Ventuno
Aslaug è morta, ormai non ci posso più fare niente; il livido che mi ha lasciato Sigurd ieri sera è ancora evidente sul mio collo.
Mia madre è finalmente la regina di Kattegat, sembra soddisfatta e sembra essere orgogliosa di me; ma non posso scordarmi di Ivar e di quanto sarà difficile d'ora in poi. Non lo voglio perdere, non voglio perdere nessuno dei figli di Ragnar, ormai fanno parte della mia vita e non voglio dire addio a nessuno di loro.
Anche se convincessi Ubbe, Hvitserk e Sigurd a non vendicarsi di mia madre, non riuscirei comunque a convincere Ivar. Lui ci teneva tanto a sua madre, non perdonerà mai Lagertha per quello che ha fatto, non lo farà mai.
Cercherà di vendicarsi con tutto se stesso, ci proverà e ci riuscirà. Nemmeno quello che prova per me lo fermerà.
<<A che stai pensando?>> dice mia madre distogliendo la mia mente da tutto ciò a cui stavo pensando <<Ad Ivar>> dico semplicemente, lei sorride lievemente <<Era ovvio, dalla tua faccia>> questa volta sono io a sorridere <<pensi che sia ancora vivo?>> mi chiede <<si lo è!>> rispondo <<come fai ad essere così sicura?>> dice <<lo sento>> dico abbassando lo sguardo <<Aslaug ha detto che Ragnar è morto! Perché Ivar dovrebbe essere ancora vivo?>> dice con tono più severo <<gli dei non hanno ancora finito con Ivar Lothbrok. Vorrà ucciderti appena tornerà>> rispondo <<può provarci>> dice bevendo vino <<lo farà...>>.
Ho raggiunto Torvi nel pomeriggio, ha notato subito il mio livido <<Che hai fatto lì??>> dice indicandomi il collo <<È stato Sigurd! Non lo ha fatto apposta, era arrabbiato>> dico <<Non dovrà venire a saperlo Bjorn!>> dice guardandomi storto <<Lo so! Gli dirò che mi sono ferita in battaglia>> dico sicura <<bene, perché ucciderà Sigurd se ti vedrà in queste condizioni. Da quanti giorni non dormi?>> mi chiede Torvi <<da un po'>> rispondo toccando la fronte <<dovresti andare a parlare con l'indovino, se c'è qualcosa che ti tormenta>> dice <<si è una buona idea! Credo che ci andrò subito!>>.
L'indovino sembrava una buona idea, forse avrebbe risposto alle domande che mi attanagliavano la testa.
Entro nel bosco e percorro velocemente la distanza che mi separa dalla capanna dell'indovino, mi avvicino alla porta e subito sento come un nodo allo stomaco ma apro comunque la porta.
Dentro è buono e vuoto, mi addentro piano, cercando di fare poco casino e cercando di controllare il battito del mio cuore
<<La figlia del conte Kalf venuta da me per cercare risposte>> dice con voce calma.
Mi si gela il sangue mentre mi volto piano verso di lui <<Si! Tu puoi dirmi quello che voglio sapere?>> dico, lui mi fa segno di sedermi <<Separando, unendo, lottando. Per questo motivo è necessario essere pazienti>> dice lui mentre entrambi ci sediamo <<Che cosa dovrei pazientare?>> chiedo confusa <<Che cosa vuoi sapere?>> chiede <<credo che tu già lo sappia>> dico incerta <<il giovane Lothbrok è ancora vivo>> dice inclinando un po' le labbra, come in un sorriso, tiro un sospiro di sollievo alle sue parole <<ma credo che tu già lo sapessi Freyja. Non è così?>> dice sorprendendomi <<si io me lo sentivo, che Ivar fosse ancora vivo. Non so spiegarmi come>> dico sinceramente <<tu puoi vedere delle cose quando chiudi gli occhi...>> non sapevo se fosse una domanda o più un affermazione <<io non lo so. Ho visto delle cose ma non...>> non riuscivo a finire di parlare <<dammi la tua mano e fammi vedere quello che gli dei ti hanno concesso di vedere!>> dice così senza più esitare gli porgo la mano che subito mi stringe nella sua; chiusi leggermente gli occhi e mi lasciai trasportare da quel venticello che era entrato nella capanna.
In un attimo non sono più lì; sono nella nave con Ragnar e Ivar, durante la tempesta quando tutto è nero e il mare è parecchio agitato.
Posso sentire le onde schiantarsi contro il fianco della nave, mentre l'equipaggio inizia ad urlare ed agitarsi... poi tutto nero e acqua nei polmoni...
Poi Ragnar e Ivar che sopravvivono alla tempesta e sbarcano nel Wessex.
I vichinghi superstiti del naufragio accusano il re di averli portati verso il disastro.
Ragnar decide, con il consenso di Ivar, di ucciderli tutti durante la notte; e così fanno.
Poi ancora tutto nero e niente di più. Niente più voci, niente più volti. Solo il buio...
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