46 ~ L'ascesa
FonteChiara's P.O.V
Il famigliare e piacevole odore dell'emozione, dolce come il profumo di una rosa e frizzante come l'aria del mattino, è il primo aroma che ci accoglie al nostro arrivo al campo. Lo inspiro a pieni polmoni, cercando di pervadermene il sangue, che sento pulsare amaro dentro le mie vene.
Subito dopo ci travolge l'esuberante entusiasmo di Orsacchiotto, che atterra il fratello maggiore con una risata.
"Eccovi, finalmente! Le nomine stanno per avere inizio!" strilla il gattino in procinto di diventare apprendista, premendo le zampe massicce sul fianco di ZampaSelvaggia. Il felino bianco e nero emette un gemito che sembra più un borbottio annoiato, ma, piuttosto che spingere via il cucciolo, preferisce reggergli il gioco, fissandolo senza muovere un muscolo.
SolediGhiaccio e ZampadiLuce si limitano ad assistere alla scena, scuotendo la testa divertite.
Cerbiatto giunge alle spalle del compagno di lettiera, saltellando allegro. Il suo muso, ricamato di luce e di tenebre dai fiochi raggi che penetrano le chiome folte degli alberi, è attraversato da parte a parte da un largo sorriso. Il pelo maculato, simile a quello di un cerbiatto, è stato ben lisciato e acconciato per l'occasione.
"Siete emozionati, giovanotti?" chiedo loro. I due annuiscono, saltellando sul posto e agitando i baffi. ZampaSelvaggia approfitta della distrazione del fratellino per dileguarsi, andandosi a rifugiare alle spalle di ZampadiLuce.
"Oh, dai. Non fare il cucciolo..." miagola la gatta, ridacchiando e facendo avvampare il compagno, imbarazzato.
I due più giovani intanto continuano a sprigionare la loro inesauribile energia. Se continuano così rischiano di non reggersi sulle zampe quando sarà arrivato il momento della loro cerimonia!
Ridacchio: il loro atteggiamento euforico mi ricorda quella travolgente simpatia di ZampadiPassero alla quale mi sono subito affezionata. I miei occhi si inumidiscono: quando potrò riavere la mia sana, pimpante ZampadiPassero? E potrò riaverla? So che è forte, so che farà di tutto per sopravvivere, ma... ma la mia paura di perdere anche lei è troppo grande.
L'unica cosa che so è che, se non dovesse farcela e i suoi avi dovessero reclamare il suo spirito, non mi perdonerei mai per ciò che le ho fatto, per quelle parole spezzate, quelle bugie insulse e quei discorsi mai cominciati. Una debolezza si è trasformata in un'arma letale, un infido proiettile pronto a colpire alle spalle l'ignara vittima.
Soffermo ancora lo sguardo sui due cuccioli, la cui madre li ha appena raggiunti emettendo sonore fusa; poi, lo sposto su ZampadiSperanza, già sistematasi sotto la Grande Roccia con ZampadiCristallo.
Le pupille della gatta scorrono tra il compagno e il ventre, che presto diventerà prominente. Un altro segreto celato, un altro peso su un cuore fragile come cristallo. Una gioia ma anche un dolore, una vita in arrivo per una sul punto di finire. Uno scambio impari, o forse questo è solo ciò che pensa una mente mortale?
Oh, ma quali nefaste idee va a costruirsi la mia testa malata, occlusa dal rimpianto, annebbiata dalla paura? Perché devo smentire quelle stesse parole che questa mattina ho utilizzato per rivolgermi a un'ansiosa ZampadiSperanza?
"Sono sicura che ZampadiPassero si riprenderà e sarà ancora più sana e arzilla di prima. È una gatta forte. Combatterà e vincerà questa battaglia."
Volevo calmarla, sollevarla da almeno una delle sue preoccupazioni, la prima delle quali dovrebbe essere rivolta alle piccole creature che si stanno sviluppando nel suo ventre. Volevo aiutarla, ma l'ho solo ingannata con effimere speranze. E ho ingannato anche me stessa.
No! Perché penso ciò? Lei ce la farà! Lei è forte! Lei è una leonessa! No, anzi, un passero. Un uccellino, apparentemente gracile, ma dotato di un coraggio ben superiore a quello di un predatore che sta in cima alla catena alimentare. E questo, perché lui è una preda. Questo è ciò che rende impavidi. Come può essere audace qualcuno che non conosce la paura di essere sopraffatto, ucciso, sbranato da un nemico più potente?
Noi tutti siamo prede, intrappolati nelle insidiose trame del destino, perennemente coinvolti nella spietata caccia della morte insaziabile. Ma proprio per questa nostra misera condizione, noi possiamo forgiare il nostro spirito guerriero, trasformando le debolezze in punti di forza, la paura in coraggio.
Così ha fatto la mia amica quando mi ha strappata alle grinfie del fiume, sorreggendomi con tutte le sue forze mentre stavo per precipitare nell'abisso oscuro e senza fine dell'oblio. Non si è arresa, nonostante la debolezza e il dolore, ed è riuscita a racimolare l'energia sufficiente per lanciarsi nel torrente e riportarmi in superficie. Se così è stato, allora troverà anche quella per continuare a vivere, respiro dopo respiro, battito dopo battito. Deve farlo. Per la sorella, che ora dovrebbe incoraggiare con la sua inesauribile allegria. Per la madre, rimasta sola. Per me, che non aspetto altro che vederla tornare a correre.
Il rumore sordo di un battito d'ali attira la mia attenzione: appartiene a un passero che, spaventato dalla confusione, ha spiccato il volo, sparendo tra le chiome.
Sorrido.
ZampadiPassero guarirà e, come l'uccellino da cui prende il nome, tornerà a librarsi vivace tra gli alberi, a rallegrare il vento con la sua gioia contagiosa, a schivare il rischio con destrezza.
"Brava, FonteChiara. Non farti abbattere. Noi saremo con lei." Riconosco la voce della gatta bianca mio Spirito Guida, melodiosa come il vento, rassicurante come la luce argentea della luna in un cielo nero come il terrore più puro. Rispondo mentalmente un "grazie", grata.
Ritorno, più tranquilla, a prestare attenzione alle dinamiche del clan.
"Forza, piccoli miei, iniziate ad andarvi a sistemare al di sotto della Grande Roccia" miagola FogliaBrinata ai due figli, con un tono tra il dolce e l'imperativo.
"Ma mamma! Non trattarci più come cuccioli! Ora stiamo per diventare apprendisti!" borbotta Orsacchiotto, infastidito, mentre la madre gli liscia il pelo arruffato e nero come una notte senza stelle.
"Hai ragione, Orsacchiotto, ma non vorrete mica che StelladiGelso creda che non ci siate e pensi che voi preferiate condividere il nido con gli altri cuccioli ancora un po'..." continua la gatta tricolore.
ZampaSelvaggia, che nel frattempo ha trovato il coraggio di lasciare il suo rifugio sicuro alle spalle di ZampadiLuce, annuisce in sostegno della madre e aggiunge: "Sapete, credo di aver sentito StelladiGelso cominciare a parlare".
I due piccoli si riscuotono a sentire quelle parole. "Che cosa? Dobbiamo sbrigarci! Andiamo, Orsacchiotto!" esclama Cerbiatto scattando nella direzione del centro del campo. Il fratello, dileguatosi dalla stretta affettuosa di FogliaBrinata, lo segue a ruota, ma, impacciato a causa dell'euforia, si inciampa nelle sue stesse zampe, incedendo goffamente.
ZampadiLuce e ZampaSelvaggia li osservano per un momento, poi si incamminano nella stessa direzione. Prima di avviarmi a mia volta, rivolgo loro un cenno incoraggiante, che non saprei dire se hanno notato o no.
"Tutti i gatti abbastanza adulti da cacciare da soli la propria preda si radunino sotto la Grande Roccia per l'assemblea del clan."
Al richiamo di StelladiGelso, il brusio cessa, e decine di corpi si radunano disordinatamente attorno al leader corvino. Così faccio anch'io, affiancando ZampadiCielo, che fissa il fratello e gli altri compagni con sguardo vuoto, e Narciso, che, nonostante sia stato accettato all'interno del clan, sembra nervoso. Il suono leggero della sua coda che batte sul terriccio ricorda il ritmo della pioggia primaverile che picchietta i germogli.
"Deve valutare le mie capacità e la mia lealtà prima di farmi apprendista. Ma cosa vorrebbe dire?" lo sento borbottare tra i denti, mentre con un artiglio traccia solchi tra le foglie scricchiolanti.
StelladiGelso lascia vagare l'enigmatico sguardo di cristallo sulla folla, gelandola come se un velo di neve l'avesse ricoperta, per poi fissarlo sui sei giovani pronti per la loro ascesa di rango. Un impercettibile sorriso gli increspa le labbra a incrociare gli occhi orgogliosi del figlio, ma subito dopo sparisce dietro una maschera di tenebre.
"Gatti del Clan del Tuono, questa notte sei dei nostri compagni più giovani riceveranno i loro nuovi nomi. I presagi di guerra sono sempre più minacciosi, e neppure il Clan della Stella sembra in grado di impedire questo spargimento di sangue."
Guarda per un momento il cielo nero, profondo, mentre il silenzio, come un monito, risuona nell'atmosfera pesante. Nel riflesso delle sue iridi scorgo la consapevolezza di ciò che accadrà. Il suo coraggio sembra affogato tra quelle sfumature di ghiaccio e tempesta.
"Non posso negare di essere amareggiato. Forse è anche per questo che ho preso la decisione di anticipare le cerimonie di Orsacchiotto e Cerbiatto, i quali, nonostante non abbiano ancora raggiunto le sei lune di età, ritengo siano pronti a diventare apprendisti."
Osservo Cerbiatto impastare il terreno con le zampe e Orsacchiotto giocherellare con la coda del fratello per stemperare la tensione. ZampadiLacrima, seduta accanto a ZampadiPerla, fa un occhiolino al cucciolo color carbone, che la vede e ricambia, per poi farle scherzosamente una linguaccia.
"Non vorrei disturbare, ma... Orsacchiotto, fa' un passo in avanti" esclama StelladiGelso, fulminando il giovane distratto, che, imbarazzato ed eccitato al tempo stesso, obbedisce.
"D'ora in avanti sarai conosciuto come Zampad'Orso. Il tuo mentore sarà PelodiVolpe. Trasmetti a questo apprendista la tua astuzia e, soprattutto, la tua concentrazione..." Lancia un'occhiata di sbieco al piccolo, che distoglie lo sguardo, piccato.
"Ma..." fa per dire il guerriero rossiccio, con le orecchie afflosciate, ma StelladiGelso lo interrompe.
"So che sei ancora sconvolto per la perdita della tua apprendista, per cui spero che il poterti occupare di Zampad'Orso ti sollevi un po' il morale. E se ZampaScarlatta dovesse tornare, sono sicuro che sarà pronta a ricevere il suo nome da guerriera" dice con un sorriso.
PelodiVolpe, seppur non pienamente convinto, come da rito tocca con il naso umido la fronte di Zampad'Orso, che gli lecca una spalla.
"Cerbiatto, fai un passo in avanti" prosegue il leader, facendo sobbalzare il piccolo che, tremando, avanza di pochi centimetri.
"Da questo momento sarai conosciuto come ZampadiCerbiatto. La tua mentore sarà PetaloOndulato. Insegna a questo apprendista la tua agilità e le tue doti nella caccia."
La felina rosata, con grazia, si avvicina al più giovane e, replicati i movimenti di PelodiVolpe, affianca l'apprendista e si sposta di lato.
"Diamo il benvenuto ai nostri nuovi apprendisti, Zampad'Orso e ZampadiCerbiatto!" esclama il leader.
Tutto il clan esulta, gridando al vento i nuovi nomi dei due piccoli. ZampadiLacrima approfitta del tumulto per avvicinarsi di soppiatto a Zampad'Orso e atterrarlo giocosamente, complimentandosi con lui.
StelladiGelso riporta il silenzio agitando la coda cespugliosa. "Ora, invece, andrò a nominare quattro nuovi guerrieri." Riporta l'attenzione sui quattro amici, stretti l'uno all'altro per alleviare l'ansia.
Guardo i miei compagni e mi sento quasi più agitata di loro. Quasi senza accorgermene, stringo ZampadiCielo come un peluche, fino a sentirlo mugolare infastidito. AlbaFiorita, alle mie spalle, osserva la figlia fulva, piena di orgoglio. Tuttavia, la sento sospirare profondamente: in quei respiri profondi sta il dispiacere per l'altra sua cucciola.
Intanto, il leader prosegue: "Che il Clan della Stella possa udire le mie parole e portare la sua attenzione su questi apprendisti, che si sono allenati duramente per raggiungere questo grande traguardo che, per molti, altro non è che una nuova partenza. Avete imparato come cacciare, come combattere, ma anche come prendervi cura dei vostri compagni. Per tutti questi motivi, ora vi nomino guerrieri. Giurate di impegnarvi a rispettare le regole prescritte dal Codice Guerriero, in ogni tempo e in ogni condizione?"
"Sì, lo promettiamo!" rispondono in coro. Di quattro voci se n'è fatta una, convinta, prorompente, tonante.
"Allora, con il potere concessomi dal Clan della Stella, vi conferisco i vostri nuovi nomi. ZampadiCristallo, figlio mio..." Guarda con dolcezza il gatto nero così simile a lui, che ricambia gonfiando il petto. "D'ora in avanti ognuno ti conoscerà come GocciadiCristallo, per via della tua leggiadria nei movimenti e dei tuoi occhi cristallini."
Grida di esultanza, a cui anche io mi unisco, si sollevano dalla folla.
"Ora, ZampaSelvaggia..."
Il giovane pezzato, preso in causa, alza la testa. I suoi occhi, cocci di ossidiana, riflettono la sua agitazione.
"Ti nomino guerriero con l'appellativo di NotteSelvaggia, in onore della tua abilità nell'orientarti al buio e delle tue iridi dello stesso colore della notte" sentenzia StelladiGelso.
Poi, sovrastando le urla acclamanti del clan, prosegue: "ZampadiLuce, da questo momento sarai conosciuta come SpiritodiLuce. Noi tutti onoriamo la tua generosità e le tue doti di guerriera".
La felina chiazzata di luce si solleva sulle zampe e agita la coda, le pupille scintillanti di gioia.
"Bene, molto bene. E ora, ZampadiSperanza..." Le iridi del leader si oscurano un poco. "Da questo momento in poi il tuo nome sarà FiammadiSperanza, per il tuo manto infuocato, nonché per la fiamma di vita che arde dentro di te."
Faccio in fretta a capire a cosa sta facendo riferimento StelladiGelso, ma credo di essere l'unica, visto il clamore ininterrotto che spezza la quiete dell'oscurità. Forse la maggior parte dei miei compagni non ha neanche prestato attenzione alle parole del leader, unendosi ai festeggiamenti solo per tradizione.
"A tutti voi diamo il benvenuto come guerrieri a pieno titolo, onorando il vostro coraggio e la vostra forza. Questa notte si terrà la vostra veglia. Che il Clan della Stella vi protegga" termina il gatto nero, per poi scendere dalla Grande Roccia con un agile balzo.
Raggiunge AcquadiSorgente e i tre figli minori. Menta e Mughetto sono in fibrillazione e circondano subito il padre, chiedendogli supplichevoli quando potranno a loro volta diventare apprendisti. Ginepro, invece, si tiene in disparte, fissando in silenziosa contemplazione il rifugio della sciamana.
Faccio un cenno a ZampadiCielo per comunicargli che sto andando a congratularmi con i miei amici, ma lui, troppo concentrato sulla sua famiglia, non mi fa segno di aver compreso. Alzo le spalle e mi accingo a raggiungere i quattro neo-guerrieri, raggianti di euforia.
Meglio lasciar svanire per un po' le preoccupazioni. Forse, prima o poi, il destino cambierà le regole del suo gioco a nostro favore.
~•~•~
RosaScarlatta's P.O.V
Non ci credo. No. Non può essere. Non può averlo fatto davvero. Eppure, i miei occhi, per quanto lucidi di lacrime, non mi stanno ingannando. Il fragile corpicino martoriato della cucciola rossiccia giace alle sue zampe, immobile. Sulle zanne del mio aguzzino risplende il sangue di un innocente, la cui unica colpa è stata opporsi alle sue volontà.
"Come hai potuto, mostro! Come hai potuto uccidere mia figlia, la mia preziosa Papaverina?" Le urla disperate di una madre, scossa dai singhiozzi, inconsolabile. Le due figlie maggiori e il compagno la affiancano, soffiando inferociti in direzione dell'assassino.
"Beh, volevo solo dare una dimostrazione, a tutti voi" esclama LeonediMontagna, leccandosi la zampa imbrattata di scarlatto. "Questo è ciò che accade a chi non mi obbedisce."
Donnola e Volpe stringono forte a sé i loro cuccioli, come se quel mostro crudele potesse, da un momento all'altro, prendersi anche le loro vite.
"Ora ti unirai a me, solitaria, tu e tutta la tua famiglia, se non vuoi che le tue preziose figlie facciano la stessa fine della loro lurida sorellina!"
"Io non mi unirò mai all'assassino di mia figlia!" sputa la guerriera, piangendo.
Il felino color nocciola ghigna. Sguaina gli artigli, pugnali d'osso scintillanti di bianco e di rosso alla luce della luna. Sibila e guarda con sadica crudeltà la famigliola. Persino le Ombre della Notte e gli altri gatti che si sono già uniti a lui, per lo più solitari e dissidenti, si ritraggono impauriti.
Prima di saltare, lo sento mormorare due parole. Dopo averle udite, nonostante la mia condizione di spirito, sento quasi il cuore pulsare con rinnovata potenza.
"Scelta sbagliata..."
~•~•~
Ecco un nuovo capitolo!
ZampadiPassero: Bando ai convenevoli, quanto tempo dovrò ancora stare malata? Voglio diventare guerriera!
Io: Tu spera che io ti faccia guarire... Comunque, che ne pensate dei nomi dei nuovi guerrieri? Qual è il vostro preferito? E la famigliola aggredita da LeonediMontagna riuscirà a cavarsela? Alla prossima!
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