Il veliero....La rosa
<< Harry devi andare via >> dissi in fretta
<< Non finché non mi avrai detto che non mi vuoi più vedere >> ribatté lui calmo
<< Harry ti prego, Darcy potrebbe vederti >> lo supplicai impaurita
<< Che male c'è? Sono suo padre >> mi disse
<< C'è che lei rimarrebbe scioccata, glielo dirò quando sarà il momento >> risposi con la voce che tremava
<< Scheggia io non mi muovo fino a che non avrò una risposta >> mi informò
In quel momento forse per l'agitazione, forse per la pura di essere scoperta o semplicemente perché ne avevo bisogno, presi il viso di Harry tra le mie mani e gli lasciai un bacio sulle labbra. Non volevo dirgli che non lo amavo, non volevo mentire, ma non potevo illuderlo che saremmo tornati insieme.
Harry mi rivolse un sguardo sorpreso e, prima di andare via, mi rivolse quel suo sorriso sghembo contornato da quelle splendide fossette che mi facevano impazzire
<< Io non mi arrendo, ci vedremo presto Scheggia...Ti amo >> mi sussurrò, mi diede un ultimo bacio sulle labbra e poi andò via
<< Più della mia stessa vita >> sussurrai con un filo di voce quando lo vidi arrampicarsi sull'albero per correre via.
Sorrisi con le lacrime agli occhi guardando quella scena, mi era molto familiare, da ragazzi, il primo anno in cui stavamo insieme, Harry ed io ci incontravamo tutte le sere su quella stessa terrazza per guardare le stelle e passare del tempo insieme e poi lui sgattaiolava via prima che i miei genitori ci scoprissero, proprio come aveva appena fatto.
Darcy's Pov
<< Mamma sono a casa >> dissi a gran voce entrando dalla portafinestra del salotto << Mamma? >> chiamai ancora non avendo ricevuto risposta
Probabilmente aveva l'ipod acceso e non mi aveva sentita, poi, però, delle voci sulla terrazza al piano superiore attirarono la mia attenzione; mi avvicinai nel maggior silenzio possibile ed arrivai giusto in tempo per vedere un uomo dai capelli ricci, più alto di mia madre, lasciarle un bacio sulle labbra e poi andare via arrampicandosi sull'albero adiacente alla balconata.
"Chi era quell'uomo? E cosa voleva da mia madre?" mi domandai
Potei vedere mia madre stringere il labbro inferiore tra i denti e passarsi una mano sulla guancia per asciugare una lacrima che era fuoriuscita; volevo sapere chi era quell'uomo, perché era in casa nostra? E soprattutto perché aveva baciato mia madre?
Mia madre voltò improvvisamente lo sguardo nella mia direzione ed io uscii dal mio nascondiglio.
<< Mamma chi era quell'uomo? >> chiesi senza esitare
<< Chi? >> domandò a sua volta mia madre
<< Quell'uomo che pochi istanti fa ti ha dato un bacio >> risposi ferma, volevo, dovevo conoscere la verità, ero stanca di vivere nel dubbio.
<< Ma nessuno, Dar, ero sola >> continuò imperterrita a mentire
<< Mamma non sono cieca, ho visto con i miei occhi che tu e quell'uomo vi siete dati un bacio sulle labbra >> rivelai
Mia madre in risposta si voltò dandomi le spalle, posò le mani sulla ringhiera della terrazza e chinò il capo in avanti. Mi avvicinai a lei e la strinsi a me in un abbraccio che solo una figlia sa dare alla propria madre.
<< Se hai trovato un uomo che ti faccia stare bene io sono felice per te, anche se non è papà >> le dissi << Mamma io voglio che tu sia felice, non nego che vorrei che quell'uomo che prima ti ha dato quel bacio dolcissimo a fior di labbra fosse mio padre, ma va bene anche se non lo è, l'importante è che tu smetta di soffrire perché non lo meriti >>
Mia madre non disse nulla, mi guardò con gli occhi lucidi durante il lasso di tempo in cui le avevo rivelato i miei pensieri e poi mi strinse forte al suo petto, mi lasciò un bacio tra i capelli e mi accarezzò il capo.
<< Ti posso assicurare che quello è l'unico uomo al mondo che possa rendermi felice, tesoro >> spiegò mia madre per poi prendere il mio viso tra le sue mani, guardarmi dritta negli occhi e dirmi:<< Ma ti posso assicurare che non lo rivedrò più, lo faccio per il vostro bene Dar >> aprii la bocca per parlare ma mia madre me lo impedì << Darcy non dire nulla, noi tre possiamo andare avanti così, ci vogliamo bene ed è questo quello che conta, non abbiamo bisogno che un altro uomo entri a far parte della nostra vita >>
Annuii in risposta al suo discorso, mia madre mi lasciò un altro bacio sulla fronte e poi andò via; rimasi lì immobile sulla terrazza a pensare. Vedere mia madre tra le braccia di un uomo aveva provocato in me uno strano effetto, io l'avevo sempre vista come mamma single, una donna in carriera in grado di portare avanti la sua famiglia. Lei per me era sempre stata un esempio di vita, era una donna forte, capace, in grado di sorridere sempre, anche quando la vita non era dalla sua parte, per una ragione a me ignota, era stata strappata dalle braccia del suo unico vero amore, le era stato imposto di crescere me e mio fratello da sola, affrontando il dolore della separazione da mio padre, l'unico che lei avesse amato e che, nonostante tutto, continuava ad amare alla follia. Non augurerei mai a nessuno di subire ciò che mia madre e le mie zie hanno vissuto, non tutti potrebbero riuscire a crescere dei figli facendo credere loro che tutto vada bene, perché si, mia madre ci faceva credere di stare bene, ma sapevamo benissimo che lei dentro ormai era vuota; una volta mi disse che lei e mio padre avevano avuto molti problemi i primi anni in cui erano stati insieme, ma li avevano superati insieme, si erano sostenuti a vicenda. Mia madre Giulia era una donna che aveva sofferto tanto, lei diceva che mio padre per lei era come l'ossigeno, non poteva farne a meno, loro erano un'unica persona e questa divisione li aveva distrutti, ma lei sorrideva perché aveva noi, diceva che ci amava alla follia, che eravamo la sua gioia e che era come se parte di nostro padre fosse con lei.
Fu proprio per questa ragione che decisi di scoprire l'identità di quell'uomo dai capelli ricci, mia madre gli aveva rivolto uno sguardo carico d'amore, i suoi occhi avevano sorriso, erano luminosi e il mio compito era quello di fare in modo che potesse avere sempre con sé quella persona così speciale.
"Concentrati Dar, cerca di ricordare com'era fatto quell'uomo" mi incitai
Ripensai alla sua fisionomia, a quello che ero riuscita a captare di lui, gambe lunghe e affusolate, mani grandi, capelli ricci e tanti tatuaggi sul braccio sinistro, un veliero ed una rosa.... Il veliero, la rosa.... Li avevo già visti....
"Ma certo! Che stupida!" mi dissi quando giunsi alla verità
"Harry Styles" sussurrai incredula, gli occhi spalancati che fissavano il nulla
"Non ci sono dubbi, era lui, tutto riconduce a lui, al mio idolo! "Pensai "Mia madre ha conquistato il cuore del mio idolo e non mi ha detto niente! Mia madre conosceva di già il mio idolo e non mi ha detto niente!"
Quella sera andai a dormire con mille domande che mi frullavano per la testa: "Perché mia madre conosceva Harry Styles?" "Da quanto si conoscevano?" "Che fosse lui mio padre?"
Erano quesiti ai quali, attraverso lunghe ricerche iniziate l'indomani mattina, avrei trovato una risposta, dovevo conoscere la verità, mia madre doveva tornare ad essere felice ed io dovevo conoscere i miei idoli!
NOTE DELL'AUTRICE:
Darcy inizia la sua ricerca!!!! Come andrà a finire????? Lo scopriremo solo leggendo ;)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Vi ringrazio immensamente per i voti ed i commenti che mi lasciate ogni volta, per non parlare del fatto che continuate a crescere!!! Siamo già a 2k *.*
GRAZIE GRAZIE GRAZIEEEEEEEE
Spero voterete e commenterete, mi raccomodo leggete l'avviso precedente, è importante!!!
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grazie di tutto
vi amo
a presto
baci
SCHEGGIA<3
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