La caverna delle meraviglie

"Su! Svegliati! Sveglia sveglia che è mattino!" sento cantilenarmi nell'orecchio.
Apro piano gli occhi e vedo la gatta nera di ieri proprio soprannome di me.
Mugolo un po' e mi appoggio sui gomiti. Com'è che si chiama?
"F-FelcediLuna?"
"Ehi, ti sei svegliata!" esclama con un dolce sorriso. "Come ti senti?"
Mi sdraio sul fianco destro e osservo la coscia ferita. La cicatrice è molto grande, ma mi fa meno male. "Molto meglio."
"Merito delle mie erbe curative." Si accorge che sto tremando. "Hai freddo?" Mi si avvicina e si sdraia accanto a me.
Il suo pelo mi riscalda subito. È così lungo, persino molto di più di quello di StellaRossa. Cavolo, non le pesa?
Mi guardo intorno, sentendomi meglio. Vedo poco lontano da me FuriadiPantera, sdraiata a dormire. "FuriadiPantera!" esclamo.
"Tranquilla. Non ha ferite gravi e aveva solo bisogno di riposo." FelcediLuna drizza le orecchie e si alza. "Devo andare a cercare gli altri tuoi amici. La mia amica rimarrà con te."
Le sorrido. "Grazie, FelcediLuna."
"Di niente." Poi ridacchia. "Scusami, il nome è FalcediLuna."
Sorrido imbarazzata. "Sì, scusa."
"Tranquilla." sorride di nuovo, gentile, e si allontana.
La sento parlare piano con qualcuno, poi dei passi avvicinarsi, e un odore diverso... però familiare...
Alzo la testa e osservo una gatta adulta, dagli occhi lucenti di verde... e il pelo è lungo e rosso-marrone scuro... quasi...
"Ciao." mi saluta gentile. "Come ti senti?"
"Meglio." rispondo continuando a osservarla.
Sorride. "Come ti chiami?"
"P-PanteraNera."
"Un nome davvero bello." Si accuccia accanto a me. "Da dove vieni? Non pensavo che ci fossero altri gatti qui oltre a FalcediLuna."
"No infatti. Vengo dalla foresta, aldilà della città sotto i monti."
"Davvero?" fa con gli occhi brillanti. "Allora appartieni a uno dei Clan."
"Sì. Quello del Sangue."
Abbassa un orecchio, confusa. "Ah."
"Cosa?"
"È che non sapevo che ci fosse una micia come te in quel Clan."
"Tu da dove vie..."
"Sei parente di chi?"
Alzo la testa e tento di mantenere la calma. Ecco, sto per dirlo, vediamo cosa succede. "La nipote di StellaRossa, la leader."
Strabuzza gli occhi. "Sei la figlia di MammaAmorevole?"
"È mia zia."
La gatta scatta in piedi, col pelo ritto e gli occhi umidi.
Mi alzo anch'io a fatica e incrocio il suo sguardo. "Mamma?"
Lei inizia a piangere senza singhiozzi, e si avvicina. Mi osserva, annusandomi, e sorride, asciugandosi gli occhi.
Poi mi abbraccia, e io mi lascio andare nel suo pelo, singhiozzando. Sono con mia madre.... È con me... Siamo insieme...
"PanteraNera... Che bel nome..." Poi assume un'espressione spaventata. "PanteraNera? No, tu fai parte del Clan? No..."
"Mamma..."
"Ti avevo lasciato a Siria..."
"Ma il mio posto è nella foresta!"
"Era per il tuo bene."
"Non puoi tenermi lontana dal mio destino!"
Rimane un attimo in silenzio e abbassa le orecchie, affranta. "Speravo solo di darti più tempo."
"Ma intanto dovevo allenarmi..." Sospiro e continuo a strusciarmi al suo petto. "Anche i miei fratelli sono qui. E PeloArruffato."
"Allora vi siete ritrovati! E PeloArruffato è Arruffato?"
"Sì. Non c'entra niente nella Profezia lui. BiancoSiero l'ha visto solo perché è stato lui a trovarmi dai Bipedi e a portarmi al Clan."
MantoMoro scuote la testa. "E quindi PeloLungo e CodaStriata sono venuti per niente..."
"MantoMoro!" sento chiamare da fuori "MantoMoro! Non indovinerai mai chi ho trovato. Ma guardalo, è identico a..." Un gatto dorato a strisce nere entra nella caverna, e si blocca vedendoci strette l'una all'altra.
Dietro di lui segue PeloArruffato, zoppicante, ma sta bene.
MantoMoro mi guarda e fa le fusa. "SguardoDuro, lei è nostra figlia. PanteraNera."
Osservo il gatto d'oro con rispetto e amore. Lui subito mi si avvicina con due balzi, e rimane davanti a me a fissarmi, con gli occhi lucidi. Con me non ha affatto uno sguardo duro. "Papà..."
Mi abbraccia e mi lecca la testa con vero amore paterno.
Mamma intanto osserva PeloArruffato e sospira. "Sei identico a tuo padre."

Poco dopo arrivano alcuni lupi, e anche LucediFuoco.
Shadow, Silver, Golden e Titan stanno bene. Purtroppo Flower non è stata fortunata e ha ricevuto un colpo troppo potente da sopportare.
Presento con gioia LucediFuoco ai miei genitori. Mamma lo riconosce subito come il figlio di LucediSperanza e ZannadiMetallo. Papà invece non gli da altrettanta soddisfazione, e ci guarda con severità coccolarci, mettendomi in imbarazzo solo come un padre può fare con la propria figlia.
Poi entrano due gatti adulti: la femmina è grigia a strisce nere, particolarmente sulla coda. Il maschio invece è identico a PeloArruffato, con la differenza che il manto è più curato. Non posso nemmeno dire che è più grande di lui, poiché il mio amico è cresciuto molto in questi mesi.
Devono sicuramente essere CodaStriata e PeloLungo.
Al loro seguito ci sono TigreBianca e LinceRossa. Corro loro incontro e ci coccoliamo. "State bene?"
Mamma e papà si avvicinano e li osservano, presentandosi.
LinceRossa subito scoppia in lacrime e si lascia abbracciare, mentre TigreBianca cerca di contenersi, anche se non riesce a non piangere.
I nostri genitori ci coccolano, ci leccano, ci sistemano il pelo e ci bagnano le ferite.
Ancora non riesco a crederci: siamo insieme, come una vera famiglia, ci siamo ritrovati.
"Cercate di capire." singhiozza mamma "Vi abbiamo separati per il vostro bene. Avevamo già inteso che eri tu, PanteraNera, la Prescelta. Però dovevamo metterti al sicuro, poiché eri neonata e non volevamo che finissi nei guai. E temevamo che succedesse qualcosa anche ai tuoi fratelli, e per questo vi abbiamo separati tutti. Ci dispiace così tanto. Dovevamo assolutamente trovare i tre felini per aiutarvi."
TigreBianca scuote la testa. "Mamma, noi siamo i tre felini. Ti basti far caso ai nostri nomi."
Mamma spalanca gli occhi e guarda papà. Poi piange più forte. "Allora tutto questo non è servito a niente? Vi abbiamo solo messo in difficoltà!"
LinceRossa la lecca. "L'hai fatto perché ci ami. Tutti commettono degli errori, e i tuoi sono stati a fin di bene. Forse è il volere del Clan della Stella."
Intanto, PeloLungo e PeloArruffato si sono avvicinati e si stanno squadrando.
CodaStriata ha il pelo ritto. "Perciò possiamo anche tornarcene indietro?" ringhia.
Papà annuisce. "Sì. Ci dispiace."
"Non ho visto mio figlio crescere... E per cosa? Niente!" continua a ringhiare lei. "E quando lo ritrovo, ormai è già quasi del tutto adulto."
PeloArruffato le si avvicina e le si struscia contro. È più grande di lei di stazza. "Mamma, a me adesso basta che noi siamo insieme."
PeloLungo coccola suo figlio, con uno sguardo orgoglioso.
Poi FalcediLuna entra nella caverna, le punte del pelo bianche di neve. Al suo seguito c'è un grosso felino marrone chiaro rosato, dalla corporatura possente e il passo agile e silenzioso. Le zanne sono lunghe e gli occhi sottili che risplendono di malizia cacciatrice.
Rimango interdetta e pietrificata di fronte a quella grande creatura.
SguardoDuro mi sorride. "Lui è Karl, un puma. Eravamo riusciti a convincerlo sull'aiutarci. Pensavamo potesse far parte dei tre grandi felini." Si volta verso il puma. "Ultime notizie: abbiamo inteso male la Profezia. Ci dispiace averti fatto perdere tempo."
Ma Karl non sembra infastidito. "Devo ammettere che è stata una bella esperienza venire a contatto con voi piccoletti."
TigreBianca lo osserva con uno sguardo alla io sono meglio di te, micio troppo cresciuto.
LinceRossa invece gli gira intorno con gli occhi vispi di curiosità.
Io ho lo stesso sguardo, ma zampetto sul posto, indecisa se avvicinarmi o no.
Mamma e papà ci guardano sorridendo. Probabilmente ci vedono come tre cuccioli in questo momento.
FalcediLuna si avvicina a FuriadiPantera, che si è appena svegliata e sta sbadigliando.
FalcediLuna si accuccia e dice annusando: "La ferita ti si è aperta, meglio che la curi. Allunga la zampa."
Mi accorgo che la zampa posteriore destra della mia amica sanguina.
FalcediLuna si avvicina a un mucchietto d'erbe e le ispeziona. Ne sceglie qualcuna e torna dalla ferita.
Inizia così a curarla.
LucediFuoco intanto mi si avvicina. Mi volto verso di lui e ci coccoliamo, emettendo sonore fusa.
Poi lo sento irrigidirsi.
"LucediFuoco? Che c'è?"
"Non l'hai vista?" Abbassa la testa in modo da parlare senza essere notato, e io faccio lo stesso. "Quella lì... FalcediLuna. Mentre curava la ferita di FuriadiPantera, a un certo punto a passato una zampa sul sangue e senza farsi notare l'ha leccato."
Abbasso un orecchio, sorpesa. "Sarà un metodo da medico. Leccando il sangue capirà quanto è grave o che so io..."
"No, PanteraNera! Ne ha leccato un bel po', e vedessi con che goduria negli occhi."
Le lancia un'occhiata sospettosa.
"Per me esageri..."
Poi nella caverna si aggiungono i lupi rimanenti, tra cui Brick, che ha ha brutta ferita alla zampa.
A fare loro da guida è una micia bianca come la neve, le zampe nere e gli occhi azzurri come il ghiaccio.
FalcediLuna le si avvicina ed emette basse fusa. "Oh, li hai trovati tutti?"
"Non sembra che ce ne siano altri, poi chiedi a loro." risponde la gatta dagli occhi azzurri.
"Grazie davvero, SpiritodiGhiaccio. Vuoi fermarti? In questa amichevole riunione io mi sento un po' estranea."
SpiritodiGhiaccio sorride e alza le spalle. "Non ho niente di meglio da fare."
FalcediLuna sorride e si prende cura di Brick.
Noto che LucediFuoco la tiene particolarmente d'occhio, allora alzo gli occhi al cielo.

Ormai è notte e una luna piena è alta nel cielo.
Chissà se dopo tutti questi mesi i Clan continuano a riunirsi a Settealberi.
Abbasso le orecchie e poggio il capo sulle zampe, anche se non riesco a dormire.
"Cos'è quello sguardo triste?" mi domanda curiosa SpiritodiGhiaccio, che ha deciso di passare la notte con noi.
"Mi manca casa mia."
Lei si alza e mi si avvicina, per poi sedersi. "Non sono mai scesa dalla montagna. Com'è là sotto?"
Sorrido ricordando. "Molto più caldo di qui. Ma non posso certo dire che è più sicuro. Quaggiù avrete anche orsi e lupi, ma laggiù ci sono gatti che sanno essere più crudeli."
SpiritodiGhiaccio si sdraia appiccicata a me. "Ma tu ci sarai abituata. Come io sono abituata al freddo. Dopotutto ci siamo nate."
I miei baffi vibrano, non so perché. "In realtà i miei primi mesi li ho passati con i Bipedi, anche se appartengo al Clan. Certo, lì era tutto più tranquillo, ma è grazie alla natura selvaggia che ho potuto ritrovare la mia famiglia. E ora che sono così lontana, casa mia mi manca troppo."
SpiritodiGhiaccio fa le fusa per consolarmi. "Capisco che ti manca casa tua. Però guardati attorno. Anche se sei lontana dal tuo nido o da qualche tuo familiare, qualcuno ci sarà sempre per te, e ti accompagnerà nelle difficoltà. E quando questi gatti, o lupi, non potranno esserci, vedrai che ci sarà qualcun altro."
Le sorrido. "E invece tu?"
"I gatti senza regole imparano fin da piccoli a cavarsela da soli. Una volta qui c'era un Clan della Neve, ma poi è sceso da voi. Quanto ai miei gentitori, spesso lì vado a trovare."
"È il Clan della Neve che ci crea così tanti problemi."
La sua coda si posa amichevolmente sulla mia. "Beh, quando i tuoi primi anni sono troppo scombussolati o soffri, allora quelli a seguire saranno migliori. Perché è giusto così. Fa quello che devi, e vedrai che in futuro la tua vita sarà pacifica. O almeno, riceverai molte cose belle."
La correggo: "Molte di più."
Lei annuisce e sorride un po' imbarazzata. "E ora per favore lasciami dormire."
"Beh, non ti ho chiesto io di consolarmi... Ma grazie."
Ma si è già addormentata.
Mi alzo e mi allontano dà lei e LucediFuoco.
Mi avvicino a TigreBianca e lo scuoto, svegliandolo e facendogli cenno con la coda di venirmi dietro.
Poi mi dirigo verso LinceRossa. Sta russando sopra Karl, accoccolata sulla sua schiena. Il puma è sveglio e alle volte le accarezza la testa con la coda.
Sveglio anche lei e insieme ci dirigiamo fuori.
Vedo FalcediLuna sdraiata in mezzo alla neve a pancia in su. I suoi occhi saettano da una stella a un'altra.
Troviamo delle rocce su cui arrampicarci e saliamo in cima al rifugio roccioso. Qui troviamo i nostri genitori, seduti uno di fianco all'altra, con le code intrecciate.
Mi siedo accanto a lei, mentre TigreBianca a papà. LinceRossa invece si crea uno spazio tra loro due.
Mamma sospira. "Ho creato così tanti problemi."
"L'importante è che adesso siamo tutti insieme." fa mio fratello.
"Sì..."
LinceRossa alza lo sguardo alle stelle. "Qualcuno ha voluto così. E ormai è stato fatto. Non possiamo cambiare il passato."
"Dobbiamo goderci il presente." conferma papà, leccandola.
Mamma si volta verso di me. "Ti starò vicina. A tutti ti voi. E potremo vivere in pace nel nostro Clan del Sangue. Vi ho tenuti lontani da ciò che siete e da ciò a cui siete destinati. Non mi intrometterò più, se non per proteggervi."
Le sorrido e mi lascio leccare.
Grazie al Clan della Stella, che sicuramente ci sta guardando, siamo di nuovo insieme.

Pubblicità
Leggete le storie di sarfes "Warrior Cats: I morsi della fame."
Alice777777 "La nascita di un nuovo Clan." e "Kraner."
RunWithWolf "L'erede del Clan del Drago." e "The Legend of Dragon Clan."
CodadiNoce "La vita di CodadiNoce."
AsiaFire "Warrior Cats: FiammaGelida."

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top

Tags: #warriorcats