Il viaggio
Ringrazio MoonScythe-Shi per il disegno che vedete qua sopra.
Vi avverto che il capitolo potrebbe essere un tantino lungo. Spero non vi annoi.
Trascino le zampe sulla neve, sanguinante. Ho una brutta ferita alla coscia sinistra, ma non ho intenzione di mollare.
Devo assolutamente ritrovare i miei amici.
Oltrepasso un cespuglio e la zampa posteriore va a sbattere contro un sasso nascosto dalla neve. Una fitta lancinante mi attraversa la gamba, e mi mordo la lingua per non urlare.
Tuttavia non riesco a trattenermi in piedi e cado sulla gamba sana.
Rimango lì per un po', una palla di pelo nera imbrattata di sangue su un suolo candido.
Non voglio che finisca così. Devo riposare, ma non qui, esposta a qualsiasi rischio.
Poi sento dei passi leggeri e incerti avvicinarsi. Non può essere l'orso, quindi saranno i miei amici gatti.
E invece il muso che mi si presenta davanti e quello di una gatta nera. Il suo occhio sinistro è rosso, attraversato da una striscia di tale colore, mentre quello destro è verde.
Ha il pelo molto lungo e il corpo possente è pieno di cicatrici.
Il suo muso assume un'espressione preoccupatissima e chiede timidamente: "Tutto bene?"
Scuoto la testa. "Sono ferita..."
"Hai incontrato il Mostro, vero?" chiede. "Tranquilla, adesso ti curo io."
"Aspetta... I miei amici, sono in pericolo..."
Si guarda attorno. "Come ti chiami?"
"PanteraNera. I miei amici... sono anche dei lupi..."
Sento che le forze se ne stanno andando e mi fischiano le orecchie. Chiudo gli occhi.
La gatta mi accarezza la testa con dolcezza e sussurra. "Riposa. FalcediLuna ti porterà al sicuro..."
Durante questi 8 mesi...
I lupi correvano molto veloci, nonostante il terreno fosse molto ripido e roccioso.
Sopra Shadow, mi guardavo indietro, ripensando ai miei amici, e alla mia famiglia. Chissà se erano riusciti a sopravvivere alla battaglia, e se erano tornati a casa...
I lupi corsero tutto il giorno, fin che il sole non calò e decisero di fermarsi per la notte. Furono molto veloci a trovare un buon posto per la notte: una piccola radura circondata da grossi alberi.
LucediFuoco mi si accoccolò accanto, e ci scambiammo dolci leccate, mentre uno dei lupi del gruppo montava il turno di guardia.
Quando chiusi gli occhi per dormire, mi resi conto che quello era solo un misero giorno in confronto agli altri che avremmo passato su questa montagna.
E i giorni passarono così. I lupi correvano, e alle volte prendevamo un passo regolare perché non si stancassero troppo.
Imparai i nomi degli altri membri del branco: Great, Dark, Friend, e c'erano anche delle lupe: Flower, Soul, Leaf.
Presto riuscii ad andare d'accordo con te tutti loro.
Persino Brick si dimostrò più socievole e chiacchierone di quanto sembrasse.
Strinsi un buon rapporto anche con FuriadiPantera: in qualche modo ci assomigliamo io e lei. L'unica differenza che c'è è che, mentre io sono coinvolta in tutto questo e in realtà non vorrei esserlo, lei desidera sentirsi coinvolta.
Più salivamo in alto più le temperature si alzavano, e non era un beneficio per me considerata la lunghezza del mio pelo, per non parlare del fatto che è nero, perciò attira la luce del sole.
Anche PeloArruffato sembrava risentire del caldo.
I lupi invece non si facevano molto problemi. Shadow mi spiegò che erano allenati per resistere a qualsiasi tipo di temperatura.
In un mese percorremmo un buon tratto di strada, anche se ovviamente ne mancava ancora molta.
"Dove sono gli altri Branchi di lupi?" chiesi un giorno a Shadow durante una sosta.
Eravamo entrati in piena estate, e io me ne stavo sdraiata all'ombra di un albero, a pancia all'insù.
Il lupi alzò la testa e si guardò alle spalle. "Il Branco Nero dovrebbe essere non molto lontano, anche se non vicinissimo. Vivono in prossimità del fiume. Meglio stare loro alla larga. Non amano che si entri nel loro territorio senza permesso."
Continuammo a camminare tranquillamente, con i sensi bene all'erta.
Non captammo presenze sconosciute quel giorno, così ci addormentammo tranquillamente.
La mattina dopo proseguimmo a passo tranquillo.
In quei giorni avevo notato che PeloArruffato si guardava costantemente indietro, poi alzava lo sguardo alla punta delle montagne, e proseguiva.
Quel giorno ripetè le azioni, allora decisi di parlargli.
Mi avvicinai e gli tirai una zampata amichevole. "Come va?"
Lui fece spallucce. "Impaziente di arrivare, ma tranquillo. Anche se il caldo mi affatica..."
"Sembri strano a volte." lo interrompetti io.
Lui mi guardò con espressione malinconica. "Già. In effetti, mi manca casa." e si voltò di nuovo.
"Anche a me." Mi fermai e guardai indietro anch'io. "Secondo te ArtiglioMicidiale e MacchiaChiara stanno bene?"
Sbuffò divertito. "Certo. Sono sicuro che MacchiaChiara ne starà combinando una delle sue, e senza di me a prendere le sue difese, ArtiglioMicidiale ne approfitterà per prenderlo a zampate."
Ridemmo insieme.
"E poi adesso avrà anche CuorediLupo con sé." feci io maliziosa.
"Non può entrare nel Clan del Sangue, ma sicuramente StellaRossa accetterà di buon grado il suo aiuto."
Attorcigliai la coda e ghignai. "E tu hai mai avuto una micia del cuore?"
Lui rise imbarazzato. "No. In effetti, sono sempre stato troppo impegnato per pensarci. All'inizio ero troppo piccolo, poi sono diventato apprendista, e non appena sono passato a guerriero pochi giorni dopo sono stato nominato maestro di MacchiaChiara."
"E adesso questo viaggio. Beh, troverai qualcuno."
Annuì e i suoi baffi vibrarono. "Se hai preso dai tuoi genitori, allora i miei sono in ottima compagnia. Non mi sono sbagliato quel giorno quando sono venuto a chiederti di unirti a noi."
Sorrisi e continuammo a camminare.
Passò un altro mese prima di arrivare in prossimità di un fiume bellissimo e pulito. La sorgente doveva essere qualche metro più in alto.
Brick ci avvertì di fare attenzione al Branco Nero, che sicuramente era da quelle parti.
Ci fermammo a riposare in una piccola radura, ma io, Shadow, LucediFuoco, Silver e FuriadiPantera fummo incaricati di perlustrare la zona.
Così ci allontanammo facendo attenzione.
Silver mi camminava a fianco. Avevamo fatto amicizia in quelle settimane.
Era lui il meticcio, figlio di un cane e di una lupa. Non sa come me cosa volesse dire vivere con gli umani, però è un ottimo guerriero, pari ad altri lupi, considerato che è mezzo cane. Inoltre, ha un pelo eccezionale, e splendente, e i suoi occhi brillano come i rubini.
È molto responsabile, anche se a volte un po' insicuro, e pensa spesso al giudizio degli altri. Tuttavia, cerca di non farlo notare, e svolge il suo dovere con modestia.
"Allora, PanteraNera, ci avviciniamo sempre di più. Come ti senti?"
"Manca ancora un po'. Però sono eccitata, e spaventata."
"Io ero così quando mia padre mi portò da papà per la prima volta. All'inizio sembrava spaventato da me, ma poi si è messo a scodinzolare e ha detto che era fiero di avere un figlio come me."
Sorrisi, sentendomi molto meglio.
Quando fummo abbastanza lontani dagli altri, percepii un odore sospetto.
Mi avvicinai a LucediFuoco, che già aveva rizzato il pelo, e mi guardai intorno.
Dagli alberi sbucarono minacciosi lupi scuri, dallo sguardo severo e minaccioso. Non sguainarono le zanne, ma i loro artigli filatissimi bastavano per metterti soggezione.
"Chi siete?" chiese un lupo nero, magro ma robusto. "Cosa ci fate nel nostri territorio?"
Rimanemmo in silenzio, mentre Shadow e Silver balbettavano delle scuse.
L'alfa battè una zampa possente a terra, ringhiando a bocca chiusa e gutturalmente. "Non avete il diritto di entrare qui. Adesso dovrete pagare."
Subito il Branco ci fu addosso.
Mentre Shadow e Silver tentavano di togliersi di dosso gli assalitori, noi gatti cercavamo di aiutarli con graffi e morsi.
Shadow alla fine riuscì a balzare via, e tirò una zampata al lupo che stava premendo Silver al terreno.
Il lupo argenteo fu libero, allora corremmo via, lungo il fiume poiché avevano sbarrato ogni altra via d'uscita.
I lupi scuri ci corsero dietro a perdifiato.
Shadow fece salire FuriadiPantera sulla schiena, senza fermarsi. Intanto LucediFuoco mi incitava a balzare su Silver.
Saltelli per prendere lo slancio, ma in quel momento mi sentii colpire a un fianco, e venni lanciata in aria.
Mossi maldestramente le zampe, mentre andavo a cadere dritta nel fiume.
Era bello, sì, ma la corrente era veloce e impetuosa, e fui trascinata via, mentre lottavo per rimanere a galla.
Nelle mie orecchie sentivo solo il frastuono delle rapide, e la voce terrorizzata del mio caro LucediFuoco.
Mentre cercavo di nuotare agitando le zampe, mi sentii afferrare per la collottola così all'improvviso che per poco l'acqua non mi andò di traverso.
Qualcuno tentò di tirarmi su, ma la corrente era così forte che venne trascinato anche lui.
Eppure non mi lasciò mai andare, neanche quando andammo a sbattere contro una roccia.
Con la testa fuori dall'acqua, appoggiata al mio salvatore, guardai di fronte a me e mi accorsi che stavamo andando dritti verso una cascata.
Non poteva finire così, pensavo.
Eppure si faceva così vicina, e il ciuffo mi era appiccicato al muso come il resto del mio pelo lungo, e vedevo pochissimo.
Sentii la voce di LucediFuoco nel mio orecchio. "Ce la caveremo, ok?"
Annuii, più in confusione che davvero convinta.
"Però, PanteraNera, devi aggrapparti alla mia schiena, e tenerti forte. Trattieni il fiato."
Cercai la schiena del mio amato e mi aggrappai a essa, abbracciandolo con le zampe, poi presi un bel respiro e mi immersi.
Non sapevo cosa stesse succedendo, lasciavo tutto in zampa di LucediFuoco. Mi fidavo di lui a tal punto da chiudere gli occhi e lasciarmi trascinare.
Passarono secondi interminabili.
Poi mi sentii cadere nel vuoto, ma non smisi di abbracciarlo.
Sentivo lo stomaco sottosopra, e poi a un certo punto uno scatto improvviso mi lasciò a zampe penzoloni.
Aprii piano gli occhi, e riuscii a vedere LucediFuoco che stringeva i denti a un ramo di un alberello che sorgeva sulla cascata. Guardai sotto di me e vidi lo strapiombo. Non ne di spaventata, anzi mi sentivo rincuorata.
LucediFuoco si tirò su e mi fece salire sull'alberello.
Mi tremavano le zampe, ma lui insisteva affinché raggiungessimo la terra ferma.
Una volta arrivati, mi lasciai cadere sul terreno, mentre il sole mi asciugava il pelo.
Era distrutta. Era successo tutto così velocemente...
Poi sentii il Branco Nero avvicinarsi, e c'erano anche i miei amici lupi e gatti, tutti quanti.
Brick ringhiò: "Stavamo attraversando il vostro territorio per una buona causa, Drake. Non c'era bisogno di tutto questo."
L'alfa Drake rispose: "Dovevate avvertire."
"E allora cosa avresti fatto?"
Sentii mia sorella leccarmi dolcemente. "Tutto bene?"
Non risposi, ma feci un cenno molto debole del capo.
"Mamma..." mormorai "Mamma... Ci aspetta..."
TigreBianca mi sussurrò: "Ci arriveremo, promesso."
"Che dice?" chiese Drake.
PeloArruffato ringhiò: "Dobbiamo passare per il vostro territorio per raggiungere i nostri genitori."
Un attimo di silenzio, poi il lupo nero continuò: "Due gatti che cercano dei grossi felini?"
Persino io ebbi la forza di alzare la testa.
"Mesi fa incontrammo quattro gatti simili. Una di loro diceva di aver rinunciato a prendersi cura dei suoi tre figli pur di proteggerli."
"È mamma!" esclamò LinceRossa.
Drake ebbe uno sguardo pensieroso. "I vostri genitori vi amano tanto." Alzò il muso e indicò un punto della montagna, a nord. "Erano diretti lassù l'ultima volta che li ho visti, ma all'altra montagna. State attenti, vivono feroci creature in quelle zone." Con un ringhio richiamò i suoi lupi, e se ne andarono.
Lanciai uno sguardo a LucediFuoco. Era stremato quanto me, ma mi sorrise. "Direi che possiamo continuare."
Feci le fusa e mi strusciai ai suoi fianchi. Mi aveva salvato la vita, il mio eroe.
Da quel giorno ci vollero due mesi per arrivare all'altezza indicata da Drake, e altri due per raggiungere la montagna successiva.
Era arrivato l'inverno e la neve aveva già coperto un buono strato di terra... anche due... o tre.
Alzai lo sguardo lassù, dove dovevano esserci i miei genitori. Accidenti, quanto ancora dovevamo camminare. La montagna è altissima.
Un giorno io e FuriadiPantera ci ritrovammo davanti a un fiume ghiacciato.
Lei posò sull'acqua congelata una zampa, e mi accorsi subito con divertimento che la sua schiena fu percorsa da un brivido.
Poi partì a corsa e pattinò sul ghiaccio, ridendo e miagolando di euforia.
La seguii, con più prudenza, e mi lasciai andare al divertimento.
Anche Golden venne con noi. È il lupetto più giovane del gruppo, e spesso ha bisogno di aiuto, e non è molto robusto. Però è intelligente e un ottimo stratega.
Un giorno Brick brontolò: "Ho lasciato mio figlio che era appena nato, e non ho potuto addestrarlo."
A quelle parole mi sentii colpevole.
Oramai erano sette mesi che viaggiavamo.
Shadow mi diede un colpetto amichevole. "Non sentirti in colpa, tutti noi iniziamo a innervosirci. È del tutto normale."
Titan aggiunse: "Sì, tranquilla. E poi, il piccolo Claw se la caverà anche senza la severità del padre."
Shadow gli tirò un colpo con un'occhiataccia, anche se il fratello non sembrò cogliere l'errore.
E poi arrivammo all'ottavo mese di viaggio.
Mamma e papà dovevano essere vicini, pensai.
Io e LucediFuoco ci eravamo avvicinati a una gola, esattamente sulla punta di una roccia. Da lì potevamo vedere lo strapiombo, ma anche il panorama sotto di noi, spesso coperto da qualche nuvoletta.
All'orizzonte, a destra, c'era la nostra foresta, e da qualche parte doveva esserci il nostro campo.
Le nostre code si intrecciarono, e lui mi disse: "Ci siamo quasi."
"Siamo stati bravi, eh?"
"Oh sì."
Mi sedetti e sorrisi. "Ricordo quando organizzasti quella dolce serata per me."
"Dovremmo rifarlo." rispose. Poi mi si avvicinò per leccarmi. "Buon compleanno."
Feci le fusa e mi alzai, dirigendomi lontano dallo strapiombo.
Una volta che fummo a distanza di sicurezza, balzai addosso a LucediFuoco, e insieme rotolammo nella neve. Giocando come due cuccioli, ci prendemmo a zampate e ci mordemmo.
Poi lui mi atterrò e mi lanciò la neve sul muso, mentre tentavo di allontanarlo.
Quando smise, ci scambiammo dolci leccate.
Qualche giorno dopo, eravamo giunti in uno spazio totalmente privo di alberi.
Brick aveva ringhiato dicendo di fare il giro largo, poiché troppo rischioso esporci all'aperto.
Poco più in là, però, incontrammo un orso. Aveva la bava alla bocca e sembrava affamato.
"Ma gli orsi non vanno in letargo?" chiesi rizzando il pelo.
"Tecnicamente sì." rispose mio fratello "Ma qualche animale deve essere entrato nella sua tana per rubargli il cibo. È molto arrabbiato."
I lupi adulti ringhiarono sugli attenti, e appena l'orso lanciò una zampata, loro gli furono addosso.
Brick ordinò a noi gatti di scappare.
All'inizio non obbedimmo, ma poi anche Shadow ce lo ringhiarono, e dovremmo ubbidire.
Corremmo via, cercando un qualche riparo.
Pochi minuti dopo però, l'orso ci raggiunse, con gli artigli rossi di sangue.
Subito fui in pena per i miei amici, ma non c'era tempo per preoccuparsi.
Dovevamo combattere.
L'orso fece un salto per atterrarci, ma tutti noi schivammo.
Subito però si voltò con la zampa alzata, e uno degli artigli sfiorò il fianco di PeloArruffato, che ringhiò di dolore ma rimase in piedi.
Mia sorella saltò al collo della bestia e lo morse, mentre io lo attaccavo al petto.
L'orso si divincolò e si lasciò cadere sulla schiena, e LinceRossa balzò via prima di venire schiacciata.
TigreBianca si avventò a una delle zampe dell'orso, ma questo con l'altro arto lo graffiò alla schiena, facendolo sanguinare terribilmente.
Poi FuriadiPantera gli andò sotto la pancia e lo morse con ferocia, e mentre io lo graffiavo sul muso, uno dei suoi denti raggiunse la mia coscia sinistra, lasciandovi una profonda incisione.
Tentai di rimanere in piedi, ma il dolore era terribile e vedevo le stelle.
Vidi FuriadiPantera volare via, e cadere da qualche parte tra gli alberi.
L'orso stava per mordere LinceRossa, ma io lo graffiai sul naso per salvarla.
La bestia però si infervorò ancor di più.
LucediFuoco mi spinse da una parte, conducendomi fuori dalla battaglia. "Corri!" mi urlò.
"No! Vi prego..."
"Corri! Non puoi combattere con quella ferita!" I nostri occhi si incrociarono. "Andrà tutto bene."
Mi spinse un'ultima volta e poi tornò a combattere.
E io non potei far altro che scappare per molto tempo, con la coscia che bruciava. Poi caddi e qualcuno arrivò in mio soccorso.
Autrice
Salve guerrieri.
Scusate per l'attesa, e per la lunghezza del capitolo.
Spero vi sia piaciuto.
Chi è FalcediLuna? E dove porterà PanteraNera? E gli altri, lupi e gatti?
Dovrete aspettare il prossimo capitolo.
Grazie ancora di tutto.
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