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"La prossima volta quando?" Chiese il corvino, mettendo un asciugamano sulla vita "quando vuoi" Risposi.

Mi stavo pettinando ma riuscì comunque a vederlo sorridere, forse perchè anche lui aveva capito, a mio stesso modo.

Tornai in camera dopo aver fatto il giro di tutta la città, certo che potrebbero venderle delle bici. La gente mi guardava come al solito, come se fossi un alieno ma prima di uscire dalla doccia controllai se avevo lividi addosso e fortunatamente non ne avevo, perciò non avevano motivo di guardarmi.

Arrivato davanti la porta di camera mia vidi un bigliettino davanti la porta, anzi guardando meglio erano 2.

Uno era per Salvatore e l'altro invece sembrava per me.

-sospensione della razione di alimentari a Stefano Lepri per durata di una settimana-

Credo questo faccia parte della punizione, niente pane e acqua per una settimana, vuol dire che non sarò più un prigioniero.

Il secondo si trattava più di una minaccia, decisi di leggerlo e poi rimetterlo a suo posto facendo finta che non esistesse.

-questa volta l'hai fatta grossa ladruncolo, sappi che avrai dei miei saluti- Vegas

Rimasi con gli occhi spalancati per pochi minuti, Vegas era il collaboratore oltre che Socio di Anima, di Sascha e se conoscessi anche lui.

"Non dovresti leggere cose che non sono tue" Una mano si poggiò sulla mia spalla subito dopo aver detto quelle parole "i-io" Dissi cercando di giustificarmi, inutilmente visto che avevo preso a balbettare pur riconoscendo quella voce "non immischiarti Stefano" Mi sussurrò soavemente all'orecchio prima di scendere con la mano dalla spalla lentamente al sedere stringendolo. A quel gesto mi girai velocemente, confuso e sorpreso. Sascha mi fece l'occhiolino sorridendomi in modo malizioso mentre si allontanava, non conoscevo questo suo atteggiamento.

Il pezzo di carta mi cadde dalla mano, raggiungendo di nuovo il tappeto posto all'entrata di camera mia, sopra c'era scritto esattamente Surry & St3pNy.

L'unica cosa che ti permettono di avere è la tua identità.

Aprii la porta lentamente, non volevo che se Salvatore fosse in camera si accorgesse della mia presenza.

Lasciai andare un sospiro quando notai che non c'era nessuno.Posai la giacca sulla sedia e piegando delicatamente le coperte sistemai il letto. Ero davvero stanco.

Non mi accorsi di aver chiuso gli occhi, svegliarmi così non è bello, non ricordo mai cos'ho fatto poche ore prima. Mi tiro su, giusto per prendere la felpa, visto che qui si Gela. Forse sono solo sconvolto da ciò che ho sognato;era una rivolta, nella piazza principale, la gente urlava e si lanciava lancie a vicenda, altre correvano fra i corridoi appiccando fuoco a tutto ciò che si poteva.

Sospirai aprendo il computer, le notizie erano varie, da scomparse alla sospettata uscita di un figlio da parte di un signore, rimasi un po' scosso nel leggerlo, si poteva davvero partorire qui dentro? E poi come aveva fatto ad accedere all'ala femminile dell'inferno?

Le domande mi tormentavano, ma ormai mi ero abituato a non avere nessuna risposta.

Andai nel sito per prendere i buoni, mi sembrava di avere un figlio a cui comprarli, non ero abituato a tutto questo...

La schiena ancora mi faceva male e non mi toglieva l'immagine dalla testa dei ragni nei secchi, sul muro, sul mio corpo, rabbrividivo solo al pensarci.

Girandomi a guardare la parte di Salvatore notai qualcosa di diverso, non so se forse la disposizione ma c'era qualcosa che non quadrava.

Presi la foto che avevo fatto un po' di tempo fa e la misi sulla telecamera, subito dopo mi precipitai sul computer, continuava a scaricare dati su dati e leggeva almeno 1 milione di bit al minuto, era un carico enorme ma per la tipologia di laptop che è, era sopportabile.

Accanto c'erano le foto di diversi omicidi e video, ne guardai solo qualcuno, c'erano persone che dicevano di essere altre persone che però erano già state uccise nell'inferno, quindi la vita infernale è davvero eterna, esiste per fino la ressurezione ma perchè Surry aveva tutti questi file e da dove li aveva presi?

Sbuffai e dopo aver messo tutto a posto decisi di farmi un giro per schiarirmi le idee, io devo sapere che sta succedendo ma soprattutto come uscirne, forse devo soltanto leggere libri sulla mitologia e le uscite dall'inferno, magari riesco a progettare un buon piano di uscita.

Appena poggiai la mano sul manico, essa si aprì sbattendo esattamente sulla mia fronte.

Gli occhiali si sono rotti e i vetri sono caduti a terra mentre Salvatore e Favij entravano nella stanza.

"Non uscire." Surry usò un tono piuttosto autoritario e preoccupato "ma ho comprato un buono per mangiare" Lo guardai confuso "e ho fame!"

"Stefano tu hai sempre fame!" Scosse la testa alzando gli occhi al cielo.

"Non te lo Consiglio" Dice Favij che si siede sul letto.

Hanno tutti e due il respiro affannato "avete corso?" Dico passando lo sguardo da uno all'altro "ti pare" Rispose Salvatore che ormai stava svuotando tutte le nostre bottiglie di acqua "si anche troppo" Disse invece l'altro.

Continuando ad osservarli, vidi Surry fare un cenno a Favij che subito posò lo sguardo su di me.

"Ok ora basta" Sussurrai stando in piedi con le braccia incrociate "qualcuno mi deve spiegare cosa sta succedendo" Strinsi i denti e feci una smorfia di rabbia nei loro confronti.

Favij annuì.

"Lorenzo Ostuni" Sussurrò.

Cominciavo a pensare che mi volessero male.

Poggiai i pollici sulle tempie massaggiandole.

Mi tornavano in mente tutti i ricordi con lui, dalle cose più pazze a quelle più normali, come social face o i vari video fatti insieme, come ci siamo finiti tutti qui?

Dopo un paio di minuti la tortura finì e Lorenzo mi passò un bicchiere con del succo.

"Vitamina D" Mi fece l'occhiolino mentre io tirai su il dito medio.

"Vi odio tutti" Dissi duro bevendo.

Salvatore scoppiò a ridere avvicinandosi.

"Ti diremo la verità... Ma prima" Sussurrò sedendosi vicino a me "tu vuoi uscire da qui dentro?" Chiese, nel suo sguardo scorgevo della speranza.

"Ovvio ma che domande fai" Alzai le braccia, come a dargli dello stupido.

"Bene, abbiamo un piano" Sussurrò Lorenzo sedendosi alla mia destra.

Mi spiegarono tutto.

Il piano non era completamente elaborato ma se avessimo trovato quel pezzo saremmo potuti uscire.

Mi dissero prima che fuori c'è una rivolta, organizzata da Giuseppe e Sascha.

Ovviamente mi dissero anche il nome di Vegas, il che mi provocò un'altro flashback mentale.

Con la scusa che gli erano Stati rubati dei soldi dal loro bunker, essi erano riusciti a creare uno scompiglio totale in tutto l'inferno, hanno anche detto varie bufale come l'aumento del gas, dei buoni pasto.

Creando così una vera e propria rivoluzione, sono Stati furbi e hanno sfruttato il luogo, nessun essere vivente nell'inferno è codardo e tutti si buttano in strada a creare scompiglio.

Questo è usato come una distrazione in modo che i demoni e diavolo si preoccupino maggiormente della rivoluzione mentre noi dobbiamo cercare un modo per prendere il libro "the exit" Dalla Camera blindata del diavolo.

Quel libro l'aveva trovato una certa Sabrina Cereseto nella biblioteca dell'ala femminile, ora la stanno cercando ovunque ma Salvatore ha detto che si è nascosta da Sascha.

Lei ha letto il libro, sa come uscire perciò la devono eliminare.

Peccato che però non può e non riesce a dire neanche una parola sull'uscita come se gli fosse impedito, quindi dobbiamo trovare il libro e leggerlo tutti.

La biblioteca è stata chiusa, quel libro secondo ciò che hanno origliato Surry e Lorenzo non dovrebbe esistere e secondo i coordinatori che sono i consiglieri del diavolo, il libro è stato creato da qualcuno all'interno dell'inferno ma neanche loro ne hanno letto il contenuto per non avere la tentazione di andarsene vinto che sono devoti servitori del loro Re.

Noi dobbiamo trovare il libro e quel qualcuno che ha avuto le straordinarie capacità di crearlo, deve essere qui da molto tempo.

"Ora dobbiamo uscire ed entrare nella camera blindata, pronto per un'altra punizione Stefano?"

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