Uno
Tutte le giornate si susseguono, giorno dopo giorno, come se fossero uguali l'una con l'altra; il tempo a volte sembra non passare più.
Forse sono solo io che vedo tutto così ultimamente, ma il fatto è che molte cose sono cambiate a Kattegat. Non mi sento più a casa come una volta. Non sento di appartenere a questo posto, non più ormai.
Dopo la morte di mio padre, il conte Kalf, non sono più la stessa e anche con la mia famiglia le cose vanno male.
Bjorn, mio fratello mi costringe a far pace con mia madre, la stessa che ha ucciso mio padre e che non vuole ammetterlo a sua figlia.
Non mi ha mai parlato del motivo che l'ha spinta ad ucciderlo, non me lo ha nemmeno accennato, nemmeno quando cerco di chiederglielo pacificamente.
Bjorn mi ha consigliato di lasciar stare la cosa ma voglio scoprire la verità.
Non posso capire perché lei lo abbia fatto, sembrava che fosse innamorata di lui, ma forse mi sbagliavo; comunque non posso perdonarla tanto facilmente.
Lui era mio padre e non poteva ucciderlo così.
Io non la odio, è pur sempre mia madre e un giorno voglio diventare una guerriera leggendaria come lei.
Però in questo periodo preferisco restare sola, in uno dei miei posti preferiti vicino al mare, un posto che conoscono in pochi, davvero bello e silenzioso.
Dalla mia posizione riesco a vedere il mare immenso e non posso fare altro che chiedermi cosa ci sia dall'altra parte.
Mio padre non mi ha mai portata insieme a lui nelle sue spedizioni e nemmeno mia madre nelle sue battaglie con uno dei suoi mariti, re Ragnar.
Ho sempre voluto visitare l'Inghilterra anche se è un paese nemico, e come sostiene mia madre Lagertha, l'Inghilterra non fa per noi!.
<<Eccoti Frey!>>
Riconosco bene la voce che proviene da dietro alle mie spalle
<<Ci hai messo parecchio a trovarmi Ivar>>
Dico voltandomi verso di lui
<<Si mi sono per un attimo scordato di questo posto dimenticato da Odino>>
Dice mentre si trascina per mettersi dietro di me con le gambe di lato
<<Smettila di chiamarmi Frey! Una volta ti piaceva qui>>
Dico mentre mi appoggio al suo petto rivolgendo ancora il mio sguardo al panorama davanti a noi
<<Una volta. Allora che ci fai qui?>>
Dice avvolgendomi con le sue braccia
<<Non mi andava di restare a casa>>
<<Perché non sei venuta da me?>>
<<Volevo restare sola>>
<<Mmm>>
Per il resto delle ore rimaniamo entrambi in silenzio.
Resterei qui così per sempre, piuttosto che tornare a Hedeby da mia madre; Ivar ormai è l'unico motivo per cui mi sveglio ancora la mattina e sinceramente non saprei cosa fare senza di lui.
Io e Ivar siamo cresciuti praticamente insieme e quando mia madre e mio padre andavano a conquistare terre, insieme a re Ragnar, mi lasciavano quasi sempre insieme ad Aslaug, madre di Ivar, Ubbe, Hvitserk e Sigurd; nonché la seconda moglie di Ragnar Lothbrok.
Passavamo ogni momento insieme, lui aveva bisogno di me e io di lui, così ci siamo trovati fin da subito, anche se essere amici non era stato sempre facile.
Mi alleno molto ultimamente, anche per non restare tanto tempo a pensare a mio padre; lui mi manca molto e se non l'avesse ucciso proprio mia madre, a quest'ora sarei in giro a cercare chiunque l'avesse fatto e vendicare la sua morte.
Ragnar è scomparso da un po', da quando hanno perso l'ultima battaglia contro suo fratello Rollo. Sembravano tutti sconvolti al loro ritorno e Ragnar se ne è andato senza dir nulla.
Posso capire la sua scelta, non che io lo stia difendendo, perché ha lasciato soli i suoi figli e il suo popolo, è solo che penso che si sia sentito vulnerabile e umiliato; perdere la battaglia proprio contro suo fratello, davanti ai suoi guerrieri e davanti al suo primogenito Bjorn.
Tutti dicono che sia morto, mia madre dice che se fosse morto, l'avremmo sicuramente saputo.
"Odino verrebbe in persona ad informarci della sua morte" dicono loro, ma sinceramente sto dubitando perfino dell'esistenza degli dei; preferisco pesare che siamo noi stessi a scegliere il nostro destino, come mi ha detto tempo fa un grande re, Ragnar Lothbrok.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top