40 ~ Accuse infondate
FonteChiara's P.O.V
"Cosa potrà esserle successo?"
"È terribile!"
"Nessuno di noi è al sicuro..."
"Io ho paura!"
Un vociare confuso, rumoroso, atterrito prorompe impetuoso nell'aria intrisa dell'odore acre della morte. Guerrieri, regine, apprendisti, anziani e cuccioli sono tutti accalcati intorno al corpo immobile di FiorediGrandine, il cui manto argenteo brilla come le acque placide di un ruscello colpite dai pallidi raggi della luna.
Una brezza gelida come il sussurro di uno spirito accarezza il suo pelo liscio, provocando un dolce fruscio. Il vento scuote violento le foglie verdi e, talvolta, alcune si staccano dai rami, roteando nell'aria delicate come farfalle per poi adagiarsi elegantemente a terra. Le ombre della notte avvolgono i corpi dei miei compagni di clan in un alone oscuro, misterioso, che li nasconde alla vista. Decine di occhi, simili a stelle lucenti, sono puntati nella stessa direzione, carichi di paura.
"Oh, come è potuto succedere?" Appiattisco le orecchie e affondo il muso nel manto sfumato di ZampadiCielo, nascondendo una lacrima. Lui mi avvolge con la coda affusolata, emettendo quiete fusa per rassicurarmi.
Narciso, disinteressato, scorre distrattamente con lo sguardo i corpi slanciati dei guerrieri. ZampadiPassero si appoggia a lui, indebolita dalle ferite, nel frattempo riapertesi, e dalla lunga camminata per raggiungere il campo. Il gattino non sembra infastidito dal peso dell'apprendista, anzi, non sembra neanche farci caso.
ZampadiPerla e ZampadiLacrima osservano la scena da un lato, insieme a SciadiCometa, il terrore impresso nelle loro iridi che respingono l'oscurità. Mughetto, Ginepro e Menta stanno accoccolati accanto ad AcquadiSorgente, desiderosi di rincuorarla un po' con il loro calore. Ashes li osserva attentamente, il muso come coperto da una maschera che non lascia trasparire alcuna emozione.
FogliaBrinata stringe a sé i suoi cuccioli, piangendo lacrime silenziose. Orsacchiotto, incuriosito dalla scena, cerca di divincolarsi per avvicinarsi, ma la madre glielo impedisce. Cerbiatto trema come una foglia, terrorizzato, e neanche le affettuose leccate della regina riescono a calmarlo.
ZampadiSperanza e ZampadiCristallo cercano di trarre conforto dalla vicinanza, scambiandosi dolci parole e sguardi impauriti. ZampadiLuce se ne sta in un angolo, accanto alla sua mentore, a fissare sconvolta gli altri gatti.
Fremiti agitati attraversano la folla in tumulto, facendosi sempre più sonori e soffocando la quiete della notte.
"Come faremo?"
"La profezia si sta realizzando!"
"Moriremo tutti!"
"Silenzio!" grida StelladiGelso ad un certo punto, in procinto di arrampicarsi sulla Grande Roccia. Con un paio di balzi arriva in cima all'avvallamento. Il suo manto nero come le tenebre assume sfumature lattee alla luce flebile della luna, mentre osserva il clan dall'alto della rupe.
Un silenzio lugubre e denso di desolazione cala sulla radura, rotto solo dai singhiozzi incessanti di AcquadiSorgente, incapace di placare il dolore bruciante per la perdita della sorella. Tutti gli occhi si spostano nella direzione del leader nello stesso momento, come frecce scintillanti.
"Diamoci una calmata! Possiamo discutere senza fare tutto questo rumore?" urla il gatto nero. Mormorii si accendono tra la folla, flebili sussurri coperti dal fruscio delle foglie.
SolediGhiaccio, la mentore di ZampadiLuce, una gatta grigia a macchie bianche, si alza sulle zampe allungate, rivolgendo al leader i suoi occhi del colore del ghiaccio. "Come possiamo stare tranquilli? - soffia - Qualcuno ha ucciso la nostra sciamana!"
Sonori borbottii invadono l'atmosfera densa di tensione, a sostenere le parole della guerriera.
"SolediGhiaccio ha ragione: è inammissibile! - si fa avanti LupoBianco, uno degli anziani - Prima StelladelTramonto, poi CantodiAllodola, ora FiorediGrandine... Si può sapere che sta succedendo?"
"Già! Vogliamo delle spiegazioni!" insiste PetaloOndulato rizzando il pelo sulla schiena.
"Silenzio!" ribadisce StelladiGelso, ruggendo come un leone inferocito. "Come potete pensare che io abbia delle spiegazioni? Ne so tanto quanto voi!"
"Ma tu sei il leader!" sputa AladiPioggia, irritato.
"E allora? Essere leader non vuol mica dire essere onnisciente!"
"Questo è vero, ma dovresti impegnarti di più per garantire la sicurezza del clan!" miagola Mantod'Ermellino, indignata.
"Sto già facendo del mio meglio per difendere il clan! Ho raddoppiato le pattuglie di confine a tutte le ore del giorno e della notte!" grida il leader.
"Evidentemente tutto ciò non è sufficiente, visto che, in meno di due albe, abbiamo perso la nostra sciamana e un'apprendista..." borbotta PelodiVolpe, incupito.
Il mio cuore salta un battito al sopraggiungere di quelle parole. So fin troppo bene a chi si sta riferendo il guerriero dal vaporoso pelo rossiccio. ZampaScarlatta è sparita... Non l'ho mai sopportata, ma, di certo, spero che non le sia successo niente di male. Il terrore mi accarezza la spina dorsale: sarà stata uccisa anche lei, vittima di un nemico silenzioso e letale come il gelo dell'inverno? Ma chi può essere quest'entità che gioca con le nostre vite?
"Un'ombra oscura la foresta avvolgerà"
Così recita la profezia. Che queste parole oscure contengano la risposta ai nostri dubbi? E se questa risposta, anziché portare sollievo per la risoluzione di un dilemma, provocasse l'inevitabile scoppio di una guerra sanguinosa?
Brividi di ghiaccio mi attraversano la schiena come ruscelli dalle gelide acque. Mi stringo di più a ZampadiCielo, ma il suo calore non è sufficiente a calmarmi.
"Non abbiamo alcuna prova che ZampaScarlatta sia morta. È una gatta forte e ha ottime doti da combattente. Magari è stata aggredita ed è andata a rifugiarsi da qualche parte. Vedrai che la ritroveremo" mormora StelladiGelso, più premuroso, comprendendo lo stato d'animo dell'ex mentore della mia rivale.
"Ma tu ci credi davvero? Non provare a compatirmi! La mia apprendista non tornerà più!" urla PelodiVolpe. Due lacrime perlacee gli rigano il muso fulvo, spandendo bagliori trasparenti e inumidendogli le guance soffici e pelose, come gocce di rugiada.
"Sono consapevole del forte legame che avevi instaurato con ZampaScarlatta, e proprio per questo non comprendo questa tua mancanza di fiducia. Non possiamo essere certi che sia morta..."
"Basta con le storie! Non illuderlo! Sai anche tu che quello che dici è decisamente improbabile!" grida Acinod'Uva, una degli anziani, subito seguita dalle incitazioni dei compagni di clan.
Sento i muscoli di ZampadiCielo irrigidirsi, e comprendo subito perché: i gatti del clan stanno mancando di rispetto a suo padre, e questo lo infastidisce. Anche lo sguardo di StelladiGelso si fa severo mentre, per la terza volta, ruggisce: "Silenzio!"
Mi ritraggo spaventata di fronte all'evidente ira del leader, potente come i tuoni che scuotono il cielo tempestoso. Un raggio di luna avvolge il suo manto oscuro in una luce sinistra, inquietante, che lo fa apparire ancora più minaccioso. Il clan ammutolisce a quella visione, soffocando in un silenzio teso gli ultimi miagolii di protesta. Il quieto sussurrare delle foglie, unito al suono dei nostri respiri, per un momento impregna l'aria immobile.
Poi, il leader si sporge ancor più dal bordo della roccia, mettendo in mostra il petto su cui spicca, come una pozza di luce, una macchia bianca dai contorni sfumati. Le sue iridi blu illuminano la notte come astri splendenti. Il suo muso, contratto in un'espressione severa, mostra tutta la sua autorità. Per un momento si limita a fissarci, immobile, attonito, come stregato da una mistica visione, crogiolandosi in questa calma rinnovata, in quest'ordine ristabilito.
Quando decide di riprendere a parlare, apre la bocca e la voce ne esce con la potenza di un mare increspato. "Comprendo che siate sconvolti, ma questo non vuol dire che abbiate il diritto di rivolgervi a me in questo modo. Sono comunque il leader!"
Nessuno risponde, se non con impercettibili sussurri, delicati come polvere nel vento.
"Così va meglio - esclama StelladiGelso, sorridendo soddisfatto - Ora cerchiamo di portare avanti l'assemblea con più calma. Come ben sapete, abbiamo subito numerose perdite negli ultimi tempi. Sapete, io ho perso mio fratello, SolediGrano..."
Vedo Ashes sobbalzare a sentire quel nome, lasciando trasparire tutto il suo dolore per la perdita del gatto che ha amato.
"... e mio padre, StelladelTramonto, per via di questa minaccia silenziosa. Questa situazione ha distrutto anche me, mi ha lasciato con mille dubbi, e con la costante paura di nuove tragedie. Siamo tutti nella stessa situazione, guerrieri e cuccioli, anziani e apprendisti. E anche io, il leader. Ho tanta paura quanta ne avete voi, e mi dispiace di non essere stato in grado di evitare la morte della nostra giovane sciamana. Ma non dobbiamo abbandonarci alla disperazione: combatteremo finché ne avremo la forza, e non ci arrenderemo di fronte alle difficoltà".
"Ma il Clan del Tuono non può subire altre perdite!" urla SciadiCometa, guardando le due figlie ormai apprendiste.
"E non ne subiremo, se saremo prudenti e ci aiuteremo a vicenda. Noi siamo forti! Supereremo questa minaccia, come abbiamo sempre fatto fino a questo momento!" termina StelladiGelso, emettendo un grido di battaglia per dare maggior enfasi alle sue parole.
I primi a unirsi a lui sono ZampadiCielo e ZampadiCristallo, subito seguiti da tutti gli altri.
Sì, noi ce la faremo! Penso speranzosa mentre anch'io mi unisco a questo coro di voci. Spero proprio che quest'ombra ci senta, che comprenda che la sua azione è inutile, che non ci porterà mai via la nostra caratteristica distintiva: il coraggio.
"StelladiGelso!"
Uno strillo acuto irrompe sonoro, ponendo fine alle grida di battaglia. Tutti gli sguardi si spostano in direzione dell'entrata del campo, da cui è appena sbucato un famigliare manto tricolore. Il sangue mi si gela nelle vene a vedere il muso della mia ex mentore distrutto dal dolore.
"AlbaFiorita! Che succede?" chiede StelladiGelso, preoccupato di fronte allo sguardo sconsolato della guerriera screziata.
Lei non risponde, se non con un roco borbottio. Abbassa il muso e muove qualche passo in avanti, lasciando ciondolare inerte la lunga coda. Dietro di lei si fanno strada i corpi slanciati di ZampaSelvaggia, visibilmente atterrito, SussurrodiSalice, solo apparentemente indifferente, e OndadiZaffiro, che, a capo chino, stringe qualcosa di bruno e bianco tra le mascelle.
Oh, no! Ma quello non sarà mica...
"Papà!" strilla ZampadiSperanza, alzando di scatto il muso e separandosi da ZampadiCristallo. Con una corsa fulminea, raggiunge il gruppo di gatti appena rientrato e affonda il muso fulvo nel pelo striato del padre, che nel frattempo è stato adagiato a terra da OndadiZaffiro.
ZampadiPassero muove qualche passo verso la sorella, incespicando desiderosa di raggiungerla e di vegliare con lei sul corpo del guerriero, ma poi le sue zampe, troppo deboli per sostenerla, cedono. Narciso si affretta a sostenerla e lei lo ringrazia con un fioco miagolio.
"Per tutto il Clan della Stella! SoffiodiVento! - urla StelladiGelso, con gli occhi fuori dalle orbite - Come è successo?" Le sue possenti zampe nere tremano vistosamente: ora neanche lui riesce più a trattenere il suo terrore.
"E... eravamo in pattuglia - singhiozza AlbaFiorita - Sta... stavamo controllando il confine con il Clan del Fiume, q... quando all'improvviso... abbiamo sentito un gr... grido. SoffiodiVento è andato da solo a controllare e... quando siamo andati per vedere se aveva trovato qualcosa, lui... lui era..." Incapace di terminare la frase, crolla al suolo, scossa dai tremiti.
"L'abbiamo trovato sulla riva del fiume. Abbiamo fiutato odore di tasso, ma sul suo corpo non ci sono ferite mortali: deve essere annegato - continua SussurrodiSalice, serio - Ci è sembrato anche di percepire una traccia odorosa ricollegabile a un gatto del Clan della Tenebra".
"Lo sapevo! - interviene PetaloOndulato, soffiando inferocita - Devono essere stati quei cuore di volpe dei membri del Clan della Tenebra a uccidere FiorediGrandine e SoffiodiVento!"
"Calma, PetaloOndulato. Non muovere accuse infondate. La traccia era molto debole" mormora OndadiZaffiro, rivolto alla sorella.
"Ma tanto è certo che siano stati loro! - rimbrotta la guerriera rosata - Non si sono fatti scrupoli a uccidere OndaRamata, nostro padre, e all'epoca eravamo solo due cuccioli!"
"PetaloOndulato ha ragione! Quegli esseri orribili meritano la morte!" grida SolediGhiaccio.
"Vero!"
"Assassini!"
"Cuori di volpe!"
A questo punto, incapace di trattenermi, mi sollevo sulle zampe, disgustata di fronte a quest'odio inutile e a questi insulsi pregiudizi. "Ma da dove viene tutto questo accanimento verso il Clan della Tenebra?" tuono. Non so dove ho trovato la forza di intervenire, ma dovevo farlo: tutte queste urla hanno cominciato a farmi dolere la testa.
Tutti mi fissano con sguardi indagatori, come se avessi detto un'assurdità. Deglutisco, imbarazzata, e appiattisco le orecchie, tornando a sedermi e facendo finta di nulla. Ma ormai è troppo tardi. Gli occhi glaciali di StelladiGelso deviano nella direzione mia e di ZampadiCielo. Percepisco il pelo del siamese indurirsi.
"Voi dove eravate? Non eravate nel campo, o sbaglio?" esclama il gatto dal lungo pelo corvino.
"Ehm... noi..." balbetto, non trovando le parole. Sento le zampe fremere per la tensione, mentre borbottii senza significato mi vibrano in gola.
"È stata colpa mia" mugola infine ZampadiCielo.
"ZampadiCielo..." sussurro, fissandolo senza comprendere. Lui mi rivolge gli occhi del colore dell'erba, affranto.
"Ho convinto FonteChiara a seguirmi fuori dal campo. Volevo passare un po' di tempo con lei. ZampadiPassero ci ha seguiti" miagola con tono sommesso.
AlbaFiorita, nel frattempo, si è rialzata in piedi e ora vaga con lo sguardo in cerca della figlia tigrata. Quando la scorge, un poderoso miagolio di puro panico le fuoriesce dalle labbra. "ZampadiPassero! Tesoro mio, ma cosa ti è successo?"
La mia amica osserva con gli occhi ridotti a fessure la madre correrle incontro velocemente e cominciare a leccarle con cura le ferite nuovamente sanguinanti. Narciso si scosta, imbarazzato.
Anche StelladiGelso ora ha notato i profondi tagli che attraversano il manto striato dell'apprendista e, con gli occhi fiammeggianti d'ira, si rivolge a noi dicendo: "E come mai ZampadiPassero è ridotta in questo stato?"
A questo punto, tra lo sconcerto generale, interviene Narciso. "Sono... sono stati i tassi. Erano due. Erano enormi".
"E tu chi sei? Un solitario?" esclama il leader, guardandolo con sospetto.
Il gattino annuisce: "Mi chiamo Narciso". Poi, dopo essere stato invitato dal StelladiGelso a proseguire, continua dicendo: "Stavo gironzolando nel territorio al confine con il clan, quando, all'improvviso, questi tassi mi hanno attaccato. ZampadiPassero ha cercato di difendermi, ma le belve l'hanno ferita gravemente. Ci siamo arrampicati su un albero per sfuggire alle loro zanne, ma poi il ramo su cui ci trovavamo si è spezzato e ZampadiPassero è caduta".
Un sussulto attraversa la folla, e AlbaFiorita prende a leccare la figlia con più foga.
"E come ha fatto a salvarsi? Nessuno sfugge all'ira del fiume!" grida Mantod'Ermellino.
"È stato SoffiodiVento! - grido, trovando il coraggio - L'ha salvata ed è caduto in acqua al posto suo!"
Qualcosa sembra cambiare nelle pupille di StelladiGelso, che si restringono fino a ridursi a due fessure sottili come spilli. "Quindi è colpa vostra se SoffiodiVento è morto! Se non ve ne foste andati dal campo durante la notte, ciò non sarebbe mai successo!" esplode, perso ormai il controllo. La paura mi invade le vene a sentire il tono con cui si sta rivolgendo a noi.
"Non dire assurdità, figlio mio! Sono solo dei cuccioli! E poi non sono mica stati loro a ucciderlo!" interviene BrinadiLavanda, che fino a questo momento era rimasta fuori dalla conversazione.
"Stanne fuori, BrinadiLavanda!" ruggisce il leader, facendo indietreggiare la gatta grigio-blu, intimorita dall'atteggiamento del figlio.
Nonostante il terrore del castigo che incombe su di me come una tigre affamata, cerco di mantenere la calma, ricacciando indietro le lacrime che spingono per uscire. ZampadiCielo mi stringe la coda con la sua, per farmi coraggio.
"Avete disubbidito alle regole, avete messo in pericolo il clan, avete causato la morte di uno dei nostri guerrieri e il grave ferimento di un'apprendista. Meritereste l'esilio!" dichiara StelladiGelso.
"Ma non è colpa loro!"
"Non farlo!"
"È una pena troppo severa!"
"Esilieresti il tuo stesso figlio?"
"Basta! - ringhia, le sue iridi sprizzano rabbia come tizzoni ardenti - Io sono il leader e io prendo le mie decisioni!" Trema come una foglia mentre pronuncia queste parole, evidentemente provenienti dal panico.
"Padre, ti prego! - supplica ZampadiCielo in un ultimo, disperato tentativo - Non punire FonteChiara! Lei non ha fatto niente di male!" Sento il suo cuore battere violento contro la cassa toracica, quasi desideroso di fuggire lontano da questa situazione opprimente.
StelladiGelso sospira, cercando di ritrovare il controllo perduto. Sbatte più volte le palpebre e, lentamente, il bagliore d'ira che li accendeva si affievolisce. Trattengo il fiato, percependo i peli rizzarmisi sulla schiena.
"Hai ragione, ZampadiCielo. FonteChiara non c'entra. Ma tu meriti di essere punito per la tua scelleratezza. Mi hai molto deluso, figlio. Non sei ancora pronto per essere un guerriero. Proprio per questo ho deciso che tu, domani, a differenza degli altri apprendisti, non sarai valutato sulle tue abilità. Se ti allenerai duramente e OndadiZaffiro lo riterrà opportuno, forse tra una luna acconsentirò a testare le tue capacità di combattimento" sentenzia il gatto nero, autoritario.
"Tra una luna? - sussulta ZampadiCielo, scioccato - Ma ormai sono sei lune che mi alleno! Ho un anno, adesso!"
"Non lamentarti! Ormai ho preso la mia decisione. E ritieniti fortunato che non abbia esiliato entrambi!"
"Ma..." sussurra il siamese, abbassando le orecchie.
"Niente ma! L'assemblea è chiusa!" termina StelladiGelso, fulminando il figlio con gli occhi.
Poi, alzando lo sguardo al cielo nuvoloso, riprende a parlare, con tono più pacato.
"Stasera si terrà la veglia per FiorediGrandine e SoffiodiVento. Che il Clan della Stella possa illuminare il loro cammino, accogliendoli tra i suoi ranghi. Che i loro spiriti possano trovare la pace, la serenità e la prosperità. Che le loro stelle possano brillare nella Via Argentea questa notte, insieme a quelle dei loro avi".
Ascolto queste parole con la tristezza che scorre nelle vene. Guardo ZampadiCielo e provo a parlargli, a dargli il mio supporto, ma lui, rassegnato, mormora: "Lascia perdere, FonteChiara. È giusto così. Ho disubbidito e ora ne subisco le conseguenze".
Mi stringo a lui, cercando conforto. Mi rivolgo poi al cielo, dove le nuvole cominciano a diradarsi, lasciando intravedere la Via Argentea in cui, da stanotte, risplendono due nuove stelle. "Perché tutto questo?" sussurro, permettendo alle lacrime di rigarmi il muso.
"ZampadiCalendula, prenditi cura di ZampadiPassero. Ha bisogno di attenzioni" esclama StelladiGelso, scendendo dalla grande roccia.
"Sono SognodiCalendula, adesso" bisbiglia l'ex apprendista sciamana, imbarazzata.
"Ah, giusto" borbotta il leader dirigendosi verso la sua compagna, che per tutto il tempo dell'assemblea non ha mai smesso di piangere.
La gatta color calendula, seppur triste di non poter vegliare con i suoi compagni sul corpo dell'ex mentore, si dirige verso ZampadiPassero e AlbaFiorita, permettendo alla soriana di appoggiarsi a lei e accompagnandola verso la tana della sciamana.
"V... voglio stare con mio p... padre" balbetta la soriana, sempre più debole.
"Purtroppo non è possibile. Sei ferita e, se non ti curo con rapidità, rischi di peggiorare" dice SognodiCalendula dolcemente, continuando a camminare. Riesco a percepire la tristezza nelle sue parole.
"Veglierò io per te. Veglierò per tutte e due" penso, alzandomi sulle zampe e dirigendomi verso i corpi senza vita di FiorediGrandine e SoffiodiVento, attorno ai quali si è raccolta una parte della folla, che, assonnata, ha già cominciato a dissiparsi.
Mi acquatto accanto ad AcquadiSorgente, subito seguita da ZampadiCielo, mentre ZampadiCristallo raggiunge ZampadiSperanza, sistemandosi accanto a lei in modo tale che i loro manti si sfiorino.
Addolorata, mi volto e osservo per un attimo SognodiCalendula e ZampadiPassero sparire nell'oscurità della notte, augurando alla mia amica una pronta guarigione e sperando che si riprenda dal dolore per la perdita del padre.
Poi torno a perdere lo sguardo nel firmamento, lasciando che il sonno mi accarezzi gli occhi. Ma un pensiero mi resta fisso nel cuore, mentre già il buio mi avvolge:
Il Clan del Tuono non può subire altre perdite...
~•~•~
Ecco un nuovo capitolo! Che ne pensate? Saranno davvero stati dei gatti del Clan della Tenebra a uccidere FiorediGrandine? StelladiGelso comprenderà l'innocenza del figlio e lo perdonerà? Lo scoprirete continuando a leggere! Alla prossima!
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