Capitolo 10
Ci girammo entrambi di scatto, incrociando gli occhi brillanti di Albus che ci osservava divertito.
-Se me lo dicevate avrei presso la macchina fotografica! Questo è un cazzo di momento da immortalare!-
Scorpius mi afferrò il viso con una mano, strizzandomelo e lasciandomi un bacio su una guancia. Rischiai seriamente di sciogliermi sul pavimento. -Stavamo solo pareggiando i conti- ridacchiò allontanandosi. -Vado a farmi una doccia-
-Idiota- borbottai scuotendo la testa.
Quando fu abbastanza lontano, il mio migliore amico mi lanciò un'occhiata che conteneva tutta la sua malata euforia. -A quando il matrimonio?-
Lo sorpassai spintonandolo.
-Tanto lo so che ti piace! Un giorno non molto lontano vi metterete insieme!- esclamò tutto contento, facendomi l'occhiolino.
-Cambia spacciatore Al-
-Ma come!- si finse offeso -Me lo hai consigliato tu!-
***
-È stupendo, meraviglioso, perfetto! Faremo shopping, compreremo scarpe, trucchi, vestiti e tutto il necessario per il ballo, anche un accompagnatore se serve!-
Alice si era smaterializzata nel mio salotto, a braccetto con suo padre, da soli quarantacinque secondi e già mi stava facendo venire il mal di testa.
-Ma come mai oggi sei così sexy?- esclamò squadrandomi e facendomi arrossire -Per Merlino adoro la tua maglia, ti fa un fisico da paura! Dove l'hai comprata? Ne avevo una simile, era molto carina, ma poi quel genio di Fred ha avuto la brillante idea di usarla come straccio per il vomito. Una volta ho visto uno gnomo vomitare, disgustoso non credi? Sembra tanto innocui con i loro capellini, ma poi ti sparano sulle scarpe avanzi di cibo, se ci penso mi viene ancora la nausea.-
-Qualcuno le ficchi la lingua in gola, grazie!- urlai facendo ridacchiare i mei cugini.
-Ehi!- mi schiaffeggiò una spalla fingendosi offesa. Incrociò gli occhi azzurri di Scorpius e non perse occasione di sporgersi verso di me e sussurrare -Ancora non vi siete uccisi? È un buon miglioramento! L'ultima volta vi ho trovati mentre duellavate per il posto a tavola-
Mossi una mano annoiata -Quella è acqua passata. Ho imparato che se voglio farlo fuori devo usare metodi più tradizionali, il veleno nel bicchiere ad esempio-
-Alice!- Albus scese le scale di corsa, allargando le braccia per poterla stringere a sé, contento del fatto che lei non si fosse opposta alla sua stretta soffocante. -Mi sei mancata, cioè, sei mancata a tutti, la tua assenza si sente...-
Entrambi i mei due migliori amici ridacchiarono come due ritardati, sciogliendosi dall'abbraccio. Vidi Scorpius dall'altra parte della stanza, scuotere la testa rassegnato.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top