49 ~ Nuova alba

SognodiCalendula's P.O.V

"C'è nessuno?"

La solitudine mi opprime.
Mi schiaccia.
Mi soffoca.
Mi uccide.

Dove sono?

Sto sognando? Sono sveglia?

Sono morta?

Non lo so. Non sento il mio corpo, non sento l'ambiente intorno a me. Sono semplice spirito, brezza rarefatta, pura essenza.

Tutto è buio.

Che brutto, bruttissimo sogno.

Ma è il mio sogno? Quello di un altro?

La realtà?

Ma che realtà sarebbe questa?

Nera come la notte più fonda, silenziosa come gli abissi più remoti.
Persino lo sbattere delle mie palpebre risuona come un battito, un ticchettio frenetico.

"Ehilà? C'è qualcuno qui?"

L'eco mi restituisce la voce, come se mi trovassi in una caverna. È per caso la grotta della mia mente? Sono forse semplicemente assorta nei pensieri?

Eppure sono certa di essermi addormentata.

Devo star dormendo.
Devo trovarmi in un sogno.
Per forza.

Ma che tristezza, che squallore...

Quanto deve essere depresso il fautore di questo sogno, di questo incubo...

Avanzo ancora, orecchie basse e cuore in gola, denti stretti e passo svelto.

Tra questo nero dovrò pur riuscire a trovare una luce, per quanto minuta. Sono certa che neppure la Foresta Oscura sia così tenebrosa, così spaventosa.

"C'è qualcuno? Per favore!"

Non voglio arrendermi allo sconforto. Se si dovesse spegnere la mia speranza, scoppiettante fiamma verde, non rimarrebbe neanche più quella fonte di luce e di calore a spingermi a proseguire.

"Questo non possiamo permetterlo, SognodiCalendula."

Sollievo e terrore si rincorrono in me all'udire un'inaspettata risposta.

Amico?

Nemico?

"Tranquilla, SognodiCalendula. Sono una voce amica."

Davanti ai miei occhi si fa sempre più evidente la figura di un felino castano. La sua espressione è gioviale, il suo manto punteggiato di stelle. Sorrido e faccio le fusa, rincuorata nel rivedere lo spirito dell'ex sciamano.

"CantodiAllodola, grazie Clan della Stella! Ma dove sono? Di chi è questo sogno?" chiedo, cercando invano di scorgere qualche altra immagine famigliare tra le ombre.

"Di nessuno di tua conoscenza, temo. Non lo definirei neanche sogno, a dire la verità" risponde il mio spirito guida, enigmatico.

"E cos'è, allora?" domando, incuriosita. Gli occhi cominciano a bruciarmi per via dell'eccessiva oscurità.

"È semplicemente il vuoto, l'oblio. Nessuno sognerà questa notte. Per questo sei intrappolata qui" esala, disperdendo lo sguardo nel buio.

Sgrano gli occhi. "C-cosa? N-nessuno s-sognerà?" balbetto. È impossibile: nella foresta vivono decine di gatti. Come è possibile che nessuno sogni?

CantodiAllodola mi rivolge uno sguardo mesto, affranto. Un lontano dolore, un rancore represso ristagna nelle sue iridi d'ambra. Che ciò abbia a che fare con la sua misteriosa morte?

"Nessuno sogna la notte prima della nuova alba" prosegue.

"C-cosa? E che vuol dire?"

La sua espressione non fa che aumentare quel senso di acuta confusione che si agita nel mio spirito. Abbassa le palpebre, un bagliore gli attraversa il manto luminescente. Che sia un brivido? "La notte prima della nuova alba è la più nera, la più terribile. Rapisce i sogni, spezza le vite, cela le stelle. Trionfa il silenzio, si spandono le tenebre, regna la paura. Gli spiriti dormono, i muscoli cedono, l'oblio dilaga. Nessuno sogna la notte prima della nuova alba." Sospira, un altro lampo di luce lo attraversa.

"C-CantodiAllodola?" lo richiamo, toccandogli il fianco con una zampa. Con uno scatto mi buca le pupille, fulminandomi sul posto. Le sue iridi sono bianche, risplendono lattee, fanno paura.

"Paventa la notte dell'oblio, sonno della ragione. Paventa il silenzio delle tenebre, sinistro assassino. Paventa la nuova alba, alba di guerra, di dolore e di perdita." Le parole sembrano venire pronunciate da una voce vuota, atona, cavernosa. Non è la voce gioviale con cui si è sempre rivolto a me: pare piuttosto il sussurro stesso del cielo, il mormorio del tempo.

"Guardati dal bocciolo novello, scintilla di vendetta. Distruggerà chi l'ha distrutto, spezzerà chi l'ha spezzato. Divamperà come il fuoco che l'antica tempesta ha alimentato. Ricorda ciò che dico, o la nuova alba rapirà le anime di chi ti è più caro."

"Fermati, t-ti prego... N-non sto capendo..." La tensione mi riempie gli occhi di lacrime.

Poi, in un ultimo, stentato sussurro, aggiunge: "Nella notte più nera la viola oscura è sbocciata. Il germoglio spezzato infurierà sotto la luna di sangue".

Gli occhi del mio spirito guida tornano del loro usuale colore. Sembra aver appena compiuto uno sforzo immane: respira profondamente, sbattendo le palpebre a intervalli regolari.

Tremiti incontrollati mi scuotono. Quelle parole... Terrore puro, paura vera.

Quello che era un ricordo disperso nella massa informe dei miei pensieri, torna a farsi vivido con le sue agghiaccianti sfumature di sangue vermiglio. Un orrido presentimento collega tale memoria a ciò che ho sentito pronunciare da CantodiAllodola.

"L-la visione che ho av-avuto. S-sta per re-realizzarsi, n-non è v-vero?" chiedo, la voce ridotta a un soffio. Quando lo vedo annuire, il cuore mi sprofonda nel petto.

Le immagini raccapriccianti della premonizione mi scorrono davanti agli occhi come un fiume, rapendo nella loro furia distruttiva ogni bagliore di ottimismo che persisteva a splendere nel nero della mia mente: gatti che combattono, ciocche di pelo tra gli artigli, zanne scintillanti di bianco e rosso contro i raggi rosati dell'alba, pozze di sangue riunite in un'unica, fetida chiazza cremisi.

Mi porto le zampe agli occhi e li copro, come un cucciolo che così crede di essere al sicuro. Gesto inutile. Il tormento si intensifica, alimentato dal battere frenetico del mio cuore.

È paura?
Senso di responsabilità?
O di colpa?

Ma quale senso di colpa? Non ho mentito, semplicemente non ho parlato. Che la guerra sia alle porte è ormai un dato di fatto, e temo inoltre di aver compreso il significato di quel gelso rinsecchito: StelladiGelso è in serio pericolo. Ma con quali parole potrei annunciarlo al Clan? In che modo potrei spiegare a guerrieri già impauriti di come stiamo andando incontro alla fine?

Il destino non può essere cambiato in alcun modo, ma solo accettato con coraggio. Rivelare tutta la visione porterebbe solo al caos, e non c'è via di uscita dal caos. Devo reggere sulla mia schiena il peso opprimente dei miei poteri, della mia maledizione. Magari così riuscirò a evitare che il Clan sia condannato a brancolare indifeso tra le oscure trame del fato.

"È la f-fine, C-CantodiAllodola?" domando. Non sopporterei di ricevere una risposta positiva, non così di getto.

Lo spirito si volta a fissarmi, i suoi occhi due lune dorate. Un sorriso tirato, che dovrebbe essere rassicurante, gli dipinge il muso. "Ma quale fine? Non esiste fine! Ogni fine è un inizio. Così sarà la nuova alba: finirà la notte, con la sua silenziosa pace, inizierà il giorno, con il suo assordante clamore. Tutti dobbiamo affrontare la vita, una giornata dopo l'altra. Ma, col tramonto, tornerà la tranquillità" spiega.

"T-tramonto? Parli della morte?"

La scintilla nelle iridi dell'ex sciamano torna ad affievolirsi. "Al contrario. Non sarà l'antico tramonto a portare la morte, ma piuttosto la nuova alba. La morte è come l'alba, l'inizio di una vita novella. Che sia migliore o peggiore della precedente devi essere tu a deciderlo. Io ho sbagliato la mia scelta". Una lacrima trasparente gli ricade sulla zampa luminescente, scintillando come un cristallo purissimo.

"Cosa intendi? Tu sei uno spirito del Clan della Stella! Non dovresti vivere nel più bello dei mondi?" chiedo, incuriosita.

"Le stelle sembrano affascinanti, quando le guardiamo da terra. Ma quando entriamo a farne parte, perdono quell'aura di mistero che le ha sempre rese magiche, e poi cosa rimane? Noia, solitudine, dolore per coloro che non sono con noi... e che non vorresti mai vedere morire" prosegue. Chiude gli occhi, forse per ricacciare indietro altre lacrime.

Affloscio le orecchie. "Parli di FiorediGrandine, vero?"

Abbassa di più la fronte. "Mi dispiace tanto, piccola. So quanto tenevi a lei, ma, per quanto sapessi, non ho potuto fare nulla. Non sono stato capace di proteggerla."

"Tu sapevi? E perché non me l'hai detto? Avrei potuto impedirlo!"

"No, SognodiCalendula. Non avresti potuto. Era il suo destino. L'aveva accettato, lanciandosi davanti al tuo corpo dormiente per proteggerti."

"Proteggermi?"

Tentenna un attimo. Deglutisce e scuote la testa, quasi per prendere tempo e soppesare le parole. Agita la coda come per scacciare l'oscurità e cerca in ogni modo di evitare il mio sguardo preoccupato. "Non so come potresti reagire se te lo dicessi, ma... l'assassino di FiorediGrandine non mirava a lei. No. Lui mirava a te."

Il cuore affonda nel petto, annegando in un mare nero come l'oblio che mi avvolge. "A m-me? E p-perché mai?"

Sospira, sempre senza guardarmi, quasi avesse paura di confrontarmi, di affrontare i miei occhi terrorizzati. "Perché sa chi sei tu, così come sa chi sono io" mormora. "Io credevo di saper celare bene i miei segreti, ma mi sbagliavo. Lei mi ha tradito."

"Chi? Chi ti tradì?" domando. Le mie zampe prendono a tremare violentemente.

Le sue iridi ambrate si accendono di un'inaspettata scintilla. Sembra rossa come il sangue, affamata e terribile. "Lei. La nuova alba."

"Come? Cosa intendi?" Non so più se essere curiosa o terrorizzata: le due emozioni ormai si sono mescolate nella mia anima, dando origine a un'unione inscindibile.

Una sfumatura di tristezza lampeggia sul muso dello spirito. Abbassa le palpebre molto lentamente e, quando le spalanca, la scintilla di rancore si è un po' attenuata.

"È qualcosa che non ho mai raccontato a nessuno. È una storia dimenticata, disprezzata dal tempo, rintanata nel vuoto dell'oblio. Neppure io la ricordo bene, ormai. Posso però dirti che a condurmi alla morte fu un'alba come quella che verrà, nuova e allettante. Fu nelle sue luci che rimasi invischiato, nel suo fuoco che bruciò il mio cuore. Ma il gelido artiglio del tradimento mi mozzò il fiato, sottraendomi alla vita. La stessa alba che avevo amato con tutto me stesso mi aveva gettato tra le braccia del fato, consegnandomi al mio assassino" sussurra.

Mi osserva un attimo e studia i miei occhi, come a carpirne ogni sfumatura. "Ora capisci? L'alba per me è stata principio e fine, gioia e sofferenza, speranza e perdita. Così sarà per la foresta, per tutti noi."

"M-ma io non voglio che venga la fine! Non sopporterei l'angoscia di vedere la vita scivolare via dalle membra di qualcuno che amo, non di nuovo! Come posso impedirlo?" mi intestardisco.

L'espressione del gatto defunto si addolcisce un poco, per quanto resti sempre contratta in un muto dolore. "Purtroppo, non puoi fare nulla. Anzi, in realtà qualcosa lo puoi fare. Non rimuginare su tutti i mali che rabbuieranno la tua esistenza: rimembrare eccessivamente porta alla rovina. Accetta il tuo destino e quello dei tuoi compagni. Come l'ha fatto FiorediGrandine, potrai farlo anche tu."

"Non so se ne sarò capace."

La mia voce, debole sussurro di brezza sfuggente, si disperde nella fredda foschia. L'immagine del corpo immobile e insanguinato di FiorediGrandine, della gatta che mi ha addestrato e cresciuto amorevolmente come una seconda madre, offusca i miei pensieri, sospinge le lacrime e alimenta i sospiri. Il terrore di poter perdere anche FogliaBrinata, SussurrodiSalice, Zampad'Orso, ZampadiCerbiatto e sì, anche NotteSelvaggia, mi rende difficile accettare le parole dello spirito.

CantodiAllodola, intuendo i miei pensieri, mi arruffa con la ruvida lingua il pelo tra le orecchie. Da cucciola non lo sopportavo, cercavo sempre di sfuggire alle amorevoli leccate di mia madre. Ora, invece, quel tocco delicato infonde in me una rinnovata serenità, un bagliore di speranza.

"Lo sarai di sicuro, giovane sciamana" esclama, un piccolo sorriso gli increspa le labbra. Mi avvolge la schiena con la massiccia zampa luminescente, come per abbracciarmi.

D'improvviso, qualcosa cambia. Il contatto si rompe, un improvviso freddo si impossessa delle mie membra. CantodiAllodola fissa qualcosa nell'oscurità, un orizzonte che non riesco a scorgere, un'immagine che non riesco a costruire.

"Sta arrivando" sussurra semplicemente.

"Chi? Chi sta arrivando?" grido, tesa. Non risponde.

"Non c'è più tempo! Devi andare! Fa' in fretta!" esclama, il panico nella voce tremante.

"Andare dove? Non capisco!" strillo. Il freddo si fa sempre più pungente, l'oscurità più opprimente. L'oblio mi sta forse risucchiando nel suo eterno abisso di tenebre?

"Corri! Scappa!" urla ancora. Poi svanisce. Deve essere tornato al Clan della Stella, da FiorediGrandine.

Sono di nuovo sola.

Inaspettatamente, l'aria mi viene sottratta. Il respiro mi si mozza. Vengo presa dal panico.

Sto annegando.
Sto morendo tra le acque di questo nero mare di vuoto.
Annaspo, mi dimeno, grido, ma non mi libero.
Poi, i miei miagolii divengono muti.

Una laconica nenia spezza il silenzio nel quale il mio corpo sta affondando.

"Quando le stelle taceranno, la belva oscura sarà tornata.
Coglierà il fiore nato dalle tenebre che nel dolor langue.
Nella notte più nera la viola oscura è sbocciata.
Il germoglio spezzato infurierà sotto la luna di sangue."

È quello che penso? Una nuova profezia? Un ulteriore disegno del destino da portare a termine? Ma come potremo farlo, se la fine si avvicina? Ti stai forse prendendo gioco di noi, Clan della Stella?

Il mare diviene uno strapiombo, il nero un rosso sanguigno.
Precipito.
Chiudo gli occhi.

Morirò?

~•~•~

Spalanco le palpebre, in preda a una crisi d'asma. L'ossigeno sembra volermi evitare, l'ansia scivola svelta nelle mie vene.

Sono sveglia?

Sto ancora dormendo?

"SognodiCalendula, che ti succede?" La voce allarmata di ZampadiPassero mi riscuote d'un tratto.

Non ricambio il suo sguardo, catturata ormai da qualcosa di ben più terribile degli occhi verdi e tesi dell'apprendista striata.

I primi raggi del sole penetrano i rampicanti che fanno da protezione al mio rifugio. La luce è cremisi, fredda.

"No..." sussurro, le pupille ridotte a fessure.

Questo bagliore sanguigno mi trafigge le iridi, e da queste, come un sinuoso serpente, raggiunge il cuore, stringendolo tra i suoi denti velenosi.

"Il Clan della Tenebra! Ci sta attaccando!"

Il grido agghiacciato di NotteSelvaggia.
La conferma.
L'orrore.

Sono arrivati. La guerra, il dolore, la perdita.

La nuova alba è giunta.

~•~•~

Ecco un nuovo capitolo! Che ne pensate? Ormai siamo agli sgoccioli: la battaglia ha avuto inizio, e si preannuncia uno spargimento di sangue. Chi avrà la meglio? La nuova alba porterà vittoria o sconfitta? Al prossimo capitolo!

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