LA TIEPIDA NOTTE DELL'ISPETTORE ANDED - Under The Mistletoe Easter Edition
Mi rilasso ascoltando un po' di musica quando il telefono inizia a squillare. Non rispondo lascio questo compito alla segreteria telefonica.
"Qui è la segreteria di Zachery lasciate il messaggio dopo il ...AAARGHHHH".
<<Ancora usi l'urlo al posto del segnale acustico? Mi sono spaventato stronzo. Forza Zach alza la cornetta, lo so che sei in casa>>.
E' il Capitano, dopo tanti anni di servizio non ho mai visto quell'umano calmo; mi alzo con tutta la mia lentezza e mi avvicino al telefono. <<Pronto?>>
<<Zach ho bisogno di te, ti voglio nel mio ufficio tra dieci minuti>>.
<< Sono in ferie>>.
<<E chi se ne frega. Forza alza quel culo putrefatto, ti aspetto>>.
Dopo aver riagganciato il telefono, prendo il distintivo e la pistola, indossa il mio trench e mi avvio verso la mia auto: una Chevrolet azzurra.
Arrivo al dipartimento e mi dirigo verso l'ufficio del Capitano; busso alla porta e mi fa accomodare.
<<Senti Zach, lo so che sei in ferie, mi son ritrovato questa patata bollente tra le mani e se non la risolviamo subito scoppierà un casino. E tu, la tua razza...>>.
<<Che sarebbe anche la tua>> lo interrompo, ha un brutto vizio di mettere sempre avanti questa differenza di razza ma io, anzi noi eravamo come loro una volta e loro rischiano di essere come noi.
<<Certo non fraintendere le mie parole, lo sai cosa voglio dire e, credimi, non è il momento di bisticciare. Per favore non farmi arrabbiare...>>.
<<Non ho mai visto la calma in lei Capitano, se me lo permette>> dico ironicamente <Che cosa è successo>>.
<<Poche ore fa hanno trovato un cadavere>>.
<<Che tipo?>>
<<Umano>>
<<Ed io che c'entro? Devi chiamare la sezione "Umani" e affidare il caso a Manns>>.
<<Voglio te perché sospetto che l'umano sia stato ucciso da uno zombi, il modus operandi conferma la mia supposizione. E tu sai che significa questo, vero?>>
<<La fine...>>
<<...della PIAGA>> conclude il Capitano.
Piaga era il nome dell'armistizio firmato tra umani e zombi. Dieci anni fa un misterioso virus scoppiò in tutto il mondo trasformando gli umani in non-morti e in poche settimane ci fu un rovesciamento sociale ed economico; si formarono le prime fazioni anti-zombi che proteggevano le mura della propria città dall'invasione. Furono mesi dove scorreva sangue, budella e teste.
Io, in quegli anni, era umano ed ero l'Ispettore di polizia, lo sono tuttora ma...non come umano.
La piccola, adorabile e dolce batufolo di quella stronza di mia figlia non solo ci ha nascosto i sintomi, non solo ha divorato sua madre ma ha scambiato il mio braccio per una succulenta coscia di pollo, riuscì solo a strapparmi la pelle ed io la riempì di affetto a base di piombo.
Nel giro di poche ore mi trasformai dopodiché solo vaghi ricordi.
Per fortuna un virologo aveva trovato un vaccino per noi zombi che ci permetteva di acquisire alcune proprietà come: la ragione, il parlare, camminare quasi-da-umano, insomma eravamo una versione 2.0 ma rimanendo fedeli alla nostra identità.
Visti i risultati, ci siamo resi conto che non potevamo ancora continuare a spargere sangue, dovevamo convivere e la convivenza ci portò all'armistizio dove ci furono delle regole da rispettare.
Ritorniamo al presente. <<Quanto tempo ho per risolvere questo caso?>> chiedo.
<<Entro mezzanotte>>
Lancio una bestemmia da far rabbrividire perfino me stesso.
<<Un'altra cosa Zach...nessuno sa di questo caso, solo io, tu e il portiere dell'albergo>>.
Hotel Rufio, un luogo squallido, in un quartiere squallido frequentato dalla peggior feccia umana e non-morta.
Dentro la mia Chevrolet attraverso vari quartieri di quella che una volta si chiamava Los Angeles e ribattezzata, dopo la PIAGA, in Los Angeles de la Muerte; la mia mente inizia a formulare una serie di domande: Chi mai vorrebbe una seconda Piaga? Umani? Forse. Zombi? Forse. A quale scopo? Non lo so. Chi potrebbe ricavare dei vantaggi da questo? Non lo so. Forse il Governo? Probabile. Dovevo girare a destra? Sì. Avanti con un'altra bestemmia.
Arrivo all'hotel, entro nella hall e trovo il portiere, un uomo mingherlino con pochi cappelli leccati da un cammello bavoso.
Suono il campanello sul tavolino, così senza motivo...
<<Sì?>> mi guarda e noto che l'uomo ha lo strabismo di Venere, so che bisogna guardare al centro del viso, sul naso...quindi parlo col naso.
<<Il morto in che stanza si trova?>>
<<Morto? Quale morto? >> sorride nervosamente.
<<Il morto che è morto due volte>>.
<<Come morto due volte?>>. Capisco la situazione, cerco ti dare un taglio.
<<Mi manda il Capitano, per la FACCENDA>>. Il portiere capisce e mi da il numero della stanza: 506.
<<L'ascensore non funziona deve prendere le scale>> mi urla dietro. Terza bestemmia, se entro mezzanotte arrivo a mille vincerò un premio di merda.
Arrivo di fronte alla stanza, nel corridoio non c'è nessuno.
Apro la porta, e mi ritrovo una testa decapitata, al centro del letto, imbrattata di sangue, non ha gli occhi, una lingua mezza divorata e budella attorcigliate intorno al collo marcio come una sciarpa; sulla sedia accanto al letto c'è la parte inferiore del corpo con un po' di spina dorsale in bella vista; il tronco lo trovo nel bagno, squarciato, con alcuni organi rimossi, infine le braccia senza dita, ovviamente, dovete sapere che le dita per una zombi sono come delle patatine fritte.
Un omicidio veramente cruento, tanto cruento che non può essere commesso da uno di noi anche se ci sono tutti gli elementi che dicono il contrario.
Un momento...devo ragionare...c'è qualcosa che non quadra, no, no...il sangue. Che stupido.
Non c'è sangue nel bagno, impossibile trascinare un tronco di un corpo ancora caldo, sventralo e non sporcare il pavimento, com'è accaduto sul letto e sul tappetto.
Mi avvicino ai pantaloni, prendo il portafogli e indentifico il cadavere: Paul K. Seyfred.
Non era una persona qualunque, era uno che contava, era la persona che aveva messo fine alla piaga, era lo scienziato che aveva scoperto il vaccino.
Sento lo scricchiolio della porta e un'ombra inizia a spararmi, mi butto per terra e rispondo al fuoco, l'assassino scappa. Lo inseguo.
I nostri pesanti passi risuonano nella tromba delle scale dell'hotel, lui è più veloce di me, nel vaccino non c'era la super-velocità, così decido di saltare gli ultimi tre gradini, per accelerare il passo.
Sbaglio a calcolare la distanza e salto prima...mi faccio le ultime tre rampe di scale rotolando come una palla e arrivo alla hall con le gambe in aria. Quarta bestemmia.
Non solo perdo l'assassino ma ritrovo il portiere, morto, con un buco sulla fronte.
Rientro in auto e mi ricordo che l'hotel è un luogo d'incontro per mariti stanchi o per Nek-romantic, ossia chi ama la "compagnia" degli zombi, e l'unico che gestisce le ragazze-zombi è lui, 4-Dita – ex umano Carl Brown - proprietario di un locale striptease, il Bonestrip.
***
Imbocco la strada che porta sul retro del locale, scendo, mi avvicino alla porta e busso tre volte.
Mi accoglie Georgie Senza-orecchio. <<Ispettore Anded!>>.
<<Portami dal tuo capo>>.
Per raggiungere l'ufficio di 4-Dita devo attraversare il salone principale e godere, di sfuggita, lo spettacolo delle sexy zombi che fanno girare la testa: quelle curve mangiucchiate e semi-decomposte, alcune di loro mostrano delle costole bianche come il latte, anche gli umani vanno matti. Alcune lanciano pezzi di gambe, dita e piedi...un piede mi arriva in testa.
Cammino tra i tavoli, senza cercar di attirare l'attenz-
<<Ispettore?>>. Continuo a seguire Senza-orecchio ignorando la persona mi chiama continuamente.
<<Ispettore? Ispettore?>>. La voce è quasi dietro di me, appena giro l'angolo del salone e imbocca gli scalini per raggiungere l'ufficio al secondo piano, mi volto di scatto con la mano sulla pistola, calcolo male, di nuovo, la distanza e nel voltarmi do una forte testata all'uomo che cade per terra.
Il suo volto crolla nella zona non illuminata, cerco di avvicinarmi.
<<E' venuto per vedere il capo o per picchiare i nostri clienti Ispettore?>> mi chiede Georgie Senza-orecchio, continuo a seguirlo, tanto al ritorno lo ritroverò ancora lì privo di sensi; gli ho dato, indirettamente, una bella testata. Dovete sapere che dopo il vaccino, il nostro cranio, quello degli zombi, è diventano come cemento armato.
Entro nell'ufficio di 4-Dita che sta mangiando cervelli di piccole dimensioni ed è in compagnia di due scagnozzi.
<<Ispettore, è venuto a divertirsi?!>>
<<Lo sai che non puoi consumare cervelli umani di quelle dimensioni, secondo la lettera "F" dell'armistizio?>>.
4-Dita mi guarda e mi sorride. <<Ah è venuto in cerca di guai?>>.
<<Già, guai, non i miei ma di tutti noi. Voglio parlare con te da solo>>.
Con un gesto i due scagnozzi escono dall'ufficio. Rimaniamo da soli io e lui, dalla tasca estraggo un documento e lo mostro a 4-Dita.
<<Chi è?>> mi chiede.
<<Ora è un cadavere nella stanza dell'hotel Rufio ma prima era un umano, uno importante, colui che ha trovato la nostra cura>>.
<<Credi che sia stata una delle mie ragazze?>>.
<<Non so, non escludo niente al momento. Dimmi solo chi era la sua accompagnatrice>>.
<<Non posso è contro la politica aziendale>>.
<<Ascolta, incolperanno uno zombi per quest'omicidio, e tu sai che significa questo, vero?>>.
Il volto putrefatto di 4-Dita cambia totalmente. <<La violazione dell'articolo 1 della lettera "A">>.
Annuisco.
Lettera A
Art 1. Per il proseguimento della convivenza pacifica fra le due razze è assolutamente vietato che uno zombi uccida un umano. La violazione di questo articolo porterà all'annullamento dell'armistizio e concederà pieni poteri alla razza umana.
4-Dita mi dice il nome della ragazza: Velvet.
Mi dirigo nella stanza dove le ragazze si preparano per lo spettacolo, l'uomo della testata è scomparso.
Trovo almeno una decina di zombi-sexy-striptease semi nude; lì, in quel preciso momento, capisco di essere ancora morto; il vaccino non ha resuscitato tutto...già...però mi sento strano, una specie di formicolio, spero che non siano i vermi.
Senza-orecchio mi indica la ragazza: vent'anni, un metro e ottanta, forme lineari e incontaminati, strano per un ex-umana, capelli mossi e bruni. La prendo per un braccio, lei non reagisce, ci chiudiamo nel bagno. Siamo io e lei.
Mi indentifico e mostro il documento della vittima. <<Lo conosci?>>
Mi rivolge uno sguardo accattivante e mi dice "Sì" con una voce sexy. <<Se vuoi che ti dica qualcos'altro...ammanettami>>.
Lei mi guarda, io la guardo e mi ricordo di aver lasciato le manette a casa, ma faccio finta di averle. <<Signorina Velvet lei è indiziata di omicidio>>.
<<No, Ispettore. Io non c'ero, è andata Malix al posto mio. E' stata una decisione presa all'ultimo momento, neanche 4-Dita lo sa>>.
Velvet aveva un altro impegno con un'altra persona conosciuta al di fuori del giro di 4-Dita che la pagava con qualche cifra in più e la sua amica Malix ha preso il suo posto.
Mi faccio accompagnare all'abitazione di Malix, una villina disastrata che si trova in periferia, luogo dove vivono gli zombi non agiati.
Durante il tragitto, Velvet non smette di guardarmi, non sbatte le palpebre e ha la bocca semi aperta dove fuoriesce un sussurro. La guardo e le dico:<<Tutto bene?>>.
Mi accorgo solo ora degli strani e lenti movimenti del braccio e capisco. <<Prima nella stanza, quando eri quasi nuda, ho notato che non hai segni di putrefazione e nemmeno un segno di un morso. Sei per caso UMANA?>>
<<No, sono ninfomane. Ora taci...>> continua <<...e vieni qua decrepito>> mi agguanta con violenza la testa, sbatto la faccia sulla sua pancia. La macchina va a zig-zag. <<L'au---to>> mi dimeno, cerco di liberarmi...CRASH.
Vado a sbattere contro un'altra auto parcheggiata, lei come se nulla fosse mi dice: <<Tranquillo è di Malix, non si accorgerà del danno>>.
Esco dall'auto e mi sento leggermente osservato, ho svegliato tutto il vicinato.
Busso ma la porta, si apre lentamente, entriamo. La casa è al buio ma notiamo una luce soffusa provenire dalla camera da letto.
<<Malix, sono io Velvet>>.
Appena entriamo nella camera, troviamo un cadavere, cioè era già cadavere, e un...doppio cadave- - insomma ci siamo capiti.
Velvet lancia un urlo, non capisco se è impaurita o eccitata. La povera Malix è stata fatta a pezzi, la sua testa messa al centro del letto, come quella dello scienziato.
Sento dei passi dietro di me, l'assassino è ancora in casa, qualcosa mi colpisce la testa. Sento un rumore tonfo, mi giro e con nonchalance gli sferro una forte testata.
Accendo la luce... disteso sul pavimento c'è l'assassino che indossa un passamontagna.
Velvet mi abbraccia da dietro, mi stringe un po'. <<Ispettore, ho paura>> inizia a strusciarsi, che situazione di merda. << Ho tanta ma tanta paura>> e mi riempie di baci sul collo, inizio a sentire una certa vibrazione. <<Quell'uomo lì>> continua <<E' l'assassino vero? Ammanettiamolo. Anzi ci ammanetti>>.
<<Basta...anche perché non ho le manette>>
<<Allora leghiamolo al letto>>.
<<BASTA, la prego. Per favore>>.
Gli tolgo il passamontagna; lo riconosco è un poliziotto sotto il comando di Manns: William Wilmer II, per gli amici WWII.
Ha due bernoccoli sulla fronte, era lui che mi inseguiva nel locale. Si risveglia. Mi guarda.
<<Hai ucciso il dott. Seyfred e ora hai fatto fuori l'unica testimone. Tutto progettato per far cadere la colpa a uno zombi, ma non hai avuto il tempo di sistemare la scena del delitto. Chi c'è dietro?>>
Il poliziotto si gira di scatto.
<<In senso figurativo, idiota. Per chi lavori? Chi vuole la fine della Piaga?>>.
Mi risponde con un mezzo sorriso e - le mani di questa donna arrivano dappertutto, le sposto - il poliziotto si alza.
<<Lentamente, non fare scherzi>> impugno la mia pistola.
<<Se parlo sono morto, se non parlo sono morto ugualmente>>,
La mano di Velvet mi tocca il sedere. <<Non è il mom- >> mi distraggo, il poliziotto con una bracciata mi fa volare la pistola e si avventa su di me, iniziamo a lottare; gli sferro un pugno, colpisco il suo volto, lui mi risponde con un dito nell'occhio, da ex boxer usa la tecnica del clinching per bloccarlo; la ragazzetta ninfomane ci vede abbracciati e urla: <<Sì, un'ammucchiata>> e si lancia su di noi.
<<Signorina non è il momento di giocare, se ne vada>> dico mentre la mia testa è incastrata tra il bicipite e l'avambraccio del poliziotto.
Voliamo tutti e tre nella camera e ci lanciami sul letto, la testa della povera Malix vola colpendo lo stereo: i Green Day stanno suonando American Idiot...
♪BAM BAM BAM
Don't wanna be an American idiot♬
♪Don't want a nation under the new mania
...abbiamo anche la colonna sonora, che fico ma ritorniamo a noi...
Continuiamo a lottare. Pugni, calci, baci...baci? Ah sì, la ninfomane.
♬And can you hear the sound of hysteria?
The subliminal mind-fuck America♬
Il poliziotto si butta su di me, Velvet si butta sulla schiena del poliziotto; l'unico modo di liberarmi e usare la testa, così parto con la testata, il poliziotto si scansa e prendo in pieno il volto della ragazza che casca per terra, per una frazione di secondi io e il poliziotto ci fermiamo, la guardiamo e lui mi dice:<<Sbrighiamoci si potrebbe svegliare da un momento all'altro>>.
<<Certo>> e lo colpisco con il braccio ossuto di Malix, il poliziotto cade, io corro verso la pistola, la prendo ma...qualcuno da fuori inizia a sparare a raffica distruggendo la finestra, lo stereo e il corpo del poliziotto. Mi butto su Velvet per proteggerla, per fortuna che è svenuto altrimenti...
Sento un'auto che si allontana. Mi rialzo, mi avvicino al corpo agonizzante del poliziotto/assassino, mi invita ad avvicinarmi e sussurrando mi dice qualcosa.
***
Sono solo nell'occhio del ciclone. Metto Velvet nel bagagliaio, e vado a casa del Capitano.
Gli racconto quello che ho passato nelle ultime ore, sembra strano, non è arrabbiato, anzi...si versa del whisky, me lo offre, io rifiuto, lui se lo beve tutto d'un fiato.
<<Ti ha detto qualcosa Wilmer prima di morire? Ti ha dato qualche pista?>> si gira per versare altro whisky.
<<Perché? Soprattutto perché io, Capitano>>.
Lui si volta e guarda dritto la canna della mia pistola, mi sorride, ha capito che io ho capito.
<<State ricoprendo importanti ruoli nella società, oggi sindaci e domani presidenti. Il mondo è nostro, voi siete morti, non siete più umani, è nostro. Perché tu? Perché sei una spina nel fianco, sei un ottimo Ispettore, fin troppo ma tifi per l'altra squadra. Wilmer ha commesso un solo errore, quello di sottovalutarti, dovevo affidare il compito a Manns>>.
<<Chi altro è coinvolto?>> chiedo.
<<Qualcuno più importante di me>> sorride, beve il whisky e mi chiede: << Che cosa vuoi fare ora?>>.
Non so come rispondere, vorrei ucciderlo ma non posso, non devo.
<<Io ero te, tu sarai me>> gli sparo alla gamba, lui cade, gli lego le mani dietro la schiena con la sua cintura.
Ora è inerme, come vi ho detto siamo una nuova generazione di zombi, ma siamo ancora ZOMBI. Gli strappo il polpaccio con un morso e lo lasco lì.
<<No, no>> si dimena <<ammazzami, ammazzami>> urla.
Esco, mi dirigo verso l'auto...già l'auto, era esattamente dove sono ora, la mia amata Chevrolet è scomparsa, ci sono solo dei segni di pneumatici sull'asfalto... mi ha fregato l'auto quella st— beh ho lasciato le chiavi dentro, che idiota.
Ecco che termino la serata come l'avevo iniziata...bestemmiando.
CHRR- - CHRR
"Riuscirà il nostro eroe a ritrovare la sua auto? Scoprirà i veri colpevoli? Rimanete sintonizzati su questo canale se siete curiosi di conoscere le prossime avventure dell'ispettore Anded".
CLICK
Mi guardo attorno. Chi cazzo ha parlato?!
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top