? Mi siete piaciuti da morire >> cercai di discolparmi

<< Almeno dimmi che sono io il tuo preferito>> disse con sguardo seriamente preoccupato

<< Si papà, certo>> lo canzonai

<< Somiglierai anche a me, ma in questo sei proprio come tua madre>> constatò

Sorridemmo contemporaneamente, ma poi l'atmosfera fu interrotta da lui stesso

<< A prorposito di tua madre>> disse mentre io scivolavo piano sulla sedia chiudendomi nelle spalle

<< Kat tua madre sa che sei qui, vero?>> indagò, io non osavo guardarlo.

<< Kathy Horan ti prego dimmi che a Manchester non c'è tua madre in lacrime e ignara di tutto>> si impose con tono autoritario mio padre

<< Cominciamo bene, ci siamo rivisti un'ora fa e già si è arrabbiato>> pensai

<< Sono scappata>> sussurrai

Alzai piano gli occhi e vidi mio padre ricadere di peso sulla sedia e portarsi la mano sulla fronte

<< Ah come devo fare con te?!>>> domandò retorico mentre digitava un numero di cellulare che conscevo fin troppo bene

<< No papà ti prego non chiamare la mamma>> lo implorai posando le mie mani sulle sue

<< Tesoro tua madre avrà chiamato persino la guardia reale per cercarti, dobbiamo avvisarla>> spiegò dolcemente mentre attendeva che mia madre rispodesse

<< Nialler>> sentii dire dall'altro capo del telefono

<< Stellina calmati, io non so perchè ma Kathy è qui a casa mia>> disse cauto

In quell'istante si sentirono vari insulti e parole poco carine urlate dalla voce di mia madre mentre mio padre se la rideva di gusto.

< Ale hai finito? Stai calma, l'importante è che nostra figlia stia bene>> cercò di rassicurarla e stranamente ci riuscì, nessuno era mai riuscito ad avere questo effetto su di lei, nemmeno zia Giu.

<< Nialler io vengo a Londra con il primo treno>> affermò mia madre

<< Sei la benvenuta Stellina>> disse felice, era perdutamente innamorato di quella donna

<< Ti amo>> disse mia madre

<< Ti amo piccola>> ripose lui per poi riattaccare

Non si vedevano da tantissimo tempo, non si parlavano da una vita eppure si amavano ancora; quelle loro parole mi diedero un barlume di speranza, forse saremmo potuti essere una vera famiglia.

<< Papà io non vogio vederla>> rivelai

<< Kathy devi affrontare la situazione, è vero tua madre ci ha tenuti lontani, ha fatto i suoi errori ma a fin di bene, ti prego tesoro sii comprensiva>> cercò di convincermi per poi lasciarmi un bacio sulla fronte

<< Non ti assicuro nulla>> gli risposi

Mio padre scosse la testa sorridente

<< Ti voglio bene Kathy>> disse

<< Ti voglio bene papà>> potei finalmente rispondere


NOTE DLL'AUTRICE:

E anche Kathy e Niall si sono rivisti!!! Boh...Cioè io non ho parole, fate voi, davvero! 

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che voterete e commenterete in tanti come sempre! 

Mi raccomando tritate con l'hashtag #HazzaeScheggia, lì potrete parlare con me di qualsiasi cosa e, soprattutto, faremo conoscere a tutti questi testoni che amiamo tanto! 

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Vi ringrazio immensamente di tutto 

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a presto

vi amo

baci

SCHEGGIA<3

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