Una nuova ragazza -2-

POV: ANNABETH

Ero nell'infermeria con Will, che stava curando Emily.

"Riposo e ambrosia e tornerà come nuova" disse lui.

"Meglio così" risposi io.

"Annabeth è tardi, vai tranquilla"

"Sei sicuro?"

"Si vai tranqu- Hey." Prima stava parlando con me, poi si bloccò e parlò con qualcun altro alle mie spalle.
Mi girai e vedi Nico sulla porta, ancora un po' sotto shock da quello che era successo 47 minuti prima.

"Ciao." Disse Nico.

Will andò verso la porta e lo baciò.

"Allora? Come va?" Disse Nico.

"Lei abbastanza bene, sembrava essere messa molto peggio, te invece come stai?" Rispose Will

"Shockato, ma per il resto bene"

"Ragazzi io vado, se non vi dispiace." Dissi io.

"Vai vai, tranquilla, grazie per l'aiuto!" Mi disse Will.

"Figurati"

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Camminavo verso la cabina di mia madre, quando girai lo sguardo e vidi Percy seduto sul pianerottolo della cabina 3 con indosso il pigiama, così decisi di andare da lui.

"Hey" dissi io

"Hey sapientona, che fai qui?"

"Cosa ci fai tu qui?"

"L'ho chiesto prima io" disse lui ridendo

"D'accordo. Stavo aiutando Will in infermeria, poi stavo tornando in cabina ma ti ho visto qui, così sono venuta. Ora tocca a te"

"Pensavo."

"A cosa?"

"All'arrivo di Emily, ed il modo in cui è arrivata..."

"Ti ricorda il tuo, giusto?"

"Già... è stato così brutto?"

"No, tu almeno non eri stra mega pieno di ferite e sangue, però sbavavi"

"Ahah, la prima cosa che mi hai detto"

"Sbavi mentre dormi? Si è vero è la primissima cosa che ti ho detto, e continuo a ripeterlo."

Lui mi spinse ironicamente con la spalla ed io gli misi le braccia attorno al collo e lo baciai.

"Ti va di rimanere qui, sta notte?"

"Percy abbiamo già dato prima..."

"No no intendevo a D-O-R-M-I-R-E"

"Anche prima dovevamo dormire, *risata*, vado a prendere pigiama e spazzolino"

Mi alzai ed andai nella cabina di mia madre, ma una volta arrivata notai una cosa strana.

Mati non era nel suo letto...

Decisi di non farci caso, magari era in giro con qualcuno (speravo con Kayla o con Miky); dopo poco però realizzai una cosa: Mati lasciava sempre bigliettini per dire dove era, anche quando scappava di casa, assurdo, vero? Una volta scappò insieme a Miky (come tutte le altre volte tranne una) e arrivarono da Manhattan fino a Los Angeles in auto, e lei lasciò un biglietto in cucina con su scritto: "sono scappata, di nuovo. Non so dove andrò, ma penso verso la Florida o Los Angeles. Ho bisogno di staccare, sto soffocando dentro quella casa insieme a te papà, per favore non mi cercate", e la cosa che fa più ridere è che non la cercarono e lei tornò dopo una settimana.

Comunque, non aveva lasciato nulla, nemmeno un pezzo di carta con scritto "sono scappata" o "sono fuori" o "dormo da..." nulla.

Così andai da Malcolm, che era l'unico ancora sveglio, stava studiando.
Mi arrampicai sulla scaletta per arrivare al letto e gli dissi:

"Malc scusa, hai visto Mati?"

"No, perché?"

"Non l'ho vista in cabina, tutto qui"

"Avrà lasciato un biglietto, controlla"

"Ho già visto, non ha lasciato nulla"

"Cosa? In quasi tre anni che la conosco non è mai stata fuori a lungo senza avvisare o lasciare biglietti"

"Per me sono quasi 15 anni che la conosco, e scappa di casa da quando ne ha 10, da due anni però se ne va proprio fuori, le capita di guidare anche ore e ore come quando è andata a Los Angeles insieme a Miky e hanno guidato 42 ore, oppure quando è scappata in Texas da sola e ha guidato per 27 ore"

"Come mai scappa così spesso?"

"Problemi col padre, solo che lei torna dopo un po', io non sono tornata per praticamente 6 anni. Vado a cercarla, scusa."

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"Percy abbiamo un problema, un grosso problema"

"Quale?"

"Mati"

"Che ha fatto?"

"Non la trovo più, non è in cabina e non ha lasciato nessun biglietto"

"Ann... ha quasi 15 anni, stai tranquilla se la sa cavare"

"Percy, non ha lasciato nessun biglietto."

"Amore *cercando di tranquillizzarla e le mette le mani sul viso, per tenerglielo in alto* stai tranquilla starà benone..."

"No *si mette le mani nei capelli e si stacca da lui*
No, no, no! Percy ti prego, aiutami"

"D'accordo, perlustriamo i suoi posti preferiti del campo, poi passiamo alle cabine"

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La cercammo per il campo, ma nulla.

Così passammo alle cabine Percy andò in quelle degli dei minori ed io in quelli degli dei maggiori.

Inutile dirvelo, i figli delle divinità minori non l'avevano vista.

Cabina 1: nulla
Cabina 3: nulla (ma giura Annabeth?)
Cabina 4: nulla
Cabina 5: nulla
Cabina 6: nulla (ma giura Annabeth pt 2?)

Ora dovevo andare in quella di Apollo, in cui speravo di trovarla.

Mi avvicinai alla porta facendo quei tre scalini "saltati".

Stavo per bussare, ma prima che ci riuscì Will uscì dalla cabina.

"Annabeth?" Disse chiudendo la porta "che ci fai qui???"

"Will... Mati è qui con Miky?"

"Aspetta... Miky non è nella cabina di tua madre insieme a Mati???"

"No che non ci sono! Credevo fossero qui..."

Iniziammo a correre e Percy ci seguii verso la spiaggia.

"MATIII"

"MIKY! DOVE SIETE?"

Le chiamammo per un po', senza successo

"Ok... tu Percy valle a cercare verso l'armeria, Will tu avvisa Il signor D e Chirone che sono scomparse. Io le cerco nel bosco"

"Ann è pericoloso andare nel bosco da sola, lo sai." Mi disse quella testa d'alghe del mio ragazzo.

"Sono armata. E poi devo trovare mia sorella."

Mi baciò e poi se ne andarono, Will verso la casa grande e Percy verso l'armeria.

Una volta nel bosco iniziai a gridare il nome di Mati, ma nessuna risposta.

Le urla si mischiavano al pianto ed alla paura.

Ero senza speranze ormai, smisi di gridare per un po' e iniziai a girarmi su me stessa lentamente, guardandomi intorno e tenendo il pugnale nella mano.
Quando ad un certo punto sentì una voce

"AIUTATEMI! VI SCONGIURO QUALCUNO MI AIUTI!"

Merda

Conoscevo quella voce.

Era Mati.

Non capivo da dove veniva la voce.

Così continuai a correre per il campo in preda alla disperazione, cercando di seguire la sua voce e gridando il suo nome, lei però non mi sentiva.

In più aveva iniziato a diluviare, fantastico.

Avevo visto da per tutto ormai, ed il fatto che nessun altro sentiva la sua voce mi faceva preoccupare di avere le allucinazioni.

O forse no.

Non avevo visto da per tutto.

Non avevo visto fuori dal campo.

Ma era forse una follia.

Decisi che non me ne importava se era folle oppure no, uscii dal campo.

Una volta fuori camminai fino metà collina, e lì la vidi.

Mati era lì, praticamente all'inizio della collina (sulla parte in salita) in ginocchi, piangeva, teneva Michela sulle sue gambe ed erano entrambe ricoperte di sangue. Il sangue Miky. Le usciva da per tutto.

"Mati..."

Ma lei non parlò.

Rimase immobile, mi fissava come se le fosse appena passato davanti un fantasma e piangeva

Andai verso Mati e mi misi in ginocchio vicino a lei, prendendole poi il viso con le mani, come aveva fatto prima Percy con me.

"Mati cos'è successo?" Le chiesi

Ma lei non rispose alla mia domanda.

O meglio, rispose in un'altro modo.

"È colpa mia" disse a bassa voce

"Cosa?"

"È colpa mia"

"No, no, no... *l' abbraccia fortissimo con un braccio sulle spalle fino con la mano sulla spalla destra di Mati l'altro braccio sulla nuca* shhh, non è colpa tua, cos'è successo?"

Non rispose.

Mi staccai per lasciarla respirare, ma mi sentivo strana alla mano con cui le avevo stretto il braccio.

Me la guardai e...

Cazzo.

Avevo la mano tutta insanguinata.

Guardai la spalla di Mati: era stata pugnalata alla spalla, nello stesso punto per minimo 3 volte.

Abbassai lo sguardo, e li vidi nella sua cintura porta attrezzi il suo pugnale ricoperto di sangue.

Si era pugnalata da sola...

Perché?

"Mati, perché ti sei pugnalata"

"È colpa mia"

Rispondeva sempre con la stessa frase

"Da quanto tempo sei qui?"

"È colpa mia"

"Non è colpa tua, sta tranquilla, vado a chiama-"

Nemmeno il tempo di finire la frase che Percy uscii dal campo e inizio a venire verso di noi.

Aveva la maglietta del campo e i capelli fradici.

Dei se era Sexi...

"Annabeth non è il momento!" Mi dissi tra me e me (anche se era incredibilmente sexy, dovete credermi.)

"Cos'è successo?" Disse riferito a Mati

"È colpa mia."

"In che senso è colpa tua? Che vuol dire?"

"È colpa mia"

"Non parla" dissi io "dice solo è colpa mia, quando sono arrivata le ho trovate già così"

"Ok sta tranquilla, vado a chiamare Will, ci metto 3 secondi"

Percy partii a razzo verso il campo, ed io rimasi lì con Mati.

Dopo pochissimo tempo tornò insieme a Will e Nico, che tenevano una barella.

Per tutti gli dei se la situazione era grave.

"Annabeth!" Mi dissi Nico praticamente urlando, il temporale non faceva sentire nulla "prendi Mati! Tirala via!"

Mi alzai, la presi da sotto le braccia e la tirai via.

Nico e Will caricarono Miky sulla barella e se ne andarono dentro il campo, mentre io rimasi seduta per terra con Mati e Percy. Lui si tolse la felpa nera che aveva in dosso e la poggio su di lei, che strillò dal dolore

"Tutto ok?" Disse lui

"La spalla." Risposi io

"Che ha?"

"Sì è pugnalata"

"WILL! SI È PUGNALATA ALLA SPALLA!!!"

"PORTAMELA IN INFERMERIA!"

La alzammo ed andammo nel campo, verso l'infermeria.

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Entrai in infermeria circa dieci minuti dopo che Mati era stata portata lì, e la trovai seduta sul bordo del letto, con la spalla fasciata e le gambe a penzoloni.

"Hey" dissi avvicinandomi e mettendomi seduta vicino a lei.

Mi "sorrise", nient'altro.

"Non parli ancora?"

"No... si... parlo... solo che... è difficile"

"Se non vuoi tranquilla no-"

"No... no va bene. Parliamo."

"Ok... cos'è successo?"

"Stavo tornando verso la cabina di mamma, erano passati più o meno 45 minuti, quando mi accorsi che Miky non c'era.
Così iniziai a cercarla per tutto il campo, finché non la trovai lì fuori.
Ho iniziato a chiamare aiuto, e tu sei arrivata dopo 10 minuti"

"E ne fra tempo di sei accoltellata 3 volte..."

"5"

"Perché lo hai fatto? Hai rischiato di perdere una quantità eccessiva di sangue"

"Non lo so. Vedere la mia migliore amica lì, sul punto di morte... è stato quasi come uno scatto. Pensavo "se muore lei muoio anche io". Poi mi avete trovata, mi avete portato qui e- ah le felpe del tuo ragazzo sono comodissime"

"Lo so, gliele frego sempre."

"*risatina* comunque, Will mi ha dato dei tranquillanti, dell'ambrosia, mi ha fasciato il braccio, ora stiamo parlando e mi sento drogata di farmaci"

Io le sorrisi, le accarezzai la testa e poi gliela baciai.

"Ho sentito Will, prima. Ha detto che puoi tranquillamente tornare in cabina, devi solo fare attenzione alla spalla."

"Si lo so, grazie. Ma resto qui, dormo sulla poltrona."

"Non mi va che stai qui da sola"

"Non mi va nemmeno che Miky stia qui da sola"

"Allora facciamo una cosa: resto a dormire qui con te, ti va?"

"D'accordo"

Ci alzammo per andare sulla poltrona.

Nemmeno io tempo di sederci che Mati crollò in un sonno profondo sulla mia spalla, era stanchissima ed aveva tantissimi farmaci in corpo.

La feci sdraiare sulle mie cosce, dopo di che mi addormentai pure io.

E quello fu il giorno che dormii sulla poltrona di un'infermiera insieme alla mia sorellina.

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