Capitolo 6

Sara's POV

-Quindi tu e Nyssa avete deciso di ricominciare?- chiese Laurel mangiando una patatina.

Eravamo a pranzo insieme, come non ci succedeva da settimane dato che eravamo impegnate a fermare vari criminali.

-Già. Scusa se ho aspettato a dirtelo, ma eri talmente concentrata sul tuo caso che non volevo distrarti- dissi.

-Non preoccuparti! A proposito, hai notato che ultimamente i seguaci di Talia non si sono più fatti vivi?-.

In effetti era vero, negli ultimi giorni avevamo sconfitto solo criminali "comuni", nessuno che avesse una stella tatuata sulla spalla.

-Sì, ma ho paura che quando tornerà all'attacco sarà più arrabbiata di prima-.
Annuì, pensierosa.

-Che rapporti c'erano tra te e quella donna?-.

-Ci odiavamo, come cane e gatto. Io la odiavo per come mi trattava, ovvero come se lei fosse superiore a tutti, mentre lei mi odiava per aver "distratto" Nyssa facendola innamorare di me-.

-Come se fosse una tua scelta- disse Laurel ridacchiando.
-Per lei lo era. Non le sono mai piaciuta sin dall'inizio e credo che quello fosse solo un modo per giustificare questo odio-.

-Chi è questa donna?!-.
Io e Nyssa avevamo appena finito di allenarci, quando una donna entrò nella palestra: Talia.
-È una nuova recluta della Lega, la sto addestrando- disse Nyssa e poi si rivolse a me: -Lei è Talia, mia sorella-.
-Piacere di conoscerti, sono Sara-.
Mi guardò con scherno, come se non valessi nulla; fece una smorfia, avvicinandosi.
-Americana... indegna di stare qui- disse e poi se ne andò, furiosa.
-Fa sempre così?- chiesi a Nyssa.
-Il 90% delle volte. Forza, la pausa è finita!- mi rispose e ricominciammo l'allenamento.

-La tua ragazza mi piace. Potrei farci un pensierino- disse Amy vedendo Nyssa entrare dalla porta del bar.

Alla fine del turno era venuta a prendermi per andare al magazzino.
-Non è la mia ragazza! Ci siamo date qualche bacio, ma nulla di più- dissi arrossendo.
-Ah sì? Allora perché sei tutta rossa?-.

Nel frattempo Nyssa si era avvicinata al bancone, sorridendo e salutando Amy.
-Andiamo? O sono arrivata prima del dovuto?- mi chiese.

-No, ho finito ora, dammi il tempo di cambiarmi- dissi ed andai a togliermi la divisa da lavoro, indossando i miei vestiti.

Arrivammo al magazzino e trovammo sia Laurel sia mio padre. Che stava succedendo?
-È successo qualcosa?- chiesi avvicinandomi.

Loro si voltarono e mia sorella mi mostrò un video: mostrava una donna in balia di un pazzo che la stava uccidendo davanti alla figlia piccola, probabilmente andava all'asilo.

-Cos'è?- chiesi.
-Un altro cagnolino di Talia, guarda la stella sulla spalla. Questa è una sfida vera e propria, senti cosa dice l'uomo nel video- disse Laurel alzando il volume.

-... Se non vieni entro mezzanotte ucciderò anche la bambina e farò così con tutte le famiglie che mi capiteranno a tiro fino a che non ti deciderai a farti viva!-.

Era chiaro che fosse riferito a me... Usare addirittura dei bambini! Stavolta era caduta davvero in basso!

Andai verso la mia divisa, indossandola.
-Vuoi davvero andarci?! È chiaramente una trappola!- disse mio padre.

-Lo so, ma non posso fargli uccidere dei bambini! Me la caverò, fidati- dissi e lui mi abbracciò.
-Fai attenzione- mi sussurrò.
-Come sempre-.

Uscii nella notte e andai al luogo prestabilito: dai video avevamo intuito si trattasse di un appartamento e Laurel riuscì a rintracciare il luogo dove era stato inciso il dvd con video, scoprendo che Lucas (così Nyssa aveva detto che si chiamava) si nascondeva in uno dei quartieri più lussuosi della città.

Arrivai a destinazione ed entrai nell'appartamento: trovai Lucas in salotto, con dietro di sé il corpo della madre... e della bambina.
-Lo sapevo che saresti venuta- disse sorridendo.

-L'hai uccisa... Avevi detto che se fossi venuta l'avresti risparmiata!-.
Lui guardò la piccola con sguardo dispiaciuto: -Peccato eh? Ma sai, mi piace molto uccidere i bambini, sono così innocenti- disse e con uno scatto mi intrappolò alla parete.

Era davvero forte e veloce, non riuscivo a contrastarlo.

-Ti ricordi di me, Ta-er al-Sahfer?- disse facendomi sbattere la testa contro la parete.
Mentre sentivo l'odore del sangue arrivarmi alle narici venni travolta dai ricordi...

-Nyssa! Tuo padre ti desidera- disse un ragazzo avvicinandosi a noi.
Avevamo appena finito la nostra lezione quotidiana di arabo e Nyssa mi stava raccontando qualcosa delle loro tradizioni e rituali.
-Torno subito- mi disse e uscì.
-Quindi tu sei Sara, la nuova recluta- disse il ragazzo avvicinandosi -Mi chiamo Lucas-.
-Piacere di conoscerti. Sei qui da molto?-.
Annuì e mi disse di far parte della Lega da quando aveva dieci anni.
-Mio padre era un assassino e ha voluto che lo diventassi anche io-.
-Capito. Beh è ironico, mio padre è un poliziotto- dissi ridacchiando.
-Davvero? Beh è buffo-.
Mi piaceva Lucas, era un ragazzo simpatico.
-Devo tornare ad allenarmi, ci si vede Sara- disse e uscì, lanciandomi un saluto con una mano che prontamente ricambiai.

-Lucas... Certo, mi ricordo di te!-.

Lui ghignò, afferrandomi il volto con una mano e costringendomi a guardarlo negli occhi: -All'inizio mi stavi simpatica, lo ammetto, ma quando ho scoperto che eri sotto l'ala protettiva di Nyssa ho iniziato ad odiarti. Perché tu che eri appena arrivata potevi trattarla come un'amica ed io invece no?-.

-Eri geloso della nostra amicizia?- chiesi.
-Molto. E conoscendola so che tra poco arriverà a salvarti, così potrò ucciderla-.

Ringhiai e feci per ribellarmi alla sua presa, ma venni colpita da un forte capogiro e caddi a terra mentre lui rideva.

Mi toccai la testa e sulla mano vidi una macchia di sangue: accidenti...
-Sei così patetica!- disse dandomi un calcio e facendomi voltare a pancia in su -Sarebbe questa qui che hai addestrato Nyssa? Lo so che mi stai ascoltando, lo so che sei qui nei paraggi!-.

Mi colpì un'altra volta, facendomi tossire. Dalla ferita continuava a uscire sangue, mi stavo indebolendo troppo in fretta.
-Io non sono debole- dissi cercando di alzarmi.

-Non riesci neanche a reggerti in piedi, come pensi di battermi?- disse sarcastico e ridendo.

Mi alzai in piedi barcollando: dovevo sbrigarmi prima che fosse troppo tardi.
Mi lanciai verso di lui e riuscii a colpirlo in faccia dato che lui non se lo aspettava.
-Ma che...?!- disse ed io lo colpii a ripetizione, senza dargli il tempo di ribattere.

Lo colpii ripetutamente e ad un cerro punto lui cadde a terra, senza più muoversi. Continuai a colpirlo, in preda alla sete di sangue.

-Basta Sara! È morto, fermati!- disse mia sorella dalla radio.

-Fermati, habib- disse Nyssa.
Mi bloccai, come se mi fossi svegliata di colpo.

-Mi... Mi serve aiuto...- dissi e poi tutto si fece buio.

****
Nyssa's POV

Camminai avanti e indietro per il corridoio dell'ospedale, nervosa come non lo ero mai stata.
Ad un certo punto il padre di Sara uscì dalla stanza.

-Sta bene, ha solo una brutta ferita alla testa. Si riprenderà- disse e sia io che Laurel sospirammo di sollievo.

-Vuole vederti- aggiunse poi guardando me.
Annuii ed entrai nella stanza: vederla in un letto d'ospedale, attaccata a delle macchine, mi strinse il cuore come se fosse in una morsa.

-Stai bene?- chiesi sedendomi accanto a lei.
-Sì... Mi riprenderò- disse sorridendo.

La baciai, dandole tutto l'affetto possibile.
-Ho bisogno che tu mi alleni di nuovo Nyssa-.

La guardai, perplessa e le dissi che non capivo cosa intendesse.
-Devi addestrarmi di nuovo come un assassino, come hai fatto anni fa. Solo così potrò tenere testa agli uomini di Talia-.

Cosa dovevo fare? Accettare o no? Sarei stata in grado di addestrarla di nuovo in poco tempo?

-D'accordo, ti addestrerò di nuovo- dissi e lei sorrise e mi diede un bacio.

Era bello riaverla con me, anzi era la cosa più bella di sempre e non l'avrei lasciata andare tanto facilmente.

Note:
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va😊
Bye

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