Extra
ATTENZIONE: QUESTA NON E' UNA PILLS.
E' un intero capitolo dedicato alle wenclair, se non vi piace la ship saltate questa parte, domani uscirà il solito capitolo humor.
E nel dubbio c'è anche la classificazione +18.
Per chi resta, buona lettura.
Contesto suggerito da Colpani392
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Mercoledì ed Enid avevano deciso di guardare un film quella sera. Avevano scelto It, non faceva troppa paura ma era tollerabile da entrambe.
Nonostante la prevedibilità dei jump scare, Enid continuava a stringere il braccio di Mercoledì ogni volta che la scena diventava minimamente cupa, il che faceva divertire la corvina più del film stesso.
Arrivò la scena preferita di Mercoledì: quando i ragazzi vedono un video e il pagliaccio esce dallo schermo, ma nei secondi prima del prevedibile epilogo della scena, la ragazza sentì il sangue smettere di fluire dal suo braccio, si girò verso Enid che si era totalmente aggrappata a lei, stringendo gli occhi dalla paura.
Preferì vedere quella scena rispetto a quella proiettata sullo schermo, e prevedibilmente Enid strinse ancora di più il braccio quando It uscì dal telo, ma si spaventò solo per il rumore, non aveva la più pallida idea di cosa stesse realmente succedendo.
Dopo qualche secondo la bionda si accorse di essere osservata, girò lo sguardo verso l'altra ed ebbe difficoltà a non fissarle le labbra, cosa che Mercoledì invece non cercava neanche di nascondere.
Enid la guardò negli occhi, Mercoledì ricambiò, e lentamente iniziò ad avvicinarsi all'altra, chiuse gli occhi sicura che la prossima sensazione che avrebbe sentito era il calore delle labbra dell'altra.
Enid saltò dalla paura, qualcun'altro aveva urlato in quello stupido film che non voleva vedere, dalla frustrazione prese il computer e lo lanciò a terra, le aveva rovinato il momento migliore della sua vita.
Le sembrò destino quando più avanti, le due ragazze si trovarono strette nel bagno del Weathervane impegnate a mangiarsi la faccia a vicenda.
Enid sovrastava Mercoledì spingendo il ginocchio in mezzo alle sue gambe e l'altra si mordeva il labbro per non gemere, sentiva le mani della bionda dappertutto mentre le labbra si concentravano sul collo.
Mercoledì prese le guance di Enid a coppa e riportò l'attenzione del lupo sulle sue labbra, così iniziarono a baciarsi di nuovo, con più passione di prima se possibile.
La lingua di Enid aveva preso il controllo di quella dell'altra quando qualcuno bussò pesantemente alla porta.
Una vecchia signora urlò da fuori la porta << Non so cosa stiate facendo qui dentro, ma dentro la mia vescica non ci può essere più niente, quindi uscite prima che vi faccia provare com'è essere nella vescica di una signora! >>.
Le ragazze si sistemarono e uscirono e la più bassa dovette stringere la mano all'altra per non commettere un delitto.
Capitò un esperienza simile qualche giorno dopo, Enid aveva rubato una canoa per portare Mercoledì in una gita romantica in acqua, e anche perché nessuno avrebbe potuto interrompere lì.
Enid smise di remare, Mercoledì pure, la bionda si mise a carponi e iniziò a dondolare la canoa.
<< Se mi fai bagnare anche con una sola goccia ti giuro che ti taglio la coda >> la minacciò la corvina.
<< Ho un idea migliore >> suggerì l'altra, che si avvicinò alla faccia impassibile di Mercoledì.
Questa abbassò lo sguardo sul ghigno compiaciuto che si stava creando sulla bionda, sapeva di aver vinto, ma Mercoledì odiava perdere.
La corvina prese le guance di Enid e la trascinò su di sé facendo dondolare pericolosamente la canoa, iniziando a baciarla e mentre le braccia dell'altra erano impegnate a reggere il suo peso, Mercoledì scese sul suo collo, poggiando le mani sui fianchi lasciando poi qualche succhiotto.
A quel punto la corvina era pronta per infilare le mani dentro i pantaloni dell'altra, stava già giocando con l'elastico, quando un movimento improvviso rischiò di far rovesciare la canoa.
Qualcosa o meglio qualcuno, aveva spinto la barca, e ora si appoggiava su di essa guardando le due ragazze visibilmente sconvolte.
<< Ehi ragazze, stavo facendo una nuotata e pensavo di salutarvi, che fate in barca così tardi di sera? >> chiese Bianca totalmente ignara di cosa aveva appena interrotto.
Enid cercò di arrangiare una scusa plausibile mentre ringraziava l'oscurità per coprire il suo rossore, Mercoledì invece fissò Bianca con talmente tanto odio negli occhi che dopo qualche secondo fu la sirena a inventare una scusa per andare via.
Questa volta invece si trovavano nella cappella di Crackstone, Mercoledì aveva un po' rubato l'idea a Tyler, ma tanto lui era in carcere, non si sarebbe opposto.
Stavano giocando a indovina chi versione gore: in pratica bisognava indovinare che assassino sanguinolento sei.
A primo impatto poteva sembrare un gioco che favoriva la corvina, amante del gore in tutte le sue forme, ma Enid aveva passato ore sui video di Elisa True Crime, non si sarebbe lasciata battere facilmente.
In quel momento Enid aveva legata in testa una tessera con Robert Thompson mentre Mercoledì aveva HH Holmes, stavano ridendo mentre cercavano di indovinare chi fossero gli assassini mostruosi di quel turno.
<< Il mio ha una mente acuta ed è estremamente calcolatore? >> chiese Mercoledì, e quando ricevette una risposta affermativa disse << Enid sai che non puoi mettere me in questo gioco >>
La bionda rise << Che megalomane che sei, vedi che il mondo non gira intorno a te >> la canzonò dopo averle spinto la spalla.
Mercoledì la guardò e con quel ghigno che si permetteva solo con poche persone rispose << Il tuo si >>
Non diede nemmeno il tempo ad Enid di pensare ad una buona risposta che le mise una mano sulla guancia girando la testa della bionda verso di lei. Poi si avvicinò velocemente, fermandosi ad un millimetro dalle sue labbra per ammirare la faccia dell'altra, con le palpebre abbassate e le labbra socchiuse pronta per lei. Avrebbe potuto ucciderla in quel momento.
Mercoledì azzerò la distanza tra le due e le loro labbra si scontrarono lentamente, non volendo affrettare quella logorante danza.
La mano della corvina scese sui fianchi della bionda, quando questa si spostò sulle sue gambe mentre le stringeva leggermente il collo, sapeva che le piaceva ma non poteva darle tanto così presto.
Mercoledì prese la giacca dell'altra e la buttò da qualche parte, lasciandola con una sottile maglia da cui riusciva a intravedere la spallina del reggiseno ed Enid fece lo stesso lasciando la corvina con la camicia e la cravatta, senza interrompere il contatto tra le loro labbra.
Mentre la bionda era intenta a sbottonare la camicia, le mani della sua compagna di stanza vagavano sotto la sua maglia facendosi lentamente strada verso l'alto, le strinse i fianchi una sola volta, e questo bastò a farla gemere.
Mercoledì trovò il gancio del reggiseno ed Enid riuscì a infilare una mano sull'addome della corvina quando gli occhi della più grande si accesero e la ragazza ringhiò.
<< Ehi Enid, ci sei? >> chiese Mercoledì preoccupata di averle in qualche modo fatto male.
Enid non rispose e rimase a fissare l'entrata della cappella. Non era Mercoledì il problema, a lei non avrebbe mai torto un capello -sempre che non glielo chiedesse in contesti in cui non era previsto un abbigliamento- ma avrebbe volentieri sbranato vivo chiunque stesse per entrare.
Yoko entrò dalla porta saltellando << Enid ehi ci sono enormi gossip a scuola sono sicura che vuoi sentirli, mi hanno detto che eri qui quindi sono->> solo più tardi la vampira notò la bionda semi svestita che la fissava con quegli occhi luminosi mostrando i denti.
Mercoledì invece la fissava con uno sguardo che superava il solito livello di intimidazione ed arrivava a qualcosa che sfiorava il terrore.
Yoko camminò indietro scusandosi per l'interruzione, Enid si rilassò e Mercoledì tornò a guardare la sua lei, e finalmente ebbero un momento di privacy.
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Se vi piace questo formato possiamo farla diventare una rubrica all'interno della storia, ditemi voi cosa ne pensate.
Vi ringrazio ancora per tutte le letture e se vi va lasciate una stellina.
Ultima cosa meno importante: se tu che leggi mi conosci, non mi conosci.
A domani.
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