Capitolo 1
"Loving and fighting, accusing and denying"
Amando e combattendo, accusando e negando. Ricordi ancora le nostre liti? Erano per lo più frivole, scherzose, mai serie, come due che, nonostante ami l'altro, non vuole dargli motivo di vittoria, per una questione d'orgoglio.
"I can't imagine a world, with you gone"
Non posso immaginare un mondo senza di te. Perché tu sei diventato il mio tutto. Dopo averti conosciuto, ho iniziato a realizzare quanto la mia vita prima fosse monotona e insignificante. Poi sei arrivato tu, il mio primo amico, che mi ha fatto scoprire il valore dell'amicizia, e dell'amore.
"The joy and the chaos, the demons we're made of"
La gioia e il caos, i demoni di cui siamo fatti. Tu l'innocente, io l'assassino. C'è stato un momento in cui questi ruoli si sono invertiti. Forse è per questo che ci completiamo. Siamo così diversi e allo stesso tempo uguali
"I'd be so lost if you left me alone"
Sarei perso se tu mi lasciassi solo. Ed è così che mi sono sentito quando quel giorno mi hai lasciato, là sul marciapiede. Hai detto "Saremo sempre compagni". Ma per me non è così. Quando poi ti sei allontanato, ho realizzato che forse non ti avrei più rivisto. E lì mi è crollato il mondo. Tutto il tempo che abbiamo trascorso insieme, tutti i momenti, divertenti e terrificanti che abbiamo passato insieme e che hanno creato le persone che siamo ora.
Senza accorgersene, una lacrima lasciò la sua scia bagnata sulla guancia di Killua. "Maledizione!", pensò per poi portare il braccio sulla guancia in questione e strofinarla con la manica della maglia per potersi asciugare. Si tolse, quasi con rabbia gli auricolari, che caddero a terra. Quella canzone non faceva altro che ricordargli lui. Ogni volta. E ogni volta la sua mente non poteva fare a meno di pensare a lui con nostalgia. E tutte queste volte, gli veniva da piangere. Erano oramai passati 3 anni, dall'ultima volta che lo aveva visto, da quel "Saremo sempre compagni" che in realtà non lo aveva poi convinto più di tanto. Perchè certo, avendo passato ciò che avevano passato loro insieme, è ovvio che nessuno dei due avrebbe mai potuto dimenticarsi dell'altro. Ma comunque "compagni" è un' altra cosa. Loro lo erano, ma ora non più. Perchè questo termine, almeno per Killua, indicava due persone che tutt'ora vivono l'uno al fianco dell'altro. E invece Gon lo aveva abbandonato. Lui si sentiva abbandonato.
Si piegò, per raccogliere le cuffiette, e iniziare a sbrogliare i nodi che si erano creati tra i cavi, continuando a pensare. L'ultima volta che aveva sentito la sua voce allegra e squillante era stato proprio attraverso di loro, circa un anno prima. Perché si, Killua non sentiva la persona a cui pensava costantemente da tantissimo tempo. E a dirla tutta non avevano neanche parlato molto. Era stato Gon ad averlo chiamato, e ora sarebbe dovuto toccare all'albino, mostrare un po' di interesse verso l'altro, ma il problema era che lui non aveva idea di cosa dirgli. Gli mancava, tantissimo, e ogni giorno soffriva per la sua lontananza, ma se non fosse lo stesso per Gon? Avrebbe fatto la figura dell'idiota. Inoltre, si rifiutava di chiamarlo anche perché dentro di lui era convinto che l'altro avesse trovato qualcun altro con cui stare. Magari un nuovo migliore amico, se non una ragazza con cui stare, considerando il fatto che lui ci sapeva fare con le donne. E lui non voleva saperlo, perché sapeva già che ci sarebbe rimasto male e avrebbe sofferto ancora di più.
Manco a farlo apposta, sentì vibrare il cellulare nella sua tasca. Il cuore gli balzò in petto. Non sapeva perché, ma in fondo sperava fosse Gon. Lo tirò fuori velocemente, ma vedendo il nome sullo schermo, il suo entusiasmo iniziò a vacillare. Cliccò la cornetta verde per aprire la comunicazione e si portò il dispositivo a forma di scarafaggio all'orecchio.
-Leorio.- Salutò il ragazzo, cercando di nascondere la sua delusione, cosa che in seguito intuì non ci fosse riuscito granchè
-Tutto bene, Killua? Perché questa voce?- chiese, con tono preoccupato l'amico.
-sisi, tutto bene. Ho solo un po' di mal di testa. Devo aver preso freddo.- mentì spudoratamente Killua mordendosi il labbro inferiore e stringendo le palpebre per evitare di scoppiare a piangere. -è successo qualcosa?- Chiese, giusto per cambiare argomento.
-IDIOTA!- Leorio urlò talmente forte che Killua fu costretto a staccarsi il cellulare dall'orecchio e guardarlo male, come se l'amico fosse lì realmente. -MA TI PARE CHE UN AMICO CHIAMA SOLO QUANDO SUCCEDE QUALCOSA? NON DOVRESTI NEANCHE FARMI DOMANDE SIMILI!- L'immagine di Leorio che mentre sbraitava sputacchiava saliva si fece strada nella mente di Killua e lo fece quasi sorridere. Sospirò. -Comunque, ti ho chiamato perché sei davvero un idiota, lasciatelo dire, ragazzo.-
-Eh?- L'albino si chiese il motivo della ramanzina, non avendo la minima idea di quale fosse il problema.
Leorio sospirò profondamente. -Proprio non capisci eh? Gon ha invitato me e Kurapika a trascorrere qualche giorno da lui, sull'isola della Balena. Ha detto che gli piacerebbe davvero tanto che anche tu e tua sorella veniste. Ma ha anche detto di non averti chiamato perché temeva di disturbati, dato che tu non ti sei neanche disturbato- e marcò bene quest'ultimo termine per continuare a rimproverarlo -di farti sentire.
Killua, dopo aver sentito tutto ciò, strabuzzò gli occhi e iniziò a pensare che Leorio aveva ragione. Era proprio un idiota. Dentro di lui si fece strada qualcosa di nuovo. Felicità? Tristezza? O forse tutte e due messe insieme? Che doveva fare? Dire che era indeciso sul da farsi sminuirebbe come stava in quel momento. Sarebbe dovuto andare? Avrebbe dovuto chiamare Gon e scusarsi? O semplicemente avrebbe dovuto ignorare il tutto e continuare a vivere la sua vita? No, Killua era convinto che quest'ultima mossa sarebbe risultata ipocrita e vigliacca, oltre che profondamente egoista. Rimase qualche istante in silenzio. -E va bene- sospirò. -Chiamerò Gon e gli dirò che andrò.- Parlò tutto d'un fiato, temendo di poter cambiare idea.
-Ora sì che ti riconosco!- Esclamò Leorio e Killua potè quasi vedere il suo sorriso. -Ci si vede sull'isola Balena allora!
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