16.



Sam e July si sarebbero sposati, non volevano fare le cose di fretta solo perché sam era malato, non si sarebbero sposati subito.

Sono davvero contenta per loro.
Sam sembrava stare meglio, i dottori avevano trovato un farmaco sperimentale contro il suo cancro, non sembrava molto efficace ma con lui sembra quasi funzionare.

Era meno stanco, vomitava di meno e riusciva a frequentare la scuola, forse è il farmaco giusto per sammy.


Ho litigato con Colin ieri mattina a scuola, non l'avevo ancora visto ma questo pomeriggio sarei dovuta andare da Sam perché avrei dovuto accompagnarlo all'ospedale, a dire la verità saremmo stati tutti lì a parte loro padre che sta a lavoro.

La terapia sarebbe durata per due ore, quindi avrei dovuto sopportare Colin ..

Arrivate davanti a casa Hill ci ha aperto la madre.
Siamo entrate e dopo averla salutata siamo andate in camera di Sam, Colin non c'era, ha mandato un messaggio a suo fratello dicendo che sarebbe venuto direttamente all'ospedale.

Quindi siamo partiti, arrivati li hanno fatto accomodare Sam nella stanza mentre noi stavamo aspettando nella sala d'attesa.

Dopo averlo preparato ci hanno fatto entrare, la mamma di Sam è rimasta li mezz'ora poi è dovuta andare via per via del lavoro, ha detto che tanto Sam era in buone mani.
Dopo 40 minuti è arrivato Colin.

Entra Colin nella stanza
<<Ehi fratellino>>
Dice a Sam
<<Sei in ritardo>>
Gli faccio notare
<<Si lo so scusatemi, come ti senti Sammy?>>
<<Ancora non lo so, richiedimelo tra un po'?!>>
<<Okay va.. va bene, volete un caffè ragazzi?>>
Dice Colin
<<Io si>>
dice July
<<Anch'io fratellino!>>
<<Si anch'io, grazie Colin>>
dico in tono scherzoso
<<Vieni con me Kay?!>>
<<Perché proprio io?>>
<<Dai vieni!>>
<<Ma io sto comoda su questa poltroncina>>
dico io mettendo un finto broncio
<<Dai alzati piccola pigrona!>>
Colin mi ha trascinato fuori dalla stanza.
<<Allora?>>
<<Allora Cosa?>>
<<Sei ancora arrabbiata con me?>>
Mi chiedeva Colin mentre facevamo la fila al bar.
<<Mmm non lo so... Tu sei arrabbiato con me Colin?>>
<<Mm non lo so>>
viene verso di me e mi abbraccia <<Se mi dai un bacio non sarò più arrabbiato per la storia del tuo amico ebete!>>
<<Chris!>>
<<Va beh come cavolo si chiama! Allora il bacio me lo dai?>>
<<Su vieni, in fondo te lo meriti!>> dico indicando i caffè.


Dopo un po' portammo i caffè a Sammy e July, io e Colin ci siamo messi sulla poltroncina dov'ero seduta prima io.

Ero seduta sopra di lui, mentre Sam si era addormentato e July accanto a lui gli accarezzava la mano ad occhi chiusi.

Io e Colin ci stavamo guardando negli occhi mentre lui mi abbracciava e io gli accarezzavo i capelli, era così dolce in quel momento; andai più vicino e lo baciai
<<Stai bene?>>
<<Adesso sto bene piccola mia!>>
Mi ha fatto salire la pelle d'oca appena ha detto "piccola mia" il modo in cui lo pronunciava mi faceva trasalire...

La giornata era passata in fretta, dopo la terapia avevamo mangiato qualcosa e adesso eravamo in macchina per tornare a casa.
Arrivati lì i ragazzi ci chiesero di restare, così siamo rimaste li a dormire, anche se io non avevo molta voglia, ma Colin mi ha caricato sulle spalle e mi ha portato in camera sua.

<<Colin, Colin mettimi giù!>>
<<Calma siamo arrivati!>>
<<Uffiii non ho nemmeno il pigiama da mettere!>>
<<A che ti serve il pigiama? Puoi dormire senza, a me non da fastidio!>>
era seduto sul letto mentre io in piedi davanti a lui mi lamentavo, mi guardava col suo solito ghigno malizioso
<<Ha ha non sei simpatico!>>
<<Ma io non stavo scherzando amore mio!>> 
era così dolce e sexy.

Metto un finto broncio e le braccia incrociate
<<Okay va bene ti do una mia maglietta, sembri una bambina quando fai così>>
<<Grazie amore mio!>>

Andai in bagno e mi cambiai, Colin era seduto sul letto a petto nudo che mi aspettava, restai li un attimo vicino alla porta per guardarlo.
Era perfetto.
I capelli in disordine, braccia perfette, corpo perfetto. Restai quasi imbambolata
<<Che fai li con quella faccia da pervertita?>>
<<Non ho la faccia da pervertita>>
Mi affretto a dire andando verso di lui.

Ero in piedi, tra le sue gambe, lui che mi teneva per la vita, con la sua faccia sulla mia pancia, mentre mi dava dei piccoli baci.
Era un momento perfetto.
Avrei voluto davvero fermare il tempo, li così insieme a lui.

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