l'assasino dietro la luna parte 3
Harry:
Quella notte le stelle e la luna sembravano non voler illuminare il cielo come si doveva.
Harry continuava a far scricchiolare le foglie secche calpestandole, mentre il vento portava altre foglie sul suolo rendendo il terreno un tappeto di colori autunnali.
Sicuramente in quel luogo regnava l'inquietudine e il silenzio, e il fatto che sia Eleanor che Ben non stessero proferendo neanche una parola rendeva tutto ancora più calmo ma allo stesso tempo inquietante.
"C'è la luna piena oggi" fece notare Eleanor come a voler liberarsi di quel silenzio imbarazzante.
Harry si girò verso Ben aspettando che l'uomo dicesse qualsiasi cosa, ma invece il ragazzo fu colpito da qualcos'altro, una scritta o meglio un tatuaggio inciso probabilmente con un coltello sul braccio dell'uomo che alla luce della luna sembrava voler essere messo in mostra. una scritta che aveva già letto da qualche parte.
"Lì ,dove le radici rinascono dal sacrificio di un guerriero valoroso" lesse a bassa voce.
Come poteva non averlo capito subito? era lui l'assassino era sempre stato lui, ora era tutto più chiaro, il fatto che arrivasse sempre in ritardo agli allenamenti o che non venisse proprio, il fatto che fosse stato lui a dare man ferma a Harry quando aveva proposto di andare al cavò. E per di più ora che guardava quella scritta poteva notare un aspetto che non avrebbe dovuto tralasciare. Le scritte vergini sui tronchi degli alberi dove erano stati trovati i cadaveri erano state incise palesemente da Ben, la scrittura era la stessa.
Harry fece un passo indietro prima di prendere per il braccio Eleanor "CORRI" Urlò Harry iniziando a correre a zig zag tra gli alberi per non essere colpito dai proiettili che Ben stava tirando nella direzione sua e della ragazza.
Harry riuscì a schivare tutti i colpi fin quando sentì un tonfo dietro di lui che lo fece girare, Eleanor era inciampata "harry, tranquillo non pensare a me corri" la incitò la ragazza, ma harry non andò avanti si fermò e porse la mano a Eleanor per farla alzare.
"Adesso continuiamo a correre" ma Harry non fece tempo a girarsi che qualcosa lo colpì sulla spalla facendo rallentare ogni suo movimento, il ragazzo continuò a camminare cercando di tappare la fuoriuscita di sangue mettendosi una mano su dove ancora era incastrato il proiettile.
Non ci volle molto prima che Ben gli raggiugesse, Eleanor avrebbe potuto scappare, Harry lo sapeva bene ma invece lo stava aiutando a camminare.
Per Eleanor il peso di harry iniziava a diventare troppo pesante per essere mantenuto, senza farlo apposta lo fece cadere a terra ricoprendo di sangue le foglie sul terreno.
La ragazza guardò harry come a chiedergli scusa per l'azione appena compiuto "non fa nulla Eleanor, ma ti prego scappa" disse Harry mentre contorceva il volto per il dolore "no, non lo farò" rispose Eleanor con tono fermo, harry gli sorrise ma sapeva che non avrebbe dovuto perdere tutto questo tempo.
Non fece tempo ad alzarsi che Ben raggiunse lui e Eleanor, in volto aveva il suo solito sorriso che Harry fino a un ora fa trovava sereno e gli dava un senso di fiducia, ma ora riusciva a trovarlo solo molto inquietante.
"Questi discorsi da migliori amici potevate risparmiarveli" disse Ben prima di colpire la nuca di Harry, probabilmente con un bastone, portando così il ragazzo a perdere i sensi prima di cadere di faccia svenuto, dopo questo il buio totale.
***
Heyy volevo avvertirvi che questa parte contiene una scena "cruenta" se si può dire così, non è descritta in maniera SUPER dettagliata, ma in caso dovesse crearvi fastidio non leggete.
***
Harry si svegliò. Aveva un profondo dolore alla testa e non riusciva capire bene dove fosse, la sua mente era fin troppo annebbiata dal dolore per riuscire a dare un attenta osservazione al posto dove si stava trovando.
Cercò di muovere le gambe ma constatò subito di essere stato legato, probabilmente a una sedia.
Cercò con tutte le sue forze di aprire gli occhi ancora chiusi per il troppo dolore, per cercare di capire dove fosse. davanti di lui il vuoto, sembrava essere un capanno ma non ne poteva essere sicuro perché oltre a un tavolino un po' più lontano da dove era stato legato non c'era niente altro.
Harry provò a parlare a dire qualsiasi cosa ma dalla sua bocca uscirono solo dei leggeri versi. la sue labbra era stata coperta da un bavaglio di stoffa.
"Oh Harry, era ora" e fu in quel momento che Harry lo vide, Ben stava camminando verso di lui con in mano un coltello decisamente molto grande affilato probabilmente poco tempo prima.
"Sai pensavo che tu fossi più intelligente" disse Ben mantenendo il suo solito tono di voce basso mentre puntava la punta del coltello sulla gola di Harry.
Tutto il corpo del ragazzo diventò rigido al tocco della lama sul suo collo portandolo ad emettere dei versi con la bocca forse nel tentativo inutile di dire qualcosa
"Sai harry quello che ho fatto è stato tutto per la luna" Ben tolse la punta del coltello dalla gola di Harry portando il ragazzo a iniziare a scuotere la testa freneticamente
"Ma prima di sacrificarti vorrei raccontarti la mia storia" Ben guardò gli occhi verdi e pieni di lacrime di Harry che sembravano volergli chiedete pietà "Dorian, mia moglie era il motivo per la quale sorridevo, era una donna sempre con il sorriso in volto e piena di speranza verso tutti, pure chi non se lo meritava, ma un giorno la notte del ventiquattro novembre si ammalò, i dottori gli avevano dati pochi giorni di vita e quel suo sorriso così bello e raggiante si stava spegnendo insieme a lei. Solitamente quando si è appesi tra la vita e la morte si fa un unica cosa, ci si affida a forze più grandi ed è quello che feci io, iniziai a pregare tute le notti, fin quando non avvenne un fatto.
Una notte mentre ero in ginocchio davanti alla luna iniziai a provare un immenso dolore al braccio destro, la luna aveva voluto darmi un compito" Ben si fermò un attimo per indicare la scritta incisa sul suo braccio destro "non avrei mai e poi mai dubitato del grande potere della luna quindi seguii quel ordine iniziando a compiere sacrifici umani, tutto per salvare mia moglie. I sacrifici non furono ricompensati con la guarigione di Dorian che morì pochi giorni dopo, ma rese me diverso, forse più forte" Harry buttò rumorosamente giù un groppo di saliva cercando di allontanare il volto dagli occhi di Ben.
Ben si avvicinò all'orecchio del ragazzo "sai nessuna delle vittime che ho sacrificato avrà gli stessi onori che stai per ricevere tu" disse l'uomo come in un sussurro facendo rabbrividire Harry prima di puntare il coltello sul braccio del ragazzo non coperto più dalla manica della felpa.
"Devi esserne onorato Harry" disse prima di infilzare il coltello facendo torcere dal dolore Harry mentre il sangue dal suo braccio, dove era stato colpito poche ore prima dal proiettile, ricominciava a scorrere
Harry iniziò a singhiozzare mentre delle lacrime bagnavano le sue guance "solo per la luna" ripetè Ben incidendo la pelle di Harry mentre il ragazzo continuava a muovere inutilmente le gambe per il dolore.
Ben tolse la lama dal braccio del ragazzo, guardando l'incisione in modo fiero, era stata incisa una mezza luna.
"Devi sapere Harry che io ho sempre saputo cosa tu fossi, ho sempre voluto sacrificare il tuo corpo alla luna ma eri sempre circondato dagli altri. Louis sa essere davvero ingenuo sai?, non pensavo si fidasse così tanto di me, ma in fondo sono un ottimo attore" Harry non riusciva a trovare una via di scampo, era finita ormai.
Ben allungò ancora di più la schiena verso Harry, ormai i loro volti erano a pochi centimetri di distanza.
"Non ti preoccupare, non ti ucciderò subito" disse Ben appoggiando la mano sulla guancia di Harry, bagnata per le lacrime.
Harry stava cercando lottare per aggrapparsi a quella poca speranza che ancora aveva.
"I tuoi poteri devono essere tolti dalla tua mente prima del sacrificio" disse Ben in un ghigno prima di raggiungere un tavolino in legno dove erano posizionati degli strumenti, mai visti da Harry prima.
"Sai cosa è questo" chiese Ben prendendo quello che a Harry sembrava essere un casco in legno dove all'estremità destra si trovava una manopola mentre a quella sinistra una lama
"Ah giusto, non puoi parlare" Ben rise di gusto "beh non lo so nemmeno io, quindi lo chiamerò traforo" Ben ritornò da Harry e gli infilò quel casco, il ragazzo sapeva bene cosa stava per succedere, chiuse gli occhi contorto per il dolore ricominciando a singhiozzare aumentando così il suo pianto, mentre Ben girava la manopola colpendo la tempia di Harry
Ormai il volto di Harry era bagnato dalle sue lacrime e il corpo era ricoperto dal suo stesso sangue cercò di dire qualcosa nella speranza di fermare le azione di Ben ma fu tutto inutile
Ben sospirò scocciato da quei versi strazianti prima di togliere il traforo, come lo voleva chiamare lui, dalla testa di Harry
"Non devi avere paura di essere donato alla luna" disse Ben con un tono gentile mentre accarezzava la guancia bagnata del ragazzo "questo è un onore non da tutti sai?" Harry non fece tempo a realizzare che la sua coscia venne trafitta dalla lama dello stesso coltello "tu lascerai sto mondo con il sorriso" Ben tolse la lama dal punto dove aveva trafitto la pelle di Harry e abbasso finalmente quel bavaglio che non permetteva al ragazzo di parlare e che bloccava i suoi urli e singhiozzi
"Ti prego" lo supplicò Harry ormai disperato
"Harry non ti ho tolto il bavaglio per questo, voglio che tu urli mentre mi libero del tuo stesso sangue. ahh tu non sai la potenza che un tuo urlo può avere" Harry scosse freneticamente la testa facendo aumentare ancora di più i suoi respiri, prima che Ben potesse ricominciare a compire altri tagli sulle cosce del ragazzo mentre Harry urlava "urla per me Harry" lo incitò Ben fin quando non fu costretto a fermare i suoi gesti, qualcuno stava battendo incisamente alla porta come a volerla buttare giù, l'uomo con un colpo secco tolse la lama dalla coscia di Harry facendolo urlare ancora di più. "Adesso vado a vedere chi ci sta disturbando, okay?" disse con tono gentile rimettendo il bavaglio tra le labbra di Harry.
Ormai Harry stava perdendo anche la più piccola speranza che aveva e si chiedeva se sarebbe stato meglio liberarsi di quel profondo dolore che continuare a soffrire.
In quel momento stava iniziando a diventare tutto poco visibile davanti ai suoi occhi, il dolore che provava era atroce ma le sue orecchie riuscirono a sentire qualcosa, una voce che avrebbe riconosciuto tra mille, non capiva cosa quella voce avesse appena detto ma era certo fosse quella di Louis.
Quando però sentì un colpo di pistola tutto si fermò.
"Harry!" Il cuore di Harry riprese a battere, Louis stava correndo verso di lui. Il ragazzo Si buttò sulle ginocchia e iniziò a slegare i nodi che lo incatenavano a quella sedia.
Harry si sentiva finalmente al sicuro, una volta che fu liberato da quelle corde che lo incatenavano si buttò sulle braccia di Louis svenuto.
Louis:
"Louis dove stai andando?" Chiese Niall mentre Louis continuava a camminare velocemente "da Harry dove credi che stia andando?" Rispose scocciato il ragazzo.
"Louis aspetta fermo" Eleanor si mise davanti di Louis obbligandolo a fermarsi
"Ma che cazzo, chi sa cosa gli starà facendo Ben in questo momento. e voi mi dite pure di fermarmi?" Louis non era mai stato così agitato, non riusciva a non darsi la colpa di quello successo, come poteva essersi fidato così tanto di Ben?
"Louis stiamo solo dicendo che non troveremo mai Harry in questo modo" affermò Eleanor mentre Niall annuiva
Louis fece un profondo respiro prima di ritornare ad avere la sua solita espressione calma e fredda
"Niall, chiama Zayn e Liam avvertili" ordinò il ragazzo
"Subito Louis" rispose Niall digitando il numero di Liam sul cellulare
Louis puntò lo sguardo per terra e vide che c'era del sangue sul terreno, molto probabilmente Ben aveva dovuto trascinare Harry e facendolo aveva lasciato una scia di sangue
Il ragazzo iniziò a seguire quella scia fino ad arrivare fuori dal bosco, da quel punto in poi non c'era più nessuna traccia, niente che potesse condurre a Harry.
"Venite!" Disse con tono fermo Louis camminando verso la sua macchina seguito da niall e Eleanor
"Eleanor è importante, Ben si è lasciato sfuggire qualsiasi informazione che potrebbe portarci da direttamente da lui? Chiese Louis con tono fermo.
"Si ecco... sembrava essere interessato alla luna e in più ho notato una scritta illuminata incisa sul suo braccio destro visibile al chiaro di luna" disse Eleanor mentre Louis metteva in moto l'auto
"Cosa diceva quella scritta?" Chiese impaziente Louis
"Non me lo riccordo ..." disse Eleanor continuando a usare tutte le forze che aveva per ricordarsi
"Era qualcosa riferito alle radici" affermò dopo vari tentativi la ragazza, louis digitò sul telefono un numero
"Liam, ti ricordi cosa diceva la frase scritta da Harry?" Chiese Louis tramite il vivavoce della sua macchina mentre continuava a guidare a tutta velocità
"Lì, dove le radici rinascono dal sacrificio di un guerriero valoro" rispose velocemente senza neanche pensarci
"Grazie Liam ci vediamo in centrale" affermò louis prima di chiudere la chiamata "So dove si trovano" disse louis continuando a guidare
Louis stava guidando davvero troppo veloce, così veloce che niall si era aggrappato al sedile
"Louis tranquillo, Ben non ucciderà harry è un farshee no?" Louis a quella affermazione iniziò a guidare ancora più forte, "proprio perché è un farshee Ben lo ucciderà" disse louis urlando
Una strana sensazione ricominciava a occupargli lo stomaco dopo tanto tempo, la paura di perdere qualcuno a cui stava iniziando a tenere.
Quando però fu davanti a una casa visibilmente abbandonata dove al lato destro si trovava un albero che sembrava essere stato capovolto, in fatti il Busto si trovava sottoterra mentre le radici erano illuminate dal bagliore della luna, frenò di colpo
"Scendete" disse con tono fermo louis aspettando impaziente che Eleanor e niall scendessero
Non poteva permettersi di perdere ulteriore tempo in quel momento l'unica cosa importante era salvare harry, e non era importante solo per lui
Harry non sarebbe stata sicuramente un'altra delle vittime di quel psicopatico
Camminò fino ad arrivare davanti a una finestra già rotta ma non troppo da poter permettere a lui e agli altri di entrare, quindi prese un bastone da terra e la colpì frantumando il vetro in mille pezzi. Niall si allontanò di colpo e lo stesso fece Eleanor
"Venite" disse Louis entrando in quella casa dalla finestra appena rotta
Louis conosceva bene quella casa, Ben lo portava sempre fino a pochi anni fa, aveva sempre dimostrato un ossessione per quel posto specie nell'ultimo anno.
Non c'era molto da dire su quel luogo, era una casa abbandonata i muori avevano perso il loro colore e per di più erano ricoperte di ragnatele.
Louis Aprì ogni porta di quella casa nella speranza di trovare Harry ma nulla, fin quando non sentì un urlo, quel urlo, che proveniva da dentro una porta che era stata chiusa tramite diverse serrature, fece segno a Eleanor e Niall di venire verso di lui
"È qui?" Chiese Niall e Louis annuì
Louis iniziò a battere quella porta come a volerla buttare giù fin quando sentì le innumerevoli serrature girare facendola così aprire.
E fu in quel momento che lo vide, proprio davanti di lui con le mani sporche di sangue e i capelli nero corvino tirati all'indietro da una quantità esagerata di lacca
"Dove cazzo è harry?" Urlò Louis, Ben presto fece un ghigno compiendo un passo verso l'indietro
"Ah Louis sai, pensavo fossi più intelligente di così" disse Ben scendendo cautamente con il braccio per prendere un bastone da per terra
"Io sarò anche stupido ma tu sei pazzo Ben" l'uomo cercò di tirare il bastone addosso a Louis ma prontamente lo schivò accovacciandosi
"Hai proprio ragione louis ma sai come è, Talkingwalls ci rende tutti un po' pazzi" Ben non fece tempo a fare una qualsiasi mossa che Louis ancora accucciato dopo aver mancato il colpo gli spazzò i piedi facendolo cadere di faccia
"Anche tu sai di non essere normale Louis" disse Ben mentre il sangue gli colava dal naso
"Ora fai quello per cui sei venuto, finiscimi" disse con tono di sfida Ben cercando di tirare il sangue su
"Oh lo farò eccome" Louis mise la suola della scarpa sulla nuca di Ben portandolo così a girarla di lato
"Eleanor, la pistola" affermò louis porgendo la mano verso la ragazza aspettando che apogiasse la pistola
"Bravo Louis sei diventato proprio come tuo padre" louis a quella parole si irigidì di colpo prima di premere il grilletto proprio sulla testa di quel (se si poteva chiamarlo così) uomo.
Si formò una pozzanghera di sangue proprio sotto la testa di Ben, Louis oltrepasso il corpo con un unico passo e scese le scale fino ad arrivare in una stanza, sembrava esserci il vuoto totale quando a un certo punto lo vide, vide Harry. Legato a una sedia con il sangue che bagnava ogni parte del suo corpo. Il ragazzo era in condizioni davvero orribili, Louis corse verso Harry
"Harry!" Urlò Louis forse nella speranza di non fargli perdere coscienza
Si buttò di ginocchia e iniziò a liberare ogni parte del corpo di Harry che era stata stretta alla sedia con delle corde in maniera fin troppo eccessiva, tanto da lasciare il segno
Non aveva il coraggio di dire nulla, e non poteva che non darsi la colpa di tutto questo.
Una volta che Louis ebbe finalmente slegato ogni nodo liberando Harry il ragazzo gli cadde sulle braccia sporcando la sua felpa di sangue
"Va tutto bene ora" disse Louis passando la mano sulla schiena del ragazzo.
Zayn:
Erano le 11:00 passate e dell'assassino non c'era nessuna traccia Zayn stava iniziando a chiedersi se forse non fosse stato meglio andarsene che rimane lì al freddo.
"Hai freddo? Vuoi?" Gli chiese Liam togliendosi la giacca per metterla sulle spalle del ragazzo, zayn semplicemente gli sorrise girando il collo verso di lui per guardarlo negli occhi.
Zayn non era mai stato un amante di quelle soppopere sdolcinate ma non poteva che pensare che si perdeva ogni volta negli occhi di liam, abbasso lo sguardo verso le labbra del ragazzo e senza neanche pensarci iniziò a premere le sue labbra su quelle del moro separandole poi leggermente per far entrare la lingua del ragazzo all'interno della sua bocca.
I loro respiri iniziavano a mancare ma nessuno dei due sembrava volersi liberare del altro fin quando il cellulare di Liam non vibrò.
"Non rispondere" disse zayn sorridendo mentre tracciava cerchi immagginari sul petto di liam
Ma il cellulare non smetteva di vibrare "scusami" disse togliendo le sue labbra da quelle di zayn prima di rispondere alla chiamata
"Hey Niall" zayn non riusciva a sentire cosa il biondo gli stesse dicendo ma doveva essere qualcosa di serio perché Liam aveva gli occhi spalancati.
Si alzò da quel masso in maniera brutale e porse gentilmente la mano a zayn per farlo scendere "è Ben l'assassino! e ha preso harry" affermò Liam.
Zayn sgranò gli occhi, non poteva essere, si fidavano tutti così tanto di quel Ben come poteva essere stato proprio lui?
Ancora scosso zayn segui liam a passo svelto che si stava dirigendo fuori dal bosco quando a un certo punto il cellulare di liam riprese a suonare, girò lo schermo per vedere chi era, era louis.
Liam sta volta mise il vivavoce per permettere anche a zayn di ascoltare "Liam, ti ricordi cosa diceva la frase scritta da Harry?" Chiese louis ad alta voce.
"Lì, dove le radici rinascono dal sacrificio di un guerriero valoro" rispose prontamente liam senza neanche doverci pensare due volte
"Grazie liam, ci troviamo in centrale" affermò Louis prima di chiudere la chiamata.
"Andiamo in centrale" disse Liam iniziando a camminare.
Zayn odiava quel silenzio, quel tipo di silenzio che nascondeva ansia e segreti.
Camminarono uno dietro l'altro fino ad arrivare davanti la centrale, liam prese le chiavi per aprire la porta dalla tasca dei pantaloni e la infilò nella serratura compiendo uno scatto verso destra aprendo così la porta.
Liam corse verso una delle tante poltrone e si sedette appoggiando la testa tra le mani per la disperazione, zayn si avvicinò cautamente "hey tranquillo" gli disse sedendosi in un piccolo spazio che si era formato al lato di liam.
"Non posso stare tranquillo, è tutta colpa mia non capisci? Dovevo essere più persuasivo sul fatto di non dire nulla a harry" disse ancora con la testa sulle mani mentre compiva leggeri singhiozzi.
"Non capisco cosa c'entra questo?" Chiese zayn titubante ma comunque continuando a passare delicatamente la mano sulla schiena di liam.
"Non lo capisci? A talkingwalls le persone come Harry solitamente vengono uccise o usate per esperimenti" disse Liam. zayn fermò di colpo i suoi gesti allontanando la mano come scottato
"Co-cosa?" Quasi urlò zayn e Liam non fece altro che annuire.
Qualcuno aprì la porta di colpo sbattendola contro il muro, ad entrare furono prima Eleanor che presentava non poche ferite e poi Niall seguito in fine da Louis che teneva in braccio il corpo ricoperto di sangue di Harry.
Zayn si mise una mano sulle labbra spaventato prima di correte verso Louis
"Cosa è successo?" Chiese preoccupato Zayn mentre Louis portava il corpo di harry sopra un lettino molto simile a quelli che si trovavano in ospedale
"Liam vai a prendere delle garze del disinfettante ago filo e una pinza, Forza!!" Disse Louis battendo le mani
Zayn si girò verso Eleanor il suo volto era ricoperto da graffi ma era sicuramente messa meglio di harry
Liam ritornò immediatamente con tutto quello che gli aveva chiesto louis
La prima cosa che fece louis fu estrare il proiettile ancora inserito nel braccio del ragazzo provocandoli così un'altra fuori uscita di sangue che Louis cercò di tappare subito versando del disinfettante su un pezzo di cotone prima di premerlo sul braccio di Harry, fece poi lo stesso passaggio anche sulle cosce scoperte del ragazzo e infine sulla tempia.
Per finire prese ago e filo e iniziò a cucire le ferite più profonde che segnavano il suo corpo quelle ferite che non sarebbero guarite così facilmente, sarebbero restate come il riccordo di quella notte.
Zayn non potè fare a meno di notare che Louis aveva sicuramente una certa padronanza in tutto questo, e ne fu sollevato nel sapere che nelle mani di Louis harry alla fine sarebbe stato meglio.
"Okay spero che così starà meglio" disse louis prima di appoggiare Harry su un divanetto mentre il ragazzo ancora dormiva svenuto
"Ora però voglio sapere cosa è successo" disse a bassa voce zayn per non interrompere il sogni di harry o molto probabilmente gli incubi dopo l'inferno che aveva dovuto passare
Louis si girò verso Eleanor facendogli segno di iniziare a spiegare
"Ecco... io Harry e Ben" zayn vede Louis contorcere il volto a quel nome "eravamo entrati nel bosco fitto ormai da un po', c'era un silenzio imbarazzante e volevo romperlo quindi è per questo che ho fatto notare che c'era la luna piena" la ragazza fece un gran respiro prima di continuare "a quel punto Harry si è girato, molto probabilmente per dire qualcosa a Ben ma invece è stato colpito da qualcosa, qualcosa visibile solo al chiaro di luna, quella solita scritta, inizialmente non sapevo cosa volesse dire e mi sembrava uno dei tanti tatuaggi che aveva Ben ma quello era stato inciso. E fu in quel momento che Harry cautamente venne verso di me prima di invitarmi a scappare mentre teneva stretto il mio braccio. abbiamo corso davvero per tanto tempo" Eleanor guardò Louis "sai louis credo che Ben ti avesse rubato la pistola perché cercò di colpirci ma schivammo tutti i colpi correndo a zig zag tra gli alberi fin quando non inciampai, Harry poteva scappare, poteva salvarsi ma invece ha voluto darmi una mano e mentre mi rialzavo un proiettile ha colpito la sua spalla, da quel momento gli venne difficile continuare a camminare, lo trascinai ma il suo corpo era pesante quindi mi scivolò cadendo sul suolo" ci fu un istante dove la ragazza chiuse gli occhi per fare un profondo respiro "Ben ci raggiunse, colpi con un bastone la nuca di Harry facendolo così svenire, cercai in tutti i modi di intervenire ma fu tutto inutile, Ben con lo stesso bastone che aveva utilizzato per colpire Harry mi colpi in faccia fino a farmi cadere per poi darmi dei colpì sulla schiena, facendomi così sputare non poco sangue, prima di andarsene con il corpo di harry appoggiato sulla spalla" Eleanor abbassò la testa aflitta mentre gli occhi degli altri erano puntati su di lei.
Nessuno sapeva che dire, zayn girò lo sguardo verso il corpo addormentato di Harry, non si meritava decisamente tutto questo
Harry:
Harry non voleva aprire gli occhi, aveva paura che se lo avesse fatto si sarebbe trovato di nuovo in quella stanza cupa e fredda legato a una sedia con il corpo insanguinato, aveva paura nello scoprire che forse nessuno era venuto a salvarlo e che se lo era solo immaginato.
Iniziò ad aprire piano gli occhi, la prima cosa che vide fu una luce non troppo forte appesa al soffitto probabilmente di una lampada, fu quello la prima cosa che vedette prima di aprire totalmente gli occhi e tirare un sospiro di sollievo iniziando a regolare i suoi respiri.
Era in centrale disteso su un lettino con le ferite mendicate, gli facevano ancora un po' male ma sicuramente si sentiva meglio.
Si alzò dal lettino con molta fatica e Camminò fino ad arrivare a quello che si poteva chiamare soggiorno di quel luogo.
Gli spuntò un timido sorriso sulle labbra quando vide che erano restati tutti lì ad aspettare probabilmente il suo risveglio.
Si avvicinò silenziosamente e toccò le spalle di ognuno aspettando che si svegliassero.
"Louis...lasciami dormire" disse ancora assonnacchiato zayn prima di aprire del tutto gli occhi e vedere con nitidezza la figura davanti di lui.
"O dio, Harry" disse alzandosi immediatamente dal divano per abbracciare il ragazzo.
Vennero coinvolti in quel abbraccio pure Eleanor e Niall "dai ragazzi smettetela, che gli fate male" disse louis mentre guardava harry.
Fu un sollievo per Harry vedere quel azzurro così freddo scrutarlo, se fosse stato in un altro momento gli avrebbe procurato solo molta ansia ma in quel momento no. riusciva a sentirsi solo che al sicuro.
"Come stai Harry?" Chiese Niall appoggiandogli la mano sulla spalla, Harry non voleva ricordare, voleva dimenticare, sapeva che quello che aveva vissuto sarebbe rimasto nella sua mente per sempre ma avrebbe preferito sul serio dimenticare "tutto bene" disse con un leggero sorriso che gli spuntava sul viso.
"Ragazzi dobbiamo ritornare a casa" fece notare Eleanor indicando l'orologio.
Harry non se la sentiva di ritornare a casa da solo e con ancora quei momenti bui vissuti solo poche ore prima che lo tormentavano.
Harry abbassò la testa, no. Non aveva sicuramente intenzione di andare a casa sua, "io non posso ritornare a casa mia, ci sono delle perdite" grandissima bugia, ma sperava che gli avessero creduto.
"Perdite?" Chiese Louis guardando harry titubante "si..." rispose il ragazzo.
"Oh harry io ti ospiterei ma vivo in un appartamento poi si verebbe subito a scoprire chi sei" disse Eleanor.
"Pure io e zayn" affermò Niall.
Harry girò lo sguardo verso liam e louis erano gli ultimi rimasti, sperava sul serio che uno dei due avrebbe accettato.
"Puoi venire a casa mia" disse in maniera svelta Louis senza lasciare a liam di dire qualsiasi cosa.
Harry non poté fare altro che scoppiare di gioia internamente, almeno per quella notte non avrebbe passato la notte da solo.
"Allora nulla, ci vediamo lunedì" disse Louis uscendo dalla centrale mentre faceva segno a harry di seguirlo.
Harry Camminò dietro a louis fino ad arrivare al auto di quest'ultimo, non sapeva che dire semplicemente apri lo sportello dell'auto sedendosi poi sul sedile in pelle. il viaggio fino a casa di louis non era decisamente lungo per la quantità di km visto che il ragazzo abitava vicino alle centrale ma più tosto per il silenzio.
"Guarda che non mangio mica" disse louis nel inutile tentativo di far ridere Harry mentre infilava le chiavi all'interno della serratura della porta
Harry non potè fare a meno di notare che la casa di Louis era decisamente molto grande, sarà stato perché non era mai uscito più di tanto dalla sua zona ma Harry trovava la casa di Louis la più grande mai vista e si chiedeva se i soldi che prendesse d'agente fossero così tanti da permettergli una casa del genere.
Le pareti erano dipinte di quel solito grigio smorto che si trovava in tutte le case e appartamenti di Talkingwalls ma la luce del sole (anche se debole) illuminava quel soggiorno così ampio e spazioso rendendolo più ospitale. Ad occupare la stanza c'era un grande divano posizionato in modo da dare proprio davanti a una finestra, davanti al divano si trovava un tavolino in vetro occupato da diversi giornali tutti contenenti degli articoli sportivi sul calcio, il tavolino era circondato da tre poltrone una al lato opposto al divano e due ai lati, erano comode e di un rosso corallo in tinta con il divano.
Ma la cosa che Harry trovava più bella era il grazioso tappeto Bianco panna e soffice che prendeva tutta quella zona relax. Si, Harry amava già quella casa.
"Okay, fai come se fossi a casa tua. Ma stai comunque attento, non rompermi niente " lo avvertì Louis con tono quasi minaccioso.
"Va bene...ma sai vero che non mi sono portato nulla?" Chiese Harry.
"Si, non c'è nessun problema ti presto io tutto e per i vestiti domani gli vai a prendere" disse Louis dirigendosi verso il soggiorno.
Il ragazzo percorse le scalinate in marmo fino ad arrivare al primo piano nella speranza di trovare un bagno, perché in quel momento aveva solo un enorme bisogno di farsi una doccia per ripulire il suo corpo che in quel momento sentiva così sporco.
Una volta che ebbe finalmente trovato un bagno aprì l'acqua aspettando che da fredda arrivasse a una temperatura ragionevole per lavarsi e nel mentre si spogliò buttando i vestiti sul pavimento.
Si mise le mani sulle cicatrici, il suo corpo non gli era mai piaciuto meno di così ma almeno poteva dire d'essere sopravvissuto.
Entrò nella doccia mettendo un piede alla volta e poi chiuse lo sportello aspettando che il getto caldo dell'acqua bagnasse il suo corpo, non voleva chiudere gli occhi aveva paura di quello che avrebbe visto quindi una volta messo lo shampoo sui ricci gli abbassò soltanto per non far entrare il prodotto negli occhi.
Una volta che ebbe finito anche di lavarsi in modo delicato il corpo uscì dalla doccia e si mise il primo accappatoio che trovò lì appeso.
"Oh hey" harry risentì di nuovo quella voce, non voleva girarsi non voleva rivederlo.
"Harry girati" disse con tono intimidatorio quella voce che Harry stava cercando in tutti i modi di evitare.
"È solo nella mia testa, è solo nella mia testa" ripeté Harry ad alta voce e sé stesso.
"No non lo è "
Harry decise di girarsi verso quella voce e lo rivide, era uguale se non per un aspetto, la testa gli era stata trapassato da un proiettile.
Il ragazzo fece un paio di passi indietro prima di sbattere sulla porta e iniziare a urlare "oh harry risparmia la voce fidati non sarà l'ultima volta che mi vedrai" disse Ben prima di scomparire dalla mente di Harry.
Louis spalancò la porta "Harry cosa succede?" gli domandò preoccupato mentre il ragazzo continuava a urlare e agitarsi "NO NO " Urlò Harry tappandosi le orecchie con le mani, louis a quel punto si avvicinò a harry abbassandosi per mettere a contatto l'azzurro dei suoi occhi con il verde del altro "tranquillo" disse louis accarezzandogli i ricci prima di fare una cosa mai fatta da louis, abbracciare una persona, ma sapeva che in quel momento era necessario.
Harry iniziò a calmarsi regolando i suoi respiri "sto bene grazie" disse gentilmente prima di alzarsi e uscire dal bagno, e non era per nulla vero. Non stava bene. No, non lo stava per niente.
Liam:
Liam era ritornato già da un bel po' quando sentì suonare il campanello di casa.
Si precipitò verso la porta mentre il suono del campanello ancora andava avanti.
"Zayn?" Decisamente non si aspettava di vederlo lì davanti con una valigia in mano e un capello a visiera.
"Liam, emm hey... posso entrare?" Disse il ragazzo aspettando che Liam si spostasse per farlo passare.
Zayn appoggiò la valigia attaccata al muro e fece un profondo respiro prima di iniziare a camminare per il soggiorno del ragazzo.
"Zayn...così mi metti ansia, che succede?" Chiese Liam portando così il ragazzo a fermarsi.
"Ci ho pensato molto, ti prego non ti arrabbiare con me... ma non sono ancora stato marchiato se esco entro oggi non mi succederà nulla" disse zayn quasi senza respirare.
Liam abbassò la testa, avrebbe sul serio voluto dirgli di rimanere che non poteva comportarsi così ma non poteva obbligarlo a vivere in un posto del genere.
"Ti appoggio zayn" disse semplicemente Liam andando verso il ragazzo. anche se quelle parole gli facevano davvero male al cuore, non avrebbe voluto abbandonarlo, con zayn si sentiva bene ma non poteva tenerselo per sé impedendogli di essere libero.
"Quando vuoi partire?" Chiese Liam girando lo sguardo verso la valigia appoggiata al muro.
"Tra poco" rispose zayn guardando Liam negli occhi.
Gli occhi di Liam stavano per riempirsi di sofferenza, sentiva di avere chimica con Zayn, era l'unico che lo aveva fatto sentire vivo dopo tanto tempo e sapeva che con Zayn sarebbe andata via una parte di lui.
Non voleva lasciarlo andare, ma doveva.
Se Zayn fosse stato felice lo sarebbe stato pure Liam, Sembra una frase così sciocca ma se vuoi bene davvero a una persona la lasci andare e Liam ne voleva davvero tanta a Zayn.
Forse voleva bene più al ragazzo che a se stesso, sapeva cosa significava vivere a Talkingwalls, e non augurava a nessuno la costante sensazione di Ansia e panico che creava stare in quella città.
Liam si avvicinò al ragazzo e gli avvolse i fianchi con le braccia per poi premere le sue labbra su quelle di Zayn, non si trasformò in un bacio voglioso e passionale fu anzi qualcosa di sofferente, ma comunque che desideravano entrambi, mentre le guance di Zayn iniziavano a rigarsi di lacrime appoggiò le braccia sulle spalle possenti di Liam senza interrompere quel Bacio.
Quando entrambi sentirono l'aria mancare all'interno dei loro polmoni si staccarono, Zayn appoggiò la testa sul petto di Liam mentre il ragazzo gli accarezzava la nuca in maniera delicata.
"Mi accompagni?" Chiese zayn dirigendosi verso l'uscio della porta mentre si asciugava l'ultima lacrima che stava scendendo giù per il suo volto con la manica della felpa.
"Certo" rispose il ragazzo infilandosi il capotto.
Zayn prese la valigia e usci da quella casa silenziosamente mentre Liam prendeva le chiavi chiudendo poi la porta.
Camminarono mano nella mano, non c'era bisogno di dire nulla, non c'è ne era e nessuno dei due voleva, bastava il tocco uno dell'altro, quello era sufficiente.
"Ebbene eccoci qui" disse zayn una volta arrivato al confine.
"Eccoci qua..." ripeté liam quasi in un sussurrò
"Mi hai fatto sentire apprezzato" disse zayn abbracciando Liam "mi mancherai" disse liam "anche tu mi mancherai...non sai quanto" rispose zayn iniziando a far scendere una lacrima per la sua guancia che asciugò immediatamente
"Avverti tu i ragazzi, digli che gli voglio bene" disse zayn prima di sciogliere quel abbraccio e passare definitivamente il confine.
Zayn se ne stava andando Liam mantenne un sorriso, il più falso che avrebbe mai tenuto fin quando zayn non fu lontano dalla sua vista da lì in poi iniziò a piangere zayn lo aveva definitivamente lasciato.
Angolo autrice:
E bene ecco arrivati all'ultima parte di questo primo capitolo, non odiatemi troppo, giuro che è stata dura pure per me far allontanare Zayn ma ecco...non spoilero.
Come vi avevo già detto nello scorso capitolo, Eleanor non riesco a farla antipatica e questa è una prova, non si può odiarla, almeno in questa ff
Prima di chiedere cosa ne pensate del capitolo voglio fare una piccola premessa sul prossimo grande capitolo che leggerete, sarà davvero molto lungo e pieno di intrecci, non parlerà di un singolo protagonista ma di tutti, si potrà vedere in primo piano sopratutto Louis, Harry e Zayn.
Detto ciò se volete lasciate la stellina e condividete e fatemi sapere cosa ne pensate di questo primo capitolo
XXX
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