Trentatré




La fievole luce dell'alba mi solleticava il viso, quando mi svegliai per il panico provocato dalla visione appena finita. Avevo il respiro pesante mentre cercavo di non svegliare Ivar steso accanto a me.
Era sempre tutto così confuso ogni volta che ne avevo una, le mie visioni mi affaticavano parecchio; continuavo a chiedermi se anche per Aslaug fosse lo stesso ogni volta.

Mi alzai piano, liberandomi alle braccia del mio "Salvatore" che mi stringevano stretta a lui e andai a poppa a prendere un po' d'aria.

Il corvo nero sembrava agitato nel vedermi, come se avesse perfino paura di me «Tranquillo amico, non ti faccio niente» gli dissi controllando il respiro, l'animale si calmò...
Secondo le leggente, noi vichinghi, eravamo soliti portare a bordo dei corvi in gabbia, usati nel caso in cui ci fossimo smarriti.
Questi animali sarebbero stati in grado di ritrovare la terra ferma guidando l'imbarcazione e il suo equipaggio alla salvezza... a me sembrava soltanto un animale un po' stupido. Anche lo stendardo, che rendemmo pronto in solo una mezza giornata, raffigurava un corvo. Quello fatto da me, Torvi e Aslaug, ribattezzato semplicemente "Corvo" dai figli di Ragnar. In questo momento mi sembrava tutto assurdo come la visione che mi era apparsa pochi minuti fa.

«Già sveglia?» mi spavento alla voce di Floki
«Si...non riuscivo a dormire» rispondo
«Sei preoccupata?» mi chiede portando una mano sulla mia spalla
«Un pò...Floki...tu come fai a...» volevo chiedergli molte cose ma le parole mi si bloccavano
«A?... parla pure liberamente»
«Gli Dèi...» alle mie parole i suoi occhi si riempirono di orgoglio «Come fai a riuscire a capire quello che ti dicono?»
Floki mi abbraccia, con la sua risata folle che a me era sempre piaciuta

«beh vedi... come prima cosa devi accettare ogni cosa che gli dei ti concedono di sapere... e poi devi cercare di fare chiarezza dentro di te» l'uomo sembrava entusiasta mentre parlava «Ma Perché tutte questa curiosità Freyja?»

Non sapevo se dirgli tutto oppure no ma lui era l'unico che mi poteva capire «Io vedo...delle cose, ma è tutto così confuso, capisci?»
«Delle visioni?» disse non tanto sorpreso
«Si...almeno credo»
«Lo sapevo! Tu sei stata sempre diversa Frey... quanto hai iniziato a vedere le cose?»
«Non da tanto... ho... ho visto la morte di Ragnar» riposi un po' insicura, il suo sguardo divenne triste
«Oh... un po' mi dispiace per il fardello che sei costretta a portare. Ma gli dei ti hanno scelto perché tu sei in grado di ascoltare e capire quello che gli altri non possono. Sei intelligente Frey e questo è un grande dono che Odino ha voluto concederti» mi disse appoggiando le mani sulle mie spalle
«Non riesco a controllarlo e mi fa impazzire a volte, sento anche tanto dolore alla testa»
«Perché lo stai combattendo. Lo devi accettare invece, e prestare molta attenzione ad ogni dettaglio... tra poco sbarcheremo nel Wessex. Che hai visto prima?»
«La morte di uno dei figli di Ragnar Lothbrok».

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