E' finita







Giulia's POV

<< Non è possibile >> sussurrai.

<< Quel figlio di puttana >> ringhiò Harry.

<< Chi è Chase? >> domandò nostra figlia.

<< Qualcuno che avrebbe dovuto sparire dalle nostre vite per sempre diciotto anni fa >>.

Ero in uno stato di totale confusione, cosa c'entrava Chase con Simon e con tutto quello che ci era successo?

<< Dobbiamo trovare il modo di scoprire tutto >> disse mio marito.

<< E come? In questi mesi Tom è stato impeccabile, non si è fatto scoprire, deve essere un professionista >>.

<< Assumiamone uno anche noi >> propose Darcy.

Gli occhi di Harry si illuminarono e un sorriso enorme comparve sulle sue labbra.

<< Tu si che sei mia figlia! Sono così fiero di te! >> l'abbracciò stretta.

<< Styles vorrei ricordarti che il grosso del lavoro l'ho fatto io >> lo ripresi.

<< Lo so, Scheggia ma non è stato abbastanza, è tutta suo padre >> sorrise fiero ed io sbuffai per nascondere la mia risata.

<< Ora, però dobbiamo andare, si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto >> dissi a malincuore.

<< Hai ragione, torniamo di là e fingiamo che non sia cambiato niente, fagli credere che ho firmato i documenti del divorzio...>>

<< Volevate divorziare? >> si intromise Darcy.

<< No, principessa, Simon mi aveva costretta >> la rassicurai << Ma ora non ce ne sarà più bisogno >>.

<< Torna dagli altri, Dar e fingi di non averci visto e di non sapere nulla >>.

<< Va bene >> si alzò e, dalla soglia della stanza disse << Mamma, papà buon anno nuovo. Sono felice che presto torneremo ad essere una famiglia >>.

Sorridemmo entrambi e le mandai un bacio prima che lasciasse definitivamente la dependance.

<< Non appena torneremo a casa, chiamerò un investigatore privato, vedrai che scoprirà tutto >> disse Harry accarezzandomi una guancia.

<< Sono contenta di averti detto tutto, non ce la facevo più a mentire >> sospirai.

<< Hai portato addosso un peso troppo grande in questi quattordici anni, adesso ci sono io con te, Scheggia, e risolveremo tutto >>.

Posai le mie labbra sulle sue per dare il via ad uno dei nostri baci, uno di quelli che ci scambiavamo da ragazzi, era come se fossimo tornati indietro di vent'anni, quando eravamo felici e senza problemi sulle spalle.

<< Torneremo ad essere felici, fai le valigie amore mio perché tornerai a casa molto presto >> sorrise mio marito, mi lasciò un ultimo bacio sulle labbra e, a malincuore, ci dividemmo per tornare alla festa.

<< Ma dov'eri finita? >> mi attaccò Tom non appena misi piede nel salotto.

<< Ero con Harry >> sospirai cercando di nascondere la rabbia nei suoi confronti << Ha firmato i documenti del divorzio >>.

Tom si aprì in un sorriso furbo e soddisfatto per poi darmi un bacio irruento proprio nel momento in cui mio marito mise piede nella stanza.

<< Ho vinto io, mio caro Styles >> sussurrò subdolo.

Feci finta di non aver sentito e strinsi i denti, mancava poco e lo avremmo smascherato, dovevo solo avere pazienza.


La mattina del tre gennaio eravamo tornati tutti, ormai, alla nostra routine. Noi ed i ragazzi a Manchester ed i nostri mariti a Londra, da soli ancora per poco.

<< Sicura che ti vada bene restare qui da sola? >> chiese Ale mentre faceva le valigie.

Dal momento che Simon aveva svincolato loro dalla minaccia di fare del male ai figli, lei ed El con Kathy e Kevin avevano deciso di tornare a Londra e vivere con i loro mariti.

<< Sicura, e poi sono felice che almeno voi possiate tornare ad essere una famiglia >> sorrisi triste.

<< Vorrei che fosse lo stesso anche per voi >> sospirò la mia migliore amica.

<< Prima o poi accadrà, spero >> sorrisi con le lacrime che bussavano ai miei occhi ma le ricacciai indietro, sarebbe andato tutto bene << Ora sbrigati altrimenti i traslocatori ti lasciano qui >>.

<< Hai ragione >> rise ed aiutai a chiudere gli ultimi scatoloni.

Pochi minuti dopo, io, Ben e Darcy eravamo sulla soglia della porta d'ingresso ad agitare le nostre mani in segno di saluto mentre i camion dei traslochi si allontanavano e si dirigevano verso Londra.

<< Vi rivedrete presto >> cercai di consolare Darcy che piangeva.

<< Si ma non sarà più lo stesso. Andrà in un'altra scuola, conoscerà nuove persone, si dimenticherà di me >> pianse ancora.

Presi la sua mano, la accompagnai fino al divano della cucina e la feci accomodare accanto a me.

<< Anche un cieco si accorgerebbe di quanto Kevin sia innamorato di te, nessuna londinese lo allontanerà da te, principessa, fidati di me, riconosco un innamorato pazzo >> la consolai stringendola al mio petto.

<< Kevin? No, mamma, cioè... >> balbettò lei.

<< Non sono nata ieri Dar, so come funzionano queste cose, ho capito tutto mesi fa. Si vede da come ti guarda, sembri il suo centro di gravità, non stacca gli occhi di dosso mai. Ti guarda come mi guardava tuo padre quando eravamo giovani >> sorrisi.

<< Papà ti guarda ancora così. Sei tutto il suo mondo >>.

<< E lui è il mio >> sospirai.

<< A proposito di papà, dici che se n'è accorto anche lui? >> chiese timorosa.

<< Avrebbe già staccato le gambe a Kevin se lo avesse capito >> ridacchiai << Glielo diremo con calma tra qualche anno >>

<< Tra vent'anni forse >> scherzò lei asciugandosi le lacrime.

<< Forse >> concordai << Ora forza, prepariamo il pranzo >>.

Mi alzai dal divano e le porsi la mano così che potesse seguirmi ai fornelli.

Eravamo nel bel mezzo della preparazione delle lasagne quando il cellulare di mia figlia vibrò sul tavolo.

<< Dar rispondi, è il tuo >> dissi intenta a versare la besciamella.

<< Ciao papà! >> rispose lei allegra << Te la passo subito >>.

Harry oramai chiamava solo al cellulare dei nostri figli se voleva parlare con me perché il mio era ancora controllato da Simon.

<< Hazza >> sorrisi come una ragazzina innamorata.

<< Scheggia >> rispose lui felice << Ho delle novità >>.

<< Ti prego dimmi che sono buone notizie >>.

<< Decisamente >>.

<< Spara... No Darcy quante volte devo dirtelo? Prima di mettere la pasta devi versare lo strato di condimento >> mi lamentai.

<< Vedo che sei molto interessata a quello che ho da dirti >> scherzò mio marito.

<< Sai che mi innervosisco quando in cucina non va come dico io >> mi scusai facendolo ridere.

<< Queste novità? >> continuai.

<< Ti dirò tutto di persona, ci vediamo domani mattina al Ritz Hotel di Manchester, stanza 1462 >>.

<< Sissignore! >> feci il saluto militare anche se non poteva vedermi e riattaccai non prima di avergli ricordato quanto lo amassi.

Inutile dire quanto tesa e distratta fossi stata durante il resto della serata e della notte, non vedevo l'ora di sapere cosa avesse scoperto mio marito e, soprattutto, non vedevo l'ora di stare un po' da sola con lui.

Mi alzai presto, feci una doccia per sciogliere i nervi e alle nove e trenta bussai alla porta della stanza in cui alloggiava Harry. Non feci nemmeno in tempo a dire buongiorno, che mi ritrovai schiacciata contro la porta, intrappolata tra le braccia di mio marito che mi baciava con passione.

<< Buongiorno amore >> sorrisi facendo sfiorare i nostri nasi in un bacio all'eschimese.

<< Buongiorno, Scheggia >> sorrise lui mostrandomi quelle fossette che amavo così tanto.

<< Non ho dormito per la curiosità, cosa hai scoperto? >> chiesi dirigendomi verso l'interno della stanza e togliendomi il cappotto.

<< Te lo dico tra un attimo, prima dammi un altro bacio >> sorrise furbo.

Agganciò un dito al passante del mio pantalone e mi attirò a sé, non provai nemmeno ad opporre resistenza, avevo anche io troppa voglia di lui. Mi era mancato così tanto e tornare a baciarlo, a fare l'amore con lui senza quel peso sul petto era una sensazione che non provavo da tanto e che mi piaceva da morire.

<< Harry dovevamo parlare della situazione >> ridacchiai quando lasciò un bacio al centro del mio petto nudo.

Eravamo finiti a fare l'amore senza nemmeno rendercene conto ed ora eravamo, come ogni volta, stesi con lui che aveva posato il suo capo sul mio petto mentre io accarezzavo i suoi ricci morbidi.

<< Ora possiamo parlarne >> sorrise lui con quel sorriso da eterno bambino che mi faceva perdere un battito ogni volta.

<< Ti ascolto >>.

<< Il mio investigatore privato, in soli due giorni ha scoperto che Tom ha davvero una moglie e un figlio, vivono poco fuori Manchester in una casa popolare, lei è una maestra d'asilo e lui un attore squattrinato >>.

<< Sarebbe perfetto per Hollywood >> alzai gli occhi al cielo.

<< La pagherà anche lui >> mi rassicurò mio marito prendendo la mia mano.

<< E il suo legame con Simon? >>

<< Ancora nulla, ma ci siamo vicini. Sembra che abbia un appuntamento con lui oggi a pranzo >>.

<< Non credo sia il caso di presentarci al loro stesso ristorante. Ma possiamo aspettare insieme notizie dall'investigatore. Vieni a casa con me? I ragazzi sarebbero felici di vederti >> proposi e baciai le sue nocche.

<< Certo, Scheggia >> sorrise lui e si sporse per sfiorare le sue labbra con le mie.

Ci rivestimmo e, separatamente, ci recammo a casa mia, ci guardammo intorno più volte per assicurarci che nessuno ci avesse seguito e tirammo un sospiro di sollievo una volta al sicuro tra le mura della mia casa.

<< Papà! >> strillò felice Darcy venendoci incontro.

<< Ciao principessa! >> la abbracciò forte lui ed il mio cure scoppiò di gioia.

Anche Ben venne a salutare suo padre e ci recammo tutti in cucina per decidere cosa preparare per pranzo.

I ragazzi stavano apparecchiando quando il campanello suonò. Andai ad aprire e mi ritrovai davanti due agenti di polizia ed una donna ben vestita che stringeva una cartellina tra le mani.

<< Lei è la madre di Benjamin e Darcy Styles? >> domandò la donna.

<< Sì, come posso aiutarvi? >> chiesi stranita.

<< Signora la dichiaro in arresto per possesso di droga >> si intromise un agente.

<< Cosa? Non è possibile! >> mi agitai mentre l'altro uomo mi ammanettava.

<< Abbiamo trovato un chilo di cocaina nel bagagliaio della sua auto.

<< Non è possibile, mia moglie non ha mai avuto a che fare con quella robaccia! >> mi difese Harry.

<< Mi spiace signore, ma le prove sono evidenti >> si intromise la donna << Sono Mary Shine, assistente sociale e, in seguito a tale arresto, sono costretta a portare i minori con me, saranno ospiti in una casa famiglia in attesa della sentenza >>.

<< No! >> urlai << Non potete farlo! >>.

<< Non ci vengo in quel posto! Voglio rimanere con mio padre! >> protestò mia figlia stretta tra le braccia di mio marito.

<< Mi spiace ma ho ordini chiari >>.

L'assistente sociale stava per prendere il braccio di mia figlia quando un uomo scese da una motocicletta che parcheggiò nel vialetto di casa mia.

<< Nessuno andrà da nessuna parte >> si intromise.

<< E lei chi sarebbe? >> chiese uno dei due agenti.

<< Michael Post, investigatore privato >> si presentò l'uomo e porse il suo tesserino alla polizia << Se mi seguite all'interno dell'appartamento vi spiegherò tutto >>.

<< Sarà meglio che abbia delle ragioni valide, non abbiamo tempo da perdere >> minacciò l'agente che mi tolse le manette.

<< Si fidi di me, non se ne pentirà >>.

Ci accomodammo tutti in salotto e guardammo l'investigatore in attesa di una spiegazione.

<< Ho le prove che la droga è stata messa di proposito nel bagagliaio di quell'auto dalla stessa persona che vi ha fatto la segnalazione anonima >> iniziò e tirò fuori dalla cartellina le foto di Tom che, furtivamente, inseriva il pacchetto nella mia macchina parcheggiata proprio nel mio vialetto.

<< Non ci credo >> sussurrai scioccata.

<< Quel bastardo >> disse Harry arrabbiato.

<< E non finisce qui >> continuò l'investigatore << Ho intercettato la telefonata che ha ricevuto questo Tom proprio ieri pomeriggio >> disse e tirò fuori il suo cellulare dal quale partì una registrazione.

Le voci erano quelle di Tom e di Simon che gli diceva che un corriere gli avrebbe consegnato la droga insieme alla copia della chiave della mia auto e che avrebbe dovuto fare il tutto durante la notte. Simon diceva anche che Tom avrebbe dovuto, poi, fare una segnalazione anonima la mattina dopo mentre agli assistenti sociali ci avrebbe pensato lui stesso.

<< La pagheranno cara per quello che hanno fatto a Chase >> diceva la voce registrata di Simon.

<< Non preoccuparti Simon, domani sarà tutto finito ed avranno quello che si meritano per aver rovinato la vita di tuo nipote >>.

La mia mascella toccò terra non appena udii quelle parole. Chase era il nipote di Simon, per questo ce l'aveva così tanto con noi, voleva vendicarsi con noi per aver denunciato quel viscido e averlo mandato in carcere.

<< Non ci posso credere >> dissi basita.

<< Per tutti questi anni ci ha torturato per colpa di quel farabutto >> sputò arrabbiato mio marito.

<< Potete spiegare, per favore? >> chiese il poliziotto più alto.

Presi un respiro profondo e raccontai loro tutto quello che mi era successo negli ultimi quattrodici anni, dal giorno in cui Simon ci costrinse ad andare via fino alla notte di capodanno in cui scoprimmo di Tom. Gli agenti ascoltarono tutto con attenzione e ci chiesero di seguirli in centrale per le deposizioni e le denunce.

<< Signor Post, potrebbe seguirci anche lei in centrale per stilare il verbale? >> chiese uno dei due agenti.

<< Certo >> concordò quello.

<< Signori Styles chiediamo scusa per l'inconveniente, provvederemo subito ad arrestare tutti coloro che sono stati parte di questo complotto >>.

<< Grazie mille agente >> disse mio marito ed entrambi stringemmo loro la mano.

<< Grazie Mike, hai salvato la mia famiglia >> disse, poi Harry all'investigatore privato.

<< Figurati, è il mio lavoro >> sorrise quello per poi seguire gli agenti.

Passammo il giorno intero alla centrale di polizia tra dichiarazioni dettagliate, interrogatori e denunce contro Simon e Tom che si era rivelato essere un attore bisognoso di denaro ingaggiato dal capo di mio marito e pagato molto profumatamente.

<< E' finita >> dissi incredula una volta fuori dalla centrale.

<< E' finita >> confermò mio marito ed io gli buttai le braccia al collo per poi dare il via al bacio più bello della nostra vita.

Da quel giorno stesso, decidemmo che saremmo tornati a vivere tutti quanti a Londra, nella casa in cui tutto era iniziato. Finalmente avremmo potuto tornare ad essere una famiglia, finalmente la One Direction family sarebbe stata di nuovo insieme.


NOTE DELL'AUTRICE:

Dopo anni ed anni che mi dedico a questa "saga" ho preso coraggio ed ho scritto l'ultimo capitolo. Avevo una marea di idee sul finale da una vita ma non ho mai voluto porre la parola fine a questa avventura, con Hazza e Scheggia ho iniziato il mio percorso come autrice, mi hanno accompagnato per un lungo periodo della mia vita ma è arrivato il momento di chiudere questo capitolo e di dedicarmi a nuovi progetti, è ora che pensi alla stesura della mia storia originale :" La perfezione non esiste" che spero seguirete in molti come avete fatto con tutta la One Direction family.

Vi ringrazio immensamente per la pazienza, per i voti, i commenti e per l'affetto che in tutti questi anni avete avuto nei miei confronti  e, soprattutto, nei confronti di Hazza e Scheggia. Spero li portiate sempre nel cuore come me, spero abbiano lasciato un segno anche dentro di voi come hanno fatto dentro di me.

Vi ringrazio immensamente per essere arrivati fino alla fine, manca solo l'epilogo ma è finita per davvero. E' ufficialmente ora di dire addio ad Hazza e Scheggia.

grazie ancora di tutto

se vi va questi sono i miei contatti ( Scrivetemi, non mordo ;) ):

twitter: JustGiuliaM

Instagram: littlescheggia_wattpad (profilo storia) oppure little_scheggia (profilo privato)

ask: Giulia Scheggia

Facebook: The reason of my smile? One Direction

snapchat: littlescheggia

efp: littlescheggialoveshazza

grazie tutto

a presto

vi amo

baci

SCHEGGIA<3

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top