Dieci


Sembrava una giornata come tante,
una giornata passata con i ragazzi, tra risate e scambi di sguardi con il mio Ivar.
I suoi occhi. Mi incantano ogni volta e ogni volta che mi sfiora sento il corpo tremare.

Poi è arrivato mio fratello Bjorn e ci ha informati di una cosa terribile.

Ci è giunta la notizia tramite un certo  Thorhall dell'esistenza di Magnus, il figlio bastardo di Ragnar cresciuto in Wessex, e la conferma della distruzione degli insediamenti vichinghi sul territorio.
A quanto pare Ragnar sapeva già tutto e lo ha nascosto al suo popolo.

<<Non ci posso credere, che nostro padre ci abbia nascosto una cosa del genere!>> dice con rabbia Sigurd
<<Perché avrebbe dovuto dirlo a te, Sigurd?!>> dice ivar con altrettanta rabbia
<<Non adesso Ivar!>> lo rimprovera Ubbe, Ivar lo guarda storto ma non lo contraddice.

Bjorn mi è apparso strano. Più lo guardo e più non riesco a decifrare le sue espressioni ed emozioni.
Sembra provare dolore, diviso tra l'ammirazione per suo padre Ragnar e la consapevolezza di non poter più fare affidamento su di lui.
E credo che senta anche la mancanza di Rollo, ma non lo ammetterà mai. Lui teneva a suo zio, ci teneva parecchio. E si sente tradito e deluso, da entrambi.

Mentre tornavamo da Aslaug abbiamo iniziato a sentire la folla in delirio, altri bisbigliavano e altri guardavano con stupore davanti a se.

Ci avviciniamo tutti piano piano, a parte Bjorn che non l'ho più visto.

I ragazzi vanno avanti, mentre io resto un po' indietro a guardare.

In un certo momento l'ho intravisto, ma non potevo credere che fosse davvero lui.
Ragnar Lothbrok. L'ho visto mentre si avvicinava ad Ivar che lo guardava incredulo.

<<Ciao Ivar. È ovvio che sia tu!>> dice al ragazzo facendogli quasi una carezza sulla testa.




Poi si rivolge alla folla
<<A quanto pare il mio ritorno non è il benvenuto!>>
Facendo un giro verso la folla e guardandogli negli occhi <<chi è che lo farà?>> poi si gira verso i suoi figli e urla <<chi mi ucciderà?!>>, sento un tonfo al cuore non appena lo dice mentre Ivar mi rivolge uno sguardo confuso <<Lo farai tu Hvitserk?>> continua Ragnar andando ad un centimetro dalla faccia di Hvitserk che lo guarda per un attimo e poi abbassa lo sguardo <<queste persone, non mi sostengono più! E perché dovrebbero! Gli ho abbandonati>> continua a gridare alla folla <<che razza di re abbandonerebbe il proprio popolo?!>> lui continua a gridare mentre la gente lo guarda confusa e impaurita.

Lo guardo bene mentre lui continua a parlare. È cambiato.
Sta invecchiando, non l'avevo mai notato prima ma adesso sembra un uomo come gli altri...
Ma i suoi occhi, appena incrociano per un momento i miei, sono ancora quelli di una volta.
Gli stessi occhi del grande Ragnar Lothbrok.

<<Chi Vuole essere Re?>> urla ancora facendomi tornare al presente <<Chi vuole essere Re?!>> dice ancora riguardando gli stessi uomini che lo hanno servito per tanto tempo <<sapete come funziona! Uccidetemi e sarete voi il Re!>> urla ancora mentre si avvicina ad un uomo dai capelli bianchi <<Tu?>> gli chiede <<o tu?>> poi ad un'altro, nessuno ovviamente vuole farlo, quindi Ragnar impugna la sua spada e la conficca nel terreno.


Proprio in quel momento Ubbe si avvicina a lui tenendo in mano la sua spada; guardo Ivar per un attimo con paura mentre lui mi guarda e poi ritorna con lo sguardo suo fratello.
Appena Ubbe è abbastanza vicino Ragnar, con grande stupore di tutti, lo abbraccia.
Un semplice abbraccio padre figlio.


Con la coda dell'occhio intravedo passare tra la gente Bjorn, sto già immaginando il peggio
<<perché sei tornato?>>
Gli chiede Bjorn arrabbiato.


Non sapevo davvero più cosa fare, avevo paura che Bjorn lo uccidesse, lo conosco bene ed è arrabbiato con suo padre e quando è arrabbiato è capace di fare tutto.

<<Sono tornato perchè volevo sapere cosa ne fosse stato dei miei figli e perchè devo tornare in Inghilterra e volevo che tutti voi vi uniste a me>>.

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