-trentotto-
Balzai dalla sedia, letteralmente, sistemandomi i capelli che portavo legati in una crocchia; non seppi bene perchè, ma quando lessi quella scritta sul display diedi per scontato che Vinnie volesse vedermi. Ahimè quando notai che era solo una chiamata vocale, emisi un respiro di sollievo - anche se c'era poco di cui risollevarsi.
Andai nel panico più totale, mentre cliccavo sullo schermo, per accettare quella chiamata. Quando si parlava di Vinnie tutto di me si muoveva involontariamente.
Volevo sentirlo. Era certo.
«Pronto?», la sua voce così roca - già sentita qualche volta nei meandri della sua profondità - ruppe il silenzio.
Le parole mi morivano in gola. «Pro-pronto...sì...Vinnie», cercai di parlare comprensibilmente, invano.
«Agitata, piccola?»
«U-un poco... q-quanto basta; ma perchè mi hai chiamato?»
«Vuoi davvero sentirmi solo per messaggio? Ti basta? A me no», tuonò e mi sentii svenire. «E prima o dopo avrei voluto sentire la tua voce, sappilo»
Era tutto così perfetto.
«N-nemmeno a me, era per... dire. E questa è la mia voce!»
«Angelica»
«Puerile»
«Nah... cosa stai facendo?»
«Cerco di rilass-»
«...ma ti viene difficile, perchè ti faccio quest'effetto... particolare, oserei dire», mi interruppe con un soffio di prepotenza.
«Convinto, eh?», ridacchiai.
«Mi riempi di certezze e neanche te ne accorgi, principessa Ariel»
«Ehm... Vinnie?»
«Con quell'aria leggiadra e da bambina sai conquistarmi. Sei... eccitante», soffiò sul microfono.
E poi, conversando un po' di tutto, sfiorando argomenti delicati, e balzando subito dopo su alpi di battute, avevo passato un'ora al telefono con Vinnie, Vinnie Hacker, perchè ora conoscevo pure il suo cognome.
Stava diventando sempre di più. Si stava aprendo con me come se mi conoscesse da una vita e desiderasse presentarmi tutte le sfumature di quel carattere così coinvolgente.
La chiamata era terminata sul più bello, quando aveva squittito con una frase piuttosto ambigua, la quale recitava qualcosa di misterioso. Non prestai troppa attenzione, perchè questo fu ciò che vidi a seguire per alcuni millesimi di secondo.
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