Cap.9
AVVERTENZA: la prima parte del capitolo è piuttosto spinta, quindi se siete particolarmente sensibili, o temete che questo possa rendervi impuri... bhe, non dite di non essere stati avvisati ;)
EREN Pov
Più i freddi occhi di Levi mi fissavano, più mi sentivo avvampare.
Caldo, faceva così caldo.
Sentivo le guance in fiamme ed il fiato affannato, mentre mi riabbassavo per cercare la sua bocca. Stava davvero rispondendo ai miei baci? Quasi non riuscivo a crederci. Ad un certo punto sentii le sue mani afferrarmi per la vita.
"Wohaaa!"
Mi ribaltò. Nel giro di un attimo i ruoli si erano invertiti e mi ritrovai sotto di lui. Levi guardava dritto negli occhi a pochi centimetri dal mio viso, sostenendosi con le mani ai lati della mia testa. Dio, com'era sexy! Mi faceva impazzire. Il suo sguardo lucido, il suo volto eccitato.... Tutto di lui mi faceva perdere il controllo. Lo volevo, lo volevo con tutto me stesso.
Tornò a baciarmi appassionatamente, poi fece scivolare le mani sotto la mia felpa, arrivano a stimolare i capezzoli.
"Hanh!"
Mi sollevò l'indumento, mentre la sua bocca si staccava per un attimo dalla mia per permettergli di sfilarmela del tutto. Mordicchiò il lobo del mio orecchio, provocandomi un brivido lungo la schiena. Chiusi gli occhi quando tornò a lavorare sul petto, leccando e succhiando uno dei capezzoli, stringendo l'altro tra le dita. Inarcai la schiena.
"Aammngh... Fuwah!"
Mi sorprese scoprire quanto potessi essere sensibile in quel punto. Levi alzò lo sguardo verso di me, altrettanto sorpreso. Andai a fuoco per la vergogna, d'istinto tentai di tappare la bocca con la mano per soffocare quegli strani suoni, quando lui mi bloccò il braccio.
"Eren, no. Fammi sentire la tua voce..."
Riprese a baciarmi il petto scivolando verso il basso, fino a raggiungere la zip dei pantaloni. Sentii il tintinnio metallico della fibbia, e in men che non si dica la sua maglietta, i miei jeans e i miei boxer volarono per aria. Non ebbi nemmeno il tempo di realizzare il fatto di essere ormai completamente nudo che una sensazione calda, morbida e umida mi avvolse.
"Aaahnn!!"
Levi me lo aveva preso in bocca. Cercai di trattenere gli spasmi, avvertendo la sua lingua percorrere l'asta del mio membro e soffermarsi sulla cappella. Tornò ad accoglierlo, succhiano più intensamente di prima. Con un dito, iniziò a stimolare l'entrata dell'ano, dopo poco lo avvertii entrarmi dentro.
"Haaaaah!"
Mi penetrò con una, poi due, poi tre dita. Imbarazzanti suoni umidicci risuonavano nella stanza, ma io non ero in grado di farci caso, ormai ero quasi vicino al mio limite.
"Ah! L-Levi...ngh! Stò per-"
Lo afferrai per i capelli con le poche forze che mi rimanevano, pregandolo di fermarsi. In tutta risposta, lui prese a pompare il mio membro più rapidamente, facendo sprofondare velocemente le dita che si spingevano più in profondità dentro di me, stimolando il mio punto sensibile.
"Levi!......Aaaaaaagh!"
Una vampata di calore attraversò il mio corpo facendolo tremare. Inarcai la schiena e gli venni in bocca.
Mi sentivo completamente prosciugato delle mie forze, esausto. Lui inghiottì il mio seme, poi si proiettò verso di me, cercando le mie labbra. Lo abbracciai e ci scambiammo un bacio profondo, dal sapore strano, amaro.. era quello il gusto del mio sperma? Avrebbe dovuto schifarmi, ma in quel momento non mi importava di nulla, se non dell'uomo che mi stava di fronte.
Ci staccammo, Levi si abbassò la zip togliendosi i pantaloni, dopo poco sentii la punta del suo membro eretto esercitare una leggera pressione in corrispondenza del mio ano, preparandosi ad entrare. Avevo aspettato quel momento da tanto tempo, ma tutto d'un tratto mi assalì il panico.
"N-No, aspetta! Levi.. AHAAA!"
Si spinse dentro all'improvviso, senza nemmeno avvisare.
"Scusami...ngh! ...Eren.." Mi ansimò all'orecchio, mentre io cercavo di trattenere le lacrime. Dopo un poco sentii che iniziava a muovere i fianchi.
"AAH! Aaahn.. Levi... ti prego... almeno andiamo sul letto!"
Lui si fermò e mi guardò per un paio di secondi.
"...Ok, andiamo sul letto. Ma ti ci porto io. Non muoverti."
-Cosa!?-
Mi afferrò il culo con le mani e mi sollevò dal divano prendendomi in braccio, senza curarsi di tirarlo fuori. Sorpreso, mi aggrappai al suo collo per non cadere.
"AAAhnn! Che stai facendo? Tiralo fuori! Mettimi giù! Non mi puoi portare così.."
cercai di protestare disperato.
"Si che posso!"
Si diresse verso le scale ed incominciò a salire. Ad ogni passo, ad ogni gradino, lo sentivo penetrarmi fino in fondo, urtando la prostata, il mio membro già eccitato continuava a sfregare contro il suo stomaco, ricavandone ulteriore stimolo.
"Aahnn.. aahaa.. Levi..Levi!"
Mi strinsi forte a lui, respirandone il profumo.
Levi ansimava pesantemente nel mio orecchio, continuando a sudare. Arrivati in camera mi distese sul letto, ancora non so come facemmo ad evitare di cadere, visto il disordine. Mi prese per i fianchi alzandomi il bacino, e continuò con gli affondi finché non fu sul punto di venire, quindi afferrò il mio membro con una mano e iniziò a masturbarlo, piegandosi sopra di me. Era troppo bello, stavo per raggiungere il culmine.
"E-ren.. stò per..ngh!"
Levi cercò di tirarlo fuori, ma io lo bloccai incrociandogli le gambe sulla schiena.
"Dentro.. L-Levi.. t-ti prego.."
Lui annuì e sorrise, quindi mi baciò e si spinse con forza dentro di me ancora per una, due volte, poi avvertii la sensazione calda e bagnata del suo seme riempirmi.
"nnnggH!"
"Ah! Aaaaahh..!"
Il suo corpo venne percorso da uno spasmo. Nello stesso istante un forte brivido mi fece tremare dalla testa ai piedi, mandando la mia mente in tilt. Il liquido bianco e denso schizzò sopra ai nostri ventri, sporcandoli. Dopodiché collassammo l'uno sull'altro. Ci abbracciammo senza parlare, stremati. Ero così felice! Chiusi gli occhi, e dopo poco mi addormentai tra le sue braccia, ritrovandomi nel mondo dei sogni.
LEVI Pov
Osservai Eren, allungai una mano per accarezzargli i capelli e mi chinai per bisbigliargli all'orecchio
"Sei davvero un moccioso, crollare così dopo solo il primo round!"
Certo, avrei voluto andare avanti ancora per un po', ma sapevo che lui non avrebbe retto. Tornai a posare lo sguardo sul suo viso: un angelo. Cosa avevo fatto per meritare di avere un angelo tra le mie braccia? Se quella meravigliosa creatura non fosse stata anche un mio studente, sarebbe stato tutto molto più semplice. All'inizio non sapevo se lasciarsi andare fosse una buona cosa, ma ora non avevo più dubbi: Eren era tutto ciò di cui avevo bisogno, se volevo realizzare il mio sogno ed essere felice. Ripensai a quello che avevamo appena fatto, e mi sentii come colpito da un fulmine.
-Eren, sposiamoci-
Me ne restai nel letto ancora per un po', poi riuscii a scostare Eren e ad adagiarlo di lato, in modo di poter sgattaiolare via. Mi guardai intorno cercando i miei vestiti, ricordando di averli tolti mentre eravamo nell'altra stanza decisi di scendere per andarli a recuperare. Diedi anche una pulita al divano, poi raccolsi anche gli abiti di Eren, e risalii le scale. Quando rientrai in camera trovai una cosa che mi fece girare altamente girare i coglioni. Il posto vuoto vicino ad Eren, il mio Eren, era stato occupato da una palla di pelo nera, con gli occhi azzurri ed un ciuffo di peli bianchi all'altezza del collo, che ora si stava strusciando senza ritegno contro di lui. La Cosa si girò verso di me ed io le lanciai la mia migliore occhiata assassina.
"Oi. Tu, gattaccio. Pussa via."
Il gatto mi rivolse un'occhiata apatica, fredda, strafottente, e si accoccolò comodamente tra le braccia abbandonate del ragazzino.
-Ora lo ammazzo-
Mi avvicinai. Io lo fissavo. Lui mi fissava. Manteneva un'aria distaccata ed indifferente, ma sapevo che come me lui era pronto ad uno scatto fulmineo. Cazzo, quanto mi stava sulle palle quel gatto. Non era nemmeno lontanamente paragonabile alla mia adorabile Palla Di Pelo Eren. Lui si girò verso il moccioso, ed incominciò a leccargli il naso con la lingua.
-Considerati un gatto morto-
Stavo per afferrarlo per la coda, farlo roteare un paio di volte in aria e lanciarlo fuori dalla finestra, quando Eren si mosse, allontandolo da se.
"Nnn.. Heichou, spostati..."
Disse, stropicciandosi gli occhi.
...Quindi Heichou era il nome di quel Coso? Eren si girò verso di me, e per un attimo sbarrò gli occhi.
"Professor Levi..."
" Levi." Lo corressi
Mi sedetti vicino a lui. Non avevo più dubbi che lui fosse la chiave della mia felicità, quindi ero pronto a dirglielo, volevo dichiararmi. Già stavo anticipandomi nella mia mente la faccia che avrebbe fatto quando avrebbe scoperto che ricambiavo i suoi stessi sentimenti.
"Eren, io.."
Brrr... brrr... brrr..
Qualcosa iniziò a vibrare insistentemente sul comodino.
"Ah, E' Mikasa! Scusami un attimo..Levi, se non rispondo dopo si arrabbia..."
Eren prese in mano il telefono e rispose:
"Hey Mikasa!..Si.....Si......no, perché? A-Aspetta....... Mikasa! No, non puoi venire ora!....... Ti ho detto che sono occupato! MIKASA!!"
Il ragazzo si precipitò giù dalle scale, vestendosi, ed io gli andai dietro. Sentii un rumore di chiavi inserite e con un "CLACK"la porta si aprì, senza che Eren facesse nulla. Mikasa, la tipa appicicaticcia che a scuola non lo mollava mai nemmeno un secondo, gli si gettò tra le braccia, stampandogli un bacio sulle labbra.
"Che male c'è se vengo a trovare il mio ragazzo, una volta ogni tanto?" La sentii esclamare.
Mi sentii congelare. "Il suo ragazzo?"
Non riuscivo a crederci. Ci ero quasi cascato.
Effettivamente mi era sembrato troppo bello per essere vero. Un ragazzo così giovane ed attraente assieme ad un vecchio, noioso ex galeotto di merda. Se non altro ora ero sicuro di avere ancora un cuore, perché in quel momento avvertivo tutto il dolore della pugnalata che gli era stata appena inferta.
Eren cercò di allontanare la ragazza da sé, e si girò a guardarmi. Doveva aver notato la mia faccia sconvolta, perché impallidì. Mikasa intanto parlava, ignara di tutto.
"Professor Ackerman? Eren, cosa ci fa qui il professore? Oh, Eren, ti sei messo la felpa al rovescio!"
"...Gli stavo dando ripetizioni. Già, gli stavo dando ripetizioni di storia, ma ora abbiamo finito, quindi potete divertirvi pure quanto volete".
Risposi con voce inespressiva, affrettandomi ad andarmene. Poco prima di chiudermi la porta alle spalle mi voltai a guardare il ragazzo.
"Non ce ne saranno altre, Eren. Non ci saranno altre ripetizioni."
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