Capitolo 4
Mi piaceva passare del tempo con i mei amici, certo, però mi sentivo in colpa per aver saltato la lezione di trasfigurazione; avrei dovuto inventare qualcosa da dire alla professoressa.
Scossi la testa, non volevo pensare allo studio mentre gli altri si divertivano. Ma era più forte di me, mia madre mi aveva inculcato nel cervello le basi della responsabilità ancora prima di camminare, non avevo mai infranto neanche una regola.
In quel momento, guardando Albus che schizzava e rincorreva Alice e Lily nonostante non ci fossero neanche due gradi, Scorpius che fumava con la schiena poggiata ad un albero, James e Fred che piazzavano un esplosivo sulla riva del lago, sentì come se stessi sprecando gli anni più belli della mia vita.
Chiusi con un tonfo il libro di rune antiche che avevo sulle gambe e lo poggiai a terra, sulla neve, provando a non pensare al fatto che si sarebbe sicuramente bagnato.
Fino a qualche mese fa, credevo la mia vita fosse perfetta: avevo buoni voti, amici fantastici e genitori amorevoli, che cosa si poteva volete di più?! Beh, mi ero accorta di sentirmi incompleta; avevo un peso nel petto che stava ad indicare che mi mancava qualcosa ma ancora non avevo capito cosa.
Speravo di scoprirlo il prima possibile perché quella sensazione era davvero opprimente.
Mi alzai da terra e raggiunsi Scorpius, che oltre ad essere il più vicino, in quel momento sembrava anche il più tranquillo. -Ehi- esclamai poggiando una spalla al tronco dell'albero.
Lui era alto, tremendamente alto, non gli arrivavo neanche ad una spalla. Mi soffermai a guardare i suoi capelli chiarissimi mossi dal vento e puntai lo sguardo sulle sue labbra carnose e leggermente screpolate del freddo tra le quali teneva una sigaretta.
Non approvavo questo genere di cose, ti rovinavano; evidentemente i babbani quando le avevano inventate erano a corto di idee.
-Cosa vuoi?- domandò, senza guardarmi. Continuò a tenere gli occhi fissi su un punto indefinito davanti a lui.
-Ti ho solo salutato, è educazione sai?- sbottai irritata facendo per andarmene.
Mi resi conto che avevo appena provato ad approcciare con Scorpius Malfoy, il ragazzo più desiderato di tutta Hogwarts, nonché mio acerrimo nemico da sempre. Mi sentì una completa imbecille.
-Non ti scaldare rossa- ridacchiò divertito -C'è posto per tutti e due qui, mi fai compagnia?-
La sua risata mia piaceva, mi faceva venire i brividi ed era contagiosa. Non riuscì a trattenere un sorriso.
No, ok, stavo decisamente impazzendo. Dovevo smetterla, smetterla immediatamente. Non volevo cacciarmi in nessun guaio ma constato che Scorpius era un guaio vivente, c'ero già dentro fino al collo.
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