Chapitre 34

A LITTLE TOO MUCH

Ci siamo. Controllo un'ultima volta l'indirizzo che Shawn mi ha inviato, ma alzando lo sguardo dal cellulare noto che la porta si è già aperta e lui mi sorride. — Sono felice che tu sia venuta — sussurra prima di baciarmi.
— Farei qualunque cosa per te, lo sai, vero? — gli chiedo nel tentativo di fargli capire che intendo più di quello che ho detto. Intendo che sono pronta a sopportare tutto pur di stare con lui, anche la sua assenza, che io ci sarò sempre quando avrà bisogno di un consiglio, una rassicurazione o semplicemente il silenzio. Perché a volte non vogliamo qualcuno che ci guardi con compassione e ci dica delle stupidaggini, ma qualcuno che ci abbracci e che stia zitto ad ascoltare i nostri singhiozzi. Ed io sono disposta ad essere quel «qualcuno», sia che lui stia piangendo, sia che stia ridendo.
Mi prende il viso tra le mani e poggia la fronte alla mia. — Lo so.
Annuisco lentamente e lo seguo dentro casa, dove due ragazzi, entrambi bruni, ma uno dalla pelle più ambrata e gli occhi marroni e l'altro più rosea e gli occhi azzurri, stanno giocando alla Play Station.
— Guarda che ti batto, Grier — dice quello dagli occhi marroni.
— Vedremo, Dallas.
Intanto una ragazza castana, con i capelli folti e ricci e un cerchietto con delle orecchie da gatto nere fa avanti e indietro da una stanza all'altra borbottando qualcosa come «dove ho lasciato il maledetto eyeliner?». Un ragazzo biondo con un cappello rosso in testa ed uno moro con un berretto nero condividono un paio di auricolari seduti su due pouf in un angolo e muovono la testa a ritmo di musica, un altro, bruno e con un paio di occhiali da sole, parla al telefono camminando per la stanza, un moro con un berretto al rovescio canticchia con le cuffie alle orecchie mentre spippola al cellulare appoggiato al piano della cucina, un biondo e due bruni, uno dei quali simile con quello dagli occhi azzurri che gioca alla Play, si sganasciano dalle risate stesi sul tappeto.
— Ragazzi, lei è Cheri, la mia ragazza — annuncia Shawn, attirando subito l'attenzione di tutti. — Cheri, ti presento Cameron, — indica il ragazzo dagli occhi marroni che ha appena messo in pausa il gioco alla TV, — i fratelli Grier Nash e Hayes, — i due tra cui ho notato una somiglianza mi fanno un cenno, mentre Hayes ancora si riprende dalle risate, — Mahogany, — la ragazza si affaccia dalla porta del bagno con l'eyeliner a metà ciglia per salutarmi, — Jack Johnson e Aaron, — i due con gli auricolari scuotono le mani, — Jack Gilinsky, — il ragazzo chiude la chiamata e mi sorride, — Carter, — Cameron gli tira via le cuffie e gli dà un ceffone tra capo e collo, — e Taylor e Matthew — i due ragazzi rimasti si mettono a sedere sul tappeto e sorridono tentando di trattenere altre risate.
— È un piacere, ma tanto non mi ricorderò mai i nomi di tutti — scherzo e riesco a far ridere tutti.
— Ma lo sai che io amo i tuoi capelli? — mi dice Mahogany mentre Shawn, munito di chitarra, e gli altri ragazzi si radunano per parlare degli spettacoli. — A-D-O-R-O.
— Grazie — sussurro arrossendo. Abbasso lo sguardo, ma lei mi dà un pugno amichevole sulla spalla per attirare di nuovo la mia attenzione.
— Mi piaci, Cheri. Tu e Shawn fate una bella coppia, insieme.
— Grazie — ripeto con un sorriso.
Oh, his eyes, / how I love his eyes. / Oh, his smile, / how I want his smile! / Oh, his hair, / so voluptuous. / I want him now — sento cantare Shawn, provocando una risata generale alle ultime parole. Lui e Jack Gilinsky continuano: — Cameron Dallas / is my boyfriend / and I love him so, / Cameron Dallas. / You can't have him / 'cause he's all mine, / I won't let him go, / Cameron Dallas, / Cameron Dallas / is my boyfriend / and I love him so, / Cameron Dallas.
Mi unisco alle risate, anche se con un pizzico di rancore: vorrei che restasse con me, a svegliarmi con la sua bellissima voce dopo una notte trascorsa ad aver fatto l'amore, che tocchi me come tocca la sua chitarra... Ma non glielo dirò. Lo lascerò vivere il suo sogno e sarò felice per lui, come una brava fidanzata dovrebbe fare. In fondo, mia madre aveva ragione: Shawn mi ama, prima o poi tornerà sempre da me; sarà dura, ma so che starà bene. Che staremo bene.
— Bene, questa la devi assolutamente cantare — dice Aaron. — Hai altre canzoni?
Vedo il mio ragazzo abbassare lo sguardo, per poi rivolgerlo a me. Si schiarisce la voce e mi sorride. — Sì, ne ho un paio. — Guarda Aaron. — Be', non tutte sono pronte, ma… questa sì. I’m making my way down this road, / feel the chill to the road / and I can barely see the lights, / wonder if she’ll be here tonight. / When I see her in my dreams / there’s flowers blooming these are the tree’s. / Been searching for so long, yeah, / I think it’s bout time that I found this girl.
«And if you come with me / promise you’ll never bleed, / I’m never gonna let you go. / Let me take you home, / I’ll be the one you want, / you’ll never wanna see me go. Be', non ve la canto tutta, va bene?
— È giusto — asserisce Cameron. Mi lancia uno sguardo. — So che la riservi a momenti… intimi — scherza, facendomi arrossire.
Taylor gli tira un paccone sul capo e scuote la testa. — Idiota.
— Povera Cheri, dai! — esclama Nash. Si avvicina per accarezzarmi i capelli come fossi un cane ed io mi sottraggo ridendo.
— Stronzo — gli dico.
— Hey, non mi toccate Cheri che vi taglio le mani — avverte Taylor.
— E tu non la toccare a me che ti taglio la testa, le mani e qualcos'altro che lascio alla tua immaginazione — ribatte Shawn e Taylor si porta scherzosamente le mani al cavallo dei pantaloni.
Uuuh — fa Carter. — Mendes geloso mode: on!
— 'Fanculo, Reynolds.
Scuoto la testa, ridendo, e mi alzo per mettermi accanto a Shawn sul tappeto e dargli un bacio sulla guancia. — Nulla di cui preoccuparsi, vedrai come sarò gelosa io quando cominceranno ad affiorare maree di ragazze urlanti che dicono che è il loro marito.
— Non dovresti — mi rassicura lui. — Io sceglierò sempre te.
Bleah — fa Taylor. — Troppa sdolcinitudine.
Sdolcinitudine? — ripeto con un sorriso.
— Scommetto che fa venire il diabetismo — aggiunge Matthew, prima di battere il cinque a Taylor.
— Fatevi vedere da uno bravo — borbotta Mahogany, controllandosi le unghie per non dare nell'occhio.
I due ragazzi si fingono offesi ed iniziano ad insultarsi in modi assurdi.
— Guarda che ti stupro l'unicorno! — sento esclamare da Matthew, provocando un'esilarante espressione di sconcerto in Taylor.
— Ed io ti rubo gli arcobaleni! — ribatte.
Matthew si porta una mano alla bocca. — Non oseresti!
— Se non la smettete vi taglio le mutande con il sushi — sbotta la ragazza.
— Non toccare le nostre mutande con il sushi! — gridano in coro gli altri due, facendoci rotolare dalle risate.
Mi spingo all'indietro dal ridere e Shawn mi abbraccia, portandomi tra le sue gambe, la mia schiena contro il suo petto. Mi bacia una guancia e mi sussurra all'orecchio: — Tutto okay?
Chiudo gli occhi e annuisco.
— Cheri, non sei brava a mentire.
— Non sto mentendo.
— Lo so che fa male, baby, perché anche io non sopporto l'idea di starti lontano.
— Lo faremo andare bene. Insieme. — Gli prendo la mano e la stringo alla mia, sul mio grembo. — So che tornerai da me.
— Sempre.
Ridacchio e mi passo la mano libera sugli occhi. — «Lily, dopo tutto questo tempo?»
— Vedi perché ti amo? — scherza con le labbra sulla mia spalla.
— Attento a ciò che dici, Mendes — lo avverto facendolo ridere.

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