UNA RIUNIONE MOSTRUOSA


<<Siamo tutti presenti? Manca qualcuno?>> disse l'uomo dal viso pallido che indossava un lungo mantello nero ed elegante.

<<Manca forse Wells>> disse l'uomo con la faccia pelosa.

<<No, ci sono, sono qui>> disse la sedia che si muoveva.

<<Bene, ci siamo>> concluse l'uomo dalla faccia pallida.

Sul palco insieme all'uomo vestito di nero c'era un ragazzo con l'aria smarrita e un po' impaurita.

<<Buonasera soci di M.O.S.T.R.I, Movimento Operante Sotto Tutela dei Reclusi Internazionali>> l'uomo che parlava era il conte Vladimiro detto il Vampiro <<siamo qui stasera, come ogni anno, per risolvere varie questioni che ci riguardano, trovare soluzioni, capire se le nostre città sono sicure per noi o se qualcuno di voi ha fatto qualche cazzata...ripeto qualche cazzata...che ci metta in pericolo. Abbiamo concordato fin dalla nascita di quest'associazione di essere meno visibili agli altri...>>.

<<Come me>> interruppe Wells.

<<...per evitare guai e allo stesso cercar di convivere con tutti mantenendo integra la nostra identità. Ora prima di iniziare, ci sono domande?>>

<<Grt htyegssn dkkil>> l'uomo con le bende aveva alzato il braccio ossuto, accanto a lui c'era un morto vivente che traduceva.

<<Akim...dice...perché...umano...è...qui>>.

<<L'umano si chiama Richard ed è qui non solo perché rappresenta la minoranza, ma ha uno scopo ben preciso, è un'idea cha avevo da qualche tempo, un passo alla volta lo capirete>> concluse il vampiro.

<<Kyet dhea dneydk loper fxse>> si lamentò la mummia.

<<Akim...dice...umano...non...buono...>>

Dalle ultime file si alzò un vampiro <<Qui c'è gente che per le 4 deve rientrare nelle bare, scusami George ma ci mette un'eternità a tradurre, c'è qualcun altro?>>

<<Problema...tu...capire... >>.

<<Smettila George se ci mettiamo a litigare finiamo a mezzogiorno>>.

Lo zombie borbottò qualcosa alla mummia.

<<Se la questione dell'umano è superata, possiamo procedere al primo punto dell'ordine del giorno>> sentenziò Vladimiro.

Ci fu un silenzio tombale.

<<Quindi il primo punto riguarda, ancora, Wells>> .

<<Che cosa ho fatto stavolta?>> disse la sedia.

<<Caro Wells, lei, non deve approfittare della sua invisibilità per molestare le donne, spaventare gli anziani nelle case di cure, le ricordo che ci sono 10 anziani morti di infarto e 15 con fratture multiple in un giorno, gli umani stanno iniziando a sospettare di qualcosa. Quindi, la prego, la smetta immediatamente>>.

La sedia saltò all'indietro, alcuni mostri furono spintonati da una forza invisibile.

<<Allora ditemi qual è lo scopo di essere come siamo, se non possiamo vivere la nostra identità>> disse Wells chissà dove.

Ci fu un mormorio di consensi e questa incalzò Wells nella sua arringa invisibile <<Vampiri che non posso essere vampiri, zombi che non possono mangiare, mummie che...mummie che...cosa fate di preciso?>> chiese l'uomo invisibile alla mummia.

<<Drea kute vert puit>> disse con uno spicchio d'orgoglio Akim.

<<Attrazione...per...scuola...>> tradusse il morto vivente.

<<Ah>> rispose Wells <Beh ad ogni modo, vogliamo essere liberi di MOSTRarci al mondo, il nostro mondo>>.

Le porte si spalancarono ed entrò un'enorme vasca al cui interno nuotava un mostro, la vasca era spinta da Frank, un uomo alto più di due metri dal viso cadaverico e con un corpo coperto da cicatrice e bulloni.

<<Oh ecco gli ultimi arrivati Frank e la Creatura. Prego entrare, abbiamo appena iniziato>>

<<Grrrr>> salutò Frank che subito dopo si prese un coppino sulla nuca scatenando la sua rabbia.

<<Wells la prego non siamo all'asilo, smetta di prendere a schiaffi il povero Frank>>.

<<Grrr...arghhh>>.

<<Sì, sì lo so Frank chiedo scusa a nome suo>.

Frank ritornò a sedere ma prima diede una rapida occhiata intorno. <<Grrr>>

Vladimiro il vampiro proseguì <<Signori se ci blocchiamo ogni due minuti-umani finiamo all'alba, quindi proseguiamo al punto due. Riguarda, purtroppo, la mia categoria: I vampiri>>.

La mummia iniziò a sorridere in faccia ai vampiri.

<<Cazzo ridi attrazione scolastica>> rispose il vampiro.

Akim si alzò di scatto e barcollando cercò di avvicinarsi al vampiro ma l'uomo lupo e lo zombie lo bloccarono.

<<Signori, signori vi prego, quanto vorrei infilarmi un paletto nel cuore>> blaterò Vladimiro. Ritornò di nuovo la calma. <<Dicevo, i vampiri, signori dobbiamo smettere di bere il sangue delle persone oltre il nostro limite, poi cercate di non creare altri simili, uccideteli, altrimenti sarò costretto a diramare un'ordinanza sull'abbassamento dei vampiri nel mondo, vi prego rispettate il limite>>.

Si alzò la donna lupo <<Ha ragione Conte, nella mia zona ci sono ben 20 vampiri in più e non è giusto per la nostra categoria, noi fatichiamo a procurarci il cibo>>.

<<Mia moglie ha ragione>> aggiunse l'uomo lupo <<due giorni fa era alla ricerca di cibo, per la mia famiglia, nel bosco vicino a casa, quando trovo una famiglia di umani, davvero appetitosa, credetemi>> rivolgendosi agli altri << avevano un odore squisito e già immaginavo la cena, mia moglie ha una ricetta eccezionale per cucinare gli umani...>> l'uomo lupo rimase in estasi e sulla bocca iniziò a scendere un filo di bava.

<<Tesoro, tesoro, riprenditi>>.

<<Oh, sì, scusatemi solo il pensiero di quella pietanza mi manda allo zoo. Dicevo ero lì, avevo visto gli umani, pronto all'attacco quando quei stronzi lì>> indicando i vampiri sul lato sinistro della sala << mi anticiparono>>.

<<Non è colpa nostro cucciolo se nel frattempo eri immobilizzato al pensiero della cucina di tua moglie. Dovevi agire subito, noi facciamo così>> disse beffardamente il vampiro <<Comunque avevi ragione erano davvero saporiti quei umani>> e iniziò a sorridere.

L'uomo lupo con un salto atterrò sul vampiro e iniziò a morderlo <<Sai una cosa non è male il vostro sapore forse cambierò cibo>>.

Si scatenò una piccola lotta che coinvolse anche gli altri mostri che avevano dei rancori nei confronti di altri. Un putiferio, uno zombie si stacco un bracciò e cominciò a colpire esseri gelatinosi, la mummia che lentamente cercava di mettersi in mezzo alla lite.

<<Basta, basta>> urlò Vladimiro ma nessuno lo ascoltava, la situazione stava precipitando quando iniziarono a sentire una musica provenire dal piano di sopra. <<No, no>> disse disperato <<mancava solo lui in questo casino. Gaston non è il momento di suonare il piano>>.

Neanche la musica riuscì a fermarli, la testa di uno zombie volò nella vasca della creatura.

<<AHIA>> gridò l'uomo lupo dal dolore <<Cesira stai mordendo il mio braccio, e non lo vedi che è peloso>>.

Frank era seduto e si gustava lo spettacolo accennando un mezzo sorriso.

Le porte si spalancarono nuovamente ed entrò una signora con capelli cotonati e con una cicatrice intorno al collo. <<FRANK>> urlò così forte che tutti si fermarono a guardarla. <<FRANK>>.

Frank lentamente si abbassò cercando di nascondersi in mezzo alla folla. CLAP, un altro schiaffo sulla sua nuca, si alzò di scatto arrabbiato <<Grrr...no>>.

<<Eccoti>> disse la donna.

Frank la guardò impaurito <<Ohhhh>>. Le risate di Wells echeggiarono nella sala.

Vladimiro era esasperato <<Basta, la riunione è sospesa e riprenderà quando ho voglia. Andiamo Richard, chiedo scusa, doveva essere un buon biglietto da visita per voi umani questo incontro e invece...>>.

Richard, l'umano, nonostante la perplessità della situazione ebbe al conferma che non siamo tanti diversi dai mostri, anche loro erano vincolati a problemi, risentimenti e gelosie proprio come noi umani.  

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