They will never understand

Subito Faith si maledì in tutte le lingue del mondo appena vide Robert fermo all'entrata della sala. La fissava a metà tra l'incredulo e il ferito. Come se anche lui si aspettasse questa mossa dalla ragazza. Brutto quando nessuno dei due riesce a fidarsi completamente dell'altro.
-Robert, io...
Faith provò ad avvicinarsi ma il professore rese chiaro il suo pensiero fin da subito.
-Fanculo, vai via.

Provò ancora ad avvicinarsi ma Downey fece un passo indietro scuotendo la testa.
-Non ti avvicinare.
Le stava ben alla larga invece di inveirle contro e perché no, anche colpirla.
-Mi dispiace ti prego.
Già Robert di suo perdonava raramente, figuriamoci adesso.
-Adesso io vado in cucina e sono fottuto, completamente fottuto!
Spalanco le braccia incredulo, passandosi una mano tra il ciuffo asciutto.
-E questo perché tu hai spiattellato tutto proprio alla persona a cui ti avevo detto di non aprire bocca?!
La indicò arrabbiato nero. Insomma non se l'aspettava proprio da Faith. Poi se Lionel avesse insistito sarebbe intervenuto sicuramente lui allontanandolo usando la scusa del "non toccare la mia ragazza", e invece nemmeno il tempo di agire che puff: tutto andato a puttane!
-Grazie, amore. Davvero mi serviva proprio!
Reagiva in modo difensivo, da farla rimanere male più del dovuto.
Alcuni di voi si lamenteranno sul fatto che dai, non è poi così grave, cosa c'è da far polemica. Beh, vorrei vedervi mentre scoprite da un'altra persona che il vostro amico vi ha mentito su una cosa così improntate per anni. Perché alla fine quel gruppetto che si era creato a Faith ci teneva, sopratutto Lilibeth, e sapere con chi avevano a che fare riguardo Robert è un concetto chiave. Perché adesso sapranno di essere stati in compagnia di un uomo così, lo vedranno come un mostro.
Però in alcune storie gli amici rimangono e ti accettano per quello che sei diventato, non per ciò che eri.
Beh, non qua.
-Robert ti imploro.
La protagonista cadde in ginocchio tirando il professore per la mano che egli tolse di scatto dirigendosi verso la cucina.
-Ma sì dai, tanto peggio di così non può andare.
Borbottò entrando in cucina dove trovò Lionel, Lilibeth, Keith e Wonder pietrificati alla sua vista. Robert alzò subito lo sguardo verso il suo caro vecchio amico, non potendo arrabbiarsi completamente con lui. Sapeva che non gliela perdonava una cosa del genere. Restò fermo, aspettando il suo giudizio a braccia aperte.
-Tu...tu cosa hai osato fare a Faith?
Iniziò ancora mezza sbigottita Lil guardandolo con un temporale pronto a scoppiare nelle sue iridi.
Alla pronuncia di quel nome ecco che la biondina spuntò dalla porta mettendosi a debita distanza dal professore per quanto le distruggesse il cuore.
-È cambiato, l'avete visto.
-Però volevamo vedere cos'era accaduto prima che venisse qua, lo sai. Te l'ho chiesto infinite volte e mi hai soltanto mentito.
Continuò Lilibeth Thatcher, forse la più colpita e affondata da questa faccenda.
-Di solito tra amici non si mente.
Aggiunse un'altra freccia avvelenata Lionel inclinando la testa e guardando la Davis truce.
Nel corpo della protagonista il battito cardiaco aumentava senza un freno, una forza superiore le strizzava la bocca dello stomaco e l'ansia che prova uno studente sotto esame non è neanche lontanamente paragonabile a ciò che sentiva lei.
-Dopotutto non è successo nulla tra di voi, vero?
Continuò Lio con un tono davvero tagliente che colpiva la verità del discorso.
La sorella più piccola guardò Keith per vedere se avesse opinioni, ma egli si limitava a starsene zitto forse perché stava ancora valutando se prendersela così a cuore o no.

Faith agganciò lo sguardo della sorellina e la pregò con un flebile mormorio.
-Wonder...
Alzò lievemente una mano nella sua direzione, ma ella non rispose con la confusione dipinta sul volto.

Lionel volle infilzare ancora di più il coltello nella piaga, dicendo ciò che non aveva ancora detto agli ospiti.
-Oh ma non si è limitato a tormentarla a scuola, nossignore: ha cercato di violentarla due volte e c'è quasi riuscito, oserei dire che magari l'ha fatto davvero, dato che qualcuno non dice mai tutta le verità qua.
Robert strinse i pugni guardandoli tutti dritti negli occhi mentre Faith cercò ancora lo sguardo della sorella che però disgustata lo distolse.

-Lionel finiscila.
Strano ma vero fu Keith a prendere parola questa volta schierandosi dalla parte di Faith e Robert. Ovviamente tutti lo guardarono muti, pronti ad assalirlo.
-Sto pensando che Robert in questi anni non ha fatto altro che pentirsi. È vero non può essere definito uomo, però non credo che se non vieni considerato un paladino della giustizia allora meriti tutto il male del mondo. Devi soltanto farti perdonare, e lui ogni giorno cerca di farlo, e adesso vede le uniche persone che ha trovato vicine a lui voltargli le spalle. Poteva dircelo prima Faith ma non è colpa sua. Ha soltanto rispettato il volere di Robert.
Lilibeth lo bloccò subito.
-Il problema Keith è che io per giorni interi le ho chiesto di dirmi la verità, anche solo mezza. Sono la sua migliore amica e sa benissimo che essere presa in giro è il punto di non ritorno per me. Come faccio a fidarmi sapendo che ho avuto al mio fianco una persona che non ha fatto altro che mentirmi? Chissà magari mi avrà mentito su altre cose.
E il ragazzo rispose con tono davvero preso nei suoi pensieri.
-Sto solo cercando di mettermi nei loro panni. Robert di sicuro passerà ogni notte a litigare con sé stesso, a sentire sia vuoto che felicità stando con Faith. E adesso che per una volta viene visto per ciò che è e può diventare, tutte le porte gli si chiudono in faccia.
Fece una breve pausa guardando il pavimento completamente assorto.
-Ho cercato di provare il tutto dal suo punto di vista e... mi ha fatto sentire davvero solo.

Alzò lo sguardo incrociando quello pieno di lacrime del professore, ma quelli degli altri erano ancora duri come la pietra.
-Mi dispiace Keith, ma quest'uomo è uno stupratore e sta con una delle persone che amo di più. Non posso creare giustificazioni dal nulla.
Rispose Lionel a metà fra la compassione per l'inglese e la freddezza del sentimento.
Sempre Lio fu il primo a dirigersi verso l'uscita dando una spallata a Robert, seguito subito dopo da Lilibeth che non degnò di uno sguardo Faith.
-Che volete fare, quindi?
Chiese il più alto rivolgendosi alla coppia di giovani ancora nella cucina.
Wonder guardò con uno sguardo indecifrabile prima Keith e poi Lionel, per la prima volta intimorita dagli occhi verdi del gentiluomo. Percepiva che quella domanda in realtà fosse un obbligo. Faith scosse leggermente la testa in lacrime, appigliandosi al buonsenso di Wonder come ultima ancora.
-Mi dispiace tanto.
Mormorò a testa bassa prendendo Keith per mano e portandolo verso gli altri.
-Adesso vattene tu.
Ringhiò Lio prendendo per il colletto Robert e alzandolo da terra.
La protagonista stava già per dividerli ma il professore lo spintonò per farsi mollare, lisciandosi la maglietta con disprezzo.
-Non c'è bisogno che tu me lo dica, lo faccio con piacere.
Rispose duro con parole di ghiaccio rivolte a Faith.
I quattro se ne andarono sbattendo pesantemente il portone, lasciandoli da soli.
Non capiranno mai questo amore.





*eh si sì. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top