Hoster (Hercules)


Tanti anni fa in un luogo lontano nacque uno splendido bambino chiamato Hoster, egli era il figlio della dea Bryana e dei dio Axel, famoso per aver rispedito i Titani che minacciavano di impadronirsi del monte Olimpo.

Perla nascita del primogenito la coppia aveva organizzato una festa alla quale parteciparono tutti gli dei, anche Lyarra, loro acerrima nemica, che desiderava più di ogni cosa distruggere la loro felicità.

"Siamo felici che tu sia venuta alla feste del mio piccolo." disse Bryana con un finto sorriso stampato sulle labbra "Guarda com'è carinoHoster, ha preso tutta dalla mamma per fortuna" disse Bryana vantandosi del suo piccolo angelo che già appena nato riusciva a sollevare anche oggetti molto pesanti, in poche parole prima di nascere si allenava nella pancia della madre non chiedetemi come...poteva sollevare Lyarra e mandarla via, ma poi la storia non avrebbe avuto seguito

"Ah,non è il vostro funerale? Spero che crepi entro l'anno" disse Lyarra osservando con odio il piccolo "E soprattutto che sia scemo come il padre"

"Che battute divertenti, si vede proprio che sei la dea dei morti" Axel,che come sempre non capiva un tubo, si intromise nella conversazione delle due donne.

Bryana,che poteva tutto, udendo le parole della donna con gentilezza le aveva risposto "Spero che ti affoghi con il vino e che cadi dalle nubi in modo che tutti possano vedere il tuo corpo diventare una frittata"e dopo essersi scambiate queste amabili parole la festa ebbe inizio.Tutti si divertirono tranne Lyarra che era più depressa di Morrigan dopo non essere riuscita a mangiare i due bambini.

Lo scopo di Lyarra era quello di prendere il potere, distruggere la famiglia felice e soprattutto Hoster che già in fasce aveva fatto del male alla famiglia di Lyarra. Piccoli prodigi crescono.


Lyarra,dopo la festa nella quale aveva bevuto e insultato tutti perché questo era il suo hobby preferito, decise di attuare il suo piano consultando tre tipe che gli avevano predetto che tramite un allineamento dei pianeti ella avrebbe potuto conquistare il monte Olimpo, ma doveva sbarazzarsi di Hoster perché avrebbe impedito alla donna di realizzare il suo piano. Lyarra era più che felice di uccidere quel piccolo angelo.

"Finalmente una bella notizia. Farò soffrire la famiglia e vendicherò mio zio" risata malvagia "Ora andrò a prendere il piccolo" potete scorgere da lontano Raven che le urlava peccatrice (si Raven è ovunque) .

La donna, invece di recarsi personalmente dalla famiglia per chiederle il bambino, che poi Bryana l'avrebbe trasformata in un involtino primavera se solo avesse sfiorato Hoster, mandò due delle sue sorelle a compiere il gesto atroce: trasformare Hoster in un comune mortale,

In ogni storia che si rispetti le guardie che dovevano proteggere i protagonisti facevano pena e quindi le due sorelle dopo essere state menate dal piccolo Hoster gli diedero a bere la pozione per farloc almare. Per fortuna non riuscì a berla tutta, ma purtroppo riuscirono a portare via il piccolo. Potete udire Bryana urlare e preparare un piano di vendetta contro Lyarra.

Il piccolo Hoster giunse sulla terra e fu trovato, che casualità, da Chim e il tipo di Dorne che non avrà mai un nome.

"Oh,guarda un piccolo angelo" disse la fanciulla "Adottiamolo"

"Ma dovremmo parlarne" disse il ragazzo,

"Ho detto di adottarlo" e così la giovane ansiosa prese con se il piccolo e lo crebbe come se fosse suo, mentre Bryana osservava la donna e scriveva il suo nome sulla sua lista di gente da uccidere entro la fine della storia. (spoiler non ucciderà nessuno)

Passarono gli anni e Hoster crebbe, divenne bello e forte come la madre, dal padre prese la voglia di vivere.... no, neanche quella. Di Axel prese la capacità di fare battute alquanto squallide e tristi, per fortuna che il giovane aveva preso tutte le qualità belle dalla madre.

Hoster veniva considerato diverso e spesso nessuno voleva passare del tempo con lui per due motivi: il primo era la sua forza, essendo così forzuto spesso combinava guai e il secondo motivo era il suo essere così generoso con le donne da offrire il suo usignolo per una notte di dolce musica (dai che avete capito e i 36 nipoti di Bryana e i figli di Hoster andavano almeno menzionati).

Un giorno stanco di essere trattato male Hoster chiese a mamma Chim( sento lo sguardo di Bryana su di me....) perché tutti l'odiassero.

"Ti sei fatto tutte le ragazze del paese grazie al cavolfiore che ti odiano" disse la madre osservando il figlio "Ma la verità è un'altra.... io e il tipo di Dorne non siamo i tuoi veri genitori"

Hoster smise di funzionare e la storia si concluse... ma anche no.

"Come no? Ho sempre creduto che voi eravate i miei genitori. Allora chi sono io? Chi sono i miei genitori? Da dove vengo? Come mai sono qui? Perchè sono così figo?" dopo aver fatto tutte queste domande i suoi genitori adottivi risposero e gli diedero un medaglione che avevano trovato insieme al piccolo angelo. Gli dissero di recarsi al tempio di Axel e che lì avrebbe scoperto la verità sullesue origini. Il giovane così si incamminò cantando, perché così il viaggio sarebbe stato più veloce ( anche qui metterò la canzone)

"Ho sognato che

Non so dove c'è

Una nuova terra

E sta aspettando me

Dalla gente mia

Quando passerò

Mi saluterà dicendo: "Questa è casa tua""


Dopo vari giorni di viaggio finalmente raggiunse la sua meta: il tempio del dio Axel. Il giovane, emozionato, entrò nel luogo sacro e poco dopo la statua che era posta al centro della stanza si animò e parlò anche.

"Chi osa disturbare il mio nonno... volevo dire sonno?" chiese Axel osservando il giovane che non riconobbe essere suo figlio e per tale motivo ricevette un colpo di padella di acciaio di valyria da parte di Bryana.

"Oh, mamma mia mi sono spaventato!" esclamò Hoster portando una mano al petto "Io sono Hoster e a quanto pare tu sei mio padre"

"Bene, finalmente sei arrivato sono felice di vederti figlio mio. Tua madre ti manda i suoi saluti e dice che sei fai un'altra cavolata scende dal monte Olimpo e ti picchierà... mi fa paura quella donna" Axel era visibilmente terrorizzato e mimò un "Scusa" rivolto al cielo, probabilmente Bryana avrebbe continuato a picchiarlo dopo.

"Che donna amorevole... ma parliamo di cose serie è bella quanto me? Perché guardami sono perfetto"il ragazzo indicò la sua figura e il padre sorrise.

"Sei bello proprio come tuo padre"

"Ma tu non sei bello.... comunque ora dimmi la verità sulle mie origini, cosa devo fare per essere come la mamma?" chiese il ragazzo visibilmente eccitato all'idea di essere come quella donna.

"Ma...io pensavo volessi essere come tuo padre. Io sono un eroe" potete sentire Bryana ridere e Axel piangere. " Figlio mio, per essere come i tuoi genitori dovrai dimostrare di essere un vero eroe. Recati da tuo zio Prentys, non è molto intelligente, ma tua madre dice che è bravo con la spada non ho capito il senso però..." (vi prego capitela) "Va da lui e allenati, quando avrai dimostrato di essere un vero eroe potrai tornare a casa. Pegaso ti accompagnerà" poco dopo dal cielo giunse un meraviglioso cavallo bianco con la criniera azzurra. Quello era il migliore amico di Hoster quando era bambino e adesso avrebbero affrontato insieme quella nuova avventura.

Hoster si recò immediatamente da suo zio Prentys che fu felice di poterlo rivedere.

"Nipote ,tuo padre mi aveva detto che saresti arrivato. Posso offrirti del the? Ho invitato il dio Erwin, ma non vuole mai prendere il the con me credo che tua madre non voglia o forse Erwin mi odia"

"Non sono qui per ascoltare i tuoi drammi, voglio diventare un vero eroe come la mamma e dai anche come papà. La mamma dice che sei bravo con la spada, ci dai dentro anche tu?" lo guardò con aria maliziosa mentre lo zio arrossiva vistosamente.

"Mi sono ritirato dopo aver addestrato molti eroi che hanno fallito nel loro compito, e ho sentito molte storie su di te"

"Tutte belle ovviamente, dai che se mi alleni ti farò prendere il the con la mamma o con Erwin" il giovane aveva centrato il punto e così Prentys accettò.

I due trascorsero molto tempo insieme e in poco tempo Hoster si trasformò in un abile guerriero, adesso toccava metterlo alla prova. I due si recarono in una cittadina vicino Delta della Acque e lì il nostro eroe udì le urla di una fanciulla, chi poteva mai essere? Hoster corse come se non ci fosse un domani e vide il centauro Lance (si è tornato) tenere fra le mani una piccola fanciulla. Volete sapere il suo nome? Ve lo dirò si chiamava Minisa (shock per tutti).

"Ora che ti ho salvato mi merito un premio" disse Hoster osservando la fanciulla con sguardo seducente.

"Guardi signore la ringrazio, ma ora devo andare che mia sorella mi aspetta"

"Qual è il problema può ringraziarmi anche lei" altra sorriso che secondo Hoster conquistava ogni donna, ma non Minisa che dopo altri tentativi da parte del ragazzo di provarci esordì con "Senta le do qualche moneta così si può comprare una cosa chiamata dignità. Arrivederci. Ciao. Addio" dopo aver recitato il monologo ideato da sua sorella Lyarra, che oltre a rompere alla famiglia Tully aspirava a una carriera d'attrice, la bella Minisa ci salutò. (Nel senso che esce di scena non crepa tranquilli lei è importante per la storia).

Hoster nel frattempo si era recato in un'altra città, ma venne quasi cacciato via dai cittadini che lo avevano scambiato per un mercante ambulante e gli avevano urlato contro "Non compriamo nulla". Per fortuna giunse Minisa, che a quanto pare aveva il potere del teletrasporto, e chiese aiuto a Hoster per salvare due bambini (non sono i figli del nostro protagonista tranquilli.... o forse sono loro chissà).

Hoster si recò da loro e immediatamente si travestì da eroe con tanto di mutandina attillata e mantello rosso.

"Ci penso io a voi piccoli angeli, vi salverò" e così fece, ma riuscìa nche a liberare un mostro (vedete che fortuna). Il nostro eroe però non si arrese e sconfisse anche quel terribile mostro diventando l'eroe di quella cittadina.

"Adesso sono un vero ero finalmente, padre posso tornare a casa"

Una voce dall'altro, che apparteneva ad Axel, rispose al ragazzo "Ma neanche per il cazzo, ti sembra un gesto così eroico? Resta ancora la ci vediamo per le feste" detto ciò il ragazzo divenne triste.

Le sue avventure non finirono lì perché Lyarra, che possedeva tanti animali mitologici carini e coccolosi, decise di sguinzagliare tutti i suoi piccoli angeli contro Hoster. Quest'ultimo riuscì a sconfiggerli tutti e riuscì anche a conquistare il cuore di Minisa ,che però decise di non confessargli il suo amore perché temeva che Lyarra potesse cacciarla via di casa e non darle più il mantenimento. Lyarraperò venne a conoscenza di questa passione nata nel cuore di Minisa e decide di usare sua sorella contro Hoster. Con la delicatezza di un elefante in un negozio di cristalleria, Lyarra prese Minisa e la legò in modo da attirare il suo acerrimo nemico che non si fece attendere.

"Minisa, mia adora cosa ci fai legata come un salame? Se hai gusti particolari potevi dirmelo prima e ci divertivamo a letto" altra faccina maliziosa.

"TU PICCOLO PERVERTITO! LASCIA STARE MIA SORELLA!" e fu così che Hoster scoprì la verità: Minisa era la sorella di Lyarra.

"Ma io pensavo che tu non avessi sorelle Lya. Sei così cattiva, ma se vuoi sposo anche te non ho problemi. Hoster è per tutte le belle donne, anche se tu non lo sei però dettagli"

Quelle parole fecero infuriare la dea che avrebbe voluto uccidere il ragazzo, ma si trattenne perché da lui voleva altro (non pensate male).

"Visto che tieni così tanto a mia sorella facciamo un patto tu mi darai la tua forza e io ti darò lei, tanto non avrà più un soldo da parte mia"

"Resterò comunque figo? Avrò ancora il mio prezioso uccello?" chiese quasi disperato il giovane.

"Potrei toglierti l'uccello però non mi servirebbe a nulla...si avrai tutte queste cose. Su sbrigati che devo tornare a casa a guardare un'altra puntata di "Come mi sbarazzo dei Tully" ".

"Allora accetto tutto per te mia bella Minisa" detto ciò Hoster cedette la sua forza e liberò la fanciulla, ma non era ancora finita.

"Per la cronaca mia sorella ha sempre lavorato per me, tutti i mostri li ha mandati lei da te divertitevi" dopo aver riso in modo malefico ed essersi quasi affogata, Lyarra sparì e richiamò a se i Titani per distruggere il continente.

Molti dei Titani tentarono di rapire gli dei dell'Olimpo, ma Bryana, che si era rotta le scatole di non fare nulla, li colpì con la sua padell adi acciaio di valyria e li aveva messi in punizione perché erano stati cattivi.

Nel frattempo Hoster stava combattendo contro il Ciclope femmina  Myrielle(scusate) e riuscì a sconfiggerla, ma la sua vittoria durò poco visto che stava per essere schiacciato da un pilastro. Per fortuna Minisa lo salvò, ma la povera piccola, che era sfigata quasi quanto Chim, rimase schiacciata e morì poco dopo. Visto che Lyarra era la dea dell'oltretomba l'anima della fanciulla la raggiunse, ma Hoster decise di salvarla.

"Minisa, tu hai dato la tua vita per me e io te ne sarò per sempre grato e anche il mio uccello. Quindi adesso ti salverò magari dopo mi ringrazierai in un altro modo" detto ciò il giovane scese fino all'oltretomba cavalcando un my little pony perché non vi erano altri destrieri.

"Sono qui per liberare Minisa, in cambio offrirò la mia stessa vita basta che non fate del male al mio uccello" disse Hoster osservando Lyarra.

"Ma che me ne frega del tuo uccello, anzi se te lo taglio eviteremo altri Tully" Lyarra estrasse una forbice di acciaio di valyria ed era ormai pronta a cacciare l'uccello dal suo nido, ma la donna non ebbe il tempo di fare una mossa che Hoster aveva riacquistato la sua forza, grazie alla sua volontà di sacrificare la sua vita (e il suo uccello scusa Hoster) per la ragazza. Il nostro eroe combatté contro Lyarra sconfiggendola. Mentre la donna cadeva nel fiume Stige pronunciò queste parole "Maledetti Tully e maledetta Minisa, andate a quel paese" e poi sparì per sempre.

Hoster riuscìa far tornare in vita Minisa e i due vennero gentilmente invitati al monte Olpimpo dove ad attenderli vi era una Bryana allegra e un Axel orgoglioso.

"Finalmente sei tornato a casa" ovviamente la madre abbracciò il figlio "Il mio piccolo angelo"

"Mamma ho trentratre anni non trattarmi come un bambino e poi ci sono delle donne che mi osservano" salutò le fanciulle con gioia, ma Bryana le cacciò via visto che sapeva dei trentasei figli di Hoster sparsi per il mondo.

"Taci tu! Adesso potrai prendere il tuo posto come lord.... volevo dire come dio nell'Olimpo e dovrai stare lontano dalle donne o te lo stacco" che amore di madre.

"Ma....perché volete tutte uccidere il mio uccello? A me serve." il ragazzo era visibilmente dispiaciuto e si portò le mani sul suo pacco" Voglio presentarvi una persona miei cari genitori e non intendo il mio uccello"

Dopo aver presentato Minisa alla famiglia e aver passato ore a convincere Bryana che quella ragazza era buona e gentile Hoster annunciò a  tutti che non avrebbe preso il suo posto sull'Olimpo.

"Perché? È così che ringrazi tua madre per averti messo al mondo?" la donna era visibilmente scossa, ma Hoster aveva un valido motivo per rimanere sulla terra.

"Madre sento che il mio compito di inseminare tutte le donne di Westeros non è ancora finito e poi ho capito di amare Minisa e vorrei passare il resto della mia vita con lei"

A quelle parole Bryana si convinse, ma chiese in cambio di rispettare quella donna e di non mettere incinta altre, se lo avesse fatto il suo uccello sarebbe caduto per sempre dal nido (che poesia) in tutto questo Bryana teneva in mano una bella ascia.

Così amici miei la nostra storia si conclude Hoster tornò a Westeros e mise la testa apposto, sposò Minisa ed ebbero dieci o forse più di dieci figli. Axel fece incidere nel cielo una stella che ricordava l'eroismo del figlio, mentre Bryana guardava con orgoglio il suo bimbo che era diventato un uomo.

Angolo autrice:  questa storia è per il nostro Dudu e spero che sia di suo gradimento *_*. Spero che anche a voi piccoli angeli piaccia e che vi faccia divertire. Buon compleanno Dudu *_*

P.s scusate per eventuali errori ^^ 

MDCproduction  _-CLEO-_ Metal_nerd _thecryofMadness Der_Dictatressoldat -iliade s-starspace Corvus_Lestrange27 RandomBk dangershindoulover 

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