Domande
Qualche giorno dopo
ZampadiTifone's pov
Mi sedetti al sole, rilassata. MantodiLava mi aveva lasciato alcuni giorni di riposo, dicendo che ero troppo magra e debole dopo la luna passata nel Luogo dei Bipedi. MantodiLava mi aveva giustificato davanti al Clan, dicendo che il Clan della Stella mi aveva chiamato a Pietra di Luna. Le ero immensamente grata, e in quella occasione avevo capito quanto uno sciamano aveva potere sul Clan. Nessuno aveva messo in discussione le sue parole, anzi. Alcuni si erano addirittura scusati con me. Solo ZampadiGhiaccio sapeva, ma ero sicura che avrebbe mantenuto il segreto. Era stato molto gentile con me, a differenza della sorella. Lei non mi aveva mai parlato, tutta impegnata a diventare una grande guerriera. Presa dai miei pensieri, saltai in aria quando qualcuno piombò sulla mia coda. Mi voltai di scatto. ZampadiGhiaccio stava ridendo, la mia coda ancora tra le sue zampe.
" ZampadiGhiaccio! Ma che ti salta in mente?!" ringhiai, ma non ero arrabbiata. Non ci riuscivo.
" Scusa pensavo fosse un topo!" rise lui, tirandomi una zampata su un orecchio.
" Ah sì? Adesso vediamo chi è il topo!" ringhiai giocosamente e gli saltai addosso, ritrovandomi a rotolare con lui come due cuccioli. Improvvisamente andammo a finire contro qualcosa. Alzai lo sguardo e incontrai gli occhi gelidi di MantodiLava. Rabbrividii.
" ZampadiGhiaccio, ti sta chiamando ArtigliodiMora. Vai."
La sua voce era gelida come una notte della stagione degli alberi nudi. Il gatto obbedì alla velocità del Clan della Stella. Io rimasi sola davanti alla mia mentore, che mi stava fissando. Sentii un brivido. Non avevo fatto nulla di male.
" Vieni. Dobbiamo parlare."
La seguii, tremando. Quando ci sedemmo lei mi chiese, calma:" ZampadiTifone, cosa dice il nostro codice riguardo ai compagni?"
Non la guardai:" Io e ZampadiGhiaccio non..."
" Cosa dice. ZampadiTifone rispondi."
Il suo tono era puro ghiaccio. Mormorai:"Gli sciamani non possono avere compagni né cuccioli."
Lei annuì brevemente, il suo sguardo indecifrabile:" Ricordatelo. Nessun gatto deve mettersi tra te e il tuo ruolo. "
Poi sentii il suo sussurro:" Soprattutto lui."
Il mio cuore saltò un battito:" Perché? Che ha fatto ZampadiGhiaccio?"
Lei non mi rispose. I suoi occhi erano gelidi, impassibili. Ma sentivo una piccola traccia di paura nel suo odore.
Era spaventata.
" ZampadiTifone, ascoltami. Io non posso dire cosa sta succedendo, non lo so bene neanche io. Ma tu devi stare attenta. Servi il tuo Clan, e servi il Clan della Stella. Solo questo." mi disse lei, gli occhi chiusi. Pensai a VolodiCenere. Stavo tradendo la fiducia della mia mentore, lo sapevo. Ma non avevo scelta.
" Lo farò MantodiLava..." mormorai, affondando il naso nel suo pelo scuro. Una lacrima solitaria mi rigò il muso. La gatta me la leccò via, lo sguardo azzurro gentile. Non disse nulla. Mi stava pulendo dolcemente le orecchie, mentre facevo fusa sommesse. Poi fece un passo indietro.
" Vieni, dobbiamo controllare gli anziani. Si lamentano per i dolori alle ossa."
Il suo tono era tornato quello di prima. Deciso, calmo. Chinai la testa e presi le erbe. La seguii muovendo la coda felice.
La foresta oscura. Di nuovo.
" Grandioso... " sbuffai esasperata. Sentii la cicatrice sul mio petto bruciare.
" In effetti lo è." disse una voce dietro di me. Mi voltai di scatto.
" VolodiCenere." salutai fredda. Ero cresciuta in queste lune, non tanto di statura quanto di muscoli. Guardai il gattone a pelo lungo. I suoi occhi arancioni erano fissi nei miei gialli.
" Ho una missione per te, BoatodiTifone. La prima missione per la nostra causa."
Sentii un brivido gelarmi sul posto.
" Devi uccidere MantodiLava."
Angolo autrice: non ve lo aspettavate eh? Cosa ne pensate? Criticate pure se volete. A presto
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