CAPITOLO IX~Nella foresta
Liam, dopo aver perso il senso dell'orientamento, sedeva con la schiena poggiata a un tronco possente di chissà quale pianta, boccheggiante. Aveva il volto imperlato di sudore, aveva la gola secca, e soprattutto aveva tanta paura, che gli serrava il petto in una morsa dolorosa.
Ad ogni rumore improvviso, ad ogni fruscio sobbalzava, avendo paura dell'attacco improvviso del licantropo.
Le fronde degli alberi si muovevano sottomettendosi al vento gelido creando giochi di ombre proiettate al suolo. I loro movimenti affascinavano e allo stesso tempo terrorizzavano l'uomo, che si ritrovò a fissarli ipnotizzato, quasi dimenticandosi il pericolo imminente.
A un certo punto rizzò le orecchie, captando un suono anomalo, mai sentito prima.
Sniff, sniff, questo suono entrò nella mente di Liam, trapanandola. Sentiva di essere esposto a un grave pericolo, ma non voleva buttare la spugna. Voleva continuare a vivere.
Due occhi gialli, iniettati di sangue apparvero davanti all'uomo, la figura possente del licantropo si stagliava mastodontica davanti a Liam, la pelliccia mimetizzata con il nero della notte.
Liam restò seduto. Aveva capito che sarebbe stato impossibile e inutile scappare. Aspettava l'attacco della bestia, mentre affondava la sua mano nella tasca del suo pantalone di jeans. Il licantropo nel frattempo si stava avvicinando, le zampe artigliate che pestavano le foglie secche che scricchiolavano e si abbandonavano al suo peso.
Liam afferrò il suo coltellino svizzero ripiegabile, quello che si portava sia in montagna che per le evenienze, ma mai avrebbe pensato che gli sarebbe servito per un momento come quello.
Il lupo si avvicinò così tanto che il suo muso sfiorò il naso dell'uomo, che avvertendo il fiato sporco della bestia rabbrividì di disgusto.
In qualche modo, nel panico e nella paura del momento, l'uomo sorrise.
"L'igiene personale è importante, da quanto è che non ti lavi i denti?" gli avrebbe chiesto.
Dalla bocca del lupo fuoriuscivano due zanne sporche di sangue, che gocciolava sul vestiario di lui, senza neanche che se ne accorgesse.
Il licantropo ruggì, un ruggito potente, maestoso, che si propagò per tutta la foresta, squarciando la quiete della notte e preso da un istinto di sopravvivenza Liam, con un gesto abile, ficcò il coltello nella folta pelliccia del suo assalitore, con rabbia e terrore delle conseguenze.
Il licantropo guaì di dolore, accasciandosi ai piedi dell'uomo, che si alzò con l'intenzione di scappare, ma la bestia gli afferrò la caviglia con gli artigli sporchi, facendo cascare l'uomo per terra. Steso al suolo, a Liam mancò il fiato per diversi secondi, e boccheggiò per riprendere aria, mentre il lupo stringeva la morsa, ficcando gli artigli nella carne dell'uomo, che urlò di dolore.
La sofferenza in qualche modo gli schiarì la mente, quindi, con il cuore in gola e l'adrenalina nel sangue, tentò di calciare via il polso del licantropo, che guaì ancora e ancora.
Il lupo si alzò con la caviglia stretta nei suoi artigli, quindi si avvicinò a Liam, azzannandogli il petto, e sentendo il sangue sgorgare l'uomo urlò tutta l'aria che aveva nei polmoni, rivolgendo un'ultima preghiera a sua sorella e a Derek.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top