Il Mattino dopo mi svegliai per colpa di qualcuno che bussava alla porta insistentemente.

Sbuffai, prima di alzarmi ad aprire.

"Ahh"

Feci un gemito di dolore a mala pena spostai il collo dal pavimento.

Faceva male, l'avevo tenuto in una brutta posizione per tutto il tempo.

Andai ad aprire la porta, ovviamente non avevo paura di chi potesse esserci dietro.

"Ste! Ste! Devi aiutarmi!"

Lorenzo si precipitò nella stanza e si mise le mani fra i capelli.

Lo guardai confuso, era davvero disperato.

"Cos'è successo?"

Gli chiesi sedendomi accanto a lui.

"Io...io sono qui quasi da un giorno e non so cosa fare, non ho dove stare e non ho idea di cosa possa succedere"

Sussurrò cercando di calmarsi.

"Non hai un posto dove stare?"

Ripeto, quasi urlando.

Com'è possibile?

Qui tutti hanno una stanza, vuota, ma ce l'hanno.

È l'unica cosa che ci viene concessa.

"Hanno detto che sono tutte occupate"

Dice.

"Stai qui, con me"

Era ovvio che gli avrei offerto un posto dove stare.

Mi venne in mente una cosa, se anche Lorenzo è qui, allora, da qualche parte, c'è anche Salvatore.

Non può essere sparito così.

Lorenzo annuì, segno che era d'accordo con me, anche perché non so quante altre scelte avrebbe avuto a parte questa.

"Hai fame?"

Gli chiesi prendendo gli unici crediti che ho dalla tasca e mostrandoglieli.

"Direi di si"

Disse sarcasticamente.

"Andiamo"

Gli feci cenno di seguirmi e insieme uscimmo dalla stanza.

Dovevamo trovare un posto che costasse poco, e dovevo portarlo a segnarsi nella bacheca perché facesse qualche consegna.

"Hai visto Sal o Sascha da queste parti?"

Mi ero dimenticato di chiederglielo appena aveva messo piede nella stanza.

"No, da nessuna parte, ho anche chiesto al tipo stronzo che non voleva darmi la camera"

Suppongo che parli del ragazzo che mi ha detto che "il futuro non è ciò che io ho seminato" o una cosa del genere.

"Dice che non esistono quei nomi in questo cerchio"

Fu come ricevere dei colpi al cuore, ma non mi fermai, feci finta di niente e continuai a camminare.

Com'è possibile, se non sono qui, dove sono?

"E poi cosa sono i cerchi? Cos'è siamo nell'inferno di Dante?"

Lui sembrava essere ancora meno informato di me.

"No, ho parlato con una signora ieri..."

Sospirai.

Non si poteva dire che Lorenzo era una persona egoista, tutt'altro.

Non aveva mai messo vestiti di marca, come me, Sascha o Salvatore e nel suo canale non erano mai mancati video perché a differenza mia, non gli mancavano mai le idee.

Non avevo chiesto di Giuseppe perché ovunque sia Sascha, Giuseppe è con lui.

Quei due non si separano mai.

"Ha detto che siamo nel cerchio dell'egoismo"

Sussurrai per poi leccarmi il labbro inferiore ed iniziare a mordicchiarlo.

Lui non fiato.

"Quindi suppongo che i cerchi siano quanto i peccati capitali, 7 + l'egoismo"

Dissi, lui si chiederà perché in più l'egoismo?

Diciamo la verità.

A nessuno piacciono le persone egoiste, è bello essere riservati a volte anche un po' egoisti, ma quando esageri diventa inopportuno.

A dire il vero avevo già letto un libro nell'altro cerchio e avevo scoperto questa cosa, e da quel momento in poi penso di non voler finire nell'ultimo cerchio.

Il nono ed ultimo cerchio è quello dove risiede il diavolo, se finisci lì allora la tua anima sarà distrutta e tutti ti dimenticheranno come se non fossi mai esistito.

Ritengo che sia meglio essere uno spirito, un anima che vaga nell'inferno, nel purgatorio o nel paradiso piuttosto di non esistere proprio.

Lorenzo posò una mano sulla mia spalla per svegliarmi dai miei pensieri.

Davanti a noi c'era un fast food che non pensavo avrei mai rivisto.

Mcdonald's.

"Siamo arrivati"

Mi disse Lorenzo, per poi incamminarsi con me dentro il fast food per saziare il desiderio di cibo.

Questo, tra tutti i miei libri è quello che scrivo con più libertà, perché nel mentre lo scrivo non sto a pensare agli eventi futuri o alle frasi precise da scrivere ma lascio andare l'ispirazione.

Hope you liked the chapter!

Cercherò di pubblicare il più presto possibile, come al solito, non prometto nulla 🤗