Chapitre 13
NO PROMISES
Quando torno in camera, mio fratello ha il mio computer sulle gambe. — Qu'est-ce qu'il signifie?
— Je ne suis pas encore sûre. Maman peut être encore en vie, Eric — confesso.
— Que tu veux lui écrire?
— Je ne suis pas encore sûre — ripeto.
Ci mettiamo a scrivere la mail insieme, seduti sul suo letto, un po' scioccati, ma veramente felici di avere una possibilità con nostra madre. Alla fine viene così:
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Da: Cheri Josseaume
A: Justine Doucet <[email protected]>
Oggetto: I tuoi figli
Mamma,
Ho ricevuto la lettera che hai scritto diciassette anni fa ed è stato inevitabile che lo venisse a sapere anche Eric. Questo, purtroppo, significa che papà non c'è più. Noi ci siamo trasferiti da M.me Taylor, a Toronto, ma non è facile senza di voi. Siamo incerti sul destino di questa e-mail, essendo passato così tanto tempo, ma se sei ancora viva e disposta a riprenderci con te, mamma, noi siamo qui, pronti a rimetterci in contatto con te.
Ti vogliamo bene,
Cheri ed Eric
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Ci abbracciamo per un tempo che sembra infinito, rileggendo la mail, come ad aspettare che nostra madre risponda da un momento all'altro, nonostante il fuso orario sia a nostro sfavore. Mio fratello mi bacia il capo e io scoppio in lacrime nonostante mi sia ripromessa più volte di essere forte per lui. Non posso ancora crederci.
Lo stupore è ancora più grande quando, il mattino dopo, trovo una mail di risposta. Grido, anche se so di aver appena svegliato tutti. — Eric! — lo chiamo, saltandogli addosso. — Maman! Elle a répondu!
Scatta a sedere mentre gli sbatto il desktop in faccia.
— Niente francese — brontola M.me Taylor, comparendo alla porta. — E cos'avete da gridare?
— Maman est en vie! — esclamo, senza riuscire a parlare in inglese. Abbraccio mio fratello, che legge con gli occhi pieni di lacrime.
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Da: Justine Doucet
A: Cheri Josseaume
Oggetto: RE: I tuoi figli
Carissimi Cheri ed Eric,
So che vostro padre se n'è andato e ne sono molto addolorata. Per me è stato come perderlo per la seconda volta. Ma sorridete, perché la vita va avanti e, nonostante lui fosse l'uomo più gentile e divertente che abbiamo mai conosciuto, lui vorrebbe che continuassimo a pensarlo con i bei ricordi che ci ha lasciato, non con il dolore del lutto. So anche che vi siete trasferiti. Non ci crederete, ma io sono sempre stata al vostro fianco. Ricevevo delle lettere da M. Bourgeois con la descrizione dettagliata delle vostre giornate grazie al suo agente segreto che vi proteggeva giorno e notte. Per questo mi sono trasferita con voi. Bambini miei (nonostante non siate più bambini, ormai), sarei molto lieta di avervi con me e poter tornare ad avere il rapporto che una madre dovrebbe avere con i propri figli. Fino a quando non sarete davvero pronti a rivedermi e a conoscere la verità, vi prego di mantenere la corrispondenza con me.
P.S.: Ecco il mio nuovo indirizzo: 511, Adelaide Street, Toronto, ON M5H 1P6
Mamma
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Eric si affretta a cercare l'indirizzo sul web e ci accorgiamo che è a pochi passi da casa nostra. Sapere che nostra madre è ancora viva e che abita a pochi passi da noi è una gioia indescrivibile. Ancora più bello è il fatto che sia disposta a incontrarci e a darci delle risposte.
Il sorriso di mio fratello però si spegne presto. — Non sono pronto a rivederla — confessa. — Sono passati così tanti anni... per me è ancora la donna che mi ha lasciato quando avevo cinque anni. E sapere che è viva mi fa pensare che mi ha abbandonato. Ero solo un bambino... tu lo eri... perché lasciarci? Perché farci soffrire?
— Sono sicura che ha avuto i suoi motivi... — provo a dire, ma ormai Eric non mi ascolta più. Forse mamma ha ragione, dovremmo aspettare ad incontrarla.
Mentre mio fratello ancora pensa a nostra madre come la donna che ci ha abbandonati ancora prima che potessimo ricordare il suo volto, io mi vesto con una gonna a pieghe con un motivo scozzese, una camicia bianca, delle calze di cotone leggero nere e un paio di Converse rosse, prima di afferrare la borsa di scuola e un cerchietto per capelli nero e prendere l'autobus per Pickering. Mentre guardo la lunga strada davanti a me scorrermi di fronte penso che ieri, più o meno a quest'ora, ero in macchina con Shawn e sua sorella a ridere cantando le canzoni che passavano alla radio, mentre adesso sono sola con la mia playlist.
A quanto pare, non si possono fare promesse che non si è sicuri di poter mantenere.
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