Ćąקıŧơٳơ 3




Mi preparo per andare a scuola, appena ho finito vado a casa di Sam, che stranamente dorme ancora. Entro in camera sua

<<Hey su dormiglione, hai solo 20 minuti per prepararti!>>
gli dico mettendomi vicino a lui
<<Non mi sento molto bene Kay, non ho proprio la forza di alzarmi>>
<<Strano forse hai un pó di febbre tesoro!>>
Gli metto la mano sulla fronte, era abbastanza caldo.
<<Senti resta a letto, ti faccio una bella tazza di thè okey?>>
<<Grazie Kay, ti voglio tanto bene>>
<<Arrivo subito, non prendere freddo sammy>>

Esco e vado a preparare il thè a Sammy, sento dei rumori di sopra e vedo subito scendere Colin, arrabbiato come sempre

<<Sei già qua Evans?!>>
<<Ma buongiorno anche a te Colin è bello vederti!>>
dico, ovviamente sarcastica
<<Che fai, sul serio, non ci vai a scuola Kay?>>
<<Si ma prima faccio un thè perché Sammy non si sente tanto bene.>>
<<Ho capito, ti serve un passaggio?>>
<<Mhm si se non ti sono troppo di peso!>>
<<Nessun problema, ti aspetto in macchina!>>
<<okay arrivo subito.>>

Dopo aver portato il the a Sam e averlo salutato, prendo la giacca e la borsa a tracolla e salgo in macchina.

La prima cosa che riesco a sentire è un profumo di vaniglia. Mi piace la vaniglia.
Cavolo sono agitata.

<<Va tutto bene Evans?>>
<<Tutto bene e tu?>>
<<Mhm non mi lamento>>
<<Beh sai ci conosciamo da tanto tempo giusto? Potremmo anche chiamarci per nome che dici?>>
<<Come ti pare!>>
Rido..
<<Che hai da ridere?>>
<<Nulla di importante>> rispondo
<<Allora hai deciso.. Kay.. Vieni al ballo con me?>>
<<Certo Colin, vengo al ballo con te. Sia chiaro però, ci andiamo come amici, quindi non sprecare soldi in stupidi Hotel e robe varie!>>

Lo vedo sorridere mentre mi lancia un'occhiata maliziosa .
Dio, i suoi occhi sono da panico. Farebbero impazzire qualsiasi ragazza, erano due occhi misteriosi e profondi, indecifrabili.....




Era già passata metà mattinata. Stavo uscendo da scuola quando ho sentito Colin e un altro ragazzo, Tim, litigare. Stavano facendo a pugni. Colin aveva il naso pieno di sangue e l'altro ragazzo era piuttosto messo male.

<<Fermati Colin, fermati!>> gridai
<<Ho detto basta ragazzi davvero!>>

mi metto tra Colin e Tim cercando di trattenere colin con la forza

" Non finisce qua " grida l'altro mentre se ne va.
Colin è furioso. Quasi non riesco a calmarlo. Ormai mi sta urlando in faccia e sono visibilmente terrorizzata

<<Smettila Colin, mi stai spaventando!>>
a queste parole si calma e fa due passi indietro

<<Che ci fai ancora qua Kay, eh? Mi stai seguendo?>>
<<Calmati vi ho soltanto sentiti litigare okay!>>
cerco di spiegargli
<<Io non sono Sam okey?!! Non mi serve il tuo aiuto!! Non sei la mia babysitter, sei solo una stupida ragazzina che non capisce un cazzo della vita!>>
mi urla in faccia
<<Come ti pare Hill, io me ne vado>>
dico prima di andarmene..



È sera e non voglio andare dai Hill, non voglio rivedere lui dopo quello che è successo a scuola ma July insiste e poi devo proprio andare a vedere come sta Sammy ..

<<Come sta il mio piccolo Sammy?>>
dico a sam mentre mi butto su di lui
<<Adesso meglio tesoro mio!>>
<<Oh bene bene!>>

<<Ciao Sam>>
dice impacciata ju
<<Hey piccola July>>
July arrossisce. È la prima volta che la vedo arrossire
<<Mi prenderesti una bottiglia d'acqua Kay?>>
Mi chiede Sam
Mi alzo e vado verso la porta facendo l'occhiolino a July

<<Torno subito!>>

Esco vado in cucina e prendo un pò di tempo prima di risalire da loro. Sono contenta che Colin non ci sia. Prendo una bottiglia d'acqua e salgo le scale.
Apro un pochino la porta e subito mi blocco..
Vedo July appoggiata sul petto di Sam. Lui ha chi occhi chiusi, appoggio la bottiglia a terra cercando di non fare rumore mi allontano richiudendo la porta.

Sento dei rumori un po più in la, è la camera di Colin, lo so.
Mi avvicino un po e sento un rumore, è tipo uno specchio che si rompe.
Esito per un momento, poi mi decido e apro la porta..

<<Colin?!>>
solo questo riesco a dire.. Non è una bella scena. Colin è in mezzo alla stanza, in lacrime con le nocche piene di sangue.

Non appena mi vede non dice nulla, ma fa un gesto mettendosi il braccio intorno alla faccia, quasi volesse nascondere le lacrime.

L'unica cosa che mi viene da fare in quel momento è andare vicino a lui, e d'istinto lo abbraccio. Lo stringo forte forte.
Lui inizia a piangere ancora di più e mi abbraccia mettendo la faccia tra la mia spalla e il mio collo, non dice niente, piange e basta.
Io lo stringo ancora di più e gli ripeto che va tutto bene.

Ci stacchiamo dopo 20 minuti, lui non dice niente, e nemmeno io. Lo prendo dalla mano e lo trascino vicino al letto. Gli fascio le ferite.

Lo faccio sdraiare e mi sdraio vicino a lui. Non ho intenzione di lasciarlo.
Inizio ad accarezzargli i capelli e poi le guance, irrigate ancora dal pianto. Lui mi abbraccia e mette la testa nell'incavo del mio collo, avevo i capelli suoi sul mio mento e la sua faccia sul mio collo riuscivo a sentire il suo dolce respiro su di me.
Si è addormentato piano piano e non ho potuto fare altro, che fare la stessa cosa.

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