20 ~ La scelta
RosaScarlatta's P.O.V
Le mie zampe si muovono sempre più veloci e già pregusto il dolce sapore del sangue che presto scorrerà a fiotti alle mie zampe.
Chiudo gli occhi e ridacchio, sussurrando: "Oh, sì, avrò la mia vendetta!".
Ma, non appena riapro gli occhi, capisco che sono arrivata al limite del bosco. Un mostro mi sfreccia davanti ad alta velocità, accecandomi con i suoi grandi occhi luminosi. Il cuore inizia a battermi forte e sento la paura pervadermi l'animo.
"Ma cosa mi succede? Sto... tremando... - penso - Questa non sono io. Io sono RosaScarlatta, la vendicativa e sanguinaria RosaScarlatta. E allora perchè continuo a tremare, perchè non riesco più a muovermi?".
All'improvviso capisco: davanti a me si apre un bivio. Che strada scegliere? Essere fedele al clan che mi ha cresciuta o tradirlo?
"Vai, RosaScarlatta. Coraggio. Ci siamo!" miagola Ombrad'Acero con decisione guardando davanti a sè con un ghigno malefico e battendomi la coda sulla schiena, mettendomi fretta nel prendere questa complessa decisione, una decisione il cui pensiero mi punge dentro come una spina di rovo.
Il bosco, mia dimora, il luogo che mi ha sempre protetto mi sta alle spalle. Ora non posso contare più sui suoi rigogliosi cespugli e le sue fronde sporgenti per nascondermi. No, sono vulnerabile e dovrò essere silenziosa come un rapace notturno intento a seguire la sua preda. Questo pensiero, non so come, mi dà coraggio.
"Combatterò se sarà necessario. Sono una guerriera forte e ucciderò chi si metterà tra me e il mio obiettivo" penso tornando a sorridere.
Chiudo gli occhi e lascio che il potere della Rosa mi scorra nelle vene. Li riapro e questi si illuminano di un'aura scarlatta.
Annuisco guardando Ombrad'Acero e lei ridacchia, spingendomi poi in modo brutale in avanti. I miei occhi smettono improvvisamente di brillare e la rosa dai petali scarlatti da cui prendo il nome cade da dietro il mio orecchio. Perdo l'equilibrio e cado.
Una sensazione di disagio mi pervade quando le mie zampe si staccano dal morbido terriccio della foresta per appoggiarsi su un suolo più duro e freddo. La mia coscia sbatte con violenza sulla strada scura, provocandomi un grande dolore. Mi rialzo e vedo sul terreno gocce di rosso sangue. Nuovi odori mi pungono le narici e il fetore dei mostri mi investe come una raffica di vento, facendomi tossire e lacrimare gli occhi. Risucchio a fatica le lacrime e soffoco un miagolio di dolore provocato dalla profonda ferita sulla coscia che mi sono provocata con l'impatto col terreno pungente. Me la lecco delicatamente, aumentando solo il dolore.
"Accidenti! Proprio adesso dovevo ferirmi?" penso. La mia schiena è percorsa da un brivido.
"Ma che razza di guerriera sei se ti lasci fermare da un graffietto? Rialzati su quelle tue zampette delicate e cammina. Dimostra di essere degna del tuo titolo, RosaScarlatta!" strilla la gatta della Foresta Oscura guardandomi con odio.
Non appena pronuncia il mio nome, smetto di leccarmi e mi alzo in piedi, drizzando la coda e le orecchie, pronta ad ascoltare le indicazioni di Ombrad'Acero. Lei mi guarda con orgoglio mescolato a crudeltà.
"Così va meglio. Sai cosa fare, mia Rosa, trova il leone di montagna, il maggiore dei due fratelli, colui la cui ombra ha adottato il corpo di un Bipede e che ha allevato la Fonte. Prendi la rosa che ti ho donato e mettigliela sulla testa, ripetendo quelle parole che ti ho insegnato. In questo modo ritornerà a quella che era la sua forma originaria. Lui porterà a termine il compito affidatogli. Molte vite stanno incastonate nei suoi artigli, pegni di molte battaglie, ma per una vita, la più importante, c'è ancora il posto. Così dovrà essere, o per noi sarà la fine. Ricorda la profezia: 'La Fonte del Pianto l'oscuro laverà'. Non possiamo permetterlo" mugugna Ombrad'Acero. I suoi occhi sono due pezzi d'ambra che nel buio della notte brillano di sfumature bianche e gialle che li fanno sembrare misteriosi e crudeli come quelli di un lupo.
Annuisco debolmente sussurrando: "Sì, mia signora".
La spina comincia a pungermi ancora di più, facendomi contorcere dal dolore l'anima. Ma non mi lascio sopraffare: voglio dimostrare di essere una guerriera degna. La gatta tricolore ghigna per poi scomparire tra le tenebre, lasciando attorno a sè un'aura nera e oscura come la morte, mentre ancora sento i suoi occhi crudeli e assetati di sangue addosso come un peso terribile.
Muovo una zampa rossa in avanti, ma un improvviso timore mi blocca: cosa sto per fare? Prendo un respiro e per un momento vacillo: nonostante tutto è comunque il mio clan, che ho giurato di difendere con la vita, e sto per tradirlo.
"Vai avanti, RosaScarlatta!" esclama una voce nella mia testa, appartenente a Ombrad'Acero.
Annuisco e riprovo a sollevare una zampa, ma il dubbio ritorna: i gatti che fanno parte del clan non mi hanno mai fatto mancare nulla, ed è anche grazie a PelodiVolpe, il mio mentore, se ora sono una guerriera forte.
Sto per abbandonare anche ZampadiCristallo, il mio unico amico, l'unico che è riuscito a vedere il bene in me, l'unico con cui sono riuscita a confidarmi. Questo almeno fino a quando tra lui e ZampadiSperanza è scoppiato l'amore. Oh, l'amore, che sentimento traditore! L'unico sentimento che mi tiene le zampe ancorate al terreno. Non riesco a vincerlo per quanto mi sforzi, e continua questo girotondo di pensieri e sensazioni. Una lacrima mi scende da un occhio e inavvertitamente emetto un mugolio.
"È troppo per me, sono troppo giovane e stupida per portare a termine questa missione. Ombrad'Acero ha fatto la scelta sbagliata" singhiozzo continuando a tremare, sentendomi improvvisamente debole e impaurita.
"Non fermarti, continua a camminare!" grida la voce ancor più forte. Ma in questo momento non riesco neanche a sentirla.
ZampadiCielo fa parte di quel clan, e continuo ad amarlo intensamente, nonostante lui non ricambi i miei sentimenti. Ma poi arriva lei, FonteChiara, a rubarmi la scena. Non appena la vedo comparire nei miei pensieri soffio. Lui ama quella gatta, quei suoi affascinanti occhi azzurri, quel suo manto bianco come la neve e puro come la più limpida delle sorgenti. Quella stupida micia domestica me l'ha portato via.
Già vedevo il mio futuro con ZampadiCielo, prima che arrivasse lei. Mi vedevo già mamma di cuccioli meravigliosi. Avrei potuto essere felice, avere quello che volevo, la vita che sognavo, se solo non fosse arrivata lei, a infrangere i miei desideri come fragili cristalli. Il destino è stato crudele con me, ed è per questo che combatterò. Scriverò io il mio destino, avrò ciò che voglio.
I miei occhi si stringono e una nebbia leggera mi copre gli occhi color del sangue. Ho fatto la mia scelta, la spina di rovo smette di pungermi l'anima, sostituita da un fuoco ardente, ma freddo come il ghiaccio. Finalmente quella sensazione così gradevole è tornata a inebriarmi l'animo. Raccolgo il bel fiore rosso da terra e la rimetto dietro il mio orecchio. I miei occhi riprendono a brillare e mi sento fiera della mia scelta, mentre un ghigno si dipinge sul mio volto. Ora il veleno della Rosa scorre di nuovo nelle mie vene, spazzando via i rimasugli d'amore, i più difficili da eliminare. Ma ora non ho più dubbi nè limiti.
Non provo più pietà per nessuno, menchè meno per quella micia domestica! Sguaino gli artigli e soffoco a fatica un ringhio. "La deve pagare! Da adesso non si torna più indietro! LeonediMontagna la ucciderà una volta per tutte! Lo troverò e porrò fine alla profezia. Farò quello che vuoi, Ombrad'Acero".
Metto con decisione una zampa in avanti e muovo il primo passo con oscuri pensieri di vendetta, ma sono pensieri così dolci e gradevoli che non desidero liberarmene. Finalmente RosaScarlatta è tornata, e nessuno potrà cambiarmi, perchè finalmente mi sento me stessa, ho capito il motivo per cui sono venuta al mondo, per combattere FonteChiara. Non ho più nulla che mi tiene ancorata al terreno. Il male vincerà sul bene, le tenebre circonderanno la luce, la Rosa sconfiggerà la Fonte.
Nell'aria pesante e fredda della notte risuona una voce oscura e tenebrosa come il verso lugubre di un gufo, e questa voce dice:
"Un'ombra oscura la foresta avvolgerà,
la sua azione terribile sarà
Sulla terra il sangue si spargerà
E tra le tenebre un mostro nascerà..."
FonteChiara's P.O.V
Una voce debole e lontana mi giunge alle orecchie, rimbombando nella mia mente e aumentando la mia paura. In quelle parole riconosco la profezia della quale sono uno dei tasselli fondamentali. L'aria è impregnata dall'odore dei guai. Mi stringo più forte a ZampadiCielo, che mi circonda con la lunga coda.
"Cosa ti prende?" chiede lui guardandomi con dolcezza mista a preoccupazione. La lunga fila di gatti si muove rapida come un serpente, provocando sinistri fruscii.
Il verso profondo di un gufo attraversa l'aria, mentre sussurro in un orecchio a ZampadiCielo: "Sento nell'aria le parole della profezia. Temo che stia per realizzarsi..."
Ecco un nuovo capitolo. Scusate per la lunga attesa, ma avevo molti impegni e poca ispirazione. Che ne pensate di RosaScarlatta? Come andrà avanti la storia? Lo scoprirete presto!
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