1. My History

Sono Stephanie Hood e ho quasi 19 anni compiuti. Non serve sapere cosa mi sia successo per potermi capire..o forse si. Ma prima preparatevi perché potrei condizionarvi. Ho una vita semplice, come la vostra, studentessa di quinto anno al liceo di Beacon Hills in America; una figlia fantastica, con una famiglia e un fratello che mi vogliono bene e poi...e poi ci sono quelle specie che chiamo "Amici". Perché metto tra le virgolette la scritta? Semplicemente perché per quei amici io sono trasparente..o vengo solo per aiutargli..ecco perché inizio a pensare che l'amicizia non esista.  

Vivo in una villetta lontano da scuola ciò vuol dire che prendo l'autobus ogni santo giorno e non è, per fortuna, un problema visto che sono abituata da ben 4 anni. L'estate è giunta al termine aprendo le porte a Settembre..il mese dove inizia tutto. Dove ci si può ricominciare un'nuovo anno scolastico. Ti fanno credere che sia cosi ma in realtà resta sempre la classica vita di merda. Ritornando ai miei "Amici" io in classe parlo solamente con 3 ragazze Laura Marano, Courtney Eaton, Rydel Lynch da una parte sembrano simpatiche specialmente Laura e Rydel che le conosco molto meglio. Rydel perché è la sorella maggiore del mio "migliore amico" ma questa..sarà un'altra parte della mia storia che vi racconterò fra poco; Laura, invece la conosco dal secondo anno è simpatica per carità ma a volte sembra lunatica. Con Courtney ci parlo più che altro per non rimanere sola anche se non me ne fotte un cazzo di ciò che fa nella sua vita perché non mi hanno reso mai partecipe. Eh si..avete capito bene alla faccia delle amiche.  Certe volte vorrei prendermi in pugni in faccia perché ogni volta, ogni singolo giorno,minuto o secondo che sono felice con queste persone loro mi pugnalano alle spalle.  Ma questo che visto per raccontare era prima che li conobbi..

Ora inizierò a parlarvi di come tutto questo ebbe inizio...

09/17/2011  Scuola Beacon Hills 8.00 A.M. 

E'il primo giorno di scuola qui al liceo di Beacon Hills. Sono un po in ansia perché non conosco nessuno qui e i miei vecchi amici Shalley, Cecilia e Marcus hanno iniziato la settimana scorsa e già sono pieni di compiti. Questa scuola è diversa dalle medie ha gli armadietti di colore giallo le classi in cui finalmente sono sparsi dalle aule cambiando i compagni di classe e la divisa scolastica che sarebbe un grembiule di un grigio violaceo che è orrendo. Entro al suonare della campanella ossia alle 8.00 precise e vado in segreteria a prendere la combinazione del mio armadietto. La tipa della segreteria indossa degli occhiali piccoli che gli ricadono sul naso e ha una voce sottile che neanche riesco a capire cosa mi stia dicendo. Prendo il foglio con cui c'p scritta la combinazione e mi guardo introno togliendomi il grembiule orrendo mettendolo dentro al mio zaino. Infondo nessuno qui nei corridoi c'è l'ha addosso e di certo perché lo dovrei farlo anche io. Mi avvio al mio armadietto e faccio la combinazione con del lucchetto che mi ha scritta la signora nel foglietto. Schiaccio il girlletto del lucchetto per aprire l'armadietto ma non ci riesco. 

'Noo..che palle. Dai apriti!' Provo a fare di nuovo i movimenti che ho fatto prima ma non fa niente poi arrivo con le maniere forti ossia pugni e calci fino a quando non si apre.

'Ehi! Ehi! Fermaaa! Ma che ti ha fatto di male quel povero armadietto?'Mi domanda un ragazzo avvicinandosi verso di me.

'E lui quello che c'è l'ha con me non si vuole aprire'Dico sbuffando lasciando perdere l'armadietto e alzare lo sguardo sul ragazzo. Indossa una maglietta a mezze maniche bianca e dei jeans neri con delle catene sui fianchi. E' biondo e ha gli occhi a nocciola. I suoi occhi si incrociano sui miei e mi da il lucchetto in mano. 

'Ecco fatto dovevi solamente schiacciare più forte il girletto del lucchetto' 

'Ah..eh grazie'Dico poggiando i quaderni dal mio armadietto

'Sei nuova?'

'Si, sono una matricola'

'Ah..lo ero anch'io l'anno scorso e lo sono tutt'ora per colpa di una stronza'

'Mi dispiace..'

'No,non devi me la sono cercata anch'io. Ross Lynch' Lo guardo strano e lui altrettanto 'E il mio nome è il tuo?'

'Ah,scusa non avevo capito Stephanie Hood'

'Bel nome'

'Grazie..'

'Vuoi che ti aiuti a cercare la tua classe non vorrei che prendi a pugni o a calci qualcos'altro o un professore'

'Non picchierei mai qualcuno non sono cosi tanto forte'

'A me lo sembri'

'Non fatti ingannare dalle apparenze. Comunque si accetto volentieri un tuo aiuto invece di un'estraneo'

'Ma io sono un'estraneo'

'Si, ma ti sei appena presentato quindi non sei del tutto..estraneo' dico facendo un sorriso mentre lui scoppia a ridere della mia frase forse sensata. 'Okay..meglio andare a sapere che aula ho lezione'

'Lo sai già c'è scritto nel biglietto che ti danno insieme alla combinazione'

'Oh..non mi ero accorta'Dico guardando il foglio. '1D'

'Oh allora abbiamo lo stesso orario'

'Ah..'

'Dai vieni' Lui inizia a camminare nei corridoi e io lo seguo entrando in una piccola stanza piena di computer ed una lim. 'Questa è l'aula di francese' Nooo.. il francese NOOO.Alzo gli occhi al cielo e mi avvio vicino alla finestra e lui mi segue come un cagnolino.

'Oh..perfetto la materia che ho sempre odiato perfetto.' 

'E anche la mia materia non preferita ma secondo me dipende dai professori.'

'Non me ne frega un cazzo'dico facendo un sorrisetto.

'Fine per essere una ragazza'

'E sei sicuro tu che sei un ragazzo a tutti gli effetti'Lui mi guarda male butta lo zaino sul banco. 'Tutto qui?'

'Non sfidarmi signorina Hood' 

'Stavo solo scherzando' Mi avvio più il possibile lontano da lui e mi siedo all'ultima fila all'angolo destro vicino alla finestra. Il professore entra in classe al suonare della campanella e una ragazza bionda si mette seduta affianco al compagno/estraneo che ho appena conosciuto. Non capisco perché mi abbiano dato una divisa orrenda se nessuno in questa scuola la usa. 

'Hood'

'Presente.'

'Posso sedermi affianco a te?'Sento la voce provenire al fianco e mi giro. Una ragazzo con un sorriso smagliante armato di cuffie si siede al posto che mi è vicino. Hai i capelli ricci e neri e gli occhi sono di un color verde simile al mio solo sul più chiaro. 'Piacere Mauro' Mi porge la mano e rimango incantata a guardare i suoi occhi.

'Ehh..Stephanie...'dico 

Eh si..quell'incontro quello stesso giorno sembrava come se il tempo si fosse fermato. 

'Non ti ho mai vista da queste parte'

'Non sono una che esce molto..'

'Non hai una comitiva'

'Si,ma solitamente è sempre impegnata'

'Sei libera stasera?'

'Eh?'

Si avete sentito bene. Mi aveva chiesto di uscire proprio il primo giorno che lo conosciuto.

'Si che male c'è è per conoscerci meglio'

'Eh...scusa ma sono indaffarata devo..aiutare..'Mi guardo introno e noto il biondino di prima che ci fissa. 'Ho già un'impegno con quello li'Lui si gira guardando Ross che abbassa lo sguardo e si volta di nuovo verso di me

'Lynch?'

'Si,perché?'

'Nessuno lo fila se non perché è stato bocciato'

'Perché scusa..tu come fai a conoscerlo?'

'Sono del terzo anno e faccio lezioni extra e normale che conosco i pivelli di Beacon Hills'

'Ah..'

'Comunque se cambi idea' Lui prende la mia mano e con la penna inizia a scrivere dei numeri. 'Chiamami' Mi fa l'occhiolino e guarda la lim facendomi rimanere come un ebete che lo fissa.

Secondo voi ero cosi scema da accettare? No,ero cosi scema fin per arrivare in quel punto. 

09/17/2011 9.58 Beacon Hills corridoi. 

'Cosa ti ha detto Carrev?'Mi domanda il biondino da dietro facendomi spaventare sbattendo contro il mio armadietto che si chiude e chiudo gli occhi. 

'Non. Ti. Azzardare. A. Rifarlo!' 

'Per cosi poco' Lui scoppia a ridere e ritorna serio guardandomi. 'Allora?'

'Cosa?'

'Che ti ha detto?'

'Chi?!'

'Carrev. Mauro Carrev quello che ti è stato seduto vicino prima'

'Cos'è? Mi conosci solamente da quasi due ore e mi pedini?' Scuoto la testa prendendo la mia borsa che era caduta a terra e lui mi aiuta. 

'Noo,io non pedino nessuno'

'Meglio anche perché sei già strano' 

'Volevo solo sapere...ha detto qualcosa di me?'

'Hai fatto una storiella con lui?'

'Non sono gay. Cazzo!' Dice dando un pugno al mio armadietto. 'Smettila!'

'Si mi ha detto qualcosa riguardo a te..che non ti fila nessuno e forse un motivo c'è'

'Beh vedrai che tu sarai la prossima'

'Allora perché stai qui a parlare con me?'

'Senti...stai attenta' 

'Non mi serve un secondo fratello so cavarmela da sola e a mai più Lycnh spero che non ti vedo per altre due ore perché sei seriamente un ragazzo strano' Lui scuoter la testa ed io esco uscendo dalla scuola sedendomi sulla panchina per ricreazione. Estraggo il mio telefono dalla tasca dei jeans e vedo se ci sono messaggi dal gruppo della mia comitiva. Ma stranamente non lo trovo più sul cellulare e decido di contattare Shalley però il suo ultimo accesso è ieri notte alle 3. Vorrà dire che la chiamerò. Bugia contatto tutti e due Marcus e Cecilia. 

<<Ehi, come mai avete cancellato il gruppo su Whats App? >>

Ma non ebbi nessuna risposta..quel giorno sia Marcus che Cecilia avevano visualizzato senza rispondermi. Ed io come una scema credevo che fossero impegnati...e in realtà..me lo hanno fatto credere che fosse realmente cosi.  

'Ehi,bionda allora ci hai ripensato?'Mi domanda il ragazzo di prima che mi aveva chiesto di uscire mentre mi alzo dalla panchina. 

'Ehm..veramente..' 

'Infondo Lynch non lo vedo nei dintorni e credimi ti farei un grosso favore' Mi guardo dietro vedendo che il biondino non si trova più nei corridoi. Infondo è la prima persona che mi ha chiesto di uscire per conoscermi di questa scuola e non ho nessun amico e in più la mia vecchia comitiva manco rispondere perciò che male c'è non accettare?. Ma è anche vero che lo conosco anche da poco e non dovrei dargli cosi tanta confidenza. 'Ti porto dove vuoi tu a mangiare una pizza, cinema..' Faccio un sorriso timido vedendolo parlare molto e lo fermo prima che mi faccia un testamento orale. 

'Okok..accetto'

'Fantastico ti passo a  prendere alle 18,00 sotto casa?' 

'Ma non sai il mio indirizzo'

'E cosa servono secondo te le segreterie?'Mi domanda divertito sorridendomi.  A quanto pare qui ci sono due che ti stanno pedinando.  'Ovviamente, non prendermi per pazzo volevo solamente sapere qualche informazione su di te' 

'Tu sei già pazzo..Carrev giusto?'

'Si..ma dicono che i pazzi sono i migliori' 

'Va bene' Esco senza salutarlo dall'uscita e corro per prendere il bus. Oddio usare il pullman ma secondo mio padre e anche mio fratello non sono ancora portata per avere e guidare un'auto. Aspetto due ore per colpa del traffico e scendo finalmente alla fermata vicino casa mia. Trovo nel vialetto di casa. 'Ciao Skater-Man' Dico a mio fratello che esce sotto dalla macchina con lo skate sporco di motore sulla guancia e mi guarda male. 

'Ciao palozzola di pelo' 

'Che brutto nomignolo' 

'Hai i capelli messi in una palozzola'

'Si chiama Chignon detto tuppo.' 

'Come vuoi non mi interessa' Sbuffo e lui si alza togliendosi i guanti. 'Come è andato il tuo primo giorno di scuola al liceo?'

'Ora capisco perché tu ti sei ritirato al terzo anno'dico buttando la cartella a terra facendo incazzare nostra madre appena entro.  

'Stephanie Hood torna subito qui e riprendi la tua cartella!'

'Oh..come bello sentire per una volta il suo nome apposto del mio' 

'Lucas non iniziare'dice mio madre mentre io lo guardo male prendendomi la cartella.

'E comunque è normale che adesso lo vedi cosi. E' il tuo primo giorno vedrai che domani farai amicizia con gli altri'

'Veramente ho fatto già amicizia con qualcuno e oggi esco' 

'Ohoh..già iniziano le storielle' Lucas mi da una gomitata e io lo guardo malissimo

'Ma che storielle?! E' solo un'amico che mi vuole conoscere'

'Appunto ti vuole conoscere più infondo' Prendo la prima cosa che trovo in casa e gli e la lancio in testa colpendolo. 'Ahii'

'Ora stai zitto fratello' Salgo le scale e arrivo in camera mia. 

Si è vero,vi avrò fatto sembrare che io e mio fratello ci odiamo visto come sono andate cosi le cose quel giorno ma in realtà non è cosi. Voglio un mondo di bene a mio fratello e qualche volta ci posso stare dei battibecchi ,come ogni sorella e fratello facciano, ma lui è veramente il mio unico migliore amico.  Ma questo lo scoprirete più avanti ora vi racconto come è andata quel giorno e come..per me iniziò, ad rovinare le mie aspettative sull'amicizia. 


09/17/2011 6.03 P.M  Casa Hood.

'Jeans e maglietta?'

'Lucas la smetti'

'Va bene..non devo fargli la predica no?'

'Lo conosco solo stamattina e già papà mi basta e avanza eh'Lui ride facendo cenno di si e si avvicina a me. 

'Dai..dammi un'abbraccio'

'Non se ne parla sei sporco di sudore e inchiostr..Wleh'dico nel momento in cui lui mi abbraccia stringendomi a se sporcandomi i capelli dell'inchiostro della maglietta. Lui fa un respiro e mi sorride. 

'Ora va meglio no?'

'Mi hai sporcata di inchiostro!'

'L'inchiostro va bene. Pensa se era dentifricio'

'Che io sappia il dentifricio almeno sa di menta ma..ora per colpa tua mi devo cambiare e farò tardi'

'Nah' Lui prende la sua felpa blu del adidas e me la infila. 'Sta apposto e poi ti copre anche' 

'Tu lo hai fatto apposta!'

'Ops..' Il campanello della porta suona e lui è sano salvo dal mio sguardo omicida fratello. 

'Ehm..salve lei è il signor Hood?'

'Signore non ancora per molto visto che ho quasi 18 anni.' 

'Lucas..eh..perdona mio fratello allora andiamo?'

'Eh sisi' Primi di uscire do un'ultima occhiata a mio fratello che mi saluta con la mano con un sorrisetto da ebete e chiudo la porta sbuffando. 'C'è qualcosa che non va?'

'No,niente..allora dove mi porta'

'Dove vuole milady!' Lo guarda sorpresa e lui si tocca i capelli guardando giù. 'Eh..scusa ho esagerato'

'No..è..strano sentirselo dire ma mi dai l'impressione del ragazzo dolce che non pensavo fossi'

'Dovresti lasciare perdere ciò che dicono gli altri e pensare con la tua testa

'Hai ragione...allora vorrei andare a guardare un film di guerra' 

'Guerra?'Mi domanda guardandomi come se avessi una seconda testa.

'Ovvio..mica sceglierei di guardare un film romantico con un ragazzo come te che potrebbe provarci' Lui ride e fa cenno di si. 

'Ah..hai capito la ragazza sa difendersi da una eventuale storia d'amore. Stai tranquilla non ci proverei al primo appuntamento io sono più tosto alle vecchie tradizioni aspetto fino al terzo appuntamento per baciarti' 

'Fai sul serio?'Dico guardandolo stavolta io strano. 

'Eh..Pff certoo' 

'Ok..allora andiamo in pizzeria..' 

'Hai cambiato idea?'

'Noi donne cambiamo sempre idea Carrev' 

'Come non darti torto.' Camminiamo fermandoci alla fermata del pullman e lo guardo. 'Che c'è?'

'Hai 17 anni è non hai ancora la patente?'

'..non è cosi. E' che..che la macchina sta dal meccanico' 

'Ah..va bene. Cosa ti piace fare di solito?'

'Leggo libri,studio,passo del tempo al pc a guardare film magari in streaming sopratutto quelli di fantascienza sai vampiri..lupi mannari e anche talvolta guardo serie tv come Grey's Anatomy'

'No, lo vedo sempre io e mia madre non ci perdiamo mai una puntata di Grey's Anatomy!'Lo guardo e poi scoppio a ridere mentre lui guarda giù imbarazzo e capisco subito che stava dicendo sul serio. 'Oddio santo stavi dicendo sul serio?'

'Scusa..e che di solito non è una serie tv che vedono in molti. Insomma sangue,interventi,storie d'amore,corna su corna per non parlare delle amicizie' 

'Io credo che li le amicizie siano raccontate proprio come dovrebbero essere.' Lui si volta verso di me che lo guardo incantata dalle parole che ha detto. Finalmente qualcuno che la pensa al mio stesso modo. 'Ho detto qualcos'altro di sensato vero? Ok stavolta spero di non essere ancora più sdolcinato'

'Nono..e che mi hai colto di sorpresa. Anch'io penso che le amicizie dovrebbero essere come quella fra Christina e Meredith, George e Izzie, Meredith e Alex e Derek e Mark' 

'Sai qual'è la mia puntata preferita?'Mi domanda e io ovviamente faccio cenno di no. 'Quando Callie viene operata e tutti si mettono a cantare How To Save A Life dei..'

'The Fray! Amo quella band'

'Non ci credo anche io. Abbiamo più cose in comune a quanto vedo' 

'Già..' 

'Oh ecco il pullman'  Non avevo mai conosciuto una persona  con cui avessi molto in comune. Si, Cecilia,Marcus e Shalley erano i miei migliori amici fino alla materna e sapevano tutto ciò che mi piace specialmente Shalley ma non è mai stata cosi, intensa. Però,loro resteranno sempre i miei migliori amici gli insostituib..ili. Mi fermo e quasi mi viene un colpo nel vedere i..i "miei amici" nel pullman. Perché non mi hanno avvisata che uscivano? Perché non mi rispondevano ai messaggi? Perché fanno finta che non esista?. Per tutte queste domande..c'era solamente una risposta.  

'Si, è stata davvero una fortuna abbandonare quel gruppo. Insomma non la rivederemo più e poi hai visto come pretendeva che la rispondessimo? Manco fosse una regina' Sento dire da Shelley..la mia prima migliore amica. 

'Stephanie tutto ok?'Mi domanda Mauro. Ma al momento sono concentrata sui pettegolezzi su di me di quel gruppetto che chiamavo amici. 

'Si..non è nessuno per pretendere se dobbiamo o no rispondere dai e poi è cosi lunatica.' 

'Non è un'amica che tutti vorrebbero insomma le sue conversazioni finiscono quando dice " va be"..a stento riesce a parlare di quello che fa una giornata. Non sa parlare e come se non bastasse crede che io veramente le volessi bene.' 

Sei un'amica speciale. Questo era quello che mi dicevano ogni volta che avevo un momento no. Ti voglio bene amica mia. Tutte quelle parole sembrano volare nell'aria. Mi sento come se qualcosa mi avesse strappato nel petto. La fiducia? Mi fidavo di queste persone?. Erano davvero i miei amici? Ma in realtà cos'è realmente esserti amico?. Un'amico non ti parla alle spalle pugnalandoti. Un'amico non ti fa la doppia faccia. Un'amico non ti contatta solo quando ha voglia..ma dovrebbe essere sempre. Un'amico ti dovrebbe stare vicino e dirti anche se fa male. Non importa quanto ti ferirà ma saprai almeno che non sarà cosi tanto doloroso come saperlo..da soli. "Sei un'amica speciale Stefy e tutti dovrebbero essere come te." Ma in realtà cosa significava per loro essere un'amica Speciale?. Ancora me lo domando...mi paragonano sempre alla ragazza cosi buona e speciale che tutti vorrebbero avere come amica. Ma se siete cosi ottusi da desiderami come amica...allora perché mi trattate come se fossi un'animale!. 

'Stephanie?'Mi domanda Mauro posando una mano sulla mia guancia. 'Che succede? Guarda che non te la senti..posso portarti a casa'  Non mi ero accorta..ero cosi attenta a sentire quelle NULLITA'  che non mi sono accorta che stavo piangendo. Lui si volta per guardare dietro di me e poi mi rivolge lo sguardo prendendomi per mano facendomi scendendo ad una fermata. Non posso crollare adesso..non qui. Non difronte a lui. 'Li conosci?'Mi domanda e io cado a terra non interessandomi del dolore delle ginocchia che hanno urtato nel gradino del marciapiede e crollo.. 'Mi pare che sia un si..'   

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