Il verso giusto
"Chi è alla porta?" - Killian sapeva benissimo chi fosse, ed era proprio quello il motivo per cui aveva urlato. Voleva farsi sentire da Graham, come per 'segnare il territorio'.
"Scusa, avevo capito che saremmo stati soli" - disse Graham, utilizzando un tono che era un misto di delusione e rabbia. Nemmeno guardando nei suoi bellissimi occhi limpidi Emma riuscì a percepire quale delle due fosse prevalente.
"L'intenzione era quella, ma Killian si è presentato senza alcun preavviso cinque minuti fa"
"Killian? Jones? Quello con cui non vai minimamente d'accordo?" - ora era indubbiamente sorpreso. Nemmeno lui riusciva a credere che potesse essere una cosa possibile. Ultimamente Emma aveva visto così tante volte quell'espressione sul volto delle sue amiche, da aver perso il conto. Non ci avrebbe mai fatto l'abitudine.
"S-sì, è una lunga stor.."
Emma non fece nemmeno in tempo a terminare la frase, che Killian sbucò da dietro la porta, e addossandosi allo stipite, allungò un braccio attorno alla spalla di lei. Ma che cosa stava facendo?! Lei non era la sua ragazza! E di certo non poteva metterla in imbarazzo di quel modo davanti ad un suo amico. D'altronde era anche evidente l'interesse che Graham aveva nei suoi confronti, quindi sapeva che quel gesto avrebbe scatenato non poche occhiatacce e frecciatine.
"Sì, ma ora siamo amici. Vero Swan?" - irruppe nella conversazione con quel suo tonto canzonatorio. Di quelli che vorresti solamente prendere a pugni solo guardando quel ghigno che lo accompagnava.
"No! Non siamo amici! Infatti è ora che tu vada"
"Come? Non ci siamo! Stasera le maniere sono lontane anni luce dall'essere buone."
"Guarda che l'anno luce è una misura di spazio, non di tempo" - aggiunse Emma allontanandosi da quello strano abbraccio, che non aveva fatto altro che indispettirla. In altre occasioni si sarebbe sciolta tra quelle braccia, ma in quel momento era ben consapevole del fatto che fosse solo un gesto provocatorio nei confronti di Graham. Questo non le stava bene. O faceva parte della sua vita, oppure non ne faceva parte! Non poteva decidere lui con chi lei avrebbe dovuto o non dovuto frequentarsi!
"Come siamo saputelle questa sera! Io credo invece che sia Graham ad essere di troppo. La compagnia è evidente che tu ce l'abbia già"
"Cosa?" - sia Graham sia Emma erano sbalorditi dall'insolenza con il quale credeva di poter pilotare la situazione. Punto primo, non era casa sua, perciò non poteva permettersi nemmeno lontanamente di mandare via delle persone, che, si dà il caso, fossero state invitate dalla vera padrona. Punto secondo, ma chi si credeva di essere?!
"Senti, mi sembra di capire che abbiate qualcosa su cui discutere. È meglio che io me ne vada, altrimenti qui finisce che lo prendo a pugni" - oddio, no. Non di nuovo! Nonostante se lo meritasse, Killian non poteva prenderle, o darle, di nuovo per colpa sua. Anche se tecnicamente era Killian lo stronzo di turno; se avesse avuto dei modi più garbati in quel caso Graham non avrebbe quella voglia di picchiarlo.
"Sì, bravo, ottima idea"
"Cosa? No! Killian tu non sei stato invitato! Esci da casa mia!" - si girò verso Graham con espressione di rammarico e terribilmente dispiaciuta e aggiunse - "e tu entra, per favore!"
"Emma.." La chiamò Killian.
"Killian, no, dev..." - non appena Emma si girò, intenzionata a spintonarlo fuori di casa se necessario, fu colta alla sprovvista nel momento in cui, per interromperla, Killian si era avvicinato e le aveva bloccato le labbra con un bacio. Un bacio a cui Emma inizialmente cercò di sottrarsi, ma quell'indietreggiare aveva dato a lui l'opportunità di incastrarla tra la sua presa e lo stipite della porta. Non lasciandole molta scelta, se non chiudere gli occhi, calmarsi, e assaporare quelle labbra. Dio quanto le erano mancate!
"Questo è troppo! Io me ne vado"
Ma che cosa stava facendo?! Stava baciando Hook...di fronte a Graham?! Ma che cosa le diceva la testa?! Con tutta la forza che riuscì a trovare allontanò il viso di Killian dal suo. Si abbassò per oltrepassare la barriera che lui aveva creato per intrappolarla con il suo corpo a ridosso dello stipite, e rincorse Graham, che aveva già percorso metà del vialetto acciottolato che attraversava il giardino di casa.
"Graham aspetta! Non è come credi!"
"No Em? Vuoi dire che non lo stavi baciando?"
"Mi ha colto alla sprovvista!"
"E vuoi dirmi che questo era il vostro primo bacio?" - colpita e affondata
"Graham, ti prego! Non fare così"
"Emma, va bene così, davvero. Sapevo che volevi che rimanessimo solo amici. Se avessi capito che c'era un altro, non ti avrei nemmeno chiesto di venire al ballo"
"Tra me e Killian non c'è niente! Puoi credermi"
"Non da quello che ho visto. Emma per favore, lasciami andare. Ho ricevuto abbastanza umiliazioni per una serata sola"
"Mi dispiace!"
"Già..anche a me"
"Ci vediamo in laboratorio almeno?"
"...sì" - mentre rispondeva, a bassa voce, le aveva già voltato le spalle, dirigendosi verso la sua auto.
Era già la seconda volta che litigava con qualcuno per colpa di Killian! Prima August, ora Graham. Sembrava che tutta la società si stesse mettendo d'accordo per mortificarla. Guardarlo accendere il motore, ingranare la marcia e andare via da lei, le mise una tale tristezza, che non riuscì a trattenere le lacrime.
Quelle lacrime erano un misto di tristezza e rabbia. Tutto quello che aveva provato negli ultimi tempi per Killian! Certo ogni cosa sembrava scomparire nel momento in cui lui la baciava, o la abbracciava o la guardava soltanto. Anche pochi istanti prima, si era lasciata così trasportare, da essersi dimenticata per un nanosecondo (un nanosecondo di troppo) dello sguardo di Graham.
Passati alcuni minuti in quello stato, con le lacrime che le sgorgavano dagli occhi, senza mostrare la minima intenzione di fermarsi, si voltò, e vedere Killian, con quello sguardo soddisfatto sulla soglia di casa le scatenò un moto di rabbia, che mai aveva provato prima!
"PERCHÉ?" - stava urlando, mentre, un passo dopo l'altro, con le braccia incrociate, e le mani chiuse a pugno stringendo le maniche della felpa che indossava, si avvicinava verso di lui - "perché tenti così disperatamente di rovinarmi la vita?! Che cosa vuoi?! Io so che cosa voglio, ma non capisco tu che cosa vuoi fare"
Killian iniziò a indietreggiare, e non appena capì quanto Emma facesse sul serio, fece scomparire quel ghigno che fino a quel momento aveva mantenuto, sostituendolo con un'espressione sorpresa e alzando le mani in segno di resa, come se in quel modo potesse provare la sua innocenza.
"Io non sono la tua ragazza, dannazione! Non puoi decidere cosa posso fare o non fare! E non puoi comportarti tutte le volte come se niente fosse, quando tutti e due sappiamo benissimo l'attrazione che proviamo l'uno per l'altra. Perché non lo vuoi ammettere? Di che cosa hai paura?"
Killian non sapeva che cosa rispondere. Non si aspettava un così chiaro ed esplicito chiarimento da parte di Emma. Quindi lei provava qualcosa per lui? Per Killian era una novità...più o meno. Fino a quel momento non si era mai domandato davvero che cosa lei provasse nei suoi confronti, e da quella sfuriata sembrava davvero ferita dal suo comportamento. Per ferire una persona c'è bisogno che ci sia un legame, altrimenti tutto le sarebbe scivolato addosso senza accorgersene. Quindi lei provava davvero dei sentimenti per lui.
Le parole continuavano a sfuggirgli. Non sapeva nemmeno lui che cosa provava per Emma, sapeva soltanto che quella sera, per nulla al mondo avrebbe lasciato che qualcun altro passasse la serata insieme a lei.
"Killian?!"
"NON LO SO. Emma..io non lo so" - ora stava urlando anche lui. Non sopportava le sue lacrime. Lacrime che lui stesso aveva causato. Non era arrabbiato con lei, ma con se stesso per quello che le stava facendo.
"Cosa significa non lo so? Provi qualcosa per me o no? È una domanda semplice"
"...sì..credo. Emma smettila di chiedermelo! Non lo so va bene?"
"No Killian! Non va bene! Sono stufa di rincorrerti"
Ormai erano rientrati in casa, nonostante la porta fosse ancora aperta. A furia di indietreggiare, per sopperire all'avanzare di lei, si erano ritrovati nel salotto.
In quel momento, Neal si mise a piangere, probabilmente spaventato dalle urla di poco prima. Emma ci mise due secondi a precipitarsi a passo svelto verso il fratellino, che per troppo tempo era rimasto solo su quel seggiolone. Lo prese in braccio e lo abbracciò. Non si sa se per consolare lui o farsi consolare dalle tenere braccine che il piccolo le aveva stretto al collo.
"Killian è davvero ora che tu te ne vada" disse Emma, con la voce rotta dal pianto, ma di nuovo con un volume normale.
"Emma.."
"No! Su serio, sono stanca...nonostante tutto sono sempre stata lì, ad aspettare un tuo gesto, ad aspettare anche solo che tu mi rivolgessi uno sguardo" - era il momento per Killian di rispondere qualcosa, ma ancora una volta, il groppo in gola che gli aveva impedito di farlo poco prima era tornato a farsi risentire.
"Dio! Non so come ho fatto ad essere così stupida! Io sono qui a pregare per avere la tua attenzione e tu vai al ballo con un'altra...sono proprio caduta in basso". Nel frattempo si era girata per tornare in cucina. Aveva un disperato bisogno di acqua, sempre tenendo stretto Neal, coccolandolo.
Killian, con le mani in tasca, e un'aria sconfitta, come se il suo carattere naturale, sfrontato e con una risposta sempre pronta, non fosse mai esistito, disse solamente: "Non ci vado con Zelena, se è questo che vuoi sapere".
Detto questo, dal momento che era rimasto sulla soglia, chiuse la porta alle sue spalle, lasciando Emma in casa, in preda alla più completa confusione.
Emma decise di non seguirlo nemmeno. Che cosa avrebbe ottenuto? Altri 'non lo so'? No grazie, preferì sedersi per terra, sul tappeto in salotto a guardare Neal giocare con le costruzioni, portandosi le ginocchia al petto, come per costruire uno spazio in cui nessuno avrebbe potuto ferirla.
Peccato che qualcuno l'avesse già ferita.
***
Amiciii :D con questo capitolo XL spero di avervi fatto contenti, dal momento che mi prenderò una piccola pausa vacanza, che sfrutterò anche per cercare l'ispirazione per continuare il racconto.
Scrivetemi nei commenti le vostre riflessioni e le vostre previsioni, io sarò felicissima di leggere qualsiasi vostro messaggio!
Per ora, buone vacanze e a prestissimoo 😘
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