16- Perdonami, ti prego!

Michael

Stavano succedendo troppe cose, in troppa fretta e sopratutto nello stesso giorno. Non sopportavo più questa pressione.
So quello che avevo fatto, avevo lasciato andare Leticia. Io l'amavo, ma non volevo che lei soffrisse per colpa mia, stando ancora con me significava subire tutti i loschi e schifosi torti che Evan faceva a noi.
Io la amo; proprio per questo l'ho lasciata andare.

Leticia

Pazzesco siamo su questa nave da solo da due giorni e già sono succede un fracco di cose. Bhe, la mia storia con Michael non è durata più di tanto! Cosa mi credevo, che illusa che sono.
Credevo sul serio che qualcuno mi amasse veramente? No, nessuno mi ama.
Andai nella mia cabina e scoppiai a piangere, i miei singhiozzi si facevano più forti ogni minuto che passa.
"Hey, Leticia? Tutto ok?" Sento una piccola vocina, fine, parlarmi.
Alzai lo sguardo mi assiugai gli occhi e vidi che vicino a me c'era Corinne.
Ve la ricordate?!
"Si sì tutto bene piccola"
"Sono già abbastanza grande per capire che quelle sono lacrime" insiste.
"Non è nulla di grave, nulla che tu possa sistemare"
"È successo qualcosa con il tuo fidanzato non è vero?"
"Fida....? No no. Io...tu come fai a sapere?"
"Sulla nave girano voci, e siccome ho le orecchie per sentire e il cervello per capire so che sei tu la ragazza di che tutti parlano"
Le sorrisi, era solo una bambina ma sapeva già tanto per ma sue età.
"Grazie tesoro. Mi hai tirato sul il morale" dissi passandogli una mano fra i suoi capelli.
"Aspetta qua! Ho in mente una cosa"
Non anche il tempo di farmi spiegare ciò che aveva in mente che lei se ne uscì in tutta fretta dalla stanza entusiasta.

Poco dopo arrivò mia madre.
"Ora cosa vuoi?" Dissi
"Nulla..."
"Hai già fatto abbastanza non credi che sia il massimo? Michael non mi vuole più ok? Brava hai vinto, anzi avete vinto"
Non riuscivo a guardarla neanche in faccia, ecco perché le parlavo di spalle.
"Ti sono solo venuta a chiedere se vuoi venire sopra a cenare!"
"Non te la cavare così! Io non dimentico che mi hai pure chiuso in camera a chiave" dissi
"Ho fatto solo ciò che è giusto, un giorno mi ringrazierai" rispose lei.

Salimmo nella grande sala da pranzo, sempre allo stesso tavolo.
"Allora per l'organizzazione del matrimonio come facciamo?"
Ci mancava solo più questa! Evan....ti detesto.
"Io direi cominciare i preparativi non appena sbarcati. Tu che ne dici figliola?" Disse mia madre guardandomi, dal suo sguardo non avevo altra scelta che dire si.
"Come vuoi mamma" riposi a sguardo chino.
"Mi scusi, signorina Leticia. Ma c'è una persona nel salotto che chiede di lei"
Un cameriere arrivo e le sue parole colsero di sorpresa.
"Chi ti vorrà mai?" Chiese dubbiosa mamma
"Non lo so. Va bene arrivo"
Mi alzai da posto e andai nel salottino, forse era Michael. Dio, quanto ci spero. Arriva in sala e.....
"Corinne?!!! Sei tu che mi hai mandato a chiamare?"
"Si ti ho cercato per tutta la nave, ho chiesto un cameriere poi a mandarti a chiamare"
"O....ok"
"Vieni con me un attimo" mi prese per la mano lo strattonò un po e senza esitare più di tanto la segui fino sul ponte.
"Corinne perché sia...." Alzai lo sguardo e vidi Michael.
"Hey!" Mi disse soltanto
"Ciao...perché sei qui?"
"Questa bambina.....lei mi ha parlato e lei mi ha fatto capire che io stavo lasciando andare via una gemma preziosa. Non potevo, perché io ti amo"
"Corinne....tu?"
Si mise a ridere
"Anche io"
"Sono stato ingiusto però ho solo paura di farti soffrire, e io non voglio. Perdonami, ti prego!"
Sorrisi
"Allora quando vi baciate?"
Corinne, senza questa bambina ora non sarei qui. Le devo molto ora.
Michael mi prese per i fianchi e le nostre labbra erano di nuovo attaccate. Quanto mi è mancato questo suono delle nostre labbra, del suo sapore. Ero in astinenza.
Ma è umano essere dipendente dalle sue labbra?

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top